Capitolo 17.

STO SCRIVENDO UNA NUOVA STORIA: PRISON. SE AVETE VOGLIA LO TROVATE LI INSIEME A TUTTI GLI ALTRI PRONTO PER ESSERE LETTO, COMMENTATO E VOTATO (OPPURE NESSUNO DEI TRE!). BUONA LETTURA 

 PER CHI HA SENTITO LA NOSTALGIA DI CHRIS E NILLA VADA A LEGGERE LA ONE SHOT SCRITTA PER SAN VALENTINO NELLA RACCOLTA DI LaStradaVersoUnSogno "Be My Valentine"

CARA’S POV. 

-Questa se-ra si fa fe-sta!-.

-La smetti di ballare la conga in macchina mentre guido?-.

-Non pos-so smet-te-re!-. Ondeggio le braccia a destra e sinistra a tempo di musica, entusiasta di trascorrere le mie serate insieme alla mia migliore amica, tornata single. So che dovrei dispiacermi perché lei sembra starci male; non trascorrevamo, però, da così tanto tempo serate di questo tipo che non posso ch essere felice.

-Mi spieghi perché hai deciso di guidare tu questa sera?-. Le ho suggerito di prendere la macchina di nonna con autista incluso nel prezzo, ma lei ha insisto così tanto per prendere la sua che non ho potuto rilanciare la mia offerta nemmeno una seconda volta.

-Perché ho voglia di guidare-.

-Ma non ha senso!-.

-E non ho voglia di bere!-. Replica ancora una volta.

-Perché?-.

-Perché il mio fegato chiede pietà, non sono abituata a certi ritmi-.

-Sei una vecchia, amica mia-. Sono schifata dalla sua totale non voglia di festeggiare questa sera, ma ha comunque deciso di venire questa sera perciò mi accontento.

Non siamo sicuramente le ragazze più socievoli ma a queste feste non abbiamo mai rinunciato, siamo sempre andate. Tutto è iniziato a causa di Malik, sono figo, sono bello, so foto modello, ma abbiamo proseguito anche dopo, quando quei due si sono messi insieme. Ammetto di non essermi mai sentita di troppo in queste occasioni perché i due hanno sempre lasciato la modalità fidanzati per i loro momenti intimi, facendomi sentire a mio agio quando uscivamo insieme.

-Hai saputo chi ci sarà?-. Mi domanda. Sono sicura che voglia avere conferma di Liam, so che hanno trascorso altro tempo insieme e sono certa non abbia avuto il coraggio di chiedere se anche lui sarà presente questa sera.

-Immagino tutti quell’ultimo anno e alcune del primo come sempre-

-Certo che quelle del primo si danno da fare- Ridacchia. Sto sistemando, come sempre, il rossetto assicurandomi sia ancora li come quando sono uscita di casa.

Volto lo sguardo verso rimanendo pur sempre concentrata sullo specchietto. -Beh, dovrebbe ricordarti qualcosa- La stuzzico facendole ricordare il nostro primo anno di scuola

-Vero, ricordi quando siamo andate alla nostra prima festa?-.

-Si, che lo ricordo. Mi sono ritrovata ubriaca, sul ciglio di una strada. mentre tu eri chissà dove con Malik-. Sorride, sicuramente tornando a ricordare quella sera di molto tempo fa, quando lui non sembrava avere altro scopo nella vita che rendere la sua vita impossibile. Sono cambiate così tante cose da allora, che quasi non credo sia possibile.

-Malik bravo ragazzo è stata la risvolta del secolo-. Rido riuscendo a strapparle un sorriso.

-Hai ragione-

Tornando serie lei continua a guidare concentrata, mentre io convinta di essere impeccabile sotto ogni punto di vista decido di scegliere una canzone da ascoltare per far sparire questo silenzio. Abbiamo bisogno di un po’ di carica per questa sera. Louis, dopo quel pomeriggio trascorso insieme, sembra aver finalmente deciso a concedermi una possibilità, che sia da semplice amico o da qualcosa di più. Sono felice. So quanto sia dura e quanto sia ancora lontano il punto di arrivo, ma sono certa che riuscirò a conquistare quel ragazzo prima o poi.

-Ci sarà anche ragazzo x?- So quanto le dia fastidio che le ricordi il ragazzo misterioso che a quanto pare misterioso più non è. Le ultime novità sul ragazzo hanno fatto si che io smettessi di interessarmi a lui. Forse è stato meglio così, se mi fossi messa a pedinarlo per davvero (cosa che avevo davvero intenzione di fare un giorno o l’altro) scoprire che il suo era solo volontariato mi avrebbe deluso profondamente. 

