7.MOMENTI

Jeremy fissava il lento scorrere del traffico del lungotevere dalla finestra della sua sua casa fuori le mura leonine.
Il cielo era limpido e si stava tingendo di rosa e arancio, aveva sempre amato i tramonti fin da quando era un bambino, gli piaceva guardare il cambio di colore del cielo, le prime stelle che spuntavano solitarie come tante piccole fiammelle, respiro' profondamente, aveva la cena forse più difficile della sua vita.
Dopo aver rivisto Anne e dopo aver scoperto di essere padre, non solo in senso figurativo, e nonno la sua vita stava lentamente e inesorabilmente andando in rovina, non che qualcuno sapesse o anche solo sospetasse qualcosa, il problema era suo, suo e della sua coscienza, della sua anima, e aveva bisogno di parlare con qualcuno, o meglio con l'unica persona al mondo che l'avrebbe capito e forse aiutato a venire a capo di quella intricata matassa che erano i suoi pensieri.
Questa persona rispondeva al nome di don Andrea Gilli, era stato fuori dall'italia per mesi in una missione nelle filippine, era stato il suo mentore, l'unico che sapeva calmare il suo animo quando era inquieto, l'unico che lo faceva sentire capito.

Dovevano vedersi per cena al ristorante Ai Piani nel quartiere Parioli ma poi Jeremy aveva capito che non era il caso, era meglio vedersi a casa, i discorsi che dovevano affrontare non sarebbero stati semplici.
Andrea aveva  sessant'anni e una vita da missionario alle spalle, ma soprattutto aveva tanta esperienza con l'animo umano, ed era forse l'unico tra le sue conoscenze che non avrebbe giudicato a priori, l'unico che gli avrebbe chiesto di spiegargli per filo e per segno ogni singolo avvenimento, sarebbe stata una serata lunga e pesante, perché ricordare gli avrebbe fatto male ma Jeremy sapeva bene che sarebbe stato l'unico modo per placare almeno in parte il suo tormento.

Mise due dita di whiskey nel bicchiere e si sedette sulla sua poltrona, la versione acustica di Alexie Blue di Halo e un sorriso amaro comparve sulle sue labbra...

Standing in the light of your halo
I got my angel now

It’s like I’ve been awaken
Every rule I had to break
It’s the risk that I’m taking
I ain’t never gonna shut you out

Muri, quanti muri aveva costruito intorno a lui per dimenticare, per non pensare, si alzò e prese dei fogli davanti a lui, ma non erano semplici fogli, erano lettere, lettere scritte e mai spedite, lettere scritte ad Anne in vari momenti della sua vita, momenti difficili, momenti in cui inconsciamente ma forse neanche tanto aveva bisogno di lei, ne prese una e ne lesse una piccola parte

'...Mi chiedo dove sei, cosa fai, se splendi ancora di quella luce che era tua e soltanto tua, se il tuo sorriso rischiara le giornate di qualche uomo fortunato nell'averti incontrato.
Mi chiedo come stai mio dolce amore giovanile, amore acerbo eppure così forte come la marea.
Avrei così tanto bisogno di te, dei tuoi consigli, delle tue parole, del modo tutto tuo di scherzare con me, di ridere con me, mi chiedo mio dolce ricordo se davvero hai capito la mia scelta, le mie motivazioni, ma forse la risposta è chiara come il sole che splendeva su quella spiaggia di Martha's Vineyard, la spiaggia del nostro ultimo incontro, del nostro ultimo abbraccio...da lì solo silenzio, un silenzio che ancora a volte mi risulta insopportabile..."

Posò la lettera sul tavolino e strinse il bicchiere tra le mani, non gli restava che aspettare Andrea per provare ad alleggerire il peso che gravava sul suo petto e sulla sua anima, anche se in cuor suo sapeva che non sarebbe stato così.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top