il settimo sigillo
Quando Giorgio aprì il settimo sigillo, si fece silenzio nel cielo e nel mondo per circa mezz'ora.
Poi vidi noi; i sette angeli che stavamo in piedi davanti al trono, e ci furono date sette trombe.
E venne un altro angelo con un incensiere d'oro; si fermò presso l'altare e gli furono dati molti profumi affinché li offrisse con le preghiere di tutti i santi sull'altare d'oro posto davanti al trono.
E dalla mano dell'angelo il fumo degli aromi salì davanti al trono insieme alle preghiere dei santi.
Poi l'angelo prese l'incensiere, lo riempì del fuoco dell'altare e lo gettò sulla terra.
Immediatamente ci furono tuoni, voci, lampi e un terremoto.
Noi sette angeli che avevamo le sette trombe ci preparavamo a suonare.
Pietro suonò la tromba, e grandine e fuoco, mescolati con sangue, furono scagliati sulla terra.
Un terzo della terra bruciò, un terzo degli alberi pure e ogni erba verde fu arsa.
Poi Giorgio suonò la tromba e una massa simile a una grande montagna ardente fu gettata nel mare.
Un terzo del mare diventò sangue, un terzo delle creature viventi che erano nel mare morì e un terzo delle navi andò distrutto.
Poi Federico suonò la tromba e dal cielo cadde una grande stella, ardente come una torcia, che piombò su un terzo dei fiumi e sulle sorgenti delle acque.
Il nome della stella è Assenzio; e un terzo delle acque diventò assenzio.
Molti uomini morirono a causa di quelle acque, perché erano diventate amare.
Quando io suonai la tromba, fu colpito un terzo del sole, della luna e delle stelle: un terzo della loro luce si spense e il chiarore del giorno, come quello della notte, diminuì di un terzo.
Ci fermammo qui, non andammo oltre con i suoni, appena cessò il terremoto una voragine si creò nel centro della terra e da essa venne fuori l'angelo oscuro; Andrea e i suoi demoni avevano il passaggio aperto. I demoni vagavano per la terra, mentre Andrea venne su verso di noi con fare minaccioso.
- Mi dispiace ragazzi, ma temo abbiate fallito miseramente, ormai credo siano inutili le altre trombette no? - disse scaraventandole via con la telecinesi.
- Vattene via mostro! Torna nel profondo della terra e vedi di non tornare più qui! Se ti rifiuti, come so che farai, dovremmo ucciderti.- dissi agguerrito, ma ad Andrea non fece né caldo e né freddo, anzi scoppiò in una risata diabolica.
- Giovanni, anzi voi tutti, mi fate tenerezza. Davvero, no dico, davvero pensate di potermi battere? Così facilmente? Solo perché avete aperto i sigilli ed avete le vostre trombette ed ali piumate non significa certo che siete migliori anzi meglio di me. Voi siete esattamente COME me.- disse accentuando la similitudine.
Io mi innervosii e lo attaccai, cominciai con un pugno, lui lo schivò e rispose e da lì si scatenò una battaglia infinita. Intervennero anche alcuni demoni inferociti, io ed il resto della crew ci trovammo in difficoltà, erano sempre di più ed Andrea non smetteva di colpirmi.
Dopo ore ed ore di continua lotta, Andrea e i suoi demoni ebbero la meglio mentre Io e la crew ci inginocchiammo sconfitti.
Una nuova Era, era pronta a sorgere.
L'era in cui l'angelo delle tenebre avrebbe governato l'universo.
Avevamo fallito, ed ora quale sarebbe stato il nostro destino?
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