Destroyer of bodies: origini
Ho saputo che una donna mi ha vista la notte dello scorso Halloween mentre uccidevo una delle mie vittime e niente, ripeto NIENTE sfugge alla distruttrice di corpi o come mi chiama lei "Destroyer of bodies". Quindi ho deciso di raccontarvi come sono diventata un "mostro" come mi ha definito lei.
Mi chiamo Amber Jackson o almeno così mi chiamavano prima di quel fatto, gia quel terribile fatto che mi ha cambiato completamente la vita e non in meglio per giunta. Come avete potuto capire un tempo ero una ragazza normalissima, un umana e non un "mostro". Tutto cominciò quando una sera decisi di tornare a casa da sola dal centro città senza farmi accompagnare dai miei amici, come ero solita a fare, abitavo nella zona dove lei mi ha avvistata e dove viveva: in mezzo alle campagne. Ciò che devo dire su quel posto è che vi era un vecchio ospedale abbandonato, o almeno doveva esserlo. E già, non sai mai quanti pazzi ci sono nei dintorni... quella notte Lui mi ha presa e portata nel "suo studio" così lo ha definito. Mi ha addormentata con un sonnifero e ciao, ciao Amber... quando mi sono risvegliata ero in una stanza illuminata da una luce bianca a led soffusa, legata al lettino del vecchio ospedale con delle spesse cinghie di cuoio nero legate dalle catene, una per arto... erano strette attorno ai miei polsi e alle mie caviglie in maniera disumana: strettissime, tanto da farmi sanguinare i polsi, ma abbastanza larghe da lasciar passare il sangue nelle mie vene. Non si può descrivere un dolore talmente forte da lasciarti cosciente. Quando il "dottore" si è accorto che ero sveglia mi salutò quasi amichevolmente.
"Ben svegliata! Sei nel mio studio, sei qui per aiutarmi..."
"Co...cosa v...vuoi da me?" balbettai.
"Niente di importante tesoro, mi serve solo il tuo corpo..." diceva quelle parole con tranquillità, mentre riempiva di un liquido rossastro una grossa siringa e sul suo volto si disegnava un sorriso malsano. Io piangevo e urlavo nell'inutile tentativo che qualcuno venisse a salvarmi. Ma il mostro aveva fatto bene i suoi calcoli... un posto disperso nel nulla nascosto nel bosco dove nessuno potesse sentire le sue vittime. Come sapevo che c'erano state altre vittime oltre a me? La puzza dei cadaveri in decomposizione si sentiva fin troppo, per non parlare dei pezzi di corpi sparsi per lo studio che sbucavano dai cassetti... forse distruggo i corpi delle mie vittime in quel modo orribile perché ho visto tutti quei pezzi di cadaveri, chi lo sa. Ma torniamo a noi, quando mi infilò l'ago nel braccio caddi in un sonno profondo, da lì in poi non ricordo più nulla, Dio solo sa quanto era forte quell'anestetico per non percepire neanche il fatto che mi venissero asportati un occhio e la mascella, per poi farsi ricucire metà corpo. Quando la notte seguente mi risvegliai legata ancora al lettino un dolore lancinante alla mandibola mi fece urlare di dolore e accorrere il dottore.
"Mia cara devi fare attenzione! Quella mandibola è ancora delicata, potresti distruggerla e sarebbe un problema se tu la rompessi così presto."
Iniziai a piangere quando vidi il mio volto riflettersi nello specchio che l'uomo mi aveva messo davanti. Il mio occhio sinistro non c'era più, al suo posto ve ne era un altro rosso sangue e il mio volto era attraversato per metà dalle cuciture rosse, la mia mandibola era completamente andata, al suo posto ora c'era un pezzo di metallo lucido e appuntito, che mi provocava dolore al solo respirare. Ma la parte peggiore viene adesso...
"Abbiamo quasi finito, manca solo un piccolo dettaglio."
Un'altra siringa. Un altro liquido. Questo però non era rosso, era violaceo. Da qui in poi comincia l'inferno. Mi inserì la siringa nel braccio e in quel momento qualcosa dentro di me cambiò pian piano. Iniziò a nascere un'altra me, questa me era sadica, psicopatica, completamente pazza e assetata di sangue. Da quel momento in poi passai mesi li dentro a combattere contro di Lei, per non fargli prendere il controllo. La notte non dormivo, il dottore mi dava sempre dei pesanti sonniferi, penso che li producesse lui. Avevo sempre delle forti emicranie e urlavo dal dolore come se mi stessero staccando le braccia, poco alla volta mi ero abituata anche a quella mandibola artificiale, la carne aveva aderito alla mandibola, era diventata parte di me. Avevo perso la speranza che qualcuno venisse a salvarmi, dovevo trovare il modo di scappare. Alla fine, dopo mesi di sofferenza ys id mdofdi mficrnfhvi Ho vinto io! Non so perché Lui abbia deciso di darmi vita o perché ci abbia lasciate vivere, so solo che da quando IO presi il controllo lo uccisi distruggendo in mille pezzi il suo corpo e scappammo da quel dannato ospedale cominciando a mietere vittime. Comunque Amber Jackson esiste ancora e questo è pur sempre il suo corpo, ma giuro che farò di tutto pur di renderlo completamente MIO! Il tempo Amber è finto, ma quello di Destroyer of bodies è appena cominciato. Sto venendo a prendervi insulsi esseri umani AHAHAHAHAHAHAH! Nessuno può sfuggire alla distruttrice di corpi!
Heilà pandacorni creepy!
Ho ricontrollato le origini di Des che ho scritto sta notte. La notte porta consiglio per le cose creepy! Cooomunque... torniamo a noi se avete qualche domanda sul personaggio o qualche critica positiva o negativa ce sia non esitate a scriverla nei commenti. Col tempo aggiornerò per varie curiosità sul personaggio e mostrarvi le prime idee che avevo in mente e sul suo carattere. Ah si dimenticavo! Pereghi fa leggere questa storia a tua sorella!
Ora che ho detto tutto
alla prossima miei pandacorni creepy!!
Lobita32 ;)
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