Capitolo 35.

GRAZIE MOONLIGHT92 PER LA FOTO DEI NOSTRI ADORATI DESTINATI2.

NIALL'S POV. 

Recupero la mia borsa da lavoro, la giacca poggiata al solito posto e sono pronto a lasciare il mio ufficio dopo una lunga giornata trascorsa tra scartoffie e chiamate Skype con New York. Avere in mano un'azienda come la mia è un impegno a 360 gradi: non puoi permetterti svaghi o distrazioni, tutto dipende dalle mie decisioni e ognuna di queste rappresenta il futuro di chiunque lavori dentro questo posto.

-Buona giornata signor Horan- 

-Buona giornata- Una nuova segretaria per il sottoscritto, l'ennesima ormai. Questa sembra saper fare il suo lavoro, ma non ricordo mai il suo nome. -...Ah devo consegnare dei documenti entro domani, sono sulla mia scrivania..!- La ragazza mi guarda e fissa attenta preoccupata che qualcosa possa andare storto in questa sua settimana di prova. 

-Non si preoccupi signor Horan, ci penso io!- Annuisce con i suoi grandi occhi castani, credo di non aver mai visto occhi più grandi dei suoi.

-Grazie..- Arrossisce leggermente abbassando lo sguardo. 

-Emily, mi chiamo Emily- dice quando capisce mi trovi in difficoltà.

-Scusa e che..-

-Non si preoccupi, la capisco benissimo!- Allarga le sue grandi labbra rosse in un dolce sorriso.

-Buona serata!- 

-Buona serata anche a lei!- Mi volto riprendendo il mio cammino, ma ad attendermi c'è una sinuosa donna in un completo grigio e tacchi a spillo, poggiata al muro a fissare il soffitto con la sua valigetta ai piedi e l'aria stanca. 

-Ma salve...!- Mi avvicino stringendola tra le braccia e baciandola con voglia di lei ogni volta che la vedo con addosso un abito del genere. Credo che Christine non si sia mai resa effettivamente conto dell'effetto che ha su di me in ogni suo piccolo gesto, anche semplicemente guardarmi come sta facendo adesso mi rende nervoso. Siamo tornati insieme a Londra dopo New York e fortunatamente nessuna chiamata improvvisa mi ha obbligato a riprendere il comando li; potrebbe succedere di nuovo in realtà, ma sono fiducioso affinché tutto li proceda secondo i piani. 

-Hai cambiato di nuovo segretaria?- Domanda.

-Si, quella di settimana scorsa ha fatto un casino e io non posso permettere..-

-..che nella mia azienda ci siano altri casini!- Mi interrompe finendo la frase per me in un tono derisorio. -Lo dici sempre!- 

-Beh, è la verità!- Le ricordo avvicinandola per un secondo bacio. Le sue braccia si stringono a me, mentre il suo profumo mi ricorda la notte scorsa quando abbiamo fatto l'amore e ci siamo addormentati abbracciati l'uno all'altro. 

-Questa è particolarmente carina, hai notato anche questo?- E' gelosa, Christine è la ragazza più gelosa mai conosciuta fino ad oggi, forse l'unica ragazza ad esserlo di ogni singola persona che mi si avvicina nel raggio di un miglio. E' carina quando diventa gelosa perché assume una strana espressione del viso che tenta di celare con una finta indifferenza al quale ovviamente non casco mai, nonostante lei questo non lo sappia; se le dicessi che so quanto lei sia gelosa di tutte non ammetterebbe mai la verità e si finirebbe semplicemente per discutere su qualcosa di insignificante, proprio come sempre. A questo dobbiamo ancora lavorarci, non siamo riusciti a raggiungere un compromesso su chi debba avere ragione e chi no, ma sono certo che arriveremo anche a questo. Piccoli passi, per grandi progetti.

