12. Nasci

Tullio si girò verso Harry e gli sorrise e al riccio il cuore fece una capriola nel petto.

Il ragazzo deglutì imbarazzato perché aveva capito cosa gli stava succedendo...

Gli stava succedendo ciò che non sarebbe mai dovuto capitare...si stava innamorando...

Si stava irrimediabilmente innamorando di Tullio, del suo carattere silenzioso, ma dolce, delle sue mille gentilezze e del suo viso tenero.

Si rendeva conto che non avrebbe mai dovuto lasciarsi andare ad un simile sentimento, ma in fondo era ancora un ragazzino e si diceva che aveva il diritto di sognare.

Poi, però, si guardò la pancia e capì che per lui i sogni non esistevano più e che doveva pensare a come avrebbe mantenuto se stesso e suo figlio.

Alla fine, si riscosse dai suoi pensieri e chiese a Tullio:

" Come mai hai intagliato dei soldati sulla culla?"

Il contadino rimase un attimo senza parole, poi rispose:

" Mi hai raccontato che eri un sacerdote del dio della guerra...credevo ti facessero piacere dei soldati..."

" Infatti li adoro...speriamo che il dio Louis protegga il mio bambino...ne avrà bisogno!"

Tullio abbassò lo sguardo e continuò a lavorare.

Harry si sedette su un sasso lì vicino e chiese:

" Ti chiedi mai come sono gli dei? Che aspetto possono avere?"

Il contadino scosse la testa e il riccio proseguì:

" Io sì...nella stanza degli scudi sacri, che si trovava nell'edificio dove vivevo quando ero un sacerdote, c'era una enorme statua del dio della guerra.
Aveva uno sguardo severo e crudele e io mi sono sempre domandato se fosse davvero così..."

Tullio, suo malgrado, sorrise e stava per rispondere quando Harry, spaventato, disse:

" Tullio, cosa succede? Sento del liquido che scorre fra le mie gambe..."

Il contadino si alzò di scatto e disse:

" Stai calmo, ti si sono rotte le acque...stai per partorire..."

Harry cominciò a tremare e a balbettare:

" Ho paura, ho tanta paura..."

Tullio, allora, riprese le sembianze del dio Louis e fece scendere sul riccio una nebbia che lo fece addormentare.

Lo sollevò dal suolo avvolgendolo con una foschia fitta e lo adagiò sul letto.

Invocò subito la madre Giunone perché lo aiutasse e, nel giro di pochi istanti, la divinità scese sulla terra accompagnata dalla dea Diana.

" Eccomi, figlio mio, lascia fare a noi...come sai la tua sorellastra assicura parti non rischiosi per i bambini e..."

" Non...non far soffrire il ragazzo, madre, io non voglio che muoia o che gli capiti qualcosa.."

Diana lo guardò perplessa, mentre Giunone sorrise con l'aria di chi la sapeva lunga e disse:

" Vai fuori, Louis, non capiterà nulla di male a nessuno..."


Ciao a tutti!
Diana era la protettrice dei parti nell'antica Roma, è sorellastra di Louis perché il padre di entrambi è Giove e la madre è diversa.
Grazie per il vostro affetto!

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