Capitolo 24.

CARA'S POV.

-Secondo te cosa posso mettere per questa sera?-

-Hai un appuntamento importante?-

-Vado a cena a casa di Louis- Spiego alla nonna seduta sul mio letto, mentre io in panico non so più cosa altro tirare fuori dal mio armadio. Avevo specificatamente richiesto ai miei genitori di avere un guardaroba più consistente visto che con l'arrivo della nuova stagione sembra che tutto non vada più bene. Non ho mai avuto così tanti problemi come adesso, in questo momento poi tutto sembra essere sbagliato: la nonna seduta qui che continua a guardarmi in modo malizioso, Barbie che non riesce ad essere presente perché è in crisi post delusione, post due di picche, post non so cosa scegliere tra il bello e il tenebroso che ha deciso di chiuderle la porta in faccia e il ragazzo dolce e carino che ha anche lui deciso di chiudere la porta in faccia regalandole una splendida e meravigliosa amicizia. Potrei trovarmi in un momento peggiore di questo? Ho specificatamente richiesto a Louis di dare maggiori informazioni su come organizzerà questa serata romantica, ma il ragazzo dal bel sorriso ha deciso di non svelare nulla, se non chiudendo tutto con "Stasera vedrai, è una sorpresa!" Io odio le sorprese, odio lui e odio chiunque non mi aiuti nella scelta dell'abito giusto per la serata perfetta; odio soprattutto me stessa che ha preferito in questi anni circondarsi di pochi ma buoni amici invece che creare mille amicizie false pronte all'uso quando ne avrei avuto bisogno. Sono in panico.

-Scusa Cara, ma indossa quell'abito tanto carino a fiori che non vuoi mai mettere!- Con sguardo sconvolto, ignara di quale questo abito sia, osservo la nonna avvicinarsi al mio armadio e tirar fuori un abito blu a fiori appunto. -Abbini delle ballerine o se preferisci quelle scarpe sudice che ti piace indossare e sarai perfetta!- Osservo l'abito: è perfetto. Certo un po' datato ma è comunque perfetto, non avrei saputo fare scelta migliore di questa.

-Pensi andrà bene?- Le dico una volta messo addosso osservandomi allo specchio, continuando a girarmi prima a destra e poi sinistra nella speranza di trovare un difetto che me lo faccia odiare e non mi faccia somigliare ad una balena bionda.

-Penso che sei incantevole e innamorata!-

Strabuzzo gli occhi incredula girandomi verso lei che sorride con lo stesso sorriso ammiccante messo su da quando le ho spiegato cosa accadrà questa sera. Non era mia intenzione raccontarle nulla credendo sarebbe stata contraria, ma la mia nonna stupisce sempre tutti con i suoi modi diversi e alternativi alla generazione delle nonnine a cui siamo tutti abituati. Lei è la migliore! -Nonna!!-

-Guarda che ho avuto anche io la tua età, e so come ci si sente quando il ragazzo che ti piace ti invita a mangiare con lui e decide di organizzare tutto per la serata. Cara se sei innamorata è anche normale- Si avvicina osservandomi dalla sua bassa statura, dai suoi capelli bianchi e sempre perfetti. Mi accarezza la guancia con la dolcezza di una mamma, quello che lei è in fondo sempre stata per me; una nonna presente a differenza della mia vera mamma che per qualche ragione ha sempre preferito lasciarmi da sola piuttosto che trascorrere un po' del suo tempo con me. -Sei bellissima, però alza su quei capelli in una bella coda alta e metti su un po' di trucco. Sarai anche carina ma quello non guasta mai!- Ecco la nonna, mamma e amica allo stesso, un concentrato di energia in una vecchietta invincibile.

Ridendo mi do un'ultima occhiata allo specchio constatando da me quanto sia davvero semplice e perfetta con questo abitino, spero che anche Louis pensi lo stesso quando mi vedrà. Le cose tra noi non potrebbero andar meglio da quando abbiamo finalmente deciso di iniziare la nostra storia; rido e scherzo in sua compagnia come non immaginavo avrei mai fatto con nessun altro; ho sempre saputo, fin dall'inizio, fosse quello giusto quando incontrando i suoi occhi azzurri ho sentito una strana sensazione allo stomaco speravo che tutto iniziasse in modo diverso, come in qualsiasi altra storia, ma ho capito che non tutto va sempre come ci si aspetta, ogni tanto il destino fa dei brutti scherzi prendendo delle vie diverse e facendo giri immensi.

