È agosto, e siamo già arrivati ​​a un mese di relazione. Le nostre famiglie lo sanno, e la loro gioia è palpabile. È come se hanno sempre sperato che questo momento arrivi, e il loro entusiasmo ci regala una serenità inaspettata. Io, dentro di me, sono felice. Finalmente, dopo tanto tempo, mi sento al posto giusto.

Siamo sdraiati sul letto, le luci soffuse rendono l'atmosfera intima e rilassata. Alberto mi parla dei suoi progetti futuri, e quando menziona il tour che inizierà a novembre in America e Canada, il mio cuore si stringe leggermente.

"Amore," dice con una voce che tradisce la mia ansia. "Io ho un incubo con l'America."

Lui si volta verso di me, stringendomi dolcemente la mano. "Tranquilla, non sarà come con Ignazio. Questa volta supereremo tutto insieme." I suoi occhi sono pieni di determinazione, come se volesse scacciare via ogni mia paura. Poi, con un sorriso malizioso, aggiunge: "Facciamo così: se superiamo il tour, tu mi sposi."

Lo guardo, sorpresa ma divertita. "Ci sto, anche se è una pazzia."

Lui ride, il suo sorriso è un balsamo per la mia inquietudine. "Lo so, ma la nostra storia è tutta una pazzia dopo l'altra. Ne vale la pena fare anche questa pazzia.

Annuisco, un sorriso timido che si allarga sul mio viso. "Sì, è vero", risponde. E in quell'istante, la distanza tra noi si annulla. Ci baciamo, un bacio dolce ma carico di promesse, e continuiamo a parlare, lasciando che le ore della sera si sciolgano in parole e carezze.

Più tardi, la serata prende una piega diversa. Una candela illumina debolmente il soggiorno, riflettendosi sui nostri volti. È come se l'atmosfera stessa ci spinge verso una maggiore intimità. Durante la cena, semplice ma piena di gesti carichi di significato, sento crescere una consapevolezza nuova. Ogni volta che le nostre mani si sfiorano, ogni sorriso, ogni sguardo, sembra spingermi verso di lui in modo naturale e inevitabile.

Dopo cena, ci spostiamo sul divano. Parliamo di noi, del passato e del futuro, ma la tensione dolce che si è creata è impossibile da ignorare. Il suo braccio intorno a me è più saldo, il suo sguardo più intenso. Quando mi volto per guardarlo, vedo nei suoi occhi tutto ciò che non riesce a dire a parole.

Lui si avvicina lentamente, le sue dita sfiorano il mio viso prima di posarsi sul mio collo. La sua voce è un sussurro, ma piena di dolcezza e rispetto: "Sei sicura?"

"Sì," rispondendo senza esitazione, lasciandomi guidare dal cuore.

Quella notte, il tempo sembra fermarsi. Ogni carezza, ogni bacio, ogni sussurro è un passo verso una nuova intimità, un legame che va oltre ciò che abbiamo mai provato prima. È come se tutto quello che abbiamo vissuto ci avesse portato a quel

Quando finalmente ci addormentiamo, abbracciati sotto le lenzuola, una pace profonda si insinua dentro di me. Non ci sono più ombre, né paure. Solo noi due, il nostro amore, e la certezza che insieme possiamo affrontare qualsiasi cosa.