-In realtà no, se fa bene il suo lavoro questo è quello che ho notato- 

Lei ovviamente non mi crede e infatti si sposta da me per guardarmi meglio con aria indagatrice. -Vuoi dirmi che non ti sei reso conto che questa ragazza è davvero, davvero, davvero molto carina?- 

-No- 

-Niall?-

Sbuffo alzando gli occhi al cielo. -Senti Chris, credi sul serio che possa fregarmene qualcosa se la mia segretaria e davvero, davvero, davvero, molto carina?- Non mi interessa la sua risposta infatti proseguo senza attenderla. -Naturalmente no!- 

-Si però..- Lei tenta di ribattere, ma non le permetto ancora una volta di farlo.

-Niente però per favore, Harry ha già scritto e chiamato tanto di quelle volte questa sera che sono già stanco prima di arrivare a casa loro- 

-Dobbiamo prendere il regalo alla bambina!- Alla fine getta la spugna e si focalizza su un altro argomento, so che lo fa solo perché non vuole ammettere di aver un tantino esagerato. 

-Non le hai ancora comprato nulla?- 

-No, Daniel mi ha tenuto tutto il giorno impegnata sulla prossima impaginazione, vuole sia tutto perfetto visto che stiamo riproponendo una versione migliorata dei rampolli di Londra!- 

-Hai bisogno di una versione migliorata anche del sottoscritto?- L'avvicino di nuovo a me mentre camminiamo fianco a fianco per raggiungere l'uscita; quando tento di stuzzicarla Christine diventa impacciata e solleva gli occhi al cielo. -Guarda che posso dartela quando vuoi!-

-Niall!- urla sorridendo e imbarazzata. -Non cambierai mai- 

-Beh non ne vedo ragione per farlo, visto che tu sembri adorare questo mio lato- Ad attenderci troviamo Steve. 

-Salve signorina Christine!- dice aiutandola aprendole lo sportello dell'auto anche se lei sia essere chiamata signorina, sia che Steve le apri lo sportello dell'auto. Infatti lo fulmina con lo sguardo rimproverandolo con il solito tono, a me viene da ridere e sollevo le spalle quando Steve cerca nel mio sguardo una qualche forma di conforto. 

-Non guardarmi così Steve, io ti ho già detto che puoi fare tutto ciò che lei ti chiede-

-Io non capisco perché si ostina..- Christine farfuglia qualcosa incrociando le braccia al petto. Controllo per l'ultima volta i miei impegni per domani prima di poter finalmente mettere fine a questo giorno e godermi la compagnia della mia donna. 

-Allora..- Sollevo lo sguardo verso lei. -Cosa vogliamo regalare a questa bambina?- 

-io pensavo ad un enorme giostra gigante!- Gli occhi di Christine si illuminano proprio come ad una bambina, proprio come io adoro; nelle ultime settimane ho pensato più volte che forse anche noi un giorno potremo giungere a questo momento, ma so quanto sia ancora lontano. Sono certa che prima o poi riusciremo ad ottenere il nostro equilibrio e quel giorno sarà l'inizio del nostro per sempre. 

CHRISTINE'S POV.

Alla fine abbiamo comprato proprio quello che tanto desideravo: una giostra così grande che siamo stati costretti a spedire a casa sperando possa recapitarla in giornata. Finalmente siamo pronti a raggiungere i nostri amici e finalmente rivedere Zayn dopo queste lunghe settimane di lontananza: il mio fratellino è riuscito, anche lui, ad ottenere ciò che desiderava e spero davvero possa essere come è successo per me. Io e Niall, con le nostre imperfezioni siamo perfetti, impossibili da spiegare a chi non sa cosa si prova quando non hanno mai saputo amare o provato a farlo. 

Steve ci accompagna fino a destinazione e prima di scendere gli ricordo che io mi chiamo Christine e che quel signorina può fargli fare la fine che deve; non mi piace per nulla che tra noi ci sia questa distanza visto che lui per me è parte della famiglia. Perché si, noi siamo una famiglia ed è quello che voglio che anche loro provino. 