Sollevo i capelli e mi trucco canticchiando una canzone sentita passare alla radio che solitamente mi piace tenere sottofondo quando sono nervosa; da quando tutto sembra andare per il verso giusto, però, ho smesso di suonare come facevo prima, forse perché trovavo nel piano quel senso di insoddisfazione che con il tempo sto riuscendo a colmare, impegnandomi nello studio, nelle mie relazioni con gli altri e spero un giorno nel mio rapporto con i miei genitori. Mi piacerebbe riuscire ad avere con loro un rapporto, di qualsiasi tipo e forma.

Ho raccontato a Louis la mia storia, anzi la mia non storia con la mia famiglia, in questo ci somigliamo, siamo vicini entrambi sentiamo la nostalgia di quelli che dovrebbero avere un ruolo fondamentale nelle nostre vite perché sono loro ad averci messo al mondo; a differenza mia lui però non ha una nonna come la mia, è cresciuto da solo in mezzo ad una famiglia assente che ha sempre e solo pensato al suo lavoro in azienda che lo obbliga a dare il massimo perché non si accettano fallimenti. Un po' come la mia di famiglia. Chi dice che fare qualcosa di diverso sia un fallimento? Nessuno. Ognuno dovrebbe esser libero di fare ciò che vuole e poter sentirsi comunque felice.

Raccolgo la mia borsa lasciata ai piedi del letto e indosso le ballerine, per una sera posso fare a meno delle mie scarpe sudicie. Raggiungo in sala la nonna, che intenta nel suo nuovo giallo non si accorge della mia presenza e solo quando tossisco solleva gli occhi sorridendomi e guardandomi da cima a piedi. -Ecco, adesso sei perfetta!-

-Ne sei sicura?-

-Sicurissima!- Le do un bacio sulla guancia prima di uscire. Recupero la mia auto e, mettendo su un paio di pezzi che adoro, tiro fuori la tensione accumulata da quando mi ha invitato a cena a casa sua. Tutto potrebbe succedere e io vorrei poter essere sicura che tutto quello che accadrà sarà come lo voglio io, come ho sempre immaginato potesse accadere.

Quando arrivo sul vialetto della sua palazzina lascio l'auto poco distante dal portoncino di ingresso così da poter fare qualche altro passo in completa solitudine. Suono al campanello e sentendo la sua voce confusa al suono metallico che questo produce non sto più nella pelle e voglia di rivederlo misto a voglia di vivermi il momento prende il sopravvento sulle mie insicurezze. In ascensore saltello osservandomi allo specchio e contando i minuti che mancano. Apre la porta e lui è li.

-Ma buona sera...!- Cantilena permettendomi di entrare.

-Salve!- Mi fiondo immediatamente sulle sue labbra senza pensarci due volte assaporando il dolce calore che questo produce in me ogni volta che le sfioro, che la sua lingua sfiora la mia, che le sue braccia mi stringono al suo petto.

-Guarda che non ci vediamo da questa mattina e non sono nemmeno partito per la guerra ancora-

-Sei uno scemo, avevo solo voglia di vederti- Tento di allontanarmi ma lui mi tiene stretta tra le sue braccia mettendo il braccio quando tendo di liberarmi dalla sua presa facendo finta di essermi offesa per la sua presa in giro. Ho imparato che farlo è sua abitudine; Louis non è Louis se non prende in giro qualcuno almeno una volta al giorno e per una strana ragione gli piace farlo solo con me, è il suo modo per farmi ridere e dirmi quanto ci tenga a me (o almeno è quello che mi auguro).

