Capitolo 4

Continuai a frugare nel mio armadio per cercare qualche vestito decente per la festa e nel frattempo mi innervosì ancora di più, quando non trovai nulla.
I miei vestiti erano troppo eleganti o troppo sportivi, non avevo nulla nella via di mezzo.
Aveva ragione la mia amica Lily, forse dovevo chiamarla, chiederle qualche consiglio.
Magari era disposta ad aiutarmi.
Presi esitante il cellulare fra le mani e velocemente composi il suo numero, prima che potessi pentirmene.

Dopo il quarto squillo in cui io persi le speranze, la sua voce squillante perforò i miei poveri timpani.
"Ehi Jess! Pronta per la festa di stasera?" Mi chiese, urlando euforica.
Presi un respiro profondo, quando la mia irritazione salì alle stelle.
"È proprio questo il punto Lily, non trovo nulla da mettere!" Urlai esasperata.
Mi buttai a peso morto sul letto attenta a non fare cadere il cellulare tra le mani con una presa ferrea su di esso e cominciai a giocherellare con l'orlo della maglia che stavo indossando.
"Lily ci sei?" Chiesi incerta.
La sentì sospirare e mi tranquillizzai.
"Lo sapevo Jess. Non preoccuparti comunque, di pomeriggio sarò da te" disse.
Mi dipinsi sul volto un espressione felice e la ringraziai calorosamente.
"Grazie Lily, non saprei cosa fare se non ci fossi tu. A più tardi allora." Chiusi la chiamata e mi rilassai sul comodo letto coperto da delle lenzuola color caffè, chiudendo gli occhi e concedendomi un breve ma intenso riposo.

***

HARRY'S POV

"Tracy sono io!" Urlai per farmi sentire dalla mia ragazza.
Mi addentrai nel salotto chiudendomi la porta d'ingresso alle spalle e mi osservai in giro, strano che non c'era nessuno.
Eppure Tracy la stessa mattina, mi aveva detto che mi aspettava nel pomeriggio.

Mi avviai in cucina e mi riempì un bicchiere d'acqua per alleviare la mia gola secca, gli occhi nel frattempo mi saettarono sul frigo e mi accigliai quando vidi un foglietto attaccato su di esso.
Lo presi esitante e lessi le parole scritte un po storpiate, sicuramente scrisse di tutta fretta la mia Tracy.

•Harry sono andata a comprare un vestito per la festa di stasera, scusa se non te l'ho detto prima ma me ne sono ricordata troppo tardi.
Jess è in casa, a dopo amore mio...ti amo.

Rilessi quelle semplici parole fin troppe volte e un sorriso sincero solcò tra le mie labbra.
"Ti amo anche io piccola" sussurrai, anche se non poteva sentirmi.
Buttai fuori un sospiro di sollievo e accartocciando il foglietto ormai letto lo lanciai nell'apposito cestino.

Mi guardai in giro ma della piccola Jess, non vi era alcuna traccia.
Per un attimo mi allarmai, e se quella ragazza fosse uscita di nascosto con qualcuno e si fosse cacciata nei guai?
Ma poi scuotei la testa assieme ai miei pensieri negativi, impossibile.
La mia piccola Jess non farebbe mai una cosa del genere.

Decisi perciò di salire su e di dare un'occhiata in giro per le stanze.
Probabilmente starà stesa nel suo letto leggendo qualche libro o ascoltando della musica, com'era solita fare.

Bussai lievemente alla sua porta semi aperta ma non ricevetti alcuna risposta.
Mi sporsi giusto un po con il busto per osservare meglio e la vista che si presentò davanti ai miei occhi, mi fece intenerire più del previsto.
La sua figura longillinea stava distesa inerte sul letto, i suoi capelli capelli castani-dorato erano cosparsi attorno a lei come una aureola, sembrava un angelo.
Dalla sua bocca semi aperta fuoriuscivano dei piccoli sbuffi e di tanto in tanto qualche piccolo borbottio, il che fu abbastanza divertente.

Mi avvicinai a lei, cercando di non fare alcun rumore e mi inginocchiai fino a raggiungere il suo livello di altezza.
Non seppi per quale strano motivo ma mi incantai nel guardarla, assorbendo ogni minimo dettaglio che derivava da quella meravigliosa creatura così perfetta.
La mia mano volò da sola inconsapevolmente nel suo volto rilassato, quando gli spostai una ciocca di capelli selvaggia via dalla fronte.
I suoi occhi sotto le palpebre si mossero veloci e io ritirai la mia mano tremante, il prima possibile.
Ad un certo punto li aprì di scatto e gli rivolsi un ghigno malizioso anche se dentro me mi sentivo strano e totalmente sconcertato dalle mie stesse azioni.