Lei non risponde fingendo di non aver ascoltato quanto le ho chiesto. Si lascia trasportare dalla canzone che canticchia in sottofondo mentre guida. Ondeggia la testa come prima facevo io, ma si nota la differenza d’animo: lei sembra persa nei suoi pensieri e nel suo passato, mentre io sono carica e motivata a godermi la serata con o senza Louis.

Arrivate posteggiamo l’auto non molto distante dalla lussuosa villa che ha ospitato la serata; avrei voluto proporla anche io a casa della nonna, ma lei sostiene sia da ragazzini del liceo organizzare feste in casa propria. Le ho, perfino, ricordato che anche io sono una ragazzina del liceo, ma lei ha ribattuto convinta delle sue parole ribadendo di dover essere sempre un passo avanti agli altri. Ci accingiamo a percorrere il vialetto, facendo attenzione a non cadere visto che ho proposto di indossare tacchi almeno per una sera. So che non è da noi, che noi siamo due maschi in realtà, ma cambiare una volta tanto non fa mai male; in più ho tutta l’intenzione di far impazzire Louis e vorrei che lo stesso accadesse a Liam nei confronti di Barbara (anche se quel ragazzo non ha bisogno di nessun aiuto, visto che è già cotto di suo).

-Certo che gli amici di Payne non si risparmiano mai- Solleviamo gli occhi, osservando da cima a fondo l’intera abitazione: c’è gente da ogni parte ubriaca o sul punto di esserlo tracannando bicchieri di birra da ogni parte e gettandoli vuoti sul vialetto di ingresso o sul giardinetto. Ci scostiamo all’ultimo momento quando un tizio ormai del tutto ubriaco getta un bicchiere ancora pieno ai nostri piedi.

-Fai attenzione sfigato!- Gli urlo riluttante. Credo sia uno di quelli del corso di scienze, con i brufoli e con la stessa camicia unta e sporca di sempre.

-Insomma, a queste feste non si ci risparmia mai- Ammetto. –Dovremmo farlo anche noi!-

-Io guido!- Solleva le mani al cielo con sguardo innocente, mentre io la supero non volendo sentire una scusa di più. Non puoi decidere di venire ad una festa partendo dal presupposto che non berrai. È da idioti o sfigati, ma lei è mia amica quindi facciamo solo idioti.

-Si si, entriamo va!- Apriamo la porta di ingresso ingoiate dal flusso di gente che entra ed esce da questa casa completamente distrutta ormai. I genitori del ragazzo sembrano avere una casa di troppo a giudicare dalle condizioni di questa, sembra sia passato un intero armamento e non abbia dato avuto pietà per nessuno.

Superiamo un paio di ragazzi: alcuni li conosciamo anche, ma visto che non ci riconoscerebbero nelle condizioni in cui sono non mi preoccupo neanche di salutare. La musica è alta, alcuni dentro ballano, altri ridono e scherzando, altri ancora appostati agli angoli della stanza si baciano appassionatamente,  fregandosene dell’amica accanto che osserva con bocca aperta e sguardo da pesce lesso. Molte delle ragazze presenti sanno che domani il ragazzo non si ricorderà di nulla, che non sapeva nemmeno di essere venuto a questa festa, ma a loro non importa, pensano solo che la sera x del giorno x hanno baciato uno dei più fighi della scuola. Stupide.

Cerco con lo sguardo qualcuno di mia conoscenza trovandolo immediatamente; sta chiacchierando con l’amico Payne allegramente, bevendo un bicchiere di birra e ridendo quando qualcosa attira la loro attenzione. Sembra che quei due si siano trovati davvero bene, da quando Louis è arrivato a scuola non fanno altro che trascorrere il loro tempo insieme quasi fossero amici di vecchia data; il caso vuole che sia creato questo strano quartetto dove qualcuno piace all’altro, mentre l’altro non fa assolutamente nulla per ricambiare. Mi sento vicina a Liam in questo strano gioco di sguardi e di frasi dette e non dette, in fondo stiamo vivendo entrambi la stessa situazione: io con il suo amico Tomlinson, lui con la mia amica Barbie.

-Hai intenzione di star qui o vuoi andare a salutare?-

-Saluto ma poi mi butto in pista- Le urlo in un orecchio, lei annuisce. Così superando qualcuno con una leggera difficoltà raggiungiamo i due ragazzi.

