Capitolo 13.
(SUGGERISCO A QUANTI VOGLIANO ASCOLTARE LA CANZONE DI FARLO DURANTE IL PUNTO DI VISTA DI BARBARA. CREDO C'ENTRI DI PIù CON LO STATO D'ANIMO DI LEI CHE DI CARA.)
CARA'S POV.
Questa mattina mi sono svegliata positiva: ho deciso che sarà una giornata bella fin dall'inizio e piacevole fino alla fine. Non ho intenzione di farmela rovinare da niente e nessuno, neanche dalla Smith e da un compito a sorpresa. Credo che bisogna ogni tanto regalarsi queste giornate positive, perché ti aiutano a star meglio con te stesso e con gli altri. Varco la soglia di ingresso della scuola con un sorriso a trecentosessanta gradi stampato in viso con il mio nuovo zaino Harrold blu giunto direttamente da Londra, regalo dei miei per il mio compleanno settimana prossima. Forse arriveranno anche loro, la nonna dice che vuole organizzare una cena e loro pensano di esserci, ma non voglio illudermi perché è sempre la stessa storia da ormai diciannove anni e mi sono già illusa a sufficienza.
Vedo Barbie poco distante tirar fuori i suoi libri diligente come sempre, assicurandosi di non aver lasciato nulla dentro il suo armadietto, fin troppo ordinato secondi i canoni della sottoscritta. Dall'altra parte invece giunge Liam Payne, alias ragazzo x, che si ferma proprio davanti a lei.
Cosa diavolo mi sono persa?
Si salutano tranquillamente, scambiando qualche parola e poi lui va via mentre lei rimane con un sorriso da ebete in viso e i libri tra le braccia dimenticandosi del suo armadietto, della sua cartella e dimenticandosi perfino di me. Ci siamo sempre aspettate ma lei non si è nemmeno accorta che io sono a due passi a lei e che ho visto tutto.
-Barbie!-. La chiamo recuperando la sua cartella, lasciata ai piedi del suo armadietto aperto. -Barbara!-.
Si volta sorridendo. -Ciao Cara-. La sua espressione particolarmente sognante mi preoccupa. La osservo con attenzione e non posso credere a ciò che vedo: a Barbara piace un ragazzo! So che non lo ammetterebbe nemmeno sotto tortura, per lei è impensabile permettere a qualcuno di prendere il posto di Zayn, soprattutto perché sono solo trascorsi pochi giorni. Ma io penso che certe sensazioni non posso essere controllate, ti piace qualcuno quando meno te lo aspetti, quando pensi che sia impossibile poter dimenticare qualcuno che hai amato per tanto tempo.
-Tutto bene?-.
-Si, perché?-.
-Hai appena salutato ragazzo x come se non ci fosse ragazzo migliore di lui su questa terra, con un sorriso che acceca e due occhi da innamorata-.
Barbara solleva gli occhi al cielo riprendendo a camminare. -Sei esagerata-.
-Hai dimenticato perfino lo zaino e l'armadietto aperto-. Le ricordo sollevando l'oggetto e indicando poi l'armadietto, ovviamente ormai chiuso.
Si ferma nuovamente osservando lo zaino. -Oh cavolo, non mi ero accorta-. Si giustifica imbarazzata, prendendo e buttando dentro a quello i libri che teneva in braccio.
Sembra abbastanza svampita!
-Vedi?-. Incalzo vittoriosa e maliziosa.
-Cosa?-.
-Liam Payne, sguardo dolce e sorriso da ragazzino ha fatto colpo!-. Scuote la testa sorridendo, ma cercando di nasconderlo; tuttavia sono esperta in questo genere di situazioni, alla mia amica piace un ragazzo ed è palese al mondo intero tranne che a lei.
-Tu vedi possibili amori dovunque, solo perché sei cotta di Louis-.
