Come faccio a decidere che scuola superiore voglio fare? Antonello ha già deciso, lui da grande vuole essere menager come il padre.
Io non voglio  fare la traduttrice come papà. Ma dovrei decidermi per un liceo...
Sulla mia scrivania sembra essere esploso una bomba di fogli, é piena di brochure di ogni liceo della zona, alzo lo sguardo sullo specchio facendo smorfie, quando mi accorgo che papà mi sta osservando. Chissà da quanto tempo era li? Ultimamente sono strani i miei genitori, parlano a monosillabi e si rinchiudono spesso nello studio.
"Alice..." Non riesco a capire cosa gli prende, é impacciato.
"Tesoro sei qui!" Mia mamma si avvicina a me, mi accarezza i capelli lunghi e neri, ha uno strano lucicchio negli occhi.
Cosa succede?
"Ti dobbiamo parlare...sai che sto andando sempre dal dottore, che sto sempre facendomi delle analisi..."
Questa cosa sta prendendo una brutta piega, ho paura di quello che seguirà.
"Insomma le ultime analisi non sono uscite molto bene e il mio dottore ha detto che per guarire  l'unico posto ora dove trattano il mio caso é... Milano..."
"Be' ci sono i treni, potresti viaggiare..." No, no, no la vedo brutta per me!
"Sei sveglia Alice, hai capito benissimo, ci dobbiamo trasferire..."
"Quando?" Ho la testa che mi esplode, non voglio lasciare questa città... Antonello.
"Finisce la scuola e mi raggiungerete"
" Come tu vai via?"
"Sì domani prendo il treno, starò da nonna e poi quest'estate cercheremo casa e ci stabiliremo definitivamente a Milano, non piangere Alice"
Piango? Neanche me ne ero accorta che il mio viso é bagnato di lacrime.
"Ti prometto che tornerai qui"
Dice mia mamma abbracciandomi, sì torneremo ma ormai lui non saprà nemmeno chi sono...

Al parco é stato straziante vederlo tra le lacrime mentre gli raccontavo tutto, eravamo sotto il nostro albero, abbiamo inciso le nostre iniziali: A+A=A
Poi mi ha preso le mani e ci siamo guardati a lungo, ci siamo baciati, un bacio tenero, e dentro di me ho pensato che mai più nella vita amerò così. Il mio cuore é di 'raggio di sole' solo lui per sempre.
"Ti scriverò lunghe lettere, chiederò a mia mamma di chiamarti, vedrai non sarà per sempre, io ti aspetterò"
Sappiamo entrambi che questa promessa é vana. Ma è meglio vivere d'illusioni non sono pronta a perderlo per sempre.