4. Who Was The First To Give Up?
Stesso discorso fatto prima, Akemi non è stata uccisa dal vento, quindi un assassino ci sarà per forza. Pregherei al creatore di non prendersela visto che come ho già detto ho amato i vostri oc e mi ci sono voluti giorni per decidermi.
Grazie di nuovo a tutti per aver deciso di assecondarmi.
❤ARIGATOU! ❤
😻 Akemi Nishimura 😻
-16 𝚜𝚎𝚝𝚝𝚎𝚖𝚋𝚛𝚎 𝚘𝚛𝚎 18:00
-𝙲𝚕𝚊𝚜𝚜𝚎
Dire che erano nervosi era eufemismo, ognuno di loro se la stava facendo sotto, ma allo stesso tempo erano determinati a vendicare la gattina, che era stata brutalmente uccisa.
Si trovavano nella classe dove si erano risvegliati la prima volta ognuno seduto al posto dove si era svegliato, le uniche differenze erano che dove si sarebbe dovuto trovare il banco di Akemi c'era la sua fotografia con sopra una x fatta con un evidenziatore rosa, e sulla lavagna che il giorno prima Hitoshi aveva ripulito c'era la scritta "Primo Class Trial 2019/2020" con un gessetto rosso.
Yuto con una parrucca bianca e una toga batté un martelletto sul tavolo
<La corte si aggiorna! Tra poco io e la giuria torneremo per sentire il verdetto!>
La dottoressa Mifune tirò fuori dei bigliettini di cartone e diciannove penne stilografiche
<Quando vi verrà detto di votare dovrete scrivere qui il nome della persona che ritenete colpevole e infilare il bigliettino in questa cesta>
Disse indicandola.
Tutti strinsero i pugno nervosi consapevoli di non avere niente di niente da usare per trovare il colpevole. Hitoshi prese un respiro profondo alzandosi in piedi
<La nostra non è una gran bella situazione, quindi chiederei a tutti voi di collaborare e di cercare di mettere insieme gli indizi raccolti durante queste ore>
Tutti annuirono e Michiko andò verso la lavagna scrivendo i nomi dei tre principali sospettati: Joo, Chisato e Rei
Hitoshi annuì
<Loro sono quelli che hanno più possibilità di essere gli assassini. Se voi siete d'accordo proporrei di iniziare dalla signorine Sumiyoshi visto che è quella che meno mi convince come assassina>
Joo la indicò col dito
<E' ovvio che è stata lei! Sempre con quella sua aria da so tutto io!>
<Come mai accusi me?>
Domandò la psicologa toccandosi il petto
<Dammi una spiegazione plausibile e poi gli altri diranno la loro>
Aggiunse appoggiandosi l'altra mano sulla bocca.
Calò il silenzio e Keiko intervenne
<Emi ha confermato che Chisato l'ha svegliata prima che avvenisse l'omicidio, e poi non è più uscita dalla stanza. Giusto?>
Hideko annuì
<Sì è vero, mi ricordo che mi sono svegliata anche io perché Emi era di nuovo andata a sbattere contro il muro, ed ero ancora sveglia quando ho sentito le urla e nessuno è uscito dalla stanza>
Michiko barrò il nome di Chisato
<Lei sappiamo che è innocente>
Yuki alzò la mano
<Heyyyyy! E' ovvio che è stata lei>
Disse indicando Joo
Anche Kachi annuì freneticamente
<Tu! Scommetto che è stata lei! Andiamoooooo! Non ha un' espressione degna di un assassino che tenta di giustificarsi?>
<IO NON HO FATTO ASSOLUTAMENTE NIENTE!! COME OSATE VOI LURIDI PLEBEI, INCOLPARMI DI QUALCOSA DEL GENERE?!?! TRADITA PERSINO DAI MIEI SUDDITI!! SIETE SOLO DEI POVERI DISGRAZIATI CHE NON SANNO TROVARE L'ASSASSINO E PER QUESTO ORA MI STATE INCOLPANDO!! SI VEDE BENISSIMO CHE SIETE DEI DISPERATI INFONDO... COME POTREBBE QUALCUNO ANDARE CONTRO LA PROPRIA REGINA SE NON FOSSE DISPERATO?!>
Chisato strinse le labbra
<Allora perché prima hai incolpato me con così tanta convinzione? Non è che qua l'unica disperata sei tu e per questo hai ucciso Akemi?>
<NON SONO STATA IO!>
Hitoshi la guardò attentamente, la regina aveva il volto sudato e continuava a gesticolare come una pazza furiosa additando gente a caso, mentre Kachi guardava la scena soddisfatto
<E' inutile che fingi, l'assassina sei tu>
Anche Kishiro decise di inveire
<L'hai uccisa solo perché sei una reginetta egocentrica del caz*o e non ti andava bene che Akemi avesse sbagliato a eseguire un tuo ordine>
<HO DETTO CHE SONO INNOC...>
<E' vero, non è stata lei. Sono stato io>
Nella classe calò un silenzio carico d'ansia mentre tutti si voltavano verso la persona che aveva parlato.
