Lasciami travolgere
Titolo: Lasciami travolgere
Autrice: Rapu11
Genere: Storie d'amore.
Lasciate che esprima la mia contentezza nel recensire questa storia, per due motivi. Il primo è che, dato gli attori che la scrittrice ha scelto per "interpretare" i suoi personaggi, posso capire che, come me, è una fan di "Una mamma per amica", il telefilm che presto avrà un seguito su netflix... ok, non ve ne frega niente. Il secondo motivo che è una storia molto romantica e descritta molto bene.
La protagonista di questa bellissima storia è Alexis, (Appunto, Alexis Bledel, Rory nel telefilm) giovanissima tirocinante di psicologia all'interno di un carcere. Viene descritto il suo primo giorno di lavoro, che non è affatto come la dolce Alexis si era immaginata. L'atmosfera all'interno del carcere è fredda, l'aria che si respira è pesante e non è delle più salutari. Ma il carattere di Alexis è forte, e non si fa abbattere da queste cose, da una parte, doveva aspettarsele.
Alexis è felicemente fidanzata con il suo Matt. I due credono di conoscersi a menadito, ma si sa che non si finisce mai di conoscere una persona. Purtroppo però, questo sapersi a memoria, rende la loro storia alquanto monotona. Si intuisce che si vogliono bene, ma non è più come all'inizio, quando c'era la passione e i cuori battevano forte alla presenza dell'altro, sembra più una storia che si trascina per abitudine. Che si vogliono bene non è da mettere in discussione, ma forse, la voglia di Matt di stupirla in continuazione con gesti plateari inibisce la voglia di gesti più semplici e dolci di Alexis.
Nonostante la sua età, Alexis interiormente è ancora una ragazzina a cui piace sognare e che vorrebbe sentire di nuovo le farfalle nello stomaco.
All'interno delle mura del carcere, facciamo la conoscenza di Will, interpretato, niente popò di meno che, da Milo Ventimiglia.(Jess nel telefilm) Will si differenzia da tutti gli altri detenuti per il suo carattere tranquillo, non fa casino insieme agli altri, anzi, per la maggior parte del tempo, resta in silenzio all'interno della sua cella. Passa il suo tempo leggendo e scrivendo una sorta di diario. È il suo unico modo per non impazzire all'interno di quelle mura.
Nonostante la sua condizione, assistiamo ad uno dei suoi incontri con sua madre, e scopriamo un lato di Will molto differente da quello che si potrebbe pensare per un detenuto. In realtà è un ragazzo molto dolce, ed ha un bellissimo rapporto con la madre che lo va a trovare a cadenza regolare.
Purtroppo, la storia, per il momento, finisce qui, in quanto è ancora in corso d'opera, ma sono propensa a credere che farà passare dei bellissimi momenti alle sue lettrici.
Il modo di scrivere di Rapu11 è molto dettagliato, ed aiuta il lettore a fare conoscenza della protagonista. Descrive la sua vita e il suo carattere in modo naturale, senza artifici di sorta o descrizioni troppo maniacali. Rapu aveva espresso il timore che i suoi primi capitoli potessero risultare pesanti, assolutamente no! Sono dell'opinione che una giusta introduzione aiuti il lettore ad affezionarsi al o alla protagonista, in modo che, una volta nel pieno della storia, possa emozionarsi al massimo insieme a lui o a lei.
Quando incontro una storia dove i colpi di scena si susseguono subito nei primi capitoli, uno dopo l'altro, sono quasi sempre sicura che ben presto la magia del racconto andrà scemando per poi sparire, e l'attenzione del lettore si perderà andando avanti. Un po' come quando nasce un amore che prende fuoco subito, i così detti "fuochi di paglia", bruciano di passione all'inizio, incenerendoli, ma l'amore finisce quasi subito, non lasciando niente in mano ai due innamorati.
Il linguaggio usato da Rapu è corretto, sia grammaticalmente che sintattico. Forse ogni tanto c'è qualche errore di coniugazione. Ad esempio, al capitolo 6 dice: "Sarebbe dovuta stare lì..." In realtà, sarebbe più corretto scrivere: "Avrebbe dovuto stare lì..." Ma comunque i suoi errori non sono ripetuti, quindi si capisce che sono più che altro di distrazione. Basterebbe fare più attenzione e rileggere attentamente quello che si è appena scritto, prima di premere il famigerato "invio". Poi, ogni tanto, si assiste a qualche periodo un po' confusionario. L'uso del trattino "-" per sospendere la narrazione e mettere in evidenza un fatto o un pensiero della protagonista, a lungo andare stanca. È sempre preferibile, a parer mio, una comune virgola, specie se la parte contenuta è molto corta.
Una cosa che mi ha proprio dato fastidio durante la lettura, sono queste continue anticipazioni della storia; la prima volta che Alexis entra nel carcere, ad esempio, Rapu scrive che sarà proprio all'interno di quelle mura che Alexis scoprirà il vero amore. Da lettore potrei rispondere: "Sì, ok, ho capito, ma fammici arrivare da sola!" Se non si lascia al lettore il brivido della scoperta, si toglie una buona parte di quell'emozione che sta nel leggere un libro per la prima volta.
Sono convinta che, nonostante questi errori, avrà un discreto seguito, come già si nota, perché la storia è veramente molto bella e si intuisce che crescerà di intensità gradualmente.
Non posso far altro che augurarle un bel "in bocca al lupo", e che riceva molte lettrici tutte soddisfatte , a parte che, non vedo come potrebbe essere altrimenti.
See you later..
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