Un lampo illuminò il cielo ed un boato ruppe quel silenzio pieno di tristezza, il cielo si illuminò nuovamente ed un fulmine cadde in terra.
Nel punto in cui il fulmine si abbatté una figura avvolta in una luce bianca si innalzò, non riuscii ad identificarla subito perché si vedeva solo un'ombra che camminava e si avvicinava sempre di più.
Riuscii a vederla bene quando uscì dalla luce, era una giovane ragazza mora, vestita con un abito bianco con ricami oro (era un abito angelico), si muoveva in modo aggraziato e pacato, camminava a testa alta guardando fisso davanti a lei.
Dove passava lei rifioriva tutto, il verde nel terreno ricrebbe, gli alberi si riempirono di fiori, il cielo tornò del suo colore azzurro e le nubi erano nuovamente bianche, le persone vennero liberate dalle possessioni demoniache e tutto tornò alla normalità.
Appena lei salì le scale ed arrivò davanti a noi, il suo sguardo da rilassato e calmo divenne di rimprovero, come se fosse delusa.

- dobbiamo parlare - disse la ragazza.
- chi sei tu?- chiese Andrea andando nel panico.
- ma non mi riconosci? sono io, sono Dio
- no! non è possibile, tu sei una donna
- che significa scusami?! solo perché gli uomini pensavano che fossi uomo, devo essere per forza un uomo?
- si, perché insomma, dovresti essere il padre di tutte le cose eccetera eccetera...
- purtroppo gli umani sono maschilisti, ciò non cambia le cose,  sono comunque la madre e l'origine di tutto.

in quel momento ebbi quasi un mancamento, non potevo crederci che Dio fosse lì davanti a noi, in carne ed ossa e spirito e insomma nel suo tutto.
Non avrei mai immaginato che sarebbe stato una donna, mi aspettavo un signore anziano con la barba bianca ed invece mi ritrovai davanti una ragazza giovane, rimasi a bocca aperta letteralmente.