La porta si apre ed Abby ci sorride allargando un solo braccio mentre con l'altro tiene in braccio la piccola Zoe, le somiglia ogni giorno di più ad eccetto degli occhi, quelli sono di Harry. Una Abby con gli occhi verdi. Sorride e sbatte le mani nonostante sia ancora troppo piccola per poter far altro. -Amore!- 

-Guarda chi è arrivato?- Abby la guarda e lei sorride. E' una delle prime cose che è riuscita a fare fin dal primo momento, non ho mai capito se fosse solo un riflesso o se davvero questa bambina riesca a sorridere a chi riconosce. 

-Ciao Abby- Niall si avvicina lasciando un leggero bacio sulla guancia di Zoe. 

-Harry era preoccupato non sareste mai arrivati- Lui scuote la testa in risposta indicandomi con un gesto veloce le sue intenzioni, gli sorriso ma sono fin troppo presta dalla mia piccola Zoe per pensare ad altro. 

Seguo Abby dentro casa mentre gioco con la piccola che adesso tengo tra le braccia: un giorno anche io e Niall avremo la nostra famiglia, ma non ora. Abbiamo bisogno di crescere ancora un po', raggiungere quella sicurezza che leggo negli occhi di Abby ed Harry ogni secondo nonostante i problemi o le piccole divergenze; mi dispiace ammetterlo, ma non sono ancora abbastanza sicura del per sempre per me e Niall, non perché non lo ami, non perché non voglia, semplicemente per certe cose c'è bisogno di tempo. Non puoi amare o odiare qualcuno dal nulla, dal giorno alla notte, hai bisogno che queste facciano il loro corso, che maturino; sono allora potrai dire di amare o odiare. 

Sollevo gli occhi e vedo Zayn e sono felice di vedere non sia solo: sorride ad una ragazza brunetta dagli occhi azzurri che immagino sia Barbara. Sono felici insieme o almeno quello che le apparenze mostrano. 

-Zayn!- Urlo così che possa accorgersi di me. Si volta sorridendomi e venendo incontro alla sottoscritta seguito da Barbara. -Oddio come sono felice di rivederti!- Ho ancora Zoe in braccio quando tento in una mossa disperata di abbracciare lui non lasciandola per un solo momento. 

-Anche io- Poi immediatamente si volta alla sua sinistra mostrandomi la meravigliosa ragazza. -Lei è Barbara-

-Ciao, devi essere Christine- 

-Esattamente..- Vorrei abbracciare anche lei se non fosse che Zoe ha deciso di iniziare a piangere proprio in questo momento; la mia espressione di terrore deve essere davvero divertente visto che Zayn e Barbara scoppiano a ridere. -Scusate, non sono abituata!- 

-Lasciala a me, così potrai rimanere un po' con Zayn- 

-Barbara, sei la mia salvezza!- 

-Grazie- Adesso posso finalmente concentrare le mie attenzioni su Zayn e sono felice di vederlo così entusiasta.

-Vedo con piacere tu sia felice-

-Molto, sembra che le cose tra noi possano avere un seguito- Zayn annuisce convinto delle sue stesse parole, il che mi aiuta ad avere maggiore fiducia nel rapporto che potrebbero costruire insieme. So poco e niente di questa ragazza, ma sono certa che la sua apparente semplicità abbia molto di più da mostrare perché insolitamente non siamo mai come appariamo pronti a proteggerci dal resto mondo preoccupati che essere ciò che siamo non possa mai piacere. 

per il resto della festa osservo Barbara muoversi in questo contesto così lontano da lei e da ciò che lei è: è pur sempre una ragazza e si nota nei piccoli gesti, nel fatto che non riesce ad avere nessuna conversazione lunga più di tre frasi, e non credo sia dovuto alla sua scarsità capacità intellettiva semplicemente ha la sua età che implica dei paletti e questi andranno via con il tempo, crescendo, come è successo a tutti noi. 

Mi avvicino a lei quando finalmente è sola, lontana dal sostegno di Zayn che ovviamente si prende cura di lei proprio come è sua uso fare. 