-Allora questa sorpresa?-

-Vieni!- Mi stringe la mano trascinandomi al tavolo apparecchiato per due, una candela, rosa, a centro tavola e dei fiori dello stesso vicino a questa. Mi si illuminano gli occhi per ciò che vedo e imbarazzandosi lo vedo strofinarsi una mano dietro il collo. -Spero ti piaccia!-

-Lo adoro!- Si comporta da perfetto cavaliere tutto il tempo, aiutandomi con la sedia, servendomi il cibo da lui stesso preparato, vantandosi ogni tanto a modi scherzo sollevando il coperchio descrivendo il piatto in un brutto accento francese; con un buon vino bianco accompagniamo la nostra serata tra chiacchiere come è nostro solito fare e gustandoci tutto quanto. Louis sorride, si imbarazza, si innervosisce e di tanto in tanto sfiora la mia mano trovando conforto in quella; sorrido quando racconta dei suoi piani dopo la scuola, quando dovrà tornare a Londra e poi mi racconta delle sue vecchie esperienze con i suoi vecchi amici e della grande amicizia con Liam.

-Lui è davvero un buon amico, io spero che Barbara non lo faccia soffrire-

-Quindi non sai che ha deciso di darle la sua amicizia?-

Louis sorride scuotendo la testa. -Immaginavo lo avrebbe fatto, non capisce di essere interessato davvero a lei perché ha paura di soffrire. Credo che abbia sempre avuto una strana cotta per lei, poi con il suo suo ex di mezzo e tutto il resto non è mai nato nulla-

-Noi lo conosciamo praticamente da una vita- Dico. -Era il nostro ragazzo x, poi è diventato Liam adesso invece è Liam, ma in un modo diverso-

-Mi devo preoccupare?-

-Molto!- Louis ride e lo stesso faccio anche io lasciando che i loro problemi rimangano tali e facendo si che questa sera si completi nel miglior modo possibile. Ci sediamo sul suo piccolo divano una volta finito di cenare gustandoci un film che passano alla TV ma prestandovi poca attenzione: bacio il collo del mio ragazzo con disinvoltura volendo con tutta me stessa che lui mi desideri tanto quanto io desidero lui. Accarezzo i suoi capelli come ho capito che gli piace io faccia, sussurrandogli un grazie per la magnifica serata e lasciando quel bicchiere di vino o poco più faccia il suo dovere. Louis sospira pesantemente, sono pienamente consapevole che tutto ciò è a causa mia ma mi piace vedere quanto tenti di trattenersi nonostante il suo corpo mi dichiara palesemente come stia soffrendo; una delle cose che più apprezzo in lui è il rispetto, nutre per me un rispetto smisurato, so che non farebbe mai nulla se non sarò io la prima a volerlo. Adesso però voglio proprio quello che vuole anche lui, nella stessa intensità, con la voglia di scoprire come sia quel momento così tanto decantato da chiunque. Barbie mi ha solo una volta parlato di come sia stata la sua prima volta con Zayn. Dice che per ognuno di noi il momento è diverso, non puoi descriverlo né tanto meno credere che il proprio sia il migliore; dice che quando trovi la persona giusta lo capisci e bisogna essere bravi a non affrettare i tempi se questi non sono ancora maturi.

-Louis?-

-Cara?- Sospira e geme quando sfioro il suo metto delicatamente.

-Non voglio tornare a casa mia questa sera- Ci guardiamo negli occhi, i suoi brillano di una strana luce e le sue labbra sono rosse.

-Non voglio nemmeno io- sussurra. Poi mi stringe forte a se baciandomi sulla testa e sciogliendo i miei capelli, che ricadono giù sulle mie spalle lasciando che il loro profumo inondino lo spazio attorno a noi. In TV stanno ancora trasmettendo qualcosa ma io sono ben oltre, sopratutto quando mi prende in braccio e con dolcezza, senza mai smettere di guardarmi negli occhi, mi conduce in camera sua. Tuttavia so di non essere ancora abbastanza sicura per potermi spingere oltre; ho bisogno di assumere quella consapevolezza che è difficile da spiegare, una sorta di coraggio che ti faccia far passare la sensazione di imbarazzo e preoccupazione che al momento sento.

-Louis io non sono ancora pronta!- Spiego, sperando lui possa capire.

