37 - Finalmente noi
Chini sul computer guardiamo le foto che quelli alla festa hanno postato su Facebook. Non posso crederci di stare seduta accanto a lui, anche se la madre ci ha ricordato il nostro passato da fidanzatini, lui non ha tirato in ballo l'argomento, pensavo che una volta che la madre se ne fosse andata ne avremmo parlato e magari mi avrebbe proposto di riprendere da dove avevamo interrotto, ma come ho potuto solo pensarlo? da quando ho questi pensieri romantici? Devo ritornare sul pianeta terra. Le mie dita vanno in automatico sulla galleria del mio telefono a riprendere quella maledetta foto, inutile girarci intorno mettiamolo alle strette, forse mi dirà qualcosa di concreto.
" Oh my gosh! Antonello pure con Ludo ci sei stato?" esclamo, lui sbianca, sbandiero davanti ai suoi occhi, la foto nel telefono.
"Senti, io...io....ero fatto, ero ubriaco" Biascica delle scuse, mi dispiace troppo, sembra mortificato, l'unica cosa da fare è prenderla sul ridere.
"calma, calma, respira, respira Antonello, non stiamo mica insieme, non ti devi giustificare, poi lo sapevo già! Questa foto l'ho fatta io, vedi che non è su Facebook?" dico continuando a ridere
Lui sembra furioso, i suoi occhi si accendono, diventano color miele fuso.
"Oh ma che c'è? perché ti arrabbi?"
"Io non sono arrabbiato, ma si! sono incazzato! dammi quel cellulare che la cancello" dice facendo un passo verso di me.
"No!" rispondo mentre indietreggio e inizio a correre per tutto l'appartamento e lui m'insegue, mi sento strana, sentire i suoi passi dietro di me, credo di non poterlo amare di più...
Lungo il corridoio intravedo una porta con scritto danger, keep out, m'infilo ma inciampo nella moquette e lui nel tentativo di attutire la mia rovinosa caduta perde l'equilibrio e cadiamo sul letto, uno sopra l'altra, ridiamo e respiriamo affannosamente, mentre lottiamo per chi debba avere il telefono, quando i nostri occhi s'incontrano, diventando specchio di puro amore e tutto sembra rallentare e l'agitazione e l'affanno per la corsa e la caduta si trasforma, ci guardiamo a lungo, mi accarezza il viso, si va avvicinando sempre di più al mio collo e le sue labbra calde incontrano la mia pelle, risalendo piano piano fino a che le nostre labbra s'incontrano, la ragione lascia spazio alla irrazionalità, nella bocca dello stomaco mille farfalle danzano, sembra così giusto, così naturale, come se il mio corpo sapesse già cosa fare, con le mani tremanti gli slaccio i pantaloni e lui mi sbottona piano piano la camicetta, mi guarda come se mi chiedesse il permesso di baciarmi ancora, in posti che nessuno mai si è avventurato, le mie mani hanno vita propria, vagano sulla sua schiena facendogli uscire un suono roco, le sue labbra sono su di me, bacia la mia pancia e scendono, giù nella mia intimità, facendomi inarcare la schiena,
"oddio, Antonello, Ti prego.." parlo ma non so cosa sto chiedendo.. piano piano smette e risale, troneggia su di me, il suo sguardo grida desiderio specchio del mio.
Gli faccio capire che sono pronta come mai stata prima, mi bacia di nuovo.
" Sei ...sei sicura?" chiede con voce incerta e arrochita
"non smettere, non farmi pensare, ti voglio.. Da sempre!"
Siamo persi l'una nell'altra, è una sensazione mai provata prima, tutto è così naturale, il cuore sembra ormai uscirmi dal petto, nella nostra personale danza amorosa, lo sento dentro di me così forte e languido, sento che non resisterò a lungo finché tutto diventa migliore, è gioia infinita allo stato puro, i nostri respiri tornano piano piano normali.
Lui è così premuroso, dopo il nostro bellissimo incontro della fusione di due anime in una, mi accarezza il viso, gli sorridono gli occhi, mi sento al sicuro, protetta, amata. Prima di cadere in un sonno profondo, vedo i suoi occhi color miele.
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