-Ehi..-

-Ehi- Risponde abbassando immediatamente lo sguardo.

-Tutto bene?-

Solleva le spalle un po' incerta. -Credo, è tutto così diverso da ciò a cui sono abituata- 

-Beh siamo stati anche noi come, tanto tempo fa!- Mi duole sottolineare il dettaglio a cui lei però non sembra venire meno, anzi annuisce convinta proprio che sia così, che ciò che dico sia anche un suo pensiero.

Tra noi cala nuovamente il silenzio.

Mi volto ad osservare involontariamente Niall: sorride e discute con Harry e Zayn amichevolmente, mentre la sua risata inonda ogni angolo della casa. Poi si  volta, forse sentendosi osservato, e mi fissa proprio come lui sa fare lasciandomi priva di ogni muro. Gli sorrido e sussurro un Ti amo che lui ricambia. 

-Siete molto felici tu e Niall?- Barbara mi sta fissando, suppongo abbia appena visto quanto sia accaduto.

-Abbastanza.-

-Sei felice tu Barbara?-

Alla mia domanda appare visibilmente confusa, credo che per lei questa non sia una domanda comune. -Credo di si, mi sono diplomata, frequenterò l'Università qui a Londra, potrò finalmente realizzare il mio sogno-

-Cosa vuoi diventare da grande?-

-Un'insegnante-

-Zayn potrebbe essere un ottimo aiuto in tutto questo. Anche io se lo vorrai- 

Sorride spostando lo sguardo. -Ti ringrazio- Poi lo sposta su Zayn, chissà cosa starà pensando?

-Come lo hai conosciuto Niall?-

-Brutta storia-

-Perché?- Domanda sorridendo immagino perché non si aspettava una risposta simile.

-Io e Niall non siamo mai stati davvero complici come adesso, abbiamo litigato molto prima di giungere al nostro equilibrio, gli ho perfino sfondato l'auto!- La sua reazione è legittima, così ridendo e ricordando la scena continuo. -Dovevi vedere la sua faccia mentre con un martello disintegravo la sua auto!- Ancora più stupita mi osserva. 

-Ma hai fatto un danno grosso?-

Annuisco cercando di non ridere più di quanto già non stia facendo. -Pensa che Niall aveva una Maserati!-

La mia risata deve aver attirato l'attenzione di Niall, che mi chiede con lo sguardo cosa stia succedendo. Poi mi volto verso Barbara che ho come l'impressione stia ancora recependo ogni singolo momento di questo momento e della giornata. 

-Barbara credo tu debba prenderti del tempo per te- Devo dirle ciò penso senza filtri.

-Cosa vuoi dire?-

-Vedo come guardi mio fratello e so perfettamente quanto tu voglia stare solo con lui e con nessun'altro, ma forse un giorno, non adesso- Spero possa capire: voglio dire ciò che penso perché ci tengo che Zayn non soffra. 

-Io lo amo davvero- Sento dal suo tono di voce che vorrebbe piangere, potrebbe cedere da un momento a l'altro. I suoi occhi lucidi implorano un aiuto lo vedo.

-Prima che io e Niall ci trovassimo avevamo bisogno di perderci ancora..- Ma prima che possa terminare la frase arriva Abby con il suo enorme sorriso.

-Si parla di Destino eh?-

-Lei è una professionista in materia!- Le indico Abby che alza una mano come se volesse confermare quanto affermo.

-Oh si, pensa che io sono ciecamente convinta che nella vita si è solo destinati, che la gente si conosce per una ragione e si lascia per un'altra-

Quando Barbara si alza scusandosi capisco che forse ha capito, che si è resa conto di quanto tutto stia prendendo una piega sbagliata. Velocemente sposto lo sguardo su Zayn che, accortosi di tutto, la seguo con lo sguardo preoccupato e ne ha tutte le ragioni per esserlo. Mi auguro Zayn capisca che quanto ho detto a Barbara è stato fatto solo per essere quella ragione lucida che adesso lui non ha, forse un giorno mi perdonerà. 

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