Capitolo 16
Passa almeno un'oretta circa da quando ho iniziato a raccontare la mia storia a Mark, mentre parlavo Mark mi guardava con un'aria incredula, come se gli stessi raccontando un film fantasy o di fantascienza...
Per quanto mi riguarda, so già che non crederà mai a quello che gli sto raccontando, insomma chi é quel malato mentale che crede a cose del genere?!
Finisco il mio lungo discorso e vedo la faccia di Mark completamente spaesata, un silenzio di tomba cala nella stanza, si sente solo la televisione accesa nella sala da pranzo.
Mark si alza e scompigliandosi i capelli si gira verso di me e mi guarda,
-Wow! Cioé s-stai dicendo sul serio? Non ci credo... E' fantastico!- mi dice sorridendo,
-Fantastico?! Ma ci sei o ci fai? Insomma, anni e anni che nessuno sa del quartiere e tu lo definisci fantastico?- gli dico alzandomi dal letto con uno scatto,
-Si é fantastico! Insomma pensaci bene, anni e anni che l'uomo vive sulla terra, migliaia di anni in cui l'uomo é sempre andato in cerca di nuove scoperte, e quando pensavamo di aver scoperto tutto esce fuori questo posto dimenticato da tutti e che nessuno sa della sua esistenza, insomma é...una cosa sensazionale!- mi dice sorridendo e camminando per tutta la stanza, poi si avvicina di nuovo a me,
-Devi raccontarmi tutto, ogni singolo dettaglio!- mi dice mettendomi le mani sulla schiena,
-No scordatelo! Abbiamo fatto un patto ricordi? Io ti devo delle buone ragioni per il mio comportamento insolito se tu tieni chiusa quella boccaccia!- gli dico arrabbiandomi e puntandogli il dito contro.
Mi guarda in silenzio per un paio di secondi, poi inizia ad indietreggiare con le mani nei capelli,
-Si, é vero, hai ragione scusa, é che é cosi strano, mi sono un po fatto prendere dall'entusiasmo...-
-Si...l'ho notato...- li rispondo io fulminandolo con gli occhi,
-Che cosa facciamo? Hai qualche idea?- mi chiede,
-Non lo so, ma ti conviene tenere la bocca chiusa sono stata chiara?!-
-...Chiarissima...- mi dice Mark mentre sentiamo bussare alla porta, prendo il mantello e mi affretto ad indiossarlo,
-Chi é?- chiede Mark,
-Sono io, vieni in salotto ti devo parlare di una cosa...- era la voce di Jeson il padre si Mark.
Usciamo dalla stanza e tutti sono a tavola,
-Dimmi- dice Mark al padre,
-Ascoltami figliolo domani devo andare a Los Angeles, ho pensato che potresti venire anche tu...- gli spiega Jeson scrivendo non so cosa un un foglio,
-Los Angeles?! A Hollywood? Ma certo che vendo é fantastico! Può venire anche Jessy?- chiede Mark,
-Ma certo puoi portare chi vuoi.- risponde Jeson guardando il figlio, poi Mark si gira verso di me,
-Vieni anche te vero?- mi chiede mentre messaggi a a Jessy, in realtà non so se mi conviene, da un lato mi conviene per il fatto che cosi Cerise non riuscirà a trovarmi a New York, ma dall'altro lato non mi conviene per la sicurezza di Mark, Jessy e Jeson,
-Non lo so, devo pensarci...- dico
-Okay ma cerca di dirmenlo entro domani mattina, okay?- mi risponde Jeson,
-Okay- rispondo sedendomi sul divano.
Passano altre due ore e tutti sono a dormire nelle proprie stanze.
Io, invece, sono ancora sveglia, non so che fare, penso e ripenso all'intervista che hanno fatto a Cerise e alla proposta che mi ha fatto Mark di andare con suo padre e Jessy a Los Angeles.
Mi alzo dal letto e vado nella terrazza dove il pomeriggio ho disegnato.
Mi siedo e inizio a guardare il cielo.
Non é come quello di casa mia, le luci della città rovinano il panorama e non si riesce a vedere bene le stelle.
Passa un'altra ora, mi alzo s mi dirigo vero la porta per uscire, ma é chiusa a chiave, accidenti e ora come esco...
Ritorno sulla terrazza, mi é venuta un'idea...
Anche se il palazzo é molto alto se mi do una bella spinta posso arrivare al palazzo a fianco...
E' una pazzia ma spero di farcela, chiudo gli occhi e dopo aver perso un bel respiro mi butto.
Improvvisamente arriva una forte folata di vento che mi fa indietreggiare verso il palazzo da cui mi sono lanciata, accidenti!
L'unica cosa che mi rimane é cercare di aggrapparmi al palazzo, so già che fara male....
Cerco di avvicinarmi di più al palazzo allungo la mano e chiudo gli occhi.
Improvvisamente mi blocco...apro un occhi e poi apro l'altro...sono praticamente attaccata ala parete.
Mi sembra di essere un raggio, ma sono sicura di non esserlo.
Ora che ci ripenso pero ricordo di aver letto nel libro che ho preso in biblioteca sono sicura di aver letto che una delle caratteristiche degli Xenomorfi é duella di poter camminare su qualsiasi parete o superficie.
La cosa mi stupisce molto ma senza soffermarmici troppo inizio a scendere.
Appena tocco terra mi guardo le mani...accidenti...le sorprese non finiscono mai.
Inizio a camminare per le strade di New Youk, anche se é notte c'è un sacco di rumore, Pub aperti, Bar, Discoteche, ecc...
Cammino per una buona mezz'ora, passo d'avanti ad un vicolo buio e mi sembra che sia passato qualcuno, cosi entro nel vicolo.
Anche se é molto buio ci vedi alla grande.
All'improvviso qualcuno mi mette un fazzoletto d'avanti alla bocca e mi copre anche il naso.
Anestetico!
Il fazzoletto é bagnato con dell'anestetico.
La mia vista inizia ad appannarsi e i miei occhi iniziano a chiudersi, e poi buio.
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Spazio all'autore
Cari lettori volevo informarvi che il personaggio Xenomorfo arriva dal famoso film “Alien" di Redley Scott (se hi scritto bene il nome XD ) avendo visto tutti i film ed essendo una grande fanatica di tutte le serie Alien, Predator e Alien vs Predator, ho voluto inserire Alien nel libro...
Sempre vostra
Black-Mist-96
P.s. Vi consigli di guardare i film, sono molto belli XD
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