Capitolo 14.

POV'S ZAYN.

Mi manchi.

Questa mattina mi sono svegliato trovando questo messaggio di Barbara, l'ennesimo mi manchi da quando sono andato via. Sono trascorse ormai diverse settimane da quando ho lasciato lei e la mia famiglia per ritrovare la mia vera famiglia, e forse anche parte della mia vita. Per tutto questo tempo ho aspettato il momento opportuno per compiere questo passo importante: conoscere la sorella che non ho mai visto.

Stamattina Christine è più sopra le nuvole del solito; non capisco mai se sia felice o triste, arrabbiata con qualcuno o semplicemente lei è così per natura. Credo che odi profondamente lavorare a questa Rubrica, al quale Mitch ha impelagato entrambi. Ma al contrario suo, io ho fatto di tutto per ottenere questo posto, so che si tratta dell'unico mezzo che mi può permettere di avere un legame di qualsiasi tipo con lei. Non ho ancora avuto il coraggio di raccontarle la verità ma spero di poterlo fare al più presto; prima voglio conoscerla un po', vorrei poter instaurare una sintonia tra noi, che mi permetta di poter essere il più a mio agio possibile quando quel giorno arriverà.

Mi ha invitato a cena qualche giorno fa e io le ho detto di si, suppongo di dover cogliere ogni occasione. Ci siamo salutati dopo il lavoro con la conferma che questa sera ci saremo rivisti e io non vedo l'ora, ma sono nervoso. Vorrei non commettere nessuno sbaglio. Voglio che ai suoi occhi io sia la persona perfetta. Mi piacerebbe poter far si che si fidi di me.

****

Questa sera l'incontro con Abby, l'amica di Christine, è stato pieno di sorprese, per un attimo ho creduto di morire quando ha notato la somiglianza tra noi. Anche io fin dall'inizio ho cercato di trovare punti in comune, ma non credevo fossero così evidenti.

Parlare di destino non era mai stato così interessante come questa sera. C'è allora davvero qualcosa che ci spinge ad essere legati ad un'altra persona anche quando noi crediamo che non sia così, quando pensiamo che non ci sia futuro per noi? Questo succede non solo nell'amore, ma anche in tutto il resto, a quanto pare c'è sempre qualcosa di superiore che lega le persone e le cose, indifferentemente dal loro vero volere.

Io ho deciso di non rimanere legato ad una donna credendo che la mia decisione fosse quella giusta, ma adesso non ne sono più tanto sicuro. In fondo, però, se esiste il destino, vorrà dire che ci incontreremo ancora, in un modo o nell'altro, le nostre vite potranno sempre essere legate l'una all'altra, se questo dovrà essere.

Mi lascio andare sul divano accendendo la tv e cercando qualche stupido programma televisivo che mi eviti di pensare, ma soprattutto che mi tenga lontano dall'idea di telefonarle. Non avrebbe senso farlo, ma nonostante ciò non smetto di pensare che sarebbe bellissimo riascoltare la sua voce o la sua risata dopo tutto questo tempo.

Faccio scivolare il dito sullo schermo quando appare la nota di un nuovo messaggio. Alcuni miei amici hanno deciso che tenermi aggiornato sulle ultime novità era una buona idea, soprattutto se queste riguardano Barbara. Sembrerebbe che abbia continuato a frequentare la scuola e abbia ripreso ad uscire con Cara, pare l'abbiano vista uscire un paio di volte con lei e con la nonna.

Sono sicuro che lei e Christine andrebbero d'accordo, avrebbero molto di cui parlare soprattutto perché entrambe sono due ragazze in gamba; magari un giorno racconterò questa storia a Christine, le dirò di Barbara e lei saprà essere un'ottima ascoltatrice.

