Capitolo 1.

 BARBARA’POV.

Ho conosciuto Cara quando andavo all’asilo. Abbiamo legato fin dal primo giorno come se fosse giusto che io e lei diventassimo amiche per il semplice fatto di essere una l’opposto dell’altra.

Io mora, lei bionda; lei pazza, io tranquilla; io povera, lei ricca; io dolce, lei acida. Praticamente ci siamo sempre compensate a vicenda e lo continueremo a fare anche in futuro; rimarremo sempre insieme, l’una per l’altra di fronte a qualsiasi ostacolo si metta sul nostro cammino.

Se lei riuscisse anche a studiare potremmo prendere il diploma insieme e fare finalmente il viaggio del diploma sempre sognato, a bordo di un furgoncino, blu, Volkswagen, alla scoperta di nuovo posti mai visti prima.

Ci piacerebbe girare la California per prima cosa.

Bradford non offre molti svaghi, siamo in qualche modo costrette a crearceli da soli e solitamente quella più propensa è sempre lei; pronta sempre a scoprire cosa nuove e sensazioni diverse. Proprio adesso, infatti, ha deciso che aspettare ragazzo x sia la scelta migliore per far trascorre il suo pomeriggio tralasciando i nostri studi.

Ragazzo x è il nome in codice che abbiamo deciso di dare ad un nostro compagno di scuola, che già da due anni si aggira nel mio quartiere nonostante lui abiti dall’altra parte della città.

-Oggi è in ritardo-. I suoi occhi azzurri scrutano da più di mezz’ora la strada, sposta la tendina, guarda prima a destra e poi a sinistra e frustrata torna sul libro di filosofia nemmeno iniziato a leggere.

-Guarda che quel libro non si studia da solo!-. La rimprovero come ogni volta poco interessata all'arrivo di quel ragazzo. Lei è una ragazza intelligente ma quando si parla di libri e studio quello diventa un mondo dove Cara Delevingne sembra l’unica a non sapere nemmeno quale strada percorrere.

Fa la linguaccia stanca dai miei continui rimproveri. –Lo so, stupida! Ma io voglio solo sapere perché il bel ragazzo x non si è ancora presentato all’appuntamento-.

-Ma se non sappiamo nemmeno dove va!-. Ragazzo x è praticamente un mistero per noi. Lui ogni santo giorno da ben due anni, alle quattro, si presenta qui e finisce chissà dove, a fare chissà che cosa. Cara ha tentato di pedinarlo per scoprire dove andasse tutte le volte ma io mi sono  imposta, la gente avrà pure il diritto a fare quello che caspita gli passa per la testa senza bisogno che uragano Cara stia li a intromettersi nei loro affari, no?

-Lo sapremmo se tu una buona volta me lo lasciassi pedinare-.

-Si ma non sarebbe giusto!-. Obietto.

-Barbie sei noiosa-. Ed esce di nuovo la lingua allargando la tenda nuovamente. La sua aria sconsolata mi fa capire che non è ancora arrivato.

Guardo l’orologio e sono già le quattro passate, ragazzo x è sempre stato puntuale sarà successo sicuramente qualcosa.

Cara e i suoi stupidi dubbi! Meglio tornare a studiare.

Il professore ha fissato un test per la settimana prossima e sicuramente ho molto da rivedere se voglio quanto meno andare bene. È importante che io ottenga una borsa di studio se voglio andare all’università e questa la otterrò solo se prenderò il massimo dei voti in tutte le materie. Non posso assolutamente lasciarmi distrarre da ragazzo x per nulla al mondo.

-Eccolo!-. Urla di gioia d’improvviso. Sollevo la testa prima china sul mio amato libro di filosofia per vedere Cara muoversi in uno strano balletto esultando allegramente.

-Cosa stai facendo?-. La domanda soffocata da una risatina, che non posso trattenere.

-Sto esultando perché ragazzo x sta seducentemente passando di qui con mani in tasca e passo più veloce del solito, guarda!-. Allarga la tendina e io lo vedo. Vedo ragazzo x camminare velocemente nel suo abbigliamento da ragazzaccio capelli coperti dal capellino e gli occhi castani fissi sulla strada; mi avvicino curiosa mentre Cara mi osserva maliziosa. So quello che ho detto ma sono curiosa anche io di sapere dove vada questo ragazzo ogni santo giorno.

Solita strada: passa per casa mia, attraversa la strada, supera il grande albero di cipresso e infine svolta a sinistra in una piccola stradina che solitamente conduce ad altre mille case come la mia.

-Giuro che prima o poi lo seguo!-. Avverte allungando il collo per seguirlo ancora, prima che scompaia del tutto dalla nostra visuale.

-Cara, ma i cavoli tuoi mai. Vero?-.

-Guarda che stai fissando anche tu-. Sghignazza mentre lo vediamo superare il grande albero di cipresso e infine svoltare alla prima a sinistra. –Sparito!-. Annuncia dispiaciuta e crollando sul divanetto vicino la finestra.

-Già-. Torno a sedermi sul tavolo di fronte a lei cercando di recuperare la concentrazione persa a guardare il ragazzo x.