Rei stava tranquillamente seduto al suo banco mangiando dei biscotti e sorseggiando de tè al limone con fare noncurante, e non alzò lo sguardo nemmeno quando tutti si voltarono a guardarlo.
Joo colse l'occasione al volo
<Ecco ecco! Ero innocente razza di idioti senza cervello!>
Nessuno si curò della regina che intanto continuava a strillare, ormai tutti concentrati sul detective o perlomeno, quello che si definiva un detective.
<Signor Ishida... è vero quello che ha detto?>
<Assolutamente no ma comunque sì>
Kimiko si trattenne dal tirargli addosso una scarpa facendo dei respiri profondi
<Questa è una situazione seria! Non stiamo giocando a carte! Se vuoi giocare puoi tranquillamente andart...>
<Linguaggio prego. E lei signor Ishida per favore potrebbe spiegarsi?>
Rei ridacchiò portandosi una mano davanti alla bocca
<Gomen ma era l'unico modo per attirare l'attenzione. Sono spiacente di annunciare che Joo è innocente>
Yuri lo guardò nella sua modalità Kuudere
<Lo pensi seriamente o stai sparando delle teorie stupide come al tuo solito?>
<Andiamoooo, soprattutto tu Hitoshi-Kun! Avresti dovuto capirlo essendo che sei uno dei primi ad essere arrivato>
Il maggiordomo ci rifletté su sgranando gli occhi una volta capito.
Al contrario di altra gente che ci aveva messo più tempo del dovuto a svegliarsi, lui si era subito catapultato da Akemi dopo avere sentito le sue urla, ma prima di lui erano già arrivate Maiko e la regina.
Con tutto il sangue che aveva spruzzato la vittima era impossibile che il colpevole fosse riuscito a non sporcarsi, e allo stesso tempo se Joo fosse davvero stata la colpevole non si sarebbe trovata lì per prima con il pigiama completamente asciutto.
Questo significava che Joo era innocente.
Kachi sospirò sconfortato mentre Hitoshi si voltava verso Chisato
<Signorina Sumiyoshi... Akemi almeno le ha detto di che favore si trattava?>
Chisato rifletté un attimo
<mhmhm... allora... voleva che gli portassi una dei DVD che c'erano in classe...>
<DVD?>
Ami annuì
<Anche io ero sorpresa ma dentro all'armadio ci sono film e videogiochi sotto ad un cartello con la scritta "Servitevi", li abbiamo scoperti io e Akemi due giorni fa mentre cercavamo degli indizi, abbiamo preso dei Dating Simulator per giocare un po' insieme...>
<Ti ricordi qualcos'altro?>
Chisato strinse i pugni mentre rifletteva
<Uh ci sono! Mi ricordo che era spaventata perché l'assassino le aveva chiesto di portargli un film... non ricordo il genere ma il nome era leggermente inquietante... ehm... Ecco ora ricordo: La notte dei morti viventi!>
Akinori sorrise
<Ahahhaha non sembra affatto un film comico ahhahahahahah>
Yuki scosse la testa parlando con fare ovvio
<E' un film splatter infatti.
