Capitolo 7

Il sole era ormai sceso oltre l'orizzonte, lasciando solo una lieve luce calda che filtrava dalle finestre e avvolgeva la stanza in un'atmosfera intima e accogliente. Alberto era seduto accanto a me sul letto, le mani intrecciate alle mie, mentre il silenzio riempiva l'aria. Non era un silenzio imbarazzante, ma piuttosto carico di una tensione dolce, quasi elettrica.

Sentivo il mio cuore battere più velocemente del solito. C'era qualcosa di diverso quella sera. I nostri sguardi si erano incrociati più volte, più profondamente, e i sorrisi erano stati più timidi, ma carichi di significato. Le parole sembravano superflue, come se tutto ciò che avessimo voluto dire fosse già lì, tra di noi.

Alberto si avvicinò un po' di più, e il calore del suo corpo mi fece sentire sicura. Mi accarezzò il viso con dolcezza, lasciando che le sue dita sfiorassero la mia pelle in un gesto delicato, ma carico di emozione. Il suo sguardo era pieno di tenerezza, ma anche di desiderio, un desiderio che sentivo crescere anche dentro di me.

"Sei sicura?" mi chiese, la sua voce bassa e quasi esitante, come se volesse accertarsi che quello fosse il momento giusto.

Annuii lentamente, senza distogliere lo sguardo dai suoi occhi. "Sì, lo sono." E lo ero davvero. In quel momento, non c'era niente che desiderassi di più che essere completamente sua, condividere quel momento con lui.

Lui mi sorrise, un sorriso che mi fece sentire amata, desiderata. Si avvicinò ancora di più, e quando le sue labbra incontrarono le mie, fu come se il mondo si fermasse per un istante. Il bacio era lento, dolce, ma al tempo stesso carico di passione. Le sue mani cominciarono a esplorare il mio corpo con delicatezza, come se stesse scoprendo ogni centimetro di me per la prima volta.

Il mio respiro si fece più veloce, ma non era paura, era anticipazione, era il sentire che stavo per condividere qualcosa di profondo con lui, qualcosa che ci avrebbe legati ancora di più. Le sue mani si spostarono sui miei fianchi, mentre il suo corpo si premeva leggermente contro il mio. Sentivo il suo calore, la sua vicinanza, e tutto ciò mi faceva desiderarlo ancora di più.

"Voglio che sia speciale," sussurrò contro le mie labbra, il suo respiro caldo che sfiorava la mia pelle.

"Lo è già," risposi, lasciando che le mie mani scorressero lungo la sua schiena. E lo era davvero, perché non si trattava solo del desiderio fisico, ma dell'amore che provavo per lui, dell'intimità che stavamo per condividere.

Lui si fermò un istante, guardandomi negli occhi come per assicurarsi un'ultima volta che tutto fosse perfetto, poi mi baciò di nuovo, questa volta con più intensità. Le sue mani si mossero con più sicurezza, e io sentii il mio corpo rispondere ai suoi tocchi, il desiderio crescere sempre di più.

Il mondo fuori sparì completamente. Eravamo solo noi due, in quella stanza, avvolti dal nostro amore, dal nostro desiderio di essere una cosa sola. Quando finalmente le barriere tra di noi caddero, fu come se tutte le emozioni represse trovassero finalmente il loro spazio, e tutto ciò che rimase fu la connessione tra di noi, profonda e innegabile.

Alberto mi guardò con una dolcezza infinita, e in quell'istante i nostri corpi sembravano danzare insieme, in perfetta armonia. Sentivo ogni suo movimento, ogni suo respiro, come se fossimo una cosa sola. Il mondo intorno a noi svanì completamente, e tutto ciò che esisteva era lui, noi. In quel momento, capii che non avrei voluto essere da nessun'altra parte. Ero esattamente dove desideravo essere, con la persona che amavo, e niente avrebbe potuto essere più giusto, più perfetto

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