-Possibile!-. Sollevo le spalle.-..però tu sicuramente piaci a lui-. Camminiamo l'uno a fianco dell'altra recandoci presso la nostra aula di storia contemporanea. Non ho mai capito perché ho deciso di frequentare questo corso avanzato, visto che non capisco nulla durante quelle lezioni per lo più sempre noiose.
-Smettila-. Dice prendendo posto al nostro banco in fondo all'aula e io insieme a lei, recuperando infine entrambe il libro. Barbara solleva i capelli come è suo solito fare con una matita, mentre io controllo che il trucco sia a posto.
-Oggi mi sento positiva-. Le dico confermando il mio stato d'animo con fermezza mentre controllo che il rossetto sia a posto.
Con la coda dell'occhio le vedo sollevare un sopracciglio, così capisco di doverle quanto meno delle spiegazioni del perché abbia deciso di adottare questa filosofia. -Ho pensato di regalarmi dei flussi positivi perché essere positiva mette allegria, pensi che tutto possa andare bene comunque-.
-Sta funzionando?-. Controlla che i capelli siano stati legati bene, mentre io ripongo il mio specchietto all'interno dell'astuccio.
Guardo l'ora sul mio orologio da polso. -Sono le otto e trenta del mattino e il sole splende alto nel cielo, la mia migliore amica ha una cotta e...-. In quel preciso momento Louis Tomlinson varca l'ingresso dell'aula, accompagnato da una nostra compagna di corso. -Louis Tomlinson ha deciso che frequentare il corso di storia contemporanea non poteva essere scelta migliore, per di più intrattenendosi a conversare con quella scema di Olly!-. Mi accascio mandando a quel paese ogni buon proposito della giornata, non ho speranze a quanto pare.
Olly non ha nulla che non vada bene, è una brava ragazza, carina, intelligente, una di quelle che potrebbe toglierti il ragazzo da sotto gli occhi senza fare assolutamente nulla, semplicemente rimanendo se stessa e sorridendo con il suo sorriso perfetto. Non l'ho mai vista come una possibile nemica non pensando di aver mai avuto nemici in questo campo, ma il ragazzo dagli occhi penetranti e la sua incredibile loquacità ha deciso di non filarmi nemmeno a pagarlo, così ogni possibile ragazza diventa un una nemica da abbattere.
Barbara sorride. –Sei irrecuperabile!-. Guardo entrambi prendere posto tra i primi posti. Lei sembra molto interessata a quanto lui le stia raccontando. A giudicare dalla sua espressione sognate, le deve perfino piacere molto. Lui sorride di tanto in tanto, scuotendo la testa quando lei prende la parola. Siedono in due banchi diversi ma abbastanza vicini da poter continuare a parlare.
-Dovresti proporgli di uscire-.
Sospiro con aria abbattuta mentre Barbara sogghigna nascondendosi. -Sei fuori?-.
-No-. Afferma convinta. -..almeno ti toglieresti quell'aria da scema che tieni ogni volta che lui si trova nel raggio di un miglio-.
-Guarda che lui ha l'aria da scemo quando mi vede!-. Le rispondo infastidita.
-Sei un'illusa-. La mia amica continua a ridere mentre io senza speranze ammetto quanto abbia ragione; mi accascio al banco priva di ogni illusione, con la mia filosofia ormai andata e con la voglia di sprofondare negli abissi del mondo senza più riemergere da questi.
Dopo la mia sfuriata in caffetteria non ho nessuna speranza che Louis voglia davvero conoscermi, mi evita come se fossi portatrice sana di ADS, non lo capisco! E' vero non ci conosciamo poi così tanto, forse avremo si e no scambiato qualche battuta, ma penso sia chiaro che io sia interessata a lui, non deve far altro che avvicinarsi e parlarmi come tutti hanno sempre fatto.
