Parte 33 carte in tavola
Mi precipito all'aeroporto, ringrazio il mio amico, Pat. Poverino ha passato una nottata estenuante, avanti e indietro per l'Abruzzo.
"grazie amico"
"non c'è bisogno, io sono sempre stato dalla vostra parte e tu lo sai!Vai, parlagli! Non farti intimorire da Mark, capito?"
Sembra che sta preparando un pugile all'ultimo round. Di certo non penso a Mark, ne a come parlare con Alice, ne come avvicinarmi a C.J senza traumatizzarlo. Ma non m'importa niente, devo lottare per l'amore che mi unisce ad Alice, questa non è più vita senza di lei sono il Nulla.
Dopo due ore, tra check – in e imbarco, arrivo a Milano. Mi ero fatto dare l'indirizzo da Desi. Di certo io non ero mai stato a casa sua. Per le vie di Milano c'ero stato poche volte e solo per lavoro, ma ogni volta che ero lì cercavo in tutti i modi di andarmene il più veloce possibile. All'epoca non la voleva incontrare, era un pensiero irrazionale visto quant'è grande la città, ma la stessa cosa mi era successa a Londra, di pensarla così eppure me la sono trovata davanti dopo che mi ero trasferito a Parigi. "oddio, lei era incinta...Come avevo fatto non collegare le cose? Che stupido sono stato!"
Prendo un taxi, che mi porta nella zona residenziale di Milano, una villa dietro l'altra, spunta una color giallo paglierino, col giardino ben curato e lì che mi lascia il taxi. Si quella casa era quella di Alice. Un piccolo muretto di mattoni divide la proprietà e china trai fiori vedo una signora, in quel momento lei si alza e mi vede,sgrana gli occhi con fare minaccioso puntandomi un dito addosso carica verso di me, nell'altra mano le forbici da giardino.
"Tu?tu!Antonello! Che ci fai qui? Hai rovinato la nostra famiglia!"
Mi ci vuole un po' per capire che è Dora. Dora la mamma di Mark. Non l'ho riconosciuta col cappello di paglia e la tuta, lei che tanto ci tiene ad essere vista vestita bene. Da tanto che non la incontravo .
"Dora senti smettila, so quale ruolo hai avuto in tutto questo!"
"Ioooo?Scherzi? Approfitti di una povera ragazzina mentre sta con mio figlio e poi scappi a Parigi lasciandola incinta! Tu signorino, hai fatto tutto tu! Io non ho niente da rimproverarmi, Alice è come una figlia per me, e l'ho accolta come tale in casa mia!" Il suo tono non è più pacato, ora urla, ma ha una visione distorta della realtà della situazione, ma non voglio perdere tempo con lei.
"non m'interessa cosa pensi tu, voglio vedere Alice! Gli devo parlare!"
"Tu cosa? Assolutamente no! Non ti permetterò di distruggere la mia famiglia. Tu sei solo un bastardo!"
"Mamma!Smettila! Ora!! che stai facendo qui nel mio giardino? Non ti è più permesso stare qui e lo sai! Il giorno stabilito è mercoledì per vedere C.J, vattene! Altrimenti chiamo la polizia!"
"Ma...ma...io devo difenderti da questo..."
"BASTA!FUORIIII!"
Dora prende la sua borsetta ed esce, con la coda tra le gambe, sembra un cane bastonato, la seguo con gli occhi e vedo che dopo aver oltrepassato due case entra.
"lo so è difficile per lei, soprattutto perchè abita così vicino, ma non può più manipolarmi...Antonello vieni entriamo, parliamo dentro non voglio dare spettacolo!"
Non so che dire, ma forse è meglio entrare, anche se non lo nego ho paura, Mark è così calmo, come il cielo prima di una tempesta. Mi fa sedere in salotto, mi versa un whisky, e io non posso non notare i giocattoli in giro, e le foto sul muro. C'è un quadro grande che ritrae Alice con C.J in braccio, appena nato. È stupenda e mi emoziona.
"Che fai piangi?"
"No,no! Ma...non credi che sia presto per il whisky?"
"Senti,non è facile per me. Questa conversazione la tengo in servo da un anno, l'ho modificata tante di quelle volte! Ma per il bene di C.J,devo stare calmo e parlarti d'adulto."
"Mark dov'è lei?"
"Antonellolasciala stare, non è qui comunque. Non vuole essere cercata.Stanotte è tornata, era sconvolta. Mi ha detto solo di prendermicura di C.J che sarebbe tornata non appena si fosse schiarita leidee."
"E a te va bene? Questa è la tua reazione? Tua moglie torna di notte sconvolta e tu la lasci andare via?"
"Antonello, non sei nella posizione di giudicarmi, ok? Io e Alice non siamo più sposati, da tanto ormai. Un anno fa, pensavamo di rimetterci insieme,non so il perchè ormai, forse per C.J...viviamo comunque sotto lo stesso tetto...e forse non volevamo stare soli...perciò forse avevamo deciso di avere un altro figlio, tra di noi è stato sempre tutto strano..."
"Non m'interessa di voi... io voglio parlargli! Lei deve ascoltarmi...la devo trovare" Sono disperato, e si sente anche dalla mia voce,l'uomo d'affari che è in me davanti ad Alice sparisce e divento solo un uomo che ha bisogno della sua donna.
"Senti,è determinata! E lo sai meglio di me che se ha deciso non tornerà indietro finchè non si sentirà sicura! Dagli tempo! Intanto parliamo, perchè ho molte cose da chiederti...."
"Spara,a costo di ferirti ti racconterò tutto quel che vuoi sapere, non ne posso più di nascondere i miei sentimenti!"