"Ha-Harry?" Balbettò in confusione.
"Alla buon'ora bella addormentata" canticchiai, beffandomi di lei.

JESS'S POV

Rimasi completamente di stucco, quando i miei occhi si inchiodarono nei suoi, chiaramente divertiti.
"Che ci fai tu qui?" Squittì.
Mi affrettai a coprire il mio busto coperto da una canottiera misera con le lenzuola e mi morsi distrattamente il labbro inferiore, serrando gli occhi.

La sua risata divertita riecheggiò nella stanza e mi beai di quel suono, mi era mancato così terribilmente tanto.
Riaprì gli occhi e li riportai nei suoi, che avevano uno strano luccichio mentre mi scrutavano spudoratamente in ogni minimo dettaglio.

Abbassai il capo, quando sentì le mie guance avvampare per via del suo sguardo persistente.
Mai e poi mai, mi aveva guardata in quel modo e sinceramente non sapevo come prenderla in quel momento o meglio ancora, come sentirmi.
Le mie tempie presero a pulsare violentemente, non lasciandomi più in pace e tranquilla.

"Comunque mi aveva chiamato tua sorella stamani, dicendomi che mi aspettava nel pomeriggio ma è uscita e adesso aspetto lei, non vedo l'ora che torni a casa" disse annuendo freneticamente, come a convincere se stesso.

Mi accigliai di fronte al suo comportamento ambiguo ma comunque decisi di sviare il discorso e di lasciar perdere, fu meglio per la mia salute mentale oltretutto.
Mi sarei torturata più tardi su ciò anziché dormire, come sempre del resto.
"Hai visto Lily? Aspettavo lei" dissi la prima cosa che mi passò per la mente.
"Al dire il vero no. Avete qualche impegno per caso?" Mi chiese titubante.

Di fronte alla sua domanda mi feci piccola piccola sul posto.
Loro due non dovevano sapere assolutamente nulla della festa, altrimenti Tracy mi avrebbe fatto rimanere in casa.
Mi schiarì la gola e indossai un espressione neutrale in volto.
"Si, dobbiamo prepararci per il compito di domani" dissi convinta, sperando soltanto che Lily una volta arrivata non avrebbe spifferato tutto.
Annuì pensieroso e sussultò, quando il suono del suo cellulare riempì l'aria.
Lo tirò via dalla tasca dei suoi jeans neri fin troppo attillati e quando lesse il mittente sullo schermo, i suoi occhi si illuminarono e si riempirono di adorazione verso quella persona, e chi se non Tracy?
Tracy non io, era questa la dura verità.

Presi un respiro profondo e feci finta di nulla, come se il mio cuore non si frantumò per la millionesima volta.
"È tua sorella, mi aspetta giù in macchina. Devo andare adesso, ciao piccola Jess" mi diede un bacio leggero e umido sulla fronte e si avviò velocemente fuori dalla stanza.
"Oh un'ultima cosa. Faremo tardi stanotte, buonanotte piccola!" Urlò poco prima di chiudere la porta d'ingresso, lasciando dietro di sé quel vuoto.

Lasciai libero sfogo alle lacrime e li asciugai malamente con le mani, graffiandomi leggermente gli zigomi.
Aspettai che sarebbe venuta Lily il più presto possibile, volendo allontanarmi per un po da tutto questo.

***

"Jess tesoro, stai benissimo!" Urlò soddisfatta del suo lavoro.

Mi osservai incerta allo specchio e un sorriso sincero solcò tra le mie labbra color ciliegia.
Quella ero io ovviamente però con qualche modifica, ovvero una me ben tenuta e odiavo anche ammetterlo per non sembrare vanitosa ma mi piacevo così maledettamente tanto.
Lisciai il tessuto morbido e prendendo la borsetta nera, andai verso Lily.
"Possiamo andare" mi rivolsi a lei con un sorriso pieno di gratitudine.
Annuì felice e ci avviammo fuori casa, prendendo la sua macchina.

***

"Mio Dio Lily...ci sono troppe persone!" Urlai al di sopra della musica assordante.
"Già ed è bellissimo" disse ridacchiando.
Mi tirò attraverso la folla e io mi aggrappai fortemente al suo braccio.
"E...Cristo Jess quella è tua sorella con Harry? Che cavolo ci fanno ad una maledetta festa universitaria!" Mi chiese sbalordita.
Seguì con lo sguardo il suo dito, che puntava nella loro direzione e un conato di vomito mi assalì, quando li vidi avvinghiati intenti a mangiarsi la loro faccia.
"Andiamo a ballare, voglio scatenarmi stasera" dissi a Lily trascinandola in pista, presa da un moto di rabbia improvvisa.
Lei ovviamente rimase stupita dal mio comportamento ma poco me ne importò.
Mi sarei divertita quella sera e fu ciò che feci.

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