17. Dolor et mors

Harry quindi, pur sapendo che ciò che avrebbe udito l'avrebbe potuto rendere triste, si mise in una posizione nascosta, ma adatta per ascoltare.

" Madre" stava dicendo Tullio " se gli dicessi la verità, lo allontanerei da me, senza ombra di dubbio."

" Ma deve saperla! Non puoi continuare a vivere così, dimenticando ciò che sei..."

" Ah sì? E cosa dovrei dirgli, madre? Devo dirgli che l'uomo che lui crede essere un umile e gentile contadino è in realtà un dio, il dio di cui era sacerdote?
Questo, magari, lo accetterebbe...ma se gli dicessi che sono io il bastardo che l'ha violentato quella notte, cosa credi che farebbe, eh, madre?
Sarebbe forse contento di aver trovato il vero padre dei suoi figli?"

Ad Harry il respiro era morto in gola e gli occhi si erano riempiti di lacrime.

Il suo Tullio era...era...non esisteva neppure...era tutta una menzogna.

Si avvicinò alla culla dei suoi bimbi e sussurrò:

" Perdonatemi, piccoli, perdonatemi..."

Detto questo, uscì dalla porta posteriore della casa e, come un sonnambulo, si diresse nel punto in cui Tullio teneva gli attrezzi per lavorare la terra.

Prese un lungo coltello, osservò per un'ultima volta il cielo e se lo conficcò vicino al cuore.

Il contadino, nel frattempo, stava ancora parlando con la madre Giunone, quando si interruppe di colpo.

Si alzò di scatto, corse in casa e, non trovando traccia di Harry, si precipitò fuori.

Quando lo vide a terra in un lago di sangue, gli si inginocchiò vicino e lo sollevò appoggiandolo sulle sue ginocchia.

" Cosa hai fatto? Perché?" chiese il dio disperato.

Harry volse verso l'uomo gli occhi ormai quasi privi di vita e sussurrò:

" Il mio Tullio non esiste, io lo amavo...davvero...ti prego...occupati dei tuoi figli..."

Pronunciate queste parole, Harry chiuse gli occhi e morì.

Tullio iniziò a piangere disperato, poi lanciò un urlo terrificante che raggiunse ogni angolo della terra.

Nell'edificio del collegio dei Salii la statua del dio della guerra precipitò dal piedistallo e si infranse sui dodici scudi posti intorno ad essa.

Giunone, nel frattempo, era accorsa vicino al figlio e si era stupita di trovarlo, per la prima volta nella sua vita eterna, in lacrime.

" Figlio mio..." sussurrò la dea.

" Ha sentito tutto ciò che abbiamo detto..." rispose Louis riassumendo le sembianze di un dio.

Pronunciate queste parole, si alzò e depositò dolcemente a terra il corpo di Harry.

Si parò di fronte alla madre con volto risoluto e disse:

" Per favore, occupati dei bambini. Portali sull'Olimpo e porta anche il suo corpo...fai in modo che non si corrompa..."

Giunone lo fissò e chiese:

" Cosa hai intenzione di fare?"

" Scendo negli Inferi e vado a riprendermi il suo spirito..."

Ciao,
oggi doppio aggiornamento per ringraziarvi per tutte le visualizzazioni, i voti e i commenti che lasciate alle mie storie❤️
....non temete...la storia finirà bene come al solito

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top