Parte 24 Ossigeno

Alice si scuote, fa un respiro profondo e dice: "su forza entriamo!"

"Alice io ho dimenticato le chiavi..."

"io ce l'ho invece" dice con un sorriso

"quando sei arrivata?" dico mentre saliamo abbracciati la scalinata

"stamattina...ma in casa non c'era nessuno...sono uscita a farmi una corsetta e poi al rientro non stavo guardando la strada ma l'Ipod per cambiare una canzone che m'irritava, quando m'imbatto contro qualcuno che mi da del ragazzino..." fa una smorfia sembra così leggiadra e spensierata quando parla con me e poi fa quella risatina. <Quanto mi è mancata!>

"Sei pronto ad attraversare il corridoio del terrore"

"anche tu non lo sopporti?"

"si tua madre e mio padre sono ossessionati, sempre a mettere nuove foto...mica mi voglio ricordare in continuazione chi ero, o chi sono ora...? Non posso crederci che sei qui in carne e ossa..." dice mentre mi tocca le braccia e il viso come per verificare la mia vera esistenza.

Con un grande sospiro, entriamo in casa, il sole illumina tutta la casa,sembra che mamma non abbia aperto le finestre da giorni perchè c'è un'odore a chiuso, fuori fa caldo nonostante sia Dicembre, quindi decidiamo di fare un giro per la casa ad aprire le finestre. C'è la luce naturale che entra insieme al rumore delle onde, la luce si posa sui capelli di Alice che risplendono, come i suoi occhi. C'è un luccichio particolare...si avvicina a me, mi guarda dritto negli occhi, siamo calamitati, sospira

"A quanto pare siamo soli..." e fa un ghigno, accarezzo delicatamente il suo bel visino e la guardo con tutto l'amore che possiedo per lei,le lacrime scendono, lei le asciuga con i baci fino ad stare così vicina che il passo successivo è inevitabile, con tutte e due le mani prende il mio viso e lo attira di più a se e mi bacia, un bacio che in pochi istanti diventa passionale, le mie mani scendono piano lungo tutto il suo corpo fino a posarsi suoi suoi fianchi, l'attiro ancora verso di me, fino sentirla tutta contro di me. Mi bacia sul collo mentre comincia a sbottonarmi la camicia, lì nel corridoio davanti alla camera da letto dei nostri genitori, siamo presi da una passione cieca.

Trai baci dice: "è passato tanto tempo, e io voglio solo te...solo te!"

Gli abbasso la cerniera della giacca della tuta scoprendo la pelle nuda,"mi piace, non indossi niente" dico tra un sospiro e un gemito.

I nostri respiri sono affannosi e la passione è più forte del buonsenso, sappiamo entrambi che i nostri genitori potrebbero entrare in qualsiasi momento, ma come dei ragazzini la paura da la spinta per continuare, nessuno dei due accenna a quello che potrebbe succedere se i nostri genitori entrassero in questo momento e non ci interessa,nessuno dei due ha la minima intenzione di fermarsi,

Ci stacchiamo solo un attimo, per riprendere fiato, ci guardiamo e con una mossa fulminea la sollevo da terra è tra le mie braccia e ci baciamo, la poso delicatamente sul letto, le sue mani percorrono tutto il mio torace mandandomi brividi lungo la schiena. Mi stacco da lei per togliermi i pantaloni e toglierli a lei, m'insinuo tra le sue gambe baciandola ogni centimetro...

"ti prego Antonello..."

"..Dammi un secondo...voglio ricordarti così...bella come sempre...in preda all'emozioni, sei unica...sei speciale" dico mentre continuo a baciarla fino ad arrivare alla sua bocca, lei prende il mio membro e lo fa scivolare su di lei. Scendo piano, voglio assaporare ogni millimetro dentro di lei. Ci accarezziamo e e ci baciamo, lei puntella i suoi piedi sulla mia schiena, e mi sprona ad andare più veloce, ma io la torturo con un andamento lento, finché non prendiamo il ritmo lei chiude gli occhi mentre inspira per poi gridare il mio nome abbracciandomi forte e raggiungere l'apice e dopo un'altro paio di spinte la seguo, anch'io urlando il suo nome.



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