56 - Solo tu

Sdraiati sulla sabbia, accoccolati, crogiolandoci al sole. Mentre riprendiamo fiato dopo il nostro incontro scontro amoroso. La mano di Antonello va su e giù sulla mia schiena, una rilassante carezza. La mia mente e il mio corpo si gode del sole che riscalda questo momento, lui sospira e so già che parlerà, che presto sarà come cadere nella cruda realtà, da tanto che non mi sentivo così bene che non vorrei sentire le sue parole. Lo distraggo facendo le fusa ma non basta.

"Non riesco ancora a crederci che sei qui con me" lui mi dice e io sogghigno, stringendomi più forte a lui, nascondendo la mia testa sul suo petto posando piccoli baci.

"Amore, tu non sai le notti che ho passato a pensarti, piangendo mi addormentavo ... Mi sei così mancata Alice, oggi quando Mark ha fatto quel commento stupido e ti ho visto zitta, ho pensato di averti persa, ma quando ti ho sentita litigare ....ho pensato ecco la mia Alice"

Il mio cervello non mi da tregua e le parole fluiscono come fiume in piena

"Per un po' mi sono persa, Mark mi ha conosciuta in quella fase per questo ora non accetta la vera me e fa di tutto per denigrarmi, ma lo sta imparando a sue spese che non deve provocarmi... Mi dispiace per C.J. Non gli sto dando la famiglia che si merita, sono una mamma part time. Non mi dedico completamente a lui...sai lo studio mi ha preso buona parte della mia vita e devo solo ringraziare Mark che é un padre presente..." Alzo lo sguardo e lo vedo che sta pensando alle mie parole.

"Lo so ti fa male che io parli di lui... E non sai come mi sento in colpa ora...perché ti voglio, non ho mai smesso di volerti!" in un attimo mi sento vulnerabile come se confessando i miei sentimenti più intimi mi facciano sentire... nuda e non mi piace.

"Sembra che sia Destino che noi non dobbiamo stare insieme...ma cavoli! Non può essere così sbagliato volerti così tanto, tanto da sentirmi male. Credimi che ho pensato solo a te quando ho fatto il biglietto per Parigi. Credimi! Era la soluzione migliore, tu ti stavi per sposare, io sono uno spiantato, non mi sono mai sentito alla tua altezza Alice, eppure più cercavo di allontanarti più ti volevo. Più ti voglio!!"

"Antonello non lo dire più che non sei alla mia altezza, io non ti ho chiesto mai niente. Capisco perché te ne sei andato ma non per questo fa meno male. Anch'io la notte quando il tuo ricordo viene a cercarmi piango fino ad addormentarmi" Perché sono così aperta con lui? Mi rende nervosa sapere che dopo tanti anni lui ha ancora questo potere su di me.

" C.J. Me l'ha detto, é un bimbo in gamba Alice. Ti vuole davvero bene, é cosi maturo...sai mi sono laureato a pieni voti, e mio padre è partito per la volta al mondo, e io sono a Parigi a capo della sua azienda. Fra non molto saró così ricco Alice che ti verró a cercare e se mi vorrai ancora saró tuo..."

Ecco le parole magiche, crede che io lo voglio per il suo denaro? Mi crede così materiale? Sembra che non mi conosce affatto. Pensa solo a me, come se al mondo esistessimo solo noi due ma le cose sono cambiate e sembra non esserne reso conto. Mi farà male di nuovo e io non posso permetterglielo, sono arrabbiata di nuovo, alzo lo sguardo e vedo il suo timore dipinto in viso.

"Che c'è? Che ho detto?" ha il coraggio di chiedermi, devo proteggere i miei sentimenti altrimenti sarà la mia fine.

"Antonello sei veramente un illuso, tu credi veramente che io distruggerò la mia famiglia, che farò vivere a mio figlio le pene di una perdita? Sono una mamma Antonello, non sono più una ragazzina, mi devo comportare di conseguenza. Questo..." Con dito indico noi due

" è ..." tutto quello che vorrei

"è niente!"

"Cazzo Alice!! Io ti apro il mio cuore e tu me lo calpesti" E' furioso, si alza di scatto e mentre si allaccia il pantalone continua.

"Come niente? Che vuol dire? Dici sul serio? Dimmi che stai scherzando" Punta su di me quello sguardo di miele fuso.

"io..." vorrei crederti.

"io ..." lo vorrei sul serio ma non ce la faccio.

"Andiamo Alice adesso non mi dire che ti mancano le parole? Ok, ok ho capito, tra una settimana parto, stai certa che non m'intrometterò nella tua vita, non verrò più qui, a sto paese. Addio Alice" Così dicendo se ne va, vai Antonello, vai Amore mio, non sei pronto per una relazione seria, per fare da padre a mio bambino, devo pensare al bene di C.J. lui deve crescere sicuro che i suoi genitori si amano. Non sono pronta per rischiare tutto.

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