Decido di scriverle un messaggio: "Ho trascorso una bella serata. Buona notte Zayn x"

"Ho trascorso una bella serata anche io. Grazie! xx"

Sono felice sia stata bene in mia compagnia, è bello sapere che siamo riusciti in così poco tempo a costruire quello che in tutto questo tempo c'è mancato. Quando le dirò la verità so che sarà dura, ma sono certo che il nostro rapporto sarà ancora più forte. Ho solo bisogno di tempo, di capire, di sapere che posso davvero essere sincero con lei e non sconvolgere la sua vita, tanto da non permetterle di superare la notizia. Voglio prima assicurarmi che tutto ciò possa non essere un problema, quando sarò certo non aspetterò un minuto di più e le racconterò tutto quello che c'è da sapere. Mi stupisco che i suoi genitori non le abbiamo detto nulla, i miei lo hanno fatto fin dall'inizio dicendomi come stavano le cose senza dire altre bugie. Ho delle sorelle fantastiche nonostante sappia che nelle loro vene non scorre il mio stesso sangue, ma sono felice ugualmente perché in loro ho sempre avuto basi solide su cui contare. Spero lo stesso sia stato per Christine.

*******

Avendo ripreso a frequentare l'ultimo anno di università qui a Londra, mi sono fatto anche io degli amici. Non credevo che avrei avuto vita facile in una città che non è la mia, ma a quanto pare mi sono sbagliato. Infatti questa sera mi hanno invitato ad uscire con loro e sono stato ben felice di accettare il loro invito, perché dire di no mi sembrava poco carino.

Sono quei tipici locali londinesi all'ultima moda, dove la gente rimane ad osservare dai loro super privè e chi non può permettersi un tavolo preferisce ballare senza sosta. I miei due amici sono due di quelli che preferiscono un tavolo e una bottiglia di vodka, il che mi sta bene non essendo né un bravo ballerino, né un grande amante da discoteche.

Kyle è il ragazzo intelligente del gruppo, lui sa davvero tutto. Puoi domandare qualsiasi cosa su qualunque argomento e lui saprà sempre cosa dire in proposito, con i suoi occhiali da nerd e la sua aria da ragazzo introverso riesce sempre a stupire tutti quanti.

-Zayn allora, ti piace questo posto?-. Annuisco preferendo risparmiare la voce. Prendo un bicchiere di vodka liscia mandandolo giù tutto d'un sorso.

Max, invece, è più simile a me, ama divertirsi ma non per forza dentro una discoteca, lavora e studia e ha tempo per gli amici in occasioni rare come questa di stasera. Abbiamo deciso di regalarci un momento per noi perché lo stress, lo studio e il lavoro è molto alto per adesso.

-Deve arrivare un mio amico, si chiama Daniel Sharman-.

-Come lo hai conosciuto?-.

-Anni fa, lui adesso è direttore di un piccolo giornale, è un bel tipo-. Spiega. -Ti piacerà!-.

Annuisco tornando ad osservare la pista da ballo dove posso intravedere un viso familiare: Christine. Sta ballando con un gruppo di amiche, una di queste è Abby, l'amica dell'altra sera a casa sua, quella del destino e della sua teoria che mi ha fatto riflettere per tanto tempo.

Max, poi, si solleva salutando il nuovo arrivato che immagino sia Daniel. Saluta cordialmente anche me e Kyle. -Ciao-.

-Piacere Daniel-.

-Zayn-.

Christine sta ancora ballando sembra che si stia divertendo e non vorrei disturbarla in questo momento, ma mi piacerebbe tanto salutarla e sapere come sta.

-Cosa guardi?-. Mi domanda Max.

-La ragazza in fondo, quella mora che balla con quel gruppo di ragazze, le vedi?-.

Annuisce stringendo gli occhi. -Carine, tutte quante!-.

-Come la conosci?-.

-Lavoriamo insieme alla Rubrica, ricordi?-.

Annuisce per una seconda volta. -Come si chiama?-. Stavolta è Daniel ad intervenire.

-Christine-.

-E' molto bella-.

