Capitolo 25
Io e Mark stiamo camminando su una delle bianche spiagge dei Los Angeles, io sono poco più avanti di lui mentre mi segue con sguardo perso e pensieroso, la sua espressione è come quella di qualcuno che ha appena visto un mostro.
Passano una decina di minuti di assoluto silenzio, poi Mark mi si avvicina e mi guarda...
-Hey si può sapere cosa è successo? Chi era quella ragazza che stavi fissando?- mi chiede Mark ma io non lo degno di uno sguardo, continuo a guardare avanti, poi mi fermo,
-Non chi, ma cosa.- rispondo guardando in basso,
-Cosa? Non capisco, che stai dicendo?- mi chiede Mark con lo sguardo perso,
-Voi guardate solo l'esterno di una cosa, non vi preoccupate di cosa è in realtà- rispondo alzando gli occhi verso di lui.
Mark continua a guardarmi senza capire un tubo di quello che sto dicendo, sospiro,
-Hai visto la ragazza, e dimmi come ti è sembrata? Rispondimi sinceramente- dico allora fissandolo dritto negli occhi,
-Bè ecco, insomma, mi è sembrata una ragazza molto carina e gentile dal modo in cui si rivolgeva alle persone, e per essere una ragazza della nostra età è anche carina...- mi risponde lui ma so che non mi ha detto la verità sull'ultima parte, continuo a fissarlo senza dire una parola,
-E va bene si è molto molto carina- confessa alla fine Mark, rivolgo il mio sguardo verso il mare cristallino della spiaggia,
-Ricordati Mark, la perfezione non è mai casuale, dietro ogni perfezione si nasconde qualcosa, e spesso quel qualcosa non è bello quanto l'esterno- rispondo concludendo e riiniziando a camminare.
Sorpasso Mark e dopo una manciata di secondi Mark mi raggiunge correndo ma si ferma a pochi centimetri da me continuando a seguirmi,
-Senti so che ti piacciono molto i giri di parole ma puoi spiegarti meglio?- mi chiede, mi giro verso di lui guardandolo con la coda degli occhi poi mi rivolto davanti,
-Quella ragazza non è altro e quella persona di cui ti ho parlato quando ti ho raccontato di "quella cosa", il suo nome è Cerise, ed è mia sorella.- dico concludendo,
-Aspetta vuoi dirmi che è lei la Cerise di cui mi raccontavi? La ragazza vestita di luce?- mi chiede Mark,
-Esatto- rispondo
-In effetti ha l'aria di una che sa il fatto suo, e i suoi capelli sono di un biondo che non avevo mai visto prima- risponde Mark mettendosi la mano al mento,
-Ti dò ragione sulla parte dei capelli ma su quella che sa il fatto suo...Sei completamente fuori strada- rispondo io
-Che vuoi dire?- mi chiede Mark,
-Bè vedi quando eravamo nel quartiere diciamo che dipendeva troppo dalle altre persone, si era fatta molte amiche ma se esse non facevano una determinata cosa, allora neanche lei lo faceva, non aveva un pensiero proprio, seguiva molto il gregge se così si può dire...- rispondo, a quel punto Mark si avvicina,
-E non sei felice di vederla?- mi chiede,
-Per quale motivo dovrei esserlo? Mi ha causato tutti i problemi che sono arrivati in questo momento, sono costretta a spostarmi di città in città per evitare una catastrofe, e poi non la vedo da poco più di una settimana che vuoi che sia?- gli rispondo.
Camminiamo per un'altra mezz'oretta il quale scende un silenzio da brividi, gli unici rumori sono quelli del mare e delle persone presenti in spiaggia.
-Sai una cosa?- dice ad un tratto Mark, io mi fermo e mi volto verso di lui,
-Cosa?- rispondo, dopo la mia risposta seguono pochi secondi si silenzio, nessun rumore, nessun suono,
-Tutta questa storia è così avvincente, e se devo essere sincero mi piacerebbe molto girare il mondo, perché non ce ne andiamo? Sappiamo! Così io visiterò il mondo è tu nel frattempo starai alla larga da tua sorella! Sarebbe fantastico creare un gruppo di persone e viaggiare, senza nessuno che ci dica cosa fare oppure cosa non fare, ci spostaremo come vogliamo, decideremo da soli quanto tempo rimanere in un determinato posto, saremo totalmente indipendenti aiutandoci comunque l'unlaltro, porteremo solo poche persone in modo da spostarci meglio, sarà l'avventura del secolo!- esclama Mark concludendo...
Non fiato, in effetti la sua idea non è male.
-Sai una cosa, la tua idea non è niente male, e se devo dirla tutta, in effetti anche a me piacerebbe girare il mondo, ho vissuto talmente tanti anni segregata nel quartiere che riuscivo a vedere il mondo solo tramite foto,immagini e attraverso la televisione.- rispondo facendo un piccolo sorriso, questa volta diverso dagli altri, poi mi volto verso Mark e credo di non aver mai visto una persona così contenta e soddisfatta della propria idea in tutta la mia vita,
-Bene allora dobbiamo trovare qualcun'altro che voglia unirsi a noi!- mi dice Mark sorridendo come mai aveva fatto prima da quando l'ho incontrato,
-E va bene! Cercheremo qualcuno che voglia unirsi a noi- rispondo,
-Jessy?-
-No neanche per scherzo, e poi se non mi sbaglio vi siete lasciati, ci sarebbe solo dintralcio- rispondo
-E allora?-
-Ci vuole qualcuno che abbia destrezza, che abbia paura di poco e che in questo momento non hanno niente da fare, ci vuole qualcuno di pratico e agile a muoversi...- Mark mi guarda, senza dire neanche una parola,
-...Ed io ho in mente le persone adatte!-
SPAZIO ALL'AUTORE
Cari lettori, vi informo che ho modificato un pò il capitolo 7, quindi a tutti coloro che lo hanno letto (e che gli è piaciuto) consiglio gi andarlo a rileggere ma tranquilli non c'è bisogno che lo rileggerti tutto dall'inizio alla fine, potete partire direttamente dall'inizio del mito, la parte in cui la nostra protagonista ha sottratto il libro alla madre.
Grazie per la vostra attenzione e vi vorrei chiedere un piccolo favore, essendo in un momento critico il quale non mi vengono idee per continuare la storia vi chiederei a tutti coloro che voteranno o che semplicemente leggeranno di lasciarmi un piccolo commento per farmi sapere come procede la storia, se avete da darmi un consiglio, se ci sono alcune cose che vorreste chiedere, idee(che sono ben accette) cose che non vi piacciono vi prego di farmelo sapere!
Sempre a vostra disposizione
Black-Mist-96
Mi raccomando votate!
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