45 - Cosa fare...
Sono letteralmente distrutta, credo che non sopporterei altro dolore. Antonello non mi vuole realmente, si è aggrappato al profondo sentimento che ci ha unito da piccoli che ostinatamente chiamiamo destino. Non siamo affatto destinati, devo mettermelo bene in testa, dimenticare quello che pensavo che avevamo e andare avanti. Si accettare definitivamente la proposta di Mark.
Mi metto subito al lavoro su internet, cercando un alloggio a Milano, programmandomi i miei anni universitari. Devo chiamare Mark e dirgli che ho il desiderio di vivere la mia vita universitaria da studente, non da compagna, si la scelta giusta è avere una casa per conto mio, con una coinquilina magari. Si sarà perfetto...un vip mi distrae dal mio programma post maturità.
Tesoro ti aspetto a casa, magari adesso. Ho bisogno di parlarti
Stefania mi sta invitando a casa sua, oddio e se... ho paura! Se ha scoperto che io e Antonello abbiamo usato il nostro tempo in casa sua non per studiare? Ho paura!
Dopo un viaggio assurdo in autobus, dove il mio cervello non ha voluto darmi pace e mi ha fatto immaginari i scenari più crudeli, arrivo davanti al suo appartamento. Sono indecisa se bussare o scappare, respiro profondamente e suono il campanello.
Stefania apre la porta .
"Eccola" dice, sembra agitata. Ho paura.
Mi viene da vomitare dal nervoso, quando vengo introdotta nella cucina, seduti a tavola, mio padre e Antonello.
Mio padre mi saluta con un bacio, ricambio anche se la cosa mi lascia perplessa. Non mi ricordo quando è stata l'ultima volta che mio padre ha dimostrato un po' di affetto nei miei confronti. Ma non posso fare a meno di chiedermi del perché siamo tutti e quattro insieme, il terrore mi gela le vene, avranno scoperto tutto...anche se...mi sembrano troppo tranquilli, se così fosse. Che sta succedendo?
"Tesoro dobbiamo parlare, prendi il caffè" Stefania mi porge la tazzina e noto che le tremano le mani, è così...nervosa.
"Beh ragazzi..." inizia papà "...conosco Stefania da una vita, ma quest'anno ci siamo avvicinati molto...cavoli com'è difficile" ride nervosamente e continua "ci siamo innamorati e ieri sera ho chiesto a Stefania di sposarmi e lei ha detto di si, così ora chiediamo la vostra benedizione"
"io..." non ci posso credere
"io.." vorrei sparire in questo istante. Rimango a bocca aperta credo di essere turbata, disgustata. Non riesco a capire, il mio cervello è in folle e ora capisco il nervosissimo di mio padre di ieri sera... e tutti i tasselli combaciano finalmente. Inizio a capire e non mi piace quello che sto pensando.
"Su ragazzi che ne pensate?" dice Stefania nervosamente.
"Mamma sono felice per voi!! Congratulazioni Carlo! su Alice...!" mi sprona Antonello, forse è evidente il mio stato d shock.
"Non ti preoccupare Alice abbiamo deciso di sposarci in comune, niente di grande non vogliamo rubarti il tuo momento.. un'altra cosa ragazzi vogliamo voi come testimoni!" aggiunge Stefania ormai più tranquilla
"Purtroppo tua sorella, non può venire, ma andremo noi a Londra da lei, non appena Alice si sposerà ovviamente..." continua ma io cerco ancora di trovare un senso.
"Poi... abbiamo trovato una casa abbastanza grande per tutti, così quando tornerete dall'università a trovare i vostri cari vecchi genitori avrete un posto tutto vostro" Cooosa? Quando hanno avuto il tempo, sto impazzendo troppe notizie.
"figooo!" si limita a rispondere Antonello al sorriso da ebete della madre. Io non ho parole e fare scenate ormai sarebbe tutto inutile. Mi limito ad abbracciare mio padre e Stefania, prendo la borsa ed esco.
Corro non so dove sto andando, ma corro via, via da tutte queste informazioni, via da una vita che non voglio, via da vedere mio padre con un'altra che non sia mia madre.
A un anno dalla morte di mamma, lui si rifà una vita. Non l'amava più da tempo? Non la voleva più? Arrivo alla villa, mi rannicchio sotto un albero e piango.
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