Chiamatemi Diavolo

Andrea's pov 

Passavano i giorni ed io resistevo, per quanto fosse terribile mi feci forza, potevo farcela e ci riuscii finché un giorno non mi vennero a prendere nel mio girone. Ero sulla ruota insieme ad altre migliaia di anime, ma al posto del torturatore entrarono alcuni demoni dagli occhi bianchi che mi prelevarono inaspettatamente. 

- Andiamo ragazzi, potevate anche lasciarmi li, quella dannata vicino a me non era niente male.- dissi ai demoni che mi stavano strattonando.

-Non hai il diritto di parlare!- mi rispose quello alla mia sinistra.

-Dai brutti figli di puttana, Andiamo a divertirci?- Continuai a provocarli, facendo anche una risatina fastidiosa.

 Stavamo passando per tutti i gironi e tutto quello che sentii furono suppliche e urla costanti, i corridoi in pietra erano infiniti, stretti ma ci permettevano comunque di passare, i muri erano rossi o per via del sangue o del fuoco.  

-Stai zitto feccia dell'universo.- Ribatté quello a destra.

-Quanto sei rude amico.- I due mi buttarono a terra con forza, eravamo a destinazione, ma tutto ciò che vidi fu un altare con una semplice boccetta.

-Mi avete portato qui per vedere un pezzo di vetro? Lasciatemelo dire ragazzi ma state perdendo colpi.- li presi nuovamente per il culo, mi divertivo anche se ne avrei pagato le conseguenze.

- Porta rispetto, siamo davanti alla grazia di Lucifero.- a quelle parole mi paralizzai, ero decisamente nella merda, ma per quanto fosse brutta quella situazione un sorrisetto si stampò sul mio volto.

- Tu sei il suo erede, hai sopportato le peggiori torture, la tua anima è forte, sei destinato a prendere le redini dell' inferno e a liberare i demoni.- Continuò il suo socio.

Buttai una rapida occhiata ai due, poi mi avvicinai all'altare, con un po' di esitazione aprii la boccetta ed una nube uscì da lì attorcigliandosi intorno a me creando un vortice. La sua velocità aumentò fino a formare un turbine sempre più alto e spesso. Ebbi uno spasmo, le mie braccia si allargarono e la mia bocca si aprì permettendo al turbine di entrare in me, nessuno poteva sentire le mie urla di dolore, sentivo le fiamme invadere il mio corpo ed il calore bruciare in me.

 Caddi a terra ansimando, ma il mio corpo cominciò a vibrare e ad illuminarsi, sentivo la rabbia crescere senza poterla contenere, il mio cuore era sempre più vuoto, i miei pensieri sempre più oscuri ed il mio animo sempre più corrotto, lo sentivo premere dal profondo, stavo amando quelle sensazioni ormai non c'era via di fuga aveva la mia anima ed il mio corpo.
Preso da gran forza mi sollevai e due ali enormi si aprirono dietro di me e i miei occhi divennero rosso fuoco, avevo finalmente  il controllo di tutta quella energia, potevo controllare quella forza.

I demoni si inchinarono dinnanzi a me.

- Ave al re dei demoni- dissero tutti. 

- Chiamatemi Diavolo voi dei ranghi inferiori, mentre a quelli dei ranghi alti permetto di chiamarmi Andrea. - dissi con tono autoritario, mi sedetti sul mio trono, avevo la visione completa di tutto, finalmente tutto il potere era nelle mie mani e solo Dio in persona avrebbe potuto fermare i miei sadici piani.

- SIA CHIARO! NOI USCIREMO DA QUI, PORTEREMO L'INFERNO IN TERRA, SEMINEREMO IL PANICO, DISTRUGGEREMO OGNI CENTIMETRO DEL CREATO. LE URLA DI DISPERAZIONE E DI DOLORE SARANNO GLI UNICI SUONI PRESENTI! E QUEL DESERTO PIENO DI ANIME SOFFERENTI SARÀ IL MIO NUOVO REGNO. - Tuonai dal mio trono, stavo per risorgere ed il male insieme a me.

Benvenuti nella nuova Era.

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