14. Quid fit?

Tullio era seduto su una sedia a dare da mangiare a uno dei suoi figli, quando notò che Harry si era svegliato.

Il contadino si avvicinò e, mostrandogli il bambino, disse:

" Guarda quanto è bello!"

L'uomo aiutò il ragazzo a sollevarsi un po' e, dopo averlo fatto, gli mise tra le braccia il neonato.

Poi si chinò verso la culla e prese l'altro gemello, ma non fece in tempo nemmeno a parlare, perché Harry scoppiò a piangere disperato.

Il contadino, stupito da una simile reazione, mise immediatamente i due piccoli nella culla e si sedette sul letto accanto al riccio.

" Come farò Tullio? Come farò? Come farò a dare da mangiare a me stesso e a due bambini? Se anche trovassi un lavoro, dove potrei lasciare due neonati? Non ho una casa, non ho una persona che mi possa aiutare..."

Louis osservò quel viso così bello ricoperto di lacrime e perse la freddezza che da sempre contraddistingueva il dio della guerra.

Abbracciò Harry e gli sussurrò in un orecchio:

" Ci sono io, se vuoi...se lo desideri puoi stare qui con me...mi sono già affezionato a questi due bimbi e tu...tu mi piaci...tanto..."

Harry spalancò gli occhi e osservò il volto gentile del contadino.

Gli accarezzò delicatamente la guancia ricoperta dalla barba e rispose:

" Non sono neppure figli tuoi, Tullio..."

" Per favore, non andare via Harry...staremo bene noi quattro insieme..."

Il riccio sorrise mostrando per la prima volta due profonde fossette sulle guance e il gelo che da sempre albergava nel cuore del dio della guerra si sciolse ancora un po'.

Tullio si chinò, sfiorò con un bacio leggero le labbra del ragazzo, che arrossì immediatamente, e gli accarezzò un braccio con la punta delle dita.

" Come li chiamiamo?" chiese Harry riferendosi ai due gemelli.

" Veramente...." disse titubante Tullio " ...ho già dato loro un nome, non appena li ho visti. Li ho chiamati Fobos e Deimos..."

" Che significato hanno ?"

" Significano  "paura "e " terrore " in greco...ma se non ti piacciono li cambiamo ....non c'è problema..."

" Sono.....strani e particolari...devi essere devoto anche tu al dio della guerra, vero?"

Tullio rimase senza parole, ma prima che potesse replicare, Harry aggiunse:

" Comunque mi piacciono...ma come fai a conoscere il greco?"

Tullio si maledisse mentalmente per la scelta dei nomi ed inventò qualcosa dicendo:

" Mia madre era greca, era una schiava e mi ha insegnato qualche parola..."

" Mi sarebbe piaciuto conoscerla, anche solo per dirle che meraviglioso figlio ha messo al mondo.."

Tullio sorrise e sentì il suo cuore battere forte.

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