Capitolo 11
Da lontano all'improvviso sentiamo una campanella che suona, ci giriamo e il preside è il piedi sul palco che fa cenno agli studenti di avvicinarsi.
Iniziamo ad avvicinarsi anche noi e dopo che tutti gli studenti si sono radunati d'avanti al palco, il vice-preside passa in microfono al preside,
-Questa sera celebriamo un'altro studente che ha avuto la possibilita di frequentare una scuola che ha accettato il suo potenziamento, oggi un'altro di voi diventa maggiorenne, da questo momento sarà sibero di fare le proprie scelte, ed è con un grande applauso che accogliamo il nostro ennesimo studente diciottenne, un bell'applauso per Lily!- urla il oreside e una luce si accende sopra la mia testa, il preside mi fa un cenno facendomi capire che devo salire sul palco per fare il mio discorso.
Salgo sul palco e urla e applausi partono facendo un gran frastuono, mi dirigo d'avanti al microfono, non ho intenzione di fare il classico discorso noioso di ogni anno, ho intenzione di fare un qualcosa di diverso.
Stacco il microfono dal piedistallo e inizio,
-Prima di tutto voglio ringraziare tutti voi, che siete venuti, credo di non essere stata molto amichevole in questai anni, ma la mia "diversità", diciamo che mi ha segnato molto come tanti sanno -- mi siedo sul bordo del palco -- anche sono un po diversa da tutti gli altri sappiate che non ho nessun odio verso di voi, e ve lo posso assicurare! -- dico mentre tutti si mettono a ridere compresa me -- diciamo che sono molto selettiva e devo dire che mi devo un po scusare con tutti voi. Tornando alle cose serie, ringrazio gli insegnanti e il preside che mi hanno sempre aiutata ad affrontare le giornate, RINGRAZIO TUTTI VOI E SPERO CHE LA SERATA SIA DI VOSTRO GRADIMENTO E..- non faccio in tempo a finire il mio discorso che vengo interrotta, la voce è inconfondibile, un silenzio cala nel giardino, abbasso lo sguardo,
-Lily ti sei dimenticata di me, perche non mi hai ringraziato per tutto quello che ho fatto per te?perche?- mi cade il microfofono a causa di quel discorso, perche Cerise l'ha fatto, io ho ringraziato tutti e nel tutti è compresa anche lei, tutte le amiche di Cerise iniziano subito a chiaccherare e a sghignazzare.
Tutto d'untratto Vector e Mary corrono sul palco e si mettono d'avanti a me il mia difesa,
-Hey hey ma sei impazzita ma cosa ti è saltato il mente, Lily ha ringraziato tutti e nel tutti ci sei anche te- risponde subito a tono Vector,
-Ha ragione,Cerise ongni tanto cerca di stare al tuo posto e cerca di non metterti sempre in mostra- gli dice Mary,
-Io sono sempre stata con Lily tutti i giorni, io mi sono persa cura di Lily in tutti questi anni, io le sono stata vicina nei momenti difficili,io...-
-BUGIA- urlo interrompendola, cala il silenzio e tutti mi guardano, -Credi che sia stata tu a starmi accanto per tutti questi anni?- le dico
-Be io...-
-SBAGLIATO- urlo, non capisco piu nulla, la rabbia mi ha praticamente accecato,
-Ma Lily io..-
-STA ZITTA!IN TUTTI QUESTI ANNI MI HAI PRATICAMENTE ROVINATO LA VITA- dico mentre sento un qualcosa che mi circonda piano piano,dopo qualche respiro mi guardo il braccio e una nebbia nera circonda tutto il mio corpo e una fitta fortissima mi colpisce al petto,tutti mi guardano a bocca aperta,
-Che mi sta succedendo?- chiedo sentendo un'altra fitta terribile al petto e accasciandomi a terra.
Mary e Vector corrono subito in mio aiuto ma proprio in quel momento la mia vista si oscura, i miei occhi si tingono di nero, la testa mi fa malissimo, c'è qualcosa che non va in me.
Inizio ad uralre il dolore è insopportabile, la nebbia mi circonda totalmente nascondendomi alla vista degli altri, ero come in una gigantesca sfera che mi tratteneva.
Inizio a guardarmi i bracci e la mia pelle sta diventando un misto tra il nero e il grigio, una trasformazione, ma in cosa?
A quel punto tutto il mio corpo si trasforma e la nebbia scompare, d'avanti a vedo una marea di gente intenta ad allontanarsi dal palco, ma stranamente sono tutti decisamente bassi.
Sono io, sono diventata enorme, ed è uno dei problemi, suoni strani provengono dalla mia bocca e non solo, al posto della lingua ho una seconda bocca più piccola, zanne e artigli affilati come rasoi e come se non bastasse due piccole braccia poste sul petto.
Praticamente ho quattro braccia.
Adesso non mi baso più sulla vista ma principalmente su udito e olfatto, è una cosa stranissima.
Dei vetri frantumati sono ai miei piedi, sempre provviste di artigli, e sulla testa ho come un'enorme corona ma gia impiantata sulla mia testa che si apre e poi si richiude in alto ed enormi spunzoni sulla schiena, sono un mostro!
A quel punto inizio a guardare la platea, gente svenuta, alunni e professori feriti, Vector e Mary che mi guardano impauriti, ... dietro di loro Cerise, è a quel punto che la mia rabbia mi acceca.
Perdo praticamente il controllo e con un urlo straziante mi scaglio contro Mary, Vector e Cerise.
No, non voglio farlo, perché lo sto facendo!?
In uno scatto Cerise si pone in difesa di Mary e Vector, e come per magia sprigiona una luce talmete potente da accecarmi.
Pian piano la luce si dissolve e da essa esce una Cerise praticamente diversa, abiti bianchi con rifiniture in oro e i suoi capelli si sono tinti di tutti i colori più sgargianti ed un movimento ondulatorio.
Mi scaglio contro di lei come se volessi ridurla a brandelli con gli artigli ma con una mossa fulminea estrae una lunga spada con la quale devia il mio colpo, ma io ho un'arma in più, con una velocità da far paura le do un colpo con la coda dove la scaravento all'interno della scuola.
Proprio in quel preciso momento arrivano i miei genitori dove mi scaglio senza pensarci due volte, praticamente non penso nemmeno a cosa sto facendo, le faccio e basta.
Cerco di colpirli ma si salvano per un soffio, appena mi volto verso la direzione dei miei vedo anche Vector e Mary che mi guardano, sono fermi, immobili, riesco a percepire la loro paura, anche io sono bloccata.
Non so come mi rimpicciolisco in una versione più piccola della precedente, questa senza "corona"e senza le braccia inferiori.
Loro sono li immobili, mi avvicino lentamente come se stessi vedendo una cosa per la prima volta, Vector allunga la mano, cerca di toccarmi, sta cercando la vera me, come se volesse comunicare qualcosa.
In un lampo una luce accecante si posa esattamente tra me e Vector il qual indietreggia dalla luce accecante.
Io indietreggio e torno all'aspetto iniziale, la versione gigante.
Li guardo per qualche secondo poi mi giro e corro verso il bosco, il bosco che si trova tra il quartiere dei potenziati e il mondo reale, ci era sempre stato vietato attraversarlo, ma non so per quale motivo io mi dirigo dritta dritta li.
Devo scappare da qui!
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