Del 1968. Ora che ci penso è il primo film Splatter mai visto, o perlomeno quello che lo ha fatto conoscere>
Yuri inclinò la testa di lato
<Splatter? Sarebbe?>
<E' un sottogenere cinematografico dell'horror, è basato sull'estremo realismo degli effetti speciali, che descrivono lo schizzare del sangue o la lacerazione di corpi umani, con eventuale conseguente fuoriuscita di interiora>
Intervenne Maiko con l'aria di una che la sa lunga prima di accorgersi che la gente aveva iniziato a fissarla
<Ehm... l'ho sentito dire in giro...>
Yukine intanto aveva fatto una faccia leggermente schifata
<Ew, sembra tanto uno di quei film che ci ha fatto vedere Kiki l'altro giorno... vero oniichan?>
Daichi però non lo stava ascoltando mentre rifletteva attentamente prima di alzare lo sguardo verso Kishiro anche detto Kiki
<Sbaglio o quello è il film che c'era oggi in camera nostra?>
Kishiro si irrigidì sul posto ma non rispose
<Signor Kaiki? E' vero quello che dice il signorino Kohashi?>
Il musicista lo guardò male
<E' vero, ho chiesto alla gattina di portarmi quel film, ma di certo non l'ho uccisa io!>
Yuri lo guardò dritto negli occhi
<E allora perché sei voluto rimanere anonimo?>
<Ma... saranno affari miei no? Non mi piace che gli altri si facciano i fatti miei!>
Yuki gli puntò un dito contro
<Non è affatto vero! L'altro giorno quando io e Rei siamo andati in camera vostra per chiedervi un favore ci hai aperto che eri nudo!>
Rei annuì
<Posso confermare! E se posso dirlo non è neanche messo tanto male là sot...>
<Signor Ishida linguaggio per favore!>
Emi e Hideko si guardarono
<In che senso?>
Kishiro intervenne stringendo il bacco così forte facendo diventare le nocche bianche
<NON SONO STATO IO! VOLETE METTERVELO IN QUELLA TESTA BACATA CHE VI RITROVATE?>
<Kishiro-kun io ti credo>
disse Rei allegro
<basta che mi fai vedere le tue forbici>
Lui impallidì
<Razza di pagliaccio idiota, perché vuoi vederle?>
Michiko annuì guardandolo dalla lavagna
<Vero... stamani perché hai spezzato i nastri di plastica con le mani e non con le forbici?>
<Non... non devo mica usarle per tutto!>
Hitoshi lo guardò
<Signor Kaiki... non è che magari non ce le vuole mostrare perché si sono rotte mentre uccideva la signorina Nishimura?>
Kishiro scoppiò a ridere istericamente
<Cred... credi seriamente che... che io sia... riuscito a fare quello... con del...delle sempl... semplici forbici?>
Akinori gli puntò contro Puchi con fare accusatorio
<Allora mostrale se sei innocente! Guarda Puchi, colui che ha ucciso Akemi è davanti a te!>
<Non puntarmi addosso il tuo peluche schifoso razza di sarto da quattro soldi! Sono innocente idioti! Possibile che non lo capiate?>
Hitoshi lo guardò intensamente indurendo il tono della voce
<Allora ci mostri le forbici. Lo faccia e noi smetteremo di accusarla riconoscendo l'errore che abbiamo fatto>
Kishiro prese a tremare
<Un altro dubbio mi assale ora: lei è stato fra gli ultimi due ad arrivare, e non sembrava né troppo sorpreso né troppo addolorato>
<Mi sono svegliato per ultimo questa non è una prova razza di imbecille!>
A Maiko venne un tick
<Secondo me lei, ha attirato fuori la signorina Nishimura con la scusa le film e poi l'ha uccisa!>
<NON SONO STATO IO! LA SCRITTA LA SCRITTA! PERCHÉ AVREI DOVUTO SCRIVERE UNA COSA DEL GENERE?!>
Hitoshi lo guardò ancora più duramente
<Scritta? Mi scusi, ma lei come fa ad esserne al corrente?>
Kishiro si immobilizzò cosciente dell'errore madornale appena fatto al quale sarebbe stato difficile porre rimedio, gocce di sudore gli colavano giù dalla fronte e anche sul collo, l'ambiente tutto d'un tratto pareva essersi fatto più caldo e la testa aveva preso a fargli male.
Gli occhi di tutti erano puntati su di lui e lo fissavano disgustati come...
Il musicista tirò fuori le sue forbici che come avevano tutti avevano sospettato erano rotte e si avventò verso Hitoshi, al quale avrebbe sicuramente cavato un occhio se Maiko non lo avesse fermato con una mossa di Judo
<Non provare mai più a toccare Hitoshi-kun. Chiaro? CHIARO?>
Hitoshi gli tolse le forbici guardandolo con profonda delusione
<Signorino Kaiki... cosa l'ha spinta a commettere questo gesto?>
Kishiro alzò il volto bagnato dalle lacrime
<E' stata lei... ha detto che se lo avessi fatto la mamma sarebbe stata fiera di me e mi avrebbe perdonato per essere nato... ha detto che se avessi ucciso qualcuno mi avrebbe permesso di rivedere la mamma, che glielo aveva detto lei>
Hitoshi si abbassò al suo livello mentre Maiko continuava a tenerlo bloccato
<Chi le ha detto queste cose?>
Kishiro ormai però non lo stava più ascoltando
<Ora la mamma mi vorrà finalmente bene! NON SONO UN ERRORE! ORA MI VUOLE BENE E POTRÒ RIVEDERLA!>
La porta della classe si aprì facendo entrare il Team Despair che indossava abiti eleganti, le due ragazze portavano un abito da sera mentre i due ragazzi uno smoking, e tutti indossavano gli occhiali da sole. Yuto fu il primo ad aprire la bocca
<E' ora di votare>
Nella classe calò il silenzio più totale mentre tutti con aria mogia scrivevano il nome dell'assassino sul foglio e andavano ad infilarlo nella cesta.
