5 - Il concerto
"Alice...Alice..."
Sento il suono della sua voce, dolce rassicurante, quanto darei in questo momento per aprire gli occhi e vedere il mio 'raggio di sole'...
"Alice tesoro, ti sei addormentata tra le lacrime... Oggi è il tuo compleanno! Vai e divertiti, non puoi stare qui accovacciata su di me, non c'è nient'altro che puoi fare ormai..."
"Ma mamma, io..."
"Ti ho rubato l'infanzia e parte dell'adolescenza vai. Vivi Alice, vivi!"
Non so che fare... Mi sento così...sola.
Lori mi aspetta fuori dalla stanza di mia mamma, fa il suo sorriso migliore e io mi sento già meglio.
"Dai sedicenne andiamo a festeggiare, abbiamo il permesso del papi!"
Dopo un viaggio in metro scendiamo e... Non ci posso credere la mia migliore amica mi ha portato al concerto heavy metal. Neanche mi ricordavo che erano in città.
"Ma non puoi entrare conciata così"
Come Mary Poppins dal borsone esce la mini gonna in pelle e il top incrociato sul davanti.
"Il completino che avevamo visto in vetrina!" Non ci posso credere!
"Sei unica Lori!"
"Lo so, lo so! Dai corriamo!"
Adoro questo gruppo, sono felicissima, per una sera non sono più io, ovvero sono la vera me.
Esco dalla folla per andare in bagno, sono zuppa di sudore, il bagno è pieno di donne, ma io non la trattengo più e mi fiondo in quello dei maschi, per fortuna ci sono quelli con la porta. Ma è un bagno turco e con la mini in pelle e le calze a rete non è comodissimo. All'improvviso la porta sì spalanca, un ragazzo alto, biondo, occhi color nocciola rimane sulla porta e io mi tiro su e come niente fosse mi sistemo. Lui chiude la porta e ci si appoggia bloccandomi l'uscita. Nella mia mente ripasso le lezioni di judo che ho seguito da piccola. Mi fa tanto ricordare 'raggio di sole'.... Mi guarda come nessuno mi ha guardata mai, leggo desiderio nei suoi occhi e io vorrei lasciarmi andare.... Ci guardiamo nessuno dei due parla, lui mi osserva e io mi sento un fuoco dentro, mi avvicinò lentamente senza mai distogliere lo sguardo, lo attiro a me e lo bacio. Le nostre labbra danzano, lui mi gira e mi spinge contro la porta accarezzando il mio corpo, non ho mai sentito tanto desiderio e paura insieme, la mia mano ha vita propria e scende dal collo sui pettorali man mano che sbottono la sua camicia, mentre lui mi alza una gamba aderendo forte alla mia parte più intima e l'accarezza.
"Apri gli occhi, fammi vedere di nuovo il ghiaccio" la sua voce è profonda e io eseguo i suoi ordini e spalanco gli occhi. Mi esce un suono glutturale dalla gola che non riconosco.
"Alice sei qui?"
"Cacchio la mia amica... Siamo rimaste d'incontrarci qui..." Mi bacia tra una parola e l'altra...
"Alice e poi?..."
"Di Pardo"
"Grrr leopardo sei" così dicendo mi posa le mani sul sedere e mi stringe forte a se riuscendo a sentire la sua voglia di me. Cacchio anch'io ho voglia!
"Alice!"
"Sì... Sto uscendo..."
" Non andare occhi di ghiaccio"
"Devo..." Dico mentre continua la sua tortura di baci e carezze.
Esco, ma lui rimane dentro. Non riesco a guardare negli occhi la mia amica e corriamo a perdifiato ai nostri posti.
Canto a squarciagola, salto e mi dimeno. Vorrei scacciare dalla mia mente quello che è successo poco fa, se non fosse entrata Lori fin dove mi sarei spinta? Sono forse impazzita? Non posso crederci che quella dentro il bagno ero io.
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