-Si-. Suppongo che sia difficile da intuire che quella è mia sorella, e sono convinto che tutti quanti pensino io abbia una cotta per lei o che voglia andare a letto con lei. In fondo non ci sarebbe nulla di male, è lecito pensarlo, ma mi viene comunque da ridere pensando alla faccia di tutti quanti quando sapranno la verità.

-La raggiungo!-. Mi congedo non volendo aspettare un minuto di più seduto a questo tavolo, voglio parlare con lei almeno un po'.

La osservo mentre anche lei si allontana dal gruppo di sue amiche, attendendo le sue prossime mosse aspetto in disparte: torna a sedersi al suo tavolo, ordinare qualcosa e poi chiudere gli occhi.

-Christine!-. La richiamo sperando di non darle fastidio. Apre gli occhi stupendosi di vedermi ma sorridendo comunque felice, forse, di trovarmi li. Mi riempie di gioia sapere di non essere stato fuori luogo.

-Ehi Zayn!-. Il suo sorriso fa sorridere anche me e mi avvicino cauto così che possa parlarle un po'.

-Va tutto bene?-. Alla fine mi siedo al suo fianco, senza aspettare che sia lei a chiedermelo di fare.

-Si, perché?-.

-Stavi qui ad occhi chiusi. Sola!-.

Sorride ancora e dal modo con il quale lo fa suppongo che abbia bevuto un po' troppo. -Sì hai ragione, ma avevo bisogno di prendere fiato e prendere qualcosa da bere!-.

-Ti stai divertendo?-.

-Si molto, o almeno credevo di farlo. Poi sai com'è, arriva il momento che preferisci startene da solo e.... brindare alla mia salute!-. Dice sollevando il drink che le è stato appena portato da una delle cameriere del locale.

-Ottimo!-. Manda giù un sorso del suo drink. -Sei con qualcuno?-. So che non è qui da sola, ma non voglio nemmeno farle credere che la tengo sotto'occhio da quando mi sono accorto che lei si trovava nel mio stesso locale.

Dice qualcosa ma io non riesco a comprendere, così si avvicina al mio orecchio, il quale io le porgo facendomi un po' più vicino a lei. -Con amiche-.

-Christine?-. Una seconda persona interviene in quel preciso istante, facendo si che entrambi ci voltiamo ritrovandoci di fronte un ragazzo un biondo ben vestito. Christine cambia improvvisamente umore, si agita e si dimena come se quel ragazzo riuscisse a metterla in soggezione semplicemente guardandola negli occhi. Si vede benissimo quanto gli piaccia e si vede bene quanto a lui piaccia lei; suppongo che sia qui per me, perché mi ha visto parlare con lei.

-Niall?-.

-Cosa fai?-. Le dice brusco, tenendo le mani dentro le tasche del suo pantalone rimanendo immobile di fronte a noi.

-Cosa mi vedi fare?-. Gli dice sollevando il suo drink divertita, nascondendo la tensione che io invece percepisco ci sia tra loro.

Gli occhi azzurri del ragazzo osservano lei mandare giù un altro sorso e la guardano con aria seria. -Credo tu stia bevendo troppo-.

-Credo tu non sappia quanto abbia bevuto, visto che sei stato impegnato tutta la sera a lasciarti circondare da ragazze seminude-.

Il ragazzo sorride, lei invece sembra fare sul srio. -Guarda che quelle erano solo amiche!-. Le spiega.

Christine fingendosi indifferente alla sua spigeazione poi si volta verso di me. -Niall, ti presento Zayn-.

Guardo Niall cercando di capire cosa sia per Christine e immagino lui faccia lo stesso con me, entrambi con obiettivi diversi miriamo alla ragazza seduta al mio fianco. Rimane fermo sul posto pochi secondi, allungando una mano verso me solo quando sono il primo ad avvicinarmi cordialmente.