Jinko estrasse i bigliettini e li lesse il più lentamente possibile intenzionata a farli penare un po'.
Quando alla fine li ebbe letti tutti sospirò
<Diciotto voti per Kishiro Kaiki e un voto per Joo Mochizuki upupupu!>
Esultò portandosi le mani davanti alla bocca
Kenji e Marin si misero ai lati della lavagna e la fecero voltare rivelando la scritta "CONGRATULAZIONI! COLPEVOLE INDOVINATO! TEMPO DELLA PUNIZIONE!"
Rock and Roll
of Despair
Kishiro Kaiki
Kishiro si ritrovava chiuso in enorme teca di vetro, mentre ai lati ci stavano posizionate due casse per la musica gigantesche collegate da due fili a delle prese.
Era seduto incatenato ad una sedia di legno verde e sopra di lui ci stava un gancio.
Si chiese a cosa servisse un gancio in quella situazione mentre vedeva un orsacchiotto con delle cuffie alle orecchi salutarlo allegramente e dire
<Benvenuto alla tua punizione giovane Musicista. Questa canzone si chiama "Il Rock and Roll della disperazione". Cercheremo di non alzare troppo il volume upupupu>
Prima che Kishiro potesse chiedere qualsiasi cosa della musica iniziò ad uscire a tutto volume dalle casse facendo un rumore assordante mentre il ragazzo implorava di smetterla senza che nessuno potesse ascoltarlo mentre i suoi compagni continuavano a guardarlo chi sconvolto, chi arrabbiato, chi soddisfatto, chi impietosito, chi esaltato, chi divertito.
Kishiro urlava con tutto il fiato che aveva nei polmoni mentre le orecchie prendevano a sanguinargli causandogli dolore e mentrre cercava di liberarsi dalle catene.
Se solo fosse riuscito a liberarsi avrebbe potuto scollegare i cavi dalle prese e far smettere quel rumore infernale.
Iniziò a dimenarsi e dopo numerosi tentativi liberò la prima mano.
Hitoshi inarcò un sopracciglio, quelle catene erano veramente simili a quelle che avevano incatenato Emi in palestra, e a detta di Jinko solo Yuto era in grado di aprirle. Come mai allora Kishiro ci era riuscito così facilmente?
Nel frattempo quest'ultimo si era liberato anche l'altra mano, e trionfante correva verso la prima cassa cercando di sopportare il dolore alle orecchie e alla testa che aumentava man mano che si avvicinava alla fonte della musica.
Arrivato alla presa la staccò con forza.
La musica non cessò.
Il sorriso sparì dalle labbra di Kishiro che si chiese dove avesse sbagliato.
Iniziò a correre urlando e imprecando andando a sbattere contro le pareti di vetro sempre più forte tanto da riuscire persino a spaccarsi il setto nasale, e nonostante il dolore e la musica che aveva aumentato di volume Kishiro continuava a correre urlando, piangendo, dimenandosi, invocando aiuto.
Kachi si sedette a terra prendendosi la testa fra le mani in preda ad un attacco di panico
Kishiro si fermò stremato chiedendosi come fare a smettere di soffrire così.
Alzò lo sguardo.
Il gancio.
Rise istericamente mentre il corpo veniva scosso da vari fremiti dovuti alle risate e al nervosismo.
Andò verso il cavo staccandolo anche dall'altra parte, aveva quasi le dimensioni di una corda.
Mentre tutti lo guardavano senza capire il musicista legò il cavo al gancio e si mise in piedi sulla sedia ridendo sempre più forte in preda alla disperazione.
A fine lavoro il cavo aveva preso molto la forma di un cappio che prontamente si legò al collo.
Sventolò la mano salutando tutti con il sorriso in faccia e fatto questo calciò la sedia.
La musica cessò e tutti si fermarono a guardare orripilati il cadavere che oscillava in mezzo alla teca con ancora il sorriso stampato in faccia.
Jinko ridacchiò leggermente
<A quanto pare è una caratteristica dei musicisti morire impiccati>
Homicide
-16 𝚜𝚎𝚝𝚝𝚎𝚖𝚋𝚛𝚎 𝚘𝚛𝚎 01:45
-𝚂𝚊𝚕𝚊 𝚁𝚒𝚞𝚗𝚒𝚘𝚗𝚎 𝚍𝚎𝚕 𝚃𝚎𝚊𝚖 𝙳𝚎𝚜𝚙