-Non importa- Mi adagio sul suo letto che non avevo mai visto prima di adesso, vedendo come tutto sia ben in ordine nonostante mi aspettassi di trovare lo stesso caos di quella prima volta in cui misi piede in casa sua, quando promisi a lui e a me stessa che mai sarei diventata sua amica. -Sei bellissima con questo vestito- Lascio cadere le mie ballerine ai piedi del letto mentre mi tiro su e Louis, chiusa la porta con un leggero calcio, mi segue a gattoni non perdendo mai di vista i miei occhi.

-E se lo togliessi sarei meno bella?-

Lo sento sorridere e immagino stia scuotendo la testa. -Cara, ma tu non avevi solo voglia di dormire?-

-Si- Rispondo maliziosa. Prima che lui possa risollevare il capo sgattaiolo sotto le coperte che sanno di lui e del suo profumo che io ormai amo, quando lo sento sto bene con me stessa, quando rimane impregnato nei miei abiti non posso fare a meno di annusarne l'odore. -Però non ho detto che avrei dormito subito!-

Ho appurato come i suoi occhi azzurri, limpidi, mi guardano con brama; non ho mai ben capito che effetto potessi fargli, quali fossero i suoi pensieri in merito a noi, ma adesso posso esser certa di lui, non vedrà mai nessun altra ragazza come vede me; è come se lui mi stesse promettendo che qualsiasi cosa accada, qualunque cosa possa immettersi sul nostro cammino io e lui saremo pur sempre destinati, legati da un filo indissolubile che lega le nostre vite in un eterno sentimento profondo al quale nessuno, eccetto che noi, potrà mai avvicinarsi.

Scivola al mio fianco attirandomi a se con una mano poggiata sul mio ventre e l'altra sotto la mia testa, la uso come cuscino accarezzando la sua pelle e ascoltando il battito del suo cuore. Le tenebre di quella stanza al buio rendono l'atmosfera privata, intima; alle luci esterne non è permesso di entrare dalle tendine calate delle finestre, non riesco a vedere ben molto in questo modo ma mi basta saperlo al mio fianco. -Ricordo che da piccola avevo molto paura del buoio...-

-..I miei genitori erano sempre fuori casa, i miei fratelli mai presenti, era come se nessuno volesse starmi vicino, non ne ho mai capito la ragione, sembrano così tutti presi da se stessi da non riuscire ad accorgersi di me.-

-Però hai tua nonna no?-

Sto condividendo parte di me con Louis perché so di potermi permettere si farlo, riesco ad essere me stessa come lo sono anche con Barbie e la nonna.

-E Barbara!-

Sorride stringendomi a se. -Spero di poterne far parte un giorno-

-Se lo vorrai potrai entrare a far parte di questo mondo quando vuoi, non voglio metterti fretta, mi basta quello che stiamo condividendo adesso-

-E se non fosse per sempre?-

-Se non fosse per sempre mi basterebbe comunque. Mi stai dando la possibilità di conoscere qualcosa di nuovo Louis- Mi giro su me stressa in modo da poter essere faccia a faccia con lui; voglio sfiorare la sua guancia, rassicurarlo che non punto al per sempre ma a qualcosa che va ben oltre, non mi importa quello se non sarà mai come adesso. -..mi basta sapere che ci sei ora!- Mi avvicino sfiorandogli le labbra, cercando un contatto fisico. Non potendolo vedere, non scorgendo la sua espressione del viso ho bisogno di sapere cosa pensa, se a lui questo va bene perché non voglio mettergli paura.

-Buona notte?-

-Buona notte amore mio!- Dice in un piccolo sussurro che sa di amore.


N.A.

SALVE RAGAZZE,

IN BREVE TEMPO SONO RIUSCITA A SCRIVERE QUESTO NUOVO CAPITOLO PERCHE' MI ANDAVA DI SCRIVERE QUALCOSA DI SEMPLICE, COME QUELLO ACCADUTO IN QUESTO CAPITOLO. OGNI TANTO NON C'E' BISOGNO DI GRANDI PAROLE O GRANDI GESTI, BASTANO LE COSE SEMPLICI PER RENDERE DEI MOMENTI PERFETTI....E INDIMENTICABILI!

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