57 - Alta marea
Sdraiata sulla sabbia, guardo il cielo, blu intenso come i miei occhi quando le lacrime spingono per uscire, come in questo momento e immagino che ora siano così. Ho dato il peggio di me stessa per due volte oggi, allontanando per sempre l'amore della mia vita e creando ancora una voragine nel rapporto già precario, con mio marito.
Non so cosa mi succede... Mamma perché mi hai lasciata prima di poter capire come comportarmi con le altre persone, perché non riesco ad essere una moglie fedele? Per cinque anni lo sono stata... si può chiamare tradimento se ho rubato del tempo prezioso a mio figlio e mio marito per inseguire un sogno? Per i vari impegni universitari, per le cene con i colleghi, per mentire a me stessa che il fato, il destino, la cattiva sorte, avevano pianificato per me una vita che non volevo, invece sono io quella da giudicare, per essere stata debole, per non amarmi abbastanza, per cercare amore là dove non ce n'era, per ingannarmi, e ora non posso farci niente se mi sento intrappolata in un matrimonio a cui non avevo programmato e ritorno adolescente e spensierata solo tra le braccia di Antonello. Lui si è aperto con me e io ancora una volta sono stata presa dal panico e l'ho allontanato per sempre. Mamma che devo fare?
Cammino a testa bassa, rientro a casa, devo stamparmi un sorriso, respiro profondo e apriamo questa porta. Prendiamo coraggio e non guardiamo le pareti del corridoio, sono un pugno nello stomaco queste fotografie...
Nella sala risuona Venditti, quando entro in salotto e nello stesso instante Antonello fa il suo ingresso dalla parte della dependance. Sono stupita come questo cantautore dia voce al mio pensiero.
Tu sei dentro di me come l'alta marea
che scompare e riappare portandoti via
Sei il mistero profondo, la passione, l'idea
sei l'immensa paura che tu non sia mia.
Al centro del salotto Stefania e mio padre con C.J. in mezzo a loro due, ballano. Stefania canta a squarcia gola, sembra così divertita e spensierata, la invidio...
"oh ragazzi unitevi a noi...Ah Alice, Mark è stato chiamato dal lavoro ed é dovuto ripartire per Milano. Ti ha cercata al cellulare ma lo avevi lasciato qui..." Mark ha deciso di scappare, non lo biasimo, chi vorrebbe farsi le vacanze con la moglie rompiscatole? I nostri sguardi si incrociano quando C.J. mi spinge verso di lui.
"Dai mammina balla con Antonello"
Tu per me sei sempre l'unica...vicina e irraggiungibile, inafferrabile, incomprensibile
Ma amici mai...per chi si cerca come noi....odiarsi mai...sarebbe inutile
La canzone parla per noi, i nostri sentimenti sono chiari, ci avviciniamo, lui posa le mani sui miei fianchi e io sul suo collo, mi viene da piangere se penso che poteva essere così facile per noi se solo avessimo seguito il nostro cuore invece di reagire stupidamente pensando di fare il bene l'uno dell'altra. Le nostre labbra sono così vicine...
"Mi dispiace...." Dico sottovoce, mentre penso, mi dispiace per non pensare a te quando dovevo, per aver avuto paura, per non aver difeso e viverlo pienamente il nostro amore.
"Lo sai che non riesco ad odiarti" risponde sussurrando, sento l'amore che ha verso di me, perfino quando mi accarezza i miei lunghi capelli, é cosi ingiusto non sentirsi liberi di dimostrarci quanto siamo legati. Il nostro ballo lento dentro la nostra campana di parole non dette ma sussurrate viene spezzato dalla vocina piena di tenerezza di C.J.
"Hai fatto pace con la mammina! Anche tu ami la mia mammina. Vorrei te come papà"
Antonello raggela, lo vedo che ha paura.
" C.J ma che dici? Mark è un bravo papà. Non lo dire più!" Risponde in modo brusco e se ne va e io torno al punto di partenza. Mentre afferro C.J. facendogli fare una giravolta per distrarlo penso a come sia sempre difficile tra noi, quando credo che potrebbe andare ecco che lui mi dimostra che non è pronto. Chissà se lo sarà mai...
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