quinto e sesto sigillo

quando Giorgio aprì il quinto sigillo, vidi sotto le anime di quelli che erano stati uccisi, essi gridarono a gran voce:
<<fino a quando aspetterai, o angelo, prima di fare giustizia e vendicare il nostro sangue di quello che abitano sulla terra?>>

A ciascuno di essi di data una veste bianca, e gli fu detto di riposarsi ancora un po' finché non sarà completo il numero dei loro compagni che dovevano essere uccisi come loro. Io ero terrorizzato, non sapevo cosa fare, altre persone stavano morendo ed io non potevo fare niente se non guardare, il cuore mi si stringeva nel petto, quelle urla... quei pianti... quelle espressioni non andranno mai via dalla mia mente. Pensai di aver commesso un errore a iniziare questa guerra, pensai di essere stato un idiota a dire a Giorgio di aprire i sigilli, ma ormai il danno era fatto e mi accorsi delle conseguenze troppo tardi.
Guardai di nuovo quando Giorgio aprì il sesto sigillo, e ci fu un gran terremoto, il sole diventó completamente nero, come se fosse ricoperto di petrolio e la luna si tinse di un rosso sangue intenso. Delle meteore caddero dal cielo sulla terra, quasi come se fossero una pioggia ed ogni montagna ed isola furono distrutte. I potenti, i grandi, i generali, i ricchi e i poveri ed ogni altra persona si nascosero in caverne e rocce e dicevano alle rocce:
<cadeteci addosso, nascondeteci dalla presenza di colui che siede sul trono dell'ira, perché il gran giorno è venuto. Chi può resistere?>>

Fu una scena che mi spezzò il cuore, in quel momento mi pentii di tutto ma infondo non era colpa mia... la colpa era di quel mostro, di quella bestia malvagia che si faceva chiamare Andrea.

mancava solo un sigillo.

e il mostro sarebbe stato liberato.

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