Titolo: Spoop

Genere: Storie d'amore

Autrice: Steffy990

Un ciao enorme a tutti quanti!!! Sono molto contenta di recensire la seconda storia di una delle mie autrici preferite, una di quelle che, a parer mio, sa scrivere in modo tale da catturare subito l'attenzione, non da spazio alla noia.

Per sua stessa ammissione, Steffy ha avuto l'ispirazione per questa storia ascoltando i video di una famose youtuber, una ragazza giovane da una voce soave. Un giovane astro nascente del firmamento musicale americano, stroncato prematuramente in seguito ad un suo concerto, per mano di un suo fan (anche se non sono sicura che lo sia stato veramente). Sì, sto parlando di Christina Grimmie, so che molte di voi la conoscono, e che saranno d'accordo con me nel dire che siamo stati privati di un vero e proprio talento artistico.

La protagonista di questa storia, Ellie, è ispirata al personaggio di Christina, entrambe, infatti, hanno una passione smisurata per la musica, Ellie è un vero e proprio talento con il pianoforte, anche se si reputa una vera e propria frana con il canto...

Grazie a questa sua smoderata passione, e al suo grande talento, Ellie vince una borsa di studio per una delle più rinomate accademie musicali del paese, e per studiare, si trasferisce a Los Angeles. Ok, personalmente il clichè del trasferimento non lo amo particolarmente, ma come ho già detto in passato, di per sé non è un argomento che da solo pregiudica un intero racconto.

Ellie sogna in grande, non vede l'ora di trasferirsi in una città dove hanno sede le sue serie tv preferite, dove i sogni si possono realizzare e dove tutto è bello e luccicante. Ma quando arriva nel quartiere che la ospiterà, i suoi sogni vengono infranti, in quanto è sporco e malfamato. Di certo non si aspettava di vivere in un posto del genere. Nemmeno Chris, il suo coinquilino, si rivela essere quello che lei si aspettava, ma ben presto dimostrerà di non essere solo un ragazzo vanesio e snob come appare.

Ellie si trova spaesata. Lei è genuina, semplice, e invece la gente del posto pensa più ad apparire che ad essere. Le ragazze sembrano tutte uscite dal solito stampino, nessuno appare per quello che è veramente, e lei si sente un pesce fuor d'acqua. Ma questo da una parte se lo aspettava; lei è solo una matricola, e in quanto tale, invisibile, o per la moda del luogo, una "Spoop".

Ma non importa, non ama essere al centro dell'attenzione, preferisce di più passare inosservata che per una ragazza splendente ma priva di carattere. Nonostante questo, attrae l'attenzione del ragazzo più ammirato del luogo, il bellissimo Samuel. Samuel è bellissimo, ma non è propriamente il suo tipo. Lui è arrogante, dispettoso, insomma il classico bullo, e lei ha sempre odiato i tipi così. Ma forse è proprio questo mix di sentimenti negativi che prova per lui a farle nascere nel petto, dei sentimenti più teneri...

Questa sua "amicizia" con Samuel, non fa altro che alimentare l'odio e le ire della ragazza più popolare e invidiata della scuola, nonché ex di Samuel: la bellissima Megan!

Questa storia è estremamente appassionante, e come ho già detto, inizia a prendere il lettore, già dalle primissime righe. Forse anche perché Steffy non perde tempo in lunghe descrizioni fisiche dei personaggi o dell'ambiente, è sbrigativa, ma non frettolosa. Fa sapere al lettore tutto ciò che gli serve per immedesimarsi nella storia, lo ribadisco, non lascia spazio alla noia. Questo è sicuramente un punto a suo favore.

Purtroppo, però, il suo racconto è ricco di refusi che stonato, sono come delle note stonate all'interno di una musica soave, e dato che in questo racconto si parla di musica, direi che questo paragone è azzeccato. Anche lei è una vittima delle famose virgole; ogni tanto ne azzecca qualcuna, ma il più delle volte sono messe un po' a casaccio, e questo mi fa un po' girare... Ok, niente che non si possa correggere. Come anche alcuni tempi verbali un po' "così", o qualche periodo in cui la sintassi non è proprio giusta. C'è da specificare che io l'ho letto attentamente proprio per scovare questi errori, come faccio sempre, ma scommetto che molte lettrici, prese dalla storia, non se ne accorgeranno nemmeno, o forse, ci passeranno sopra senza fatica.

Come avevo già notato per "I want write you a song", il modo di scrivere di Steffy mi piace particolarmente perché ha un ritmo veloce, vivace, che non permette di perderci in lunghi discorsi, e mantiene questo ritmo per tutta la durata della sua storia. Sì, questo è decisamente un suo punto forte, ma al tempo stesso può essere anche un punto a suo sfavore. Be'... questo dipende sempre da quanta enfasi vuole dare in certi momenti che magari richiederebbero un'altro tipo di ritmo.

Ho notato, infatti, che mantiene un ritmo svelto anche durante alcuni momenti diciamo "romantici", dove sarebbe invece più opportuno rallentare l'andatura e dare maggiore enfasi agli stati d'animo della protagonista. Non basta farle dire "mi sento emozionata", le emozioni hanno anche risvolti fisici, come il battito accelerato, tremori, gambe che cedono, confusione mentale... certe volte sembra che Steffy le dia un po' per scontato.

Un errore che avevo notato nel suo primo libro, era che aveva tirato la storia un po' troppo per le lunghe. Mantenendo comunque il suo stile, aveva creato situazioni un po' inutili ai fini della storia, forse perché voleva aggiungere elementi più significativi, o forse perché voleva dargli un finale più particolare, fatto sta che aveva allungato un po' troppo il brodo. Pur mantenendo lo stesso ritmo, aveva reso il libro molto stuzzicante all'inizio, per andare sempre più scemando verso la fine.

Bene, dopo essersi resa conto autonomamente di questo errore, mi ha assicurato che "Spoop" non subirà le stesse sorti, infatti, nonostante sia una storia già completata, è sempre viva in lei, e soprattutto perché è già in corso il suo continuo...

Su questa storia, non mi resta che chiedermi un paio di cose: Ellie si lascerà travolgere dal mondo scintillante di Los Angeles o rimarrà se stessa?

E soprattutto: Cosa vuol dire "Spoop"?

See you later...