-Barbie?-. Mi chiama ancora Cara obbligandomi ancora una volta ad abbandonare ogni possibilità di studio.

-Dimmi?-. Sbuffo.

-Zayn?-.

Silenzio.

CARA’S POV.

Io e Barbie siamo fin troppo amiche e legate l’una all’altra per non sapere cosa la stia turbando in realtà. Lei è agitata non per il test che dubito fortemente io possa superare, visto che scopa-ogni-tanto-prof ha deciso di fissarlo a solo due settimane prima della fine del semestre. Come pensa che un’asina come me possa mai superarlo, se non mi viene concesso nemmeno il tempo necessario per studiare?

I suoi occhi sono tristi non appena il nome del ragazzo moro viene pronunciato. Presto andrà via dimenticandosi di lei e di ciò che fino ad oggi li ha legati, per andare alla ricerca della sorella mai conosciuta.

Barbara Palvin, è una ragazza che ha sempre avuto bisogno di lui, anche quando io c’ero lui era essenziale nella sua vita, così sempre in solitudine. Nonostante fosse più grande di noi, non si sono mai trovati male, anzi sono stati sempre molto complici e io non ho mai dubitato che questo amore potesse finire. Ma se lui va via non so quanto potranno durare lontani l’uno dall’altro.

Gli occhi azzurri della mora mi osservano lucidi, so che sta cercando di non piangere ma io voglio lo faccia, che si liberi di questo peso allo stomaco che si porta dietro da diverse settimane da quando lui le ha confessato che a breve si sarebbe trasferito a Londra, per continuare gli studi e trovare la sorella.

Zayn è stato adottato quando era piccolo, i suoi non gli hanno mai nascosto nulla ma quando ha saputo che esiste anche una sorella non ci ha pensato due volte a mollare la mia migliore amica per andarla a cercare. Lei buona per come è non si è nemmeno imposta e adesso soffre.

-è deciso-. Abbassa lo sguardo delusa e triste. –Non mi ha ancora detto quando partirà ma succederà prima che io possa farmene una ragione-. Guarda il libro ma sappiamo entrambe che invece i suoi pensieri sono completamente rivolti a lui. So che dovrei ricordarle quanto sta capitando ma vorrei facesse qualcosa, che non gli permettesse di compiere questo viaggio ora che lei ha più bisogno di lui; ora che finalmente sono felici.

Lui era il ragazzo più grande, quello che faceva già l’ultimo anno e noi, invece, solo al primo; è il tipico primo amore della ragazzina timida e impacciata che riesce a far innamorare il ragazzo duro e scontroso. Ricordo che la prima volta che si sono visti io ero con lei, andavamo a scuola da più o meno una settimana e lui già la fissava; ricordo perfino che lei odiava quel suo modo di fare ma di cui non ha più potuto farne a meno non appena è riuscito a conquistare il suo cuore.

Barbie ha perso la mamma quando era solo una bambina ma nonostante tutto, suo padre, non le ha mai fatto mancare l’amore di un padre o di una madre, lei ha avuto la grande fortuna di averlo sempre vicino a differenza mia.

Rappresento il solito cliché della ragazza ricca, lasciata sola dai genitori che presi dal loro lavoro e dalle loro cose hanno preferito lasciarmi a vivere con la nonna. Ma a me sta bene così, amo mia nonna e sono felice di vivere con lei. Rappresenta tutto quello che i miei non sono mai riusciti a darmi e sa essere anche un’ottima amica quando l’occasione lo richiede, non so come avrei fatto senza di lei in tutto questo tempo.

-Ti ha detto quando tempo rimarrà?-.

Scuote la testa. –Non credo abbia voglia di tornare qui-.

-Stronzo!-. I suoi occhi ammoniscono la mia imprecazione ma non ho nessuna intenzione di scusarmi. Lui è uno stronzo e da brava amica, quale io spero sempre di essere, non posso non considerare Zayn stronzo. –E se proprio lo vuoi sapere. È uno stronzo, coglione e spero vada a fare in culo il prima possibile!-. 

-Cara!-. Si finge arrabbiata ma non lo è veramente; in fondo lo pensa anche lei ma è troppo buona e innamorata per poterlo ancora urlare al mondo. 

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Ecco a voi un nuovo capitolo. 

Mi scuso per l'attesa che c'è stata ma avevo bisogno di ultimare le mie altre storie prima di iniziare questa. Essere sormessa di storie da scrivere non è esattamente una bella cosa, soprattutto quando hai tutta l'intenzione di portarle a termine come è giusto che sia.

Spero che questo primo capitolo vi sia piaciuto :) 

A presto!<3 E grazie infine come sempre per il sostegno.

p.s. ci tengo a preciare che prima di leggere Destinati3 sarebbe opportuno leggere l'uno e il due, giusto per non lasciar vuoti o dubbi che potrebbero farsi largo nelle vostre menti durante la lettura. Bene, detto questo posso di nuovo salutare e augurarmi che chi mi ha sempre seguita possa continuare ad apprezzare <3 

Foto a lato di Moonlight92. <3 

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