Parte 14 ancora tu, ancora noi
Dopo che C.J. ha lasciato la dependance, e l'ho visto entrare in casa , mi accascio sulla poltrona imbottita <porca miseria, lei piange durante la notte, sono passati 5 anni, porca miseria! piangerà ancora per me? beh del resto neanch'io l'ho dimenticata. Sbuffo nella mia mente, che bambino! è così maturo, mi fa tanto ricordare...me alla sua età, un pensiero sta prendendo forma e lo scaccio immediatamente...beh fammi andare al mare va! sto impazzendo!>
Sono diretto verso l'unico posto dove non mi sento osservato, lontano da tutti gli ombrelloni, sono le 5 del pomeriggio e il sole sta ancora alto. Brucia da morire, ma nella mia insenatura, c'è quel albero che da un po' d'ombra, lo stesso dove ci siamo riparati io e la mia Alice e sotto le sue folte chiome abbiamo dormito 5 anni fa con le note di Antonello Venditti:
"E se il nostro poi non fosse amore giuro io non ti lascerei anche se pensi che di te non me ne importa niente. Anche se non fossi un angelo io non ti cambierei perché sei bella bella bella ... bella come sei sei bella come ti vorrei ..."
Poi a casa dei mia madre la prima volta che abbiamo fatto e accesi la radio:
"E' ritornato il tempo di stare ancora insieme. La notte passerà e non avrò paura di restare qui come ogni notte ad aspettarti sì io resto qui, mitico amore. Amore, amore, amore, io ti ringrazio di questo tempo e questo spazio mitico sogno dell'universo ecco mi sono ancora perso"
Venditti ha fatto è parte della nostra relazione non relazione...un sasso per poco non mi colpisce per un millimetro "ehi! che cazz....!" Alice nell'insenatura è furibonda, immerso nei ricordi come faccio sempre non me ne ero accorto che era lì.
Cerco di placarla, ma lei mi spintona via, "AAAAAH!" urla è straziante vederla così.
Mi siedo su uno scoglio e aspetto che si calmi, non è cambiata la mia Alice, quando è incazzata bisogna lasciarla sfogare, perchè ha una forza, che è capace di scaraventarti a terra, ha alle spalle un passato da piccola campionessa di Judo e non credo che si sia scordata le mosse.
"sai cosa mi fa incazzare, che non smette, non smette mai! più gli dico di non sparlare a sproposito davanti alla gente, più lo fa...AAAAAh!" Alice va avanti indietro tra la sabbia buttando pietre sul mare
" ma la stupida sono io, io sono stupida, una grandissima idiota. ti sei mai chiesto cosa ti stavo per dire dopo il matrimonio di tua madre e mio padre? te lo sei mai chiesto, Antonello? no, tu no, m'illudevi mi baciavi, mi stringevi, facevi l'amore con me con un biglietto in tasca diretto a Parigi! Ti odio, stupido idiota. Volevo lasciarlo, ero decisa a lasciare Mark per te, ma è saltato tuo cugino e si è congratulato con te per Parigi, Parigi!!quando hai fatto quel cazzo di biglietto hai pensato a me, ai miei sentimenti, no certo che no! Ti amavo brutto idiota, io ti amavo! e che il cielo mi fulmini per quello che sto per dire, Ti amo ancora" si accascia a terra e piange. Rimango a bocca aperta, non so che dire, neanche mi accorgo che sono corso da lei e la sto abbracciando, lei comincia scalciare, mi da calci alle caviglie, io mi alzo e mi allontano, evidentemente non ha finito.
"perchè mi eviti, non torni mai per le vacanze, e da quando sei qui ti ha visto più mio figlio di me. E' tanto grande il tuo odio per me? che non riesci a guardarmi?" urla si alza e viene verso di me come una furia, ho paura quando mi guarda così, mi da un ceffone e così forte da farmi salire le lacrime, mi afferra la testa e mi bacia, un bacio supplichevole, senza neanche come siamo già una dentro l'latra, è sempre così tra noi, non cambia la mia passione per lei, la osservo cerco di fare una fotografia mentale per non dimenticarmi nulla di lei "non guardarmi così, sono brutta e grassa"
"amore, non m'importa, tu sei la mia Alice, io ti amo ogni giorno di più. è tanto il dolore che provo nel vederti con lui che ho cercato con tutte le mie forze di allontanarti, ma non ci riesco amore. tu sei l'unica, e sempre lo sarai!"
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