Alcuni mesi dopo
La scuola é iniziata, nuovi compagni nuova vita.
Qui non sono la dark muta che tutti schivavano e con cui non volevano avere a che fare.
L’amicizia con Ludo ha dato i suoi frutti, vengo invitata alle feste, i ragazzi mi vengono dietro.
Ho un ammiratore segreto che mi stuzzica la mente, ogni giorno mi rivolge un pensiero.
Sono i dettagli che fanno la differenza.
Mark come al solito é scomparso, non mi sento legata. Non ci voglio pensare. Sa dirmi le parole giuste ma poi sono solo parole al vento. Ma come dice lui, stiamo insieme quando stiamo insieme altrimenti ci possiamo sentire liberi. Come ho fatto ad accettare una relazione simile non me lo so spiegare.
Il mio ammiratore segreto é diverso, non ci capisco molto di tecnologia quindi non so risalire al mittente delle e-mail che mi manda.
Dediche prese da scrittori che amo e ammiro. A volte mi lascia dei piccoli regali sulla mia cassetta della posta. Sembra che mi conosca bene, la cosa mi turba a volte ma sono questi dettagli per rendermi felice e sentirmi meno sola…
Poi quando quest’estate ci siamo salutati con Mark, pensavo che aveva finito la vacanza invece ho saputo da Ludo che andava con la sua comitiva in Grecia.
“Il tuo amico é partito immagino, peccato… sa baciare così bene…” così Ludo se ne era uscita dal nulla quando l’ho trovata per caso al Lido dove lavoravo.
Bastava così poco essere nulla per Mark? Ho deciso di non pensarci e di buttarmi a capofitto sul nuovo anno scolastico e alla ricerca di Antonello.
Ma chiedere troppo di lui a Pat non mi sembrava il caso.
Durante l’inverno, dopo la scuola ho cominciato a lavorare in un call center. Un paio d’ore giusto per non stare a fare niente.
Ma quando rientro dal lavoro, rientra anche Pat tutto sudato per la partita appena terminata in cortile insieme al suo amico del cuore.
Che nervi, non trovare mai il tempo per poter incontrare Antonello anche solo per guardarlo.
Oggi ho avuto una giornata piena, dopo la scuola sono corsa al lavoro, non avevo voglia di mangiare, avevo lo stomaco in subbuglio, mi sentivo strana, pensavo già, che al mio ritorno a casa, avrei dovuto cucinarmi qualcosa di serio se volevo stare in piedi, altrimenti la mamma di Pat avrebbe bussato alla porta per invitarmi a cena come sempre.
Tra una telefonata pubblicitaria e le solite lamentele dei clienti in questa ditta un po’ sfigata, a un certo punto sento un’ombra dietro di me.
In piede con uno sguardo truce il mio responsabile che mi chiede di seguirlo in ufficio.
“Signorina l’ho convocata…”
Oddio se questo parte per la tangente con un discorso estenuante non credo che ce la farò, a stento mi reggo in piedi.
“Signorina! signorina!”
Vengo chiamata mentre sulle labbra sento dell’acqua dolciastra..
“Signorina ha mangiato oggi?”
Mi porge una barretta di cioccolato e un caffelatte dalla macchinetta.
“Senta volevo solo congratularmi con lei del lavoro che sta svolgendo, ma da quello che vedo con troppo zelo, deve mangiare… anzi sa che facciamo se ne torni a casa, per oggi non muore nessuno se non lavora..”
“Ma io..” voglio lavorare
“Ma io…” non voglio stare da sola in quella casa.
“Ma io...ok” ormai se ne era andato e tutto quello che pensavo non giustificava in nessun modo professionale il mio attaccamento a questo lavoro.
Presi il mio zaino e con lo sguardo basso me ne ritornai piano piano al mio appartamento.
Avevo la testa piena di pensieri, pianificavo in modo maniacale come avrei occupato il tempo fino a che mio padre sarebbe rientrato a casa. Almeno un rumorino lo avrei sentito.
Frugo nella borsa per le chiavi di casa, la metto nella toppa e mentre apro sento delle risate… chi é che ride? Poi un trambusto di sedie e lo stridere del tavolino del salotto sul pavimento.
Mio padre in piedi, vicino alla finestra guarda fuori e seduta con un calice di vino in mano Stefania. Stefania? La mamma di Antonello?
Che ci fa qui?
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Eccomi di ritorno, cercherò di essere più cellere nel postare nuovi capitoli. Mi scuso per il ritardo piano piano arriviamo al momento in cui questa storia si intreccierá con "Destino" .
Grazie a chi mi legge e un abbraccio virtuale a tutti
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