Una pista da seguire

I raggi dell'alba mi svegliano dal mio sonno.

Mi guardo in torno: dove sono?

Faccio mente locale e piano piano i ricordi riaffiorano.

Ieri mi sono addormentata qui dopo aver corso fino a perdere tutte le forze.

Tento di rialzarmi, ma mi fanno male le gambe e ricado sull'erba. Ci riprovo più volte, ma alla fine decido di lasciar perdere e mi sistemo vicino a una roccia abbastanza grande per permettermi di usarla come schienale.

Ad un certo punto sento dei passi provenire dagli alberi che mi fanno sussultare per la sorpresa.

"C'è qualcuno?" Domando con voce roca per via delle urla di ieri.

Ho bisogno d'acqua...

I passi aumentano e io cerco di nuovo di alzarmi, fallendo miseramente, guadagnando solo una fitta di dolore alle gambe.

Per un po' si fermano e, pensando di essere al sicuro dal "pericolo" tiro un sospiro di sollievo: a quanto pare però non è così dato che poco dopo si sentono di nuovo, sempre più vicini.

Cosa faccio? Non posso muovermi e nemmeno parlare!

"Mi è sembrato di sentire una voce provenire da qui..." una figura familiare si fa sempre più vicina.

"O-bi?" Dico a fatica.

"Shirayuki! Finalmente ti ho trovata! Wow, certo che ti sei allontanata parecchio per essere partita meno di un giorno fa" si avvicina e si piega alla mia altezza.

"Alzati, dobbiamo assolutamente parlare!" Dice porgendomi una mano.

"N-non... posso" mi brucia la gola.

"Hey, ti senti bene? Non sembri avere una bella cera e la tua voce è orribile... aspetta, bevi un po' d'acqua" Obi mi porge una boccetta e io bevo avidamente quasi tutta l'acqua.

"Ora va meglio?" Mi sorride.

"Credo di si" ora riesco a parlare meglio e la mia voce è meno roca anche se la gola continua a bruciarmi.

"Puoi alzarti?" Chiede indicando le mie gambe.

"No, mi fa male dappertutto"

"Ok, allora andrà bene anche così" dice sedendosi davanti a me.

"Di cosa mi devi parlare? E cosa ci fai qui?" Domando curiosa.

"Poco dopo che hai lasciato il castello, è arrivata una lettera da Raiji, il primo principe di Tanbarun"

"Da Raiji?"

"Si. In pratica diceva di volerti parlare e ti chiede di tornare a casa, nel tuo regno d'origine"

"C'era scritto un accenno di cosa mi vuole parlare?"

"No, quello che ti ho detto è tutto il contenuto della lettera"

"Ah, ho capito. Grazie per essere venuto fin qui per dirmelo"

"Di nulla, non è stato un problema. Volevo anche assicurarmi che stessi bene"

"Scusami se ti ho fatto preoccupare"

"Va tutto bene. Appena sarai in grado di camminare ci incamminiamo subito, ok?" Mi sorride e si alza in piedi

"Partire? Ma devi lavorare al castello?"

"Nessuno lì ha più bisogno di me ora che Zen... beh, lo sai. Quindi ho deciso di venire con te e continuare a proteggerti"

"Mi dispiace..." sussurro.

"E di che? Ho deciso io di seguirti e per il resto tu non hai colpe. Dopotutto, sarà una mia sensazione... ma c'è qualcosa che non quadra in questa vicenda" dice Obi pensieroso.

"...te ne sei accorto anche tu?" Rispondo stupita.

Lui fa un cenno di assenso "Ed è per questo che noi due scopriremo la verità!"

"Zen è vivo"

"Esatto! Eh? Aspetta, cosa?!" Sobbalza appena si rende conto di cosa ho detto.

"È così" annuisco con la testa sicura di me.

"Come fai a saperlo? Ne sei sicura? L'hai visto?" Mi mette le mani sulle spalle e mi scuote leggermente.

"Ora ti spiego tutto, ascoltami attentamente" tento di calmarlo e gli blocco le mani.

"Leggi questa lettera. Noti niente di strano?" gli porgo il foglietto trovato in camera mia dopo il risveglio.

"La scrittura non è molto precisa, sembra scritta di fretta...e... aspetta, sbaglio o la data è imprecisa? Il capo non può averla scritta dopo quello che è successo... eppure la scrittura è la sua, ne sono sicuro" dice pensieroso, tentando di capirci qualcosa e collegare i punti.

"La data non è sbagliata. Zen l'ha fatto per farmi capire che è ancora vivo. Non so perché abbia avuto bisogno di fingere tutto questo... ed ho intenzione di scoprirlo. Ma non è tutto" sono sicura di quello che dico, non ho alcun dubbio sulla questione.

"C'è dell'altro?" Domanda curioso.

"Si. Il suo... cadavere. In realtà non è il suo"

"Eh? Ma cosa stai dicendo? Aveva i suoi vestiti e gli occhi, i capelli, il corpo... era lui! Sicura che... tu non stia perdendo la ragione? Voglio dire... sei la persona che ha sofferto di più. Forse tutto questo ti ha-" non riesce a guardarmi negli occhi.

"No! Sto bene, davvero! Sono sicura di quello che dico! Ti sembra lui perchè è stato fatto in modo che il corpo gli somigliasse" sono determinata a mostrargli che non sto diventando pazza... Zen è ancora vivo!

"Come fai a saperlo?" sembra quasi che io stia riuscendo a convincerlo da come mi guarda.

"Sono sicura che è così. Ti prego, fidati di me" faccio l'espressione più convincente di cui sono capace.

Lui inizialmente sembra esitare, ma alla fine acconsente e decide di credermi.

Dopo Obi va a cercare un corso d'acqua per riempire la boccetta con cui mi aveva fatto bere prima e mi porta in braccio fino ad una caverna apparentemente sicura.

Prendo tra le mani il ciondolo datomi da Zen e noto una cosa di cui non mi ero accorta: c'è una minuscola fessura, il che suggerisce che si possa aprire.

Provo ad aprirlo ma mi ci vuole un po' di tempo perché è difficile dato che è molto piccolo.

Dentro ci trovo due piccoli ritratti: nel lato destro Zen sorride serenamente, come se volesse rassicurarmi. Nell'altro, invece, ci sono io mentre rido.

"Zen.." stringo il ciondolo tra le mani.

"Ti troverò... lo prometto"

Un dolore lancinante all'improvviso sembra trapassarmi da una parte all'altra del petto come una spada e mi porto una mano sul punto dolente prima di cadere a terra, svenuta.

"Shirayuki!" Obi corre verso di me.
Questa è l'ultima cosa che sento e vedo prima perdere del tutto conoscenza.

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