"Antonello,ho avuto un anno per pensarci su, e capisco che devi ancora abituarti all'idea che C.J sia tuo figlio, in effetti parli solo di Alice..."
"Scusa durante il volo ho riflettuto parecchio...."
"Aspetta, qui le regole le stabilisco io! Io amo quel bambino! Porca troia! lo amo come se fosse sangue del mio sangue!" Lo dice digrignando i denti e gli credo l'ha cresciuto lui praticamente per 10 anni!
"Ti credo, e si hai ragione non posso venire con delle pretese..." Devo restare calmo, Mark vuole solo il bene di C.J.
"Ho riflettuto parecchio, e voglio anzi esigo che tu faccia parte della vita di C.J, e non come uno zio o un amico, ma come suo padre!"
"Eh?E tu? Che intendi come suo padre?" Sono così scioccato che mi scendono le lacrime, sono una mammoletta lo so.
"Antonello,tu sarai il bice papà di C.J, finchè non arriva Alice faremmo in modo che funzioni, all'inizio sarà un gran casino, ma piano piano ci abitueremo. Le regole di vita le stabiliremo insieme. Non voglio che lui si confonda. E venga da me o da te per essere premiato per qualche marachella e dobbiamo essere presenti insieme. Sono stato chiaro?"
"Certo!E poi quando arriverà Alice?"
"Alice non è un problema, ne abbiamo ampiamente discusso in questo ultimo anno e lei era d'accordo su tutta la linea!"
Ci tiene a C.J bisogna darle il merito, è un padre favoloso, e capisco che ha paura che glielo tolga, ma non ci riuscirei mai.
"Ma C.J dov'è?"
"E'domenica mattina, dove può essere? In chiesa! Anzi fra un po'..."
"Papà!Glielo avevo detto a mamma che saresti venuto, siete dei capoccioni!"
'con chi parla?'ci guardiamo io e Mark
"Stavo arrivando anche a questo argomento, lui sa tutto"
C.J spalanca le braccia e corre da me, veloce, mi travolge, e penso di non desiderare nient'altro al mondo, amo questo bambino, ci dobbiamo conoscere come padre e figlio, ma sempre gli ho voluto bene.
"Hai parlato con la mamma?"
"Certo,lei mi chiama con un numero sconosciuto, così io so che è lei!"poi si mette a canticchiare.
"Cosa canti C.J?"
"Una canzone che mi ha insegnato nonno Carlo, fino ad oggi l'ho sperimentato con papà Mark e ora che ho anche te...il pezzo che mi piace è questo: 'Un padre e un figlio con un solo abbraccio squarciano il tempo, vanno oltre lo spazio. Cani randagi nella notte scura la vita no, non fa paura.'
"C.J figlio dell'amore in quale vicolo o strada batterà il tuo cuore in quale culla di pietra pura imparerai la vita è un'avventura.' Tesoro mio, sono emozionato!"
"Oh papà che ti metti a piangere?"
"Non fa altro da quando è entrato qui! Senti Antonello perchè non vai a riposare, C.J fallo dormire nella stanza blu"
"Non c'è bisogno Mark, non voglio stravolgere i vostri ritmi"
"Allora non ci siamo capiti, tu da stasera sei pianta stabile qui! Questa è la casa di C.J, io da un anno mi sono trasferito alla dependance.Quindi ora fai il bravo e vai a prendere possesso della tua nuova casa"
"Stai scherzando? Avevi programmato tutto? Come facevi a sapere che sarei venuto?"
"Antonello tu pensi che io non ti conosca? Da 10 anni che vi rincorrete tu e Alice, credi sul serio che fossi così stupido da non sapere? Ti conosco meglio di quanto tu non creda, sapevo che se Alice fosse tornata di nuovo sola da questo viaggio non ti avresti fatto perdere l'occasione. Quindi rimani e fai finalmente il padre!"
"Potrei abbracciarti ma sembra fuori luogo, e ok accetterò di rimanere qui,si trasferirò il mio ufficio a Milano..."
"Ecco tornato l'uomo d'affari, vai a farti una doccia e una bella dormita,dopo C.J ti chiamerà per cena"
Non posso credere che tutto si sia risolto per il meglio. Abbiamo passato dei giorni superlativi con C.J. È un bambino così sveglio! Ogni volta che lo guardo vedo Alice, ha i suoi stessi occhi, il suo modo di gesticolare è perfetto come lei.
Mark è molto gentile mi ha aiutato col trasloco, è la prima decisione che ho preso senza riflettere, ed è la cosa più bella che ho fatto finora, per il bene di C.J sarò un buon padre. Non mi manca Parigi,anzi questo è il mio posto, dove sta C.J.
Siamo una strana famiglia, fatta di tre uomini, che riescono a far combaciare orari e ritmi di vita in funzione di C.J. Accompagnandolo alle partite di calcio, alle lezioni di hip hop, al gruppo dei boyscout e alle lezioni di piano. Questo ragazzino è pieno di energie,non si stanca mai e io sono felicissimo trascorrendo del tempo con lui. Mi sto riprendendo tutto il tempo perso. Ma con una nota malinconica, in attesa che la mia dolce Alice torni. Forte,determinata e coraggiosa come sempre. Che mi accetti, che finalmente voglia far parte di questa famiglia.
C.J ci rassicura che la mamma sta bene, lo chiama quando sa che può trovarlo solo. Gli ha detto che sta facendo il giro del mondo promuovendo il suo nuovo libro su una ricerca che aveva portato buoni risultati nel campo della medicina. Ma presto tornerà gli ha promesso al figlio e io non sto nella pelle dal desiderio che ho di abbracciarla e di costruire con lei una famiglia.
...............
vi sta piacendo, spero di si. Votatemi manca poco alla fine. Grazie a chi mi legge!
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