Liam sorride ad entrambe, mentre Louis finge di non aver visto fino a quando non lo saluto in modo sfrontato. –Ciao!- Dico, ma lui non vuole ancora cedere.

-Ciao Lou- Dice Barbara e stavolta si volta.

-Ciao ragazze-. Risponde allegramente mostrano i suoi soliti sorrisi, i quali hanno la grande capacità di irritarmi. –Come va?-.

-Siamo appena arrivate- Conviene Barbara prendendo da bere dal bicchiere di Liam, che le ha gentilmente offerto di berne un po’. Io, invece, prendo direttamente dalla fonte principale; mi precipito al tavolo dei super alcolici versandomi qualcosa dentro ad un bicchiere pulito. Ne faccio anche un secondo per Barbara e torno da loro più che soddisfatta.

Porgo uno dei due bicchieri alla mia amica. -Grazie, ma ti ho detto che non bevo-

-Se non lo bevi tu lo bevo io, decidi- Agitata bevo dal bicchiere che avevo preparato per Barbara, mentre lei mi guarda con fare circospetto. Sia Liam che Louis non si accorgono della situazione, continuano a parlare e ridere come se nulla fosse. Di tanto in tanto Louis butta un’occhiata dalla mia parte, ma con la stessa indifferenza di sempre poi si volta in direzione opposta continuando a scherzare.

-Sei incazzata?-

-Abbastanza-. Perché non dovrei esserlo, quando il ragazzo che mi piace continua a fingere di voler essere almeno un mio amico e poi finisce per rivolgermi a malapena un soluto forzato?

Vedo la gente divertirsi in pista ballo e decido di buttarmi anche io, non ho voglia di rimanere a fingere di star bene quando lui ha deciso di ignorarmi. Non si rende nemmeno conto di quanto mi possa far star male questo atteggiamento da idiota. Un giorno penso di trovarmi in paradiso, il giorno dopo sono all'inferno e lui mi osserva semplicemente dall'altro fregandosene di come questo possa ferirmi.

BARBARA’ POV.

-Vado a ballare- Annuncia di botto Cara. In realtà non è certo una sorpresa, benché non sia esattamente il suo forte lei si butta sempre in pista, dando sfoggio di se e delle sue pessime doti.

-Ok- Osservo Cara dirigersi in pista da ballo muovendosi scoordinata. Lei pensa di saper ballare, ma le ho sempre detto quanto non sia in grado di farlo. Si ostina a credere di poter diventare accettabile almeno quando beve, ma per lei non ci sono speranze. È semplicemente scoordinata al punto giusto.

-Brava, eh?- Sorride Liam indicandola con la stessa mano con il quale trattiene il suo bicchiere di birra.

-Non le diciamo nulla, per favore. Ci tiene tanto-

Entrambi ridiamo continuando a guardare la ragazza dare sfoggio di se stessa, più che per gli altri lei balla per se stessa; lo fa quando è agiata, quando ha voglia di lasciar scorrere via i pensieri ma soprattutto quando beve tanto. In questa occasione tre delle possibili cause sono concentrate in un unico momento.

Con la coda dell’occhio osservo Louis che non ha smesso di guardarla nemmeno per un secondo. Mi chiedo cosa ci sia di strano in lui: non ha senso volerle stare lontano quando dimostra chiaramente di avere occhi solo per lei; è da immaturi costringersi a non star bene.

-Allora come va con lo studio?-.

-Liam non rompere le palle questa sera- Interviene Louis annoiato e infastidito allo stesso tempo.

So bene quanto possa essere fastidioso quando vedi la ragazza che ti piace ballare in mezzo a tizi che tentano in tutti i modi un approccio con lei, tuttavia è solo colpa sua. Cara potrebbe essere ai suoi piedi, se solo lo volesse davvero.

Per una manciata di minuti nessuno parla, la tensione causata dal malumore di Louis è evidente trasmettendola a noi altri. Osservo Liam decidendo che è giunto il momento di smetterla. -Vi va qualcosa da bere?-

-Ma tu non hai detto di non voler bere questa sera?-

-L’idea è quella, ma se bevo un secondo bicchiere non farà certo male- I due annuiscono, così prendo altri tre bicchieri pieni tornando immediatamente da loro evitando di non farne cadere nemmeno uno. Quando torno sono soddisfatta di essere stata abbastanza brava nell’impresa, ne porgo uno a Louis che mi ringrazia semplicemente con un accenno di sorriso tornando poi a concentrarsi su Cara, la quale continua a ballare indisturbata, o meglio disturbata sicuramente, lei continua a non prestare attenzione a niente.

