X
Il mattino seguente Mikail fu svegliato dalla luce che penetrava dalla grande porta finestra che dava sul balcone.
Lord Beith, al suo fianco, era seduto comodamente sul letto con un vassoio sulle gambe stracolmo di cibo all'apparenza buonissimo.
Appena vide dei movimenti al suo fianco l'uomo si girò con un grande sorriso sulle labbra e iniziò a passare il dorso della mano sul viso del più piccolo; passò il pollice sulle labbra, poi sulla palpebra, tirandola leggermente a mo' di cinese.
Il piccolo appena sveglio non capiva bene quello che stava succedendo e quando si sentì tirare in alto e si ritrovò con la schiena adagiata sul petto dell'uomo iniziò a guardarsi intorno un po' stralunato.
"Sei carinissimo anche appena sveglio, ora non fiatare e apri la bocchina, queste cose non le avrai mai mangiate" Dopo che sentì quelle parole Mikail, incuriosito, si mise a studiare il cibo sul vassoio. Di molti cibi sapeva il nome solo per fama e altri non li aveva proprio mai visti.
Il lord stacco un pezzo di cioccolato dalla tavoletta e lo avviccinò alla bocca rossa del ragazzo che l'aprì con un po' di titubanza. Le dita affusolate spinserò il quadratino con un po troppa vemenza, andando poi a toccare la lingua. Mikail non ci fece molto caso troppo impegnato ad assaporare quel quadratino marrone dal sapore così dolce che gli faceva gli occhi lucidi, stando anche attento a non parlare come ordinato.
"Mika-chan, questo è cioccolato" La sua voce era divertita nel vedere la scena di quel bimbo così carino che assaporava per la prima volta della cioccolata.
Gli diede tutta la tavoletta che fu divorata in pochissimo tempo insieme ad una tazza di latte. Dopo la colazione Lord Beith fece chiamare una cameriera che vestì prima l'uomo con molta disinvoltura e poi Mikail, imbarazzato più che mai. Era imbarazzato, non solo per essersi fatto vestire da una donna, ma anche per lo strano abbigliamento
(non ho voglia di descriverlo)
Lo sguardo divertito e intenerito con guizzi di malizia era puntato su di lui " dai andiamo a mostrarti al castello, apprezzeranno tutti il mio nuovo giocattolino"
Mikail camminava a testa bassa dietro il suo signore fin quando quest'ultimo non si fermò impovvisamente facendolo sbattere contro la sua schiena e facendolo barcollare per l'instabilità dei tacchetti. Lord Beith si girò verso di lui e gli alzò la testa con due dita. Solo in quell'istante vide una bellssima donna cai cappelli neri, occhi pece e carnagione olivastra.
"Arzayelea che piacere incontrarvi, guadate cos'ho qui, non è la fine del mondo" Lord Beith era felice di far vedere il suo nuovo aquisto a chi potesse veramente capirlo
"Ti sarà costato tanto se l'hai comprato, o per caso è un nobile. Ti vuoi unire in matrimonio?"
Il lord biondo rise divertito, la sua risata era sempre molto delicata.
"No no, non sono cose a cui mi fa piacere pensare, era solo troppo bello per non averlo con me, e poi è così ubbidiente" la sua espressione divenne leggermente più maliziosa " un omega perfetto, scommetto in tutto per tutto"
La ragazza lo guardava con sguardo di sufficienza per poi sorridere e congratularsi per l'ottimo aquisto, quasi come se il soggetto della loro discussione non fosse presente.
"Hai sempre avuto occhio, lo ammetto. Maxwell vieni... ops, venite a vedere, su"
Un ragazzo alto, massiccio e abbastanza scocciato si avvicinò ai tre, già pronto a lamentarsi del futile motivo per il quale la sua futura, ma non voluta, moglie lo stesse disturbando. Appena vide Mikail spalacò gli occhi, era il ragazzo stupedo che aveva visto l'anno prima passando in carrozza per il paese.
"cugino, eccovi qui. Vi piace il mio nuovo aquisto? Questo piccolo omega si chiama Mikail." L'uomo biondo era stupito per la reazione del cugino che lo guardò con sguardo di puro odio alla parola aquisto. Questo rendeva i giochi più interessanti.
Maxwell ne era geloso, l'aveva visto due volte in vita sua ma ne era geloso. Era il suo omega, doveva essere il suo omega.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top