I FEEL LOST...
Avete presente quella sensazione di vuoto che sentite nel petto quando tutto quello che sembrava finalmente un lontano ricordo, ritorna nella tua vita come camion che ti investe?
Beh ... è cosi che mi sento ora. Non capivo più nulla. Mi sentivo completamente svuotata.
Dopo la telefonata, mi ero chiusa in bagno buttandomi sotto la doccia con la speranza che quello che era successo fosse solo un brutto sogno. Ma quando l'acqua diventò fredda ,facendomi venire i brividi sulla pelle, mi resi conto che era tutto reale.
Uscì dal bagno con l'accappatoio di Namjoon, che mi stava 5 volte più grande, e mi sedetti sul letto di fianco a lui che , nell'aspettarmi, si era appisolato. Spostai delle ciocche di capelli che gli coprivano il viso iniziando ad accarezzargli le fossette che si erano formate sulle guance mentre dormiva.
Ora mi stavo rendendo conto di quanto mi fossi realmente innamorata di lui. Sentivo finalmente di potermi fidare di qualcuno, qualcuno che dopo che aveva sentito la mia storia non mi aveva abbandonato, ma anzi mi aveva stretta fra le braccia dopo un incubo, mi aveva consolata mentre quell'incubo stava per tornare realtà. Mi stava accanto nonostante io continuassi a rifiutare aiuto.
E mentre riflettevo non mi resi conto che Namjoon si era svegliato e mi stava fissando da 5 minuti buoni.
"ehi... ti ho svegliato?" dissi accarezzandogli i capelli.
"no tranquilla, anzi scusa se mi sono addormentato", disse stiracchiandosi mettendosi seduto di fronte a me. "Tu come ti senti?"
Non sapevo come rispondere in realtà. Non volevo essere un peso anche per lui, già mi sentivo un peso anche per Haru nonostante lei mi ripetesse da anni di smetterla di pensare queste cazzate, era più forte di me.
"in realtà.. non lo so..", dissi giocando con l'elastico che tenevo sempre al polso.
"Vuoi fare qualcosa per distrarti? dimmi qualsiasi cosa e la faremo", disse sorridendomi.
"Ti anderebbe di... stare qui nel letto.. a vedere un film abbracciati...?" dissi titubante.
In quel momento vidi Namjoon alzarsi di scatto; mi passò dei vestiti che andai ad indossare in bagno. Quando tornai vidi i led sotto e intorno al letto accessi di viola , una ciotola di popcorn e Nam intento a scegliere il film sul computer.
"Scusa come hai fatto a preparare tutto in 5 minuti?", chiesi ridendo mettendomi vicino a lui.
"Beh... sono un uomo dalle tante sorprese...", disse facendomi l'occhiolino, "spero non ti dispiaccia".
"oh... ehm... no affatto", dissi imbarazzata. "che film hai scelto 'uomo dalle mille sorprese'?" dissi abbracciandomi a lui. Mi indicò una commedia e la fece partire.
Dopo mezz'ora dall'inizio del film, notai che Nam non era concentrato sul film, ma su altro.
"Ehi", dissi toccandogli la gamba, "tutto okay? mi sembri distratto..."
"scusa... ero sovvrapensiero...", disse grattandosi il collo. "mi dispiace volevo farti distrarre ma..." Non gli feci finire la frase, presi tra le mani il suo viso baciandolo, lasciandolo sorpreso.
"non stai rovinando nulla... tu sei tutto ciò che io possa desiderare... sei tutto ciò che voglio..", dissi per poi abbracciarlo.
"sono veramente l'uomo più fortunato del mondo", disse stringendomi ancora di più a se.
"si lo sei, koala".
Dopo poco ci addormentammo, rimanendo stretti con il timore che uno dei due potesse scomparire da un minuto all'altro.
...
"Ehi, anche io vorrei rimanere qui , ma devo andare", dissi cercando di alzarmi dal letto.
"mmm... devi per forza partire? non mi piace questa cosa che andrai da sola", disse Nam mentre continuava a stringermi.
"Lo so, però devo risolvere una volta per tutte questa situazione e solo andando in Italia potrò risolverla. Sono solo 4 giorni e poi potrai stringermi di nuovo tra le tue braccia", dissi baciandogli la fronte, "e poi ci saranno i miei quindi non sarò da sola tranquillo".
...
Dopo aver salutato Nam al gate, salì sull'aereo con la testa piena di dubbi e domande che dovevano trovare una risposta.
Mi misi le cuffie e guardai l'aereo piano piano allontanarsi da quella che ormai vedevo come casa mia.
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