9. Louis
Sull'Olimpo la dea Giunone volse lo sguardo curiosa sulla Terra per vedere chi la stesse invocando.
Non appena scorse Harry sdraiato a terra con le mani sul ventre, si affrettò a leggergli la mente e, quando scoprì la verità, si precipitò dal figlio.
Louis era intento ad ammirare le nuove armi che Vulcano aveva forgiato per lui, quando vide la madre entrare nella stanza in cui si trovava, come una furia.
Si avvicinò al figlio e lo invitò a guardare sulla Terra:
" Vedi quel ragazzo sdraiato a terra sotto la pioggia?" chiese la dea.
Louis la guardò senza capire:
" Quello è un tuo sacerdote, un ragazzino con cui ti sei divertito e che ora porta dentro di sè tuo figlio!"
" Io non..."
" Io non, cosa? Tu non farai come tuo padre che mette incinte le donne mortali e lascia figli sulla terra...
Tu scenderai tra gli uomini, ti trasformerai in un mortale, aiuterai il ragazzo finché partorirà e poi deciderai cosa fare.
Quel bambino che deve nascere è tuo figlio, ha sangue divino nelle vene e io non permetterò che tu faccia il vigliacco e l'irresponsabile!"
" Madre...io non...."
" Cosa???"
Louis osservò il viso furente della madre e capì che non aveva scelta:
" Va bene, farò quanto sono tenuto a fare..."
" Bravo, anche perché in caso contrario saresti finito nel Tartaro a patire pene eterne!" rispose Giunone prima di sparire.
Il dio della guerra sapeva benissimo che le minacce della madre erano veritiere, dato che era pur sempre la regina degli dei, quindi, seppur a malincuore, lasciò le sue armi e scese sulla terra.
Comparve vicino ad Harry all'improvviso, sotto le vesti di un contadino della zona, e si chinò vicino al ragazzo scuotendolo leggermente.
Quando si accorse che era svenuto, lo avvolse con una foschia magica e lo fece sollevare da terra.
Alla velocità che solo gli dei potevano mantenere spostò se stesso ed Harry in una zona tranquilla della campagna romana.
Costruì dal nulla una piccola, ma confortevole casa e creò vicino ad essa un campicello perfettamente coltivato ed alcuni alberi da frutto.
Depositò il ragazzo nel morbido letto che aveva inserito nell'abitazione, insieme agli altri mobili, e attese il suo risveglio.
Quando Harry, dopo molto tempo, riaprì gli occhi, impiegò lunghi istanti per rendersi conto dell'ambiente in cui si trovava.
Capì di essere in un confortevole letto, in una casa e di non essere più bagnato ed infreddolito.
" Sono contento che tu ti sia svegliato, come stai?"
Ciao!
Grazie per tutti i commenti che avete scritto in questi giorni....avrei voluto rispondere, ma, come mi capita spesso, Wattpad non me lo permetteva!
❤️❤️
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