Parte 25 Ancora noi

Stiamo sdraiati, io gli accarezzo la schiena, lei col suo viso sul mio petto, mi accarezza, sospira e io ho già capito, che di lì a poco entrerà nella modalità razionale

"Perchè quando stiamo insieme...sembra che il tempo non sia trascorso?"

Ancora stordito dal nostro incontro amoroso cerco di essere lucido "che vuoi dire?" ma so che inizierà con la solita lagna.

"lo so cosa pensi, 'mo' inizia con la solita lagna'..."

mi muovo di scatto per guardarla negli occhi, <è sorprendente come mi legge nel pensiero>

lei continua "...ma Antonello, cavoli! Il tempo passa ed eccoci qui travolti dalla passione, è come se fossi tornata ai miei 17 anni e tutto quello che ho costruito fino ad ora non abbia valore quando sono con te..." esasperata si passa una mano sui capelli mentre sbuffa,

"I miei sentimenti per te non sono mai cambiati..."

Lei m'interrompe e riprende "No! Non cominciare, uffa Antonello! Ho una laurea , sono capo di un'azienda, sono un genio ne mio campo,incastro la mia vita alla perfezione per avere tempo per mio figlio e mio marito, ma ti vedo e tutto crolla!perchè?...Perchè mi sento come un'adolescente, perchè non riesco a negarti...me?" ormai è seduta sul letto con le mani sul viso, lo stropiccia e sbuffa

Io cerco con tutte le mie forse di non urlarli contro: che non ne posso più di queste lagne, che la amo da quando l'ho conosciuta all'asilo,dall'allora non mi ha mai abbandonato quell'immagine della bambina con le lunghe trecce che prendeva le mie difese con i compagni.Sorrido al pensiero e non mi accorgo che lei mi sta scrutando con quei occhi stupendi.

"Oddio Anotnello! Smettila di pensare a me con le treccine!"

"Ma non lo vedi che siamo così in sintonia che leggi nella mia mente,sei dentro di me, il mio primo pensiero sei sempre tu, da....sempre!Ho cercato di levarti dalla mia mente, di odiarti, eppure eccomi nudo davanti a te..."

"nudo in ogni senso" e fa una delle sue risatine isteriche.

"sembra un deja vu, siamo di nuovo nel letto dei nostri genitori, di nuovo in questo paesino...che mi è saltato in mente, dovevo mandare la mia assistente per parlare con i clienti di questa zona. Che ci faccio qui?" di nuovo le mani sul viso e scuote la testa, so che sta scacciando i suoi pensieri cupi, la conosco di sicuro si alzerà e andrà a farsi una doccia, lo fa sempre, per poi tornare in modalità amica e farà come se non fosse successo nulla. Questo teatrino lo conosco bene, prendo le sue mani, mi guarda dritto negli occhi, quel blu intenso che sa leggere dentro di me, nel profondo della mia anima.

"Tu mi hai ferita, sono passati 10 anni, lo so ne abbiamo già parlato,pero mi hai profondamente ferita lasciandomi sola e scappando a Parigi..."

"Alice,te l'ho già detto, avevo solo 17 anni, i nostri si erano sposati e tu stavi per sposarti, che dovevo fare? Rimanere e morire? Ho preferito andare e sopravvivere. Che pensi che non provi la stessa cosa? Che non mi senta anch'io un ragazzino stupido, arrapato,innamorato come se il tempo non fosse mai passato? 9 anni fa all'incirca, ero da mia sorella a Londra, nel mercatino di CandemTown, tra milioni di persone , ti ho vista, eri con Mark, girando tra le bancarelle. Il mio primo istinto fu di correrti incontro ma ti sei girata e il mio sguardo cadde sulla tua pancia...eri così bella.."

Lei comincia a piangere "perchè mi racconti questo?"

"Incinta,dolce, tenera..." asciugo le sue lacrime con i miei baci "...in quell'istante capii che il nostro treno era passato. Davanti a un bambino vero, non potevo far nulla, che come una anno prima ero di nuovo inadeguato, giovane, spiantato, come potevo legarti a me? Mark ti ha sposato, ti ha donato se stesso, ti ha dato un figlio, non potevo competere. Ho lavorato duramente, ho studiato , anch'io ho una laurea sudata e voluta, una società ma davanti a te tutto crolla!Come te anch'io sono qui per affari e a quanto pare i nostri genitori non ci sono...Ma non capisci? come 10 anni fa davanti al nostro albero ci siamo ritrovati, ora siamo qui..e io voglio solo te"

"Antonello!!non fare così non illudermi, non giocare se non sai le regole, non posso rinunciare a tutto. Antonello prendiamolo come uno sfogo..."

"Cosa stai blaterando? Ora non sono più lo sfigato di una volta, è evidente che provi le stesse cose che provo io, perchè non provarci?" il mio tono di voce è in ascendendo.

Vedo il fuoco nei suoi occhi, sta per esplodere e so che sarà spietata, mi preparo al peggio e infatti ringhiando dice; " Cazzo, Antonello!Sono SPOSATA!! sono fuori di me...provarci dice lui. PROVARCI! Io tra qualche giorno parto e ritorno alla mia vita, avrai scalato al vetta ma ragioni ancora come un ragazzino! Senti vado a farmi la doccia che fra un'ora ho un'incontro di lavoro, è inutile continuare questa discussione, BASTA!" scende dal letto sbuffando e sbatte la porta del bagno. Ma come 10 anni prima, appena sento la scroscio della doccia, scivolo fuori dal letto ed entro nella doccia insieme a lei,l'abbraccio da dietro e gli bacio il collo e tra i baci gli dico "hai ragione..hai ragione, godiamoci questi giorni, solo io e te!"lei si lascia andare, muovendosi contro di me è così sensuale, il suo corpo non è più quello di una ragazzina , è una donna. Sa come muoversi e stuzzicare la mia libido. La parte razionale di me scompare lasciando spazio ai sentimenti che mi travolgono come un maremoto, davanti a lei sono di nuovo un ragazzino con dei sentimenti puri che mi fanno paura.



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spero che vi stia piacendo, commentate se volete e votatemi!




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