Mi rimetto al fianco di Liam tornando ad osservare insieme a loro Cara in silenzio. Ogni tanto butto lo sguardo su Liam, il quale ricambia, ed entrambi poi ci voltiamo verso Louis. Non dice nemmeno una parola, sta li fermo, ad osservare la mia amica ballare e facendo qualche smorfia di disapprovazione quando qualcuno tenta di avvicinarsi. A giudicare dai suoi modi Louis deve essere un tipo molto possessivo; non so cosa stia passando adesso per la sua testa, ma suppongo nulla di buono.

Cara a quanto pare deve aver deciso di invitare anche a me a ballare, ma io distratta dal ragazzo alla mia destra non mi sono neppure accorta di lei.

-Guarda che ti chiama- Mi dice Louis scontroso. Volto lo sguardo verso Cara, sta davvero esagerando ma non voglio privarla di quel poco di totale spensieratezza che ha deciso di regalarsi per questa serata. Sembra davvero provata dall’atteggiamento contradditorio del ragazzo che le piace, nonostante sembri lei è una ragazza fin troppo fragile, che si lascia trasportare dagli eventi con fin troppa facilità.

-Ho visto, ma voglio vedere quanto ancora sia in grado di rendersi ridicola-

-Credo si sia resa sufficientemente ridicola- Vorrei replicare, ma vengo distratta da Liam che sta dandomi della cattiva.

Faccio la linguaccia al ragazzo. -Liam, ma l’hai vista?-.

-Non sa ballare-. Commenta prendendosi gioco di lei.

-Assolutamente no!-. Entrambi ridiamo. In quel preciso momento i nostri occhi si scontrano, quasi come se tutto si annullasse una strana sensazione di benessere mi inonda; tutto diventa il nulla per una manciata di secondi, come è già successo quando sono con lui. Per una strana ragione Liam riesce a farmi star bene, non allo stesso modo, ma quasi vicino a come stavo con Zayn; quando sono con lui il mio passato sembra quasi non esserci mai stato, così che dolore e tristezza vengano mandati al tappeto da questa nuova sensazione. I suoi occhi e il suo sorriso sono come la mia medicina, mi bastano sono quelli per star meglio, per ridere con lui e annullare tutto il resto.

Ma mi sento allo stesso modo in colpa, così che i miei sentimenti già confusi lo diventino ancora di più; vorrei davvero vivermi ogni istante con lui, ma non posso ancora farlo. Ho qualcosa dentro di me, che continua ad urlare di non dimenticare, di non cancellare quanto di bello ho creato e ho vissuto. Il mio sorriso si trasforma, torno seria e Liam capisce che qualcosa non va.

-Vado a prendere da bere- Annuncio scappando via il più velocemente possibile, sperando non mi segua.

Ho deciso di non bere, ma non sembra che lo stia realmente facendo. Torno al bancone prendendo un terzo bicchiere e lo mando giù in due lunghi sorsi. Strizzo gli occhi quando l’effetto è più potente di quanto immaginassi. Guardo in direzione di Cara e lei sta ancora indicando verso me, continuano a mimare di raggiungerla a ballare, così senza pensarci ancora e preferendo lei a tutto il resto mi butto in pista scappando da tutto e tutti.

Sollevo le braccia al cielo scuotendo la testa e urlando.

-Finalmente!- Cara mi raggiunge scuotendo anche lei le braccia come le indico di fare sperando possa in qualche modo rendere migliore la sua performance.

Un attimo dopo mi avvicino a Cara cercando di parlarle all'orecchio. -Scusa, ma credo che questa sera torneremo a casa a piedi-

Lei scoppia a ridere non preoccupata delle conseguenze. –Io lo sapevo sarebbe finita così-

Negli ultimi tempi, sembra che tutto  ciò che dica o faccia non sia mai realmente come avevo prefissato dovesse essere; tutto mi sfugge di mano con una facilità inaspettata. Non vorrei che tutto ciò si ripetesse ancora e ancora nel tempo, sopratutto quando sono ad un passo dalla fine. Mi volto in direzione dei ragazzi, stanno entrambi guardando noi. Lo stesso sguardo attendo e vigile di Louis adesso si ripete in quello di Liam. Non vorrei nemmeno far scivolare lui giù con me, tuttavia non riesco a farne a meno.

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