67 - Mesi dopo
La vita mi sorride da quando sono a Tokio. Il gruppo di ricerca mi lascia via libera alle mie intuizioni. E mi sento finalmente soddisfatta, sono riuscita a farmi un nome, e non sono più riconosciuta come "la nuora di...".
Con Dora abbiamo un rapporto solo da suocera a nuora, la chiamo solo per essere cortese, in fin dei conti mi ha aperto una strada nel campo scientifico, ha saputo guidarmi. Posso solo rimproverarla per aver costretto, in modo velato, Mark a stare con me. Mark dal canto suo è un adulto, avrebbe potuto rifiutarsi ma la madre conosce le sue debolezze e ha saputo giostrarlo come voleva. Non se ne esce a pensarci, ma devo esserle grata per aver visto in me una possibilità e ho saputo, col tempo, guadagnarmela.
Dopo che ci siamo chiariti, con Mark le cose vanno meglio, ci sentiamo spesso per Skype ma non riusciamo ancora essere sinceri con C.J.
Cammino per i corridoi dell'università, mi sento così bene con me stessa, mi sento così libera di creare, di scoprire, di conoscere tecniche nuove.
Giorni fa, dopo mesi che lavoravo a un'intuizione mi ha portato a una scoperta unica e secondo il professore a cui faccio riferimento, rivoluzionaria nel campo della scienza. Ha notato il mio quaderno di appunti e oggi mi ha convocato nel suo studio.
E cammino a un metro da terra per i corridoi dell'università, sembra di volare per la proposta che ho ricevuto, non vedo l'ora di collegarmi a Skype per comunicare a C.J. e a Mark la notizia, non posso aspettare di arrivare a casa, quindi vado nella biblioteca universitaria, che è più vicina del mio ufficio.
"Ciao amore della mamma ho delle belle notizie!! Mamma è stata tanto brava nel suo lavoro, che il professore vuole propormi per avere un premio che si terrà a New York fra 1 anno circa, ma la notizia più bella è che la mia ricerca secondo il professore deve essere da stimolo per altri studiosi quindi vuole pubblicare le mie ricerche, non solo nelle riviste scientifiche ma racchiuderle in un libro che verrà esposto nelle unversità di...rulli di tamburo...Italia e altri paesi del mondo"
"Vuol dire che torni a casa?"
"Si amore di mamma, torno a casa!"
"Yuppyyyy!! Avrò un fratellino!!"
"Congratulazioni, Alice. E tu non esagerare, sii paziente! Quando arrivi?"
"Grazie Mark. Il tempo di organizzarmi penso il mese prossimo sarò lì"
Sono felice, che mi prendo la giornata per me, anche se mi manca il laboratorio e c'è tanto da preparare, ma anche il professore ha insistito per un pomeriggio di relax.
Passando davanti a una panetteria mi compro un dounuts, la mia passione, vuoto, zuccherato, solo morbida massa dolce che mi rallegra la passeggiata verso casa.
Entro nel mio appartamento, butto le scarpe, cammino a piedi nudi, butto il cappotto sul pavimento, ho voglia di non seguire regole, voglio sentirmi libera. Accendo la tv, e vado in cucina per un te.
Amici mai per chi si cerca come noi...
La tazza mi cade dalle mani, si rompe in mille pezzi, una scheggia mi graffia la pelle bianca in contrasto con il sangue che fuoriesce. Mi afferro con la mano, la mano ferita e mi accascio a terra mentre le lacrime non smettono di scendere.
Quanto mi manchi Antonello! Chissà dove sei ora, per ogni mio traguardo c'è sempre un particolare della giornata che mi riporta da te.
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