-Hai intenzione di rimanere li impalato?-. Gli chiede scorbutica. A quanto pare deve piacergli molto.

Niall osserva me per una manciata di secondi prima di risponderle ma sono certo che non ha intenzione di lasciarci soli un minuto di più. -No, mi siedo-.

La tensione che si respira è davvero troppa, non so se andare via possa essere la scelta migliore oppure lo è quella di rimanere; il problema è che mi dispiacerebbe lasciare Christine solo per lasciarla in compagnia di un ragazzo che non so nemmeno cosa sia per lei. Continuando a guardarsi e vorrei capire se lui sia solo il tipico ragazzo che ha intenzione di portarsela letto, e in quel caso io non potrei permetterglielo, oppure è interessato a lei, e le mia presenza qui è superflua;

-Quindi Zayn allora tu cosa sei?-. Chiede il biondo una resosi conto di non essere solo, qui con lei.

-Lavora con me, siamo colleghi-. Anticipa Christine.

-Sei un giornalista?-. Domanda.

-Uno scrittore. Lavora con me alla rubrica per pagarsi gli studi. Fa anche lui lettere sai?-. Ancora una volta è Christine a parlare per me. Mi viene quasi da ridere ma mi trattengo.

Ma alla fine quando lei si stanca di stuzzicare Niall riesco a prendere la parola e parlare io per primo. Non conosco Niall ma ogni mia domanda è motivo per sapere molto di più su di lui; vedo soprattutto come Christine continui a guardarlo e lo stesso fa lui con lei. Spero tanto che questa storia non sia motivo di turbamento per lei, perché so già di non poter sopportare che qualcuno la faccia soffrire.

Christine, alla fine, si è arresa continuando a consumare il suo bicchiere e fingendo che la conversazione intrapresa tra me e il ragazzo biondo non le dia nessun tipo di fastidio. Ma io non credo sia così. In più ha svariate volte tentato un approccio con me non riuscendo ad ottenerlo a causa del tempismo di Niall. Quando lei ha tentato di pormi anche una sola domanda concentrando la mia attenzione su di se, lui ha fatto in modo che ciò non accadesse: sembrava una lotta continua tra i due dove io rappresentavo solo l'oggetto. Quasi fossi un modo ulteriore per permettergli di continuare il loro gioco di sguardi e battute continue.

-Allora Christine, vogliamo andare?-. Un gruppo di ragazze sopraggiunge. Nessuna di loro sembra essere abbastanza lucida da poter tornare a casa da sola così mi preoccupo io stesso di riaccompagnarle a casa se fosse necessario farlo.

-Credo abbiano preso un taxi-. Interviene Niall bruscamente.

-Guarda che Zayn voleva essere solo gentile-. Ancora una volta Christine parla prima di me. Suppongo che l'obiettivo sia proprio quello.

-Siete venute in taxi, no? Non vedo il motivo per cui dobbiate disturbare Zayn!-. Christine si mette in piedi adirata e sbuffando raggiunge le sue amiche, che per tutto il tempo non hanno smesso di ridere e parlottare tra loro.

-Ciao Zayn!-. Dice Abby sollevando la mano con enfasi e ridendo subito dopo. Dice qualcosa all'orecchio dell'unica bionda del gruppo, la quale mi fissa e poi fissa il biondo terminando la sua azione con una risata.

-Ciao-.

-Bene, grazie per la compagnia, buona notte!-. Christine mi rivolge un sorriso eccessivo, ma dubito che sia davvero per me questo sorriso. Con la coda dell'occhio fissa Niall, che a sua volta fissa lei con sguardo truce. Si fanno la lotta anche se non è necessaria questi due.

-Buona notte-. Mi sollevo, lasciando il tavolo e salutando Niall, che invece continua a fissare il gruppo di ragazze allontanarsi.

-Ciao-.

-Ciao-. Risponde ma so bene che le sue attenzioni sono ancora rivolte a lei.

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