-Guarda che così lo sciupi!-. Durante la lezione Barbara mi sussurra all'orecchio ridacchiando come una bambina infantile per avermi appena beccata a fissare il ragazzo che mi piace. Sta con la testa china sul libro, annuendo di tanto in tanto stando a sottolineare al professore che lui sta davvero comprendo quanto dice. Ha smesso di parlare con Olly non appena il professore ha messo piede in aula e non le ha più rivolto uno sguardo da allora. Fortunatamente è l'unica cosa positiva dell'intera lezione.
-Smettila di prendermi in giro-. Poggio la guancia sul mano, con il gomito poggiato sul banco e lo sguardo rivolto sempre a lui.
-Non è colpa mia se il ragazzo ha altro per la testa..-.
-Signorina Palvin e Delavingne!-. Il professore ci richiama facendo sobbalzare. -..immagino ci sia qualcosa di più interessante della mia lezione per aver deciso di intraprendere una conversazione proprio in questo momento-. Calvin è un uomo alto, magro, con due occhiali il doppio della sua faccia e un accento americano che fa davvero schifo. Eppure è il nostro insegnate e dobbiamo sorbircelo. -Volete rendere partecipi il resto della classe?-.
Alla faccia della giornata positiva. -Ci scusi-. Entrambe abbassiamo lo sguardo sul nostro libro. Gli occhi di tutti sono su di noi ovviamente e il silenzio cala, è fastidioso quanto imbarazzante.
Nonostante tenga lo sguardo abbassato so che Calvin ci sta ancora fissando. Ho visto come fissa gli altri in queste occasioni e ho imparato a spese degli altri che è meglio non incontrare il suo sguardo in questi momenti. -Bene, riprendiamo da dove eravamo rimasti-.
BARBARA' POV.
Odio essere rimproverata durante l'ora di lezione, non mi piace; soprattutto perché sembra che tutti siano innocenti e in questo caso solo io e Cara colpevoli.
Ultimamente ammetto di aver cominciato a lasciarmi andare un po', stanca di essere la solita ragazza seria. Ho deciso di iniziare a prendermi del tempo per me stessa divertendomi come qualsiasi altro ragazzo della mia età. È inutile continuare a soffrire senza nemmeno provare a dimenticare. Non ha senso, lui non tornerà da me.
Per il resto della lezione rimango in silenzio, osservando come Cara non perda occasione per guardare Louis; a quanto pare sembra davvero interessata. Forse potrei aiutarla, parlare con lui, chiedergli come mai non sembra essere nemmeno un po' interessato alla mia amica. Potrebbe essere un modo nuovo per distrarmi e non pensare a quanto accade nella mia vita.
Ammetto che Liam ha lasciato una strana sensazione in me, da quando abbiamo avuto quella conversazione in sala studio. In più non ho smesso di pensare a lui in generale, anche questa mattina quando ci siamo salutati avevo il cuore che batteva forte e la sensazione di tremore alle gambe che non sentivo più dai tempi di Zayn. Solo lui mi faceva sentire in questo modo.
Alla fine ho anche rinunciato all'idea di scrivergli, perché mi faceva sentire patetica solo l'idea di farlo. Avrei voluto farlo lo ammetto, ma in qualche modo Liam è riuscito inconsapevolmente a sviare le mie intenzioni.
-Ragazzi, non dimenticate di studiare i nuovi capitoli. A fine mese vorrei proporre un test e gradirei che vadano meglio del precedente. Chiaro?-. Calvin è costretto a sollevare il tono di voce cercando di prevaricare sulla confusione che nasce ogni volta che il suo della campanella annuncia la fine di una lezione.
-Rimani?-.
Scuoto la testa mentre ripongo il libro nello zaino. –Vado a lezione di danza, ho bisogno di rilassarmi un po'-.
-Quindi non segui le lezioni successive?-.
-Oggi no-. Cara annuisce ma non aggiunge altro, sa benissimo quanto sia difficile per me questo periodo e la ringrazio per rimanere comunque al mio fianco in silenzio, senza fare domande.
-Tu cosa farai invece?-.
-Io proseguo il mio stalkeraggio-. Mi strizza l'occhio prima di lasciarmi da sola, immagino che non abbia nessuna voglia di deporre le armi anche se Louis sembra essere stato abbastanza chiaro. Vorrei avere il suo stesso coraggio alle volte, lei sta inseguendo quello che vuole e ci sta provando con tutta se stessa.
Lascio la scuola dirigendomi alla mia lezione di danza in totale solitudine come mi è sempre piaciuto fare. Mi piacerebbe riprendere a ballare con impegno, ma so che lo studio non me lo permetterebbe, perciò mi accontento di quelle poche ore che ho a disposizione. Avere il massimo dei voti è difficile, non posso permettermi distrazioni soprattutto quando so che mi occorre quella borsa di studio per frequentare l'Università ad Oxford. Papà nonostante lavori tanto non potrebbe permettersela, ma io ho non voglio lui sacrifichi la sua vita così tanto per me, ripagarlo con lo studio mi sembra il minimo che possa fare.
-Ehi Barbara, in anticipo oggi eh?-.
-Scusa Taylor, spero non sia un problema-. Poggio la borsa con i libri sul pavimento di legno recuperando la mia borsa da danza, che solitamente lascio qui sapendo di dover venire dopo scuola.
Taylor è la mia insegnate, una donna che ha lasciato tutto per la famiglia, continuando la sua passione aiutando gli altri a coltivarla; io non ho mai ambito ad una carriera da professionista nonostante secondo lei avessi le giuste doti per farlo, ho preferito concentrami su qualcosa di più solido perché voglio costruire il mio futuro su basi solide. Avrei voluto farlo insieme a Zayn in più.
-Ti lascio sola-. Taylor mi sorride con i suoi splendidi occhi castani e capelli legati al solito modo, prima di lasciare la stanza con gli specchi. Ormai sola indosso la mia tutina rosa e gli scalda muscoli, raccolgo i capelli e mi sciolgo un po' prima di iniziare. Ho bisogno di non pensare, di dimenticare tutto e cancellare i pensieri negativi; se la filosofia di Cara non ha funzionato con lei potrebbe magari farlo con me.
Pensare in positivo per star bene con me stessa è quello che mi ci vuole.
Spingo i passi sul parquet quando accendo lo stereo, lasciando che la musica mi dia la giusta carica: avanti e indietro spingo le mani, sollevo una gamba e poi la butto in avanti a ritmo. Continuando con passi diversi imparati negli anni di studio.
Lascio che tutto scorra via come acqua, la mia mente si libera il mio corpo si riscalda. Evito di pensare a tutto ciò che è negativo, immaginandomi felice per quello che vale insieme al ragazzo che amo ancora, nonostante tutto. Non puoi dimenticare così facilmente qualcuno che hai amato per così tanto tempo, hai bisogno del tuo tempo e di prendere coscienza. Imparare a cavarsela da soli ricordando a te stessa che se lui non è qui, vuol dire che non mi ha mai amato abbastanza.
Ore più tardi, sdraiata sul letto di camera mia in pigiama, dopo una doccia rigenerante osservo il testo vuoto del mio messaggio. So che non dovrei farlo ma non riesco a farne a meno. Digito quelle due parole apparentemente semplici ma difficili da ammettere.
"Mi manchi".
Guardo il display pochi secondi con nessuna speranza che lui possa rispondere. Poi lo spengo rimanendo a osservare il soffitto con le mani sulla pancia e le gambe incrociate. Chiudo gli occhi stanca. Alla fine basta essere forti, no?
FOTO A LATO DI MOONLIGHT92.
GRAZIE MILLE DI TUTTO, MI SCUSO SE NON RISPONDO SEMPRE AI COMMENTI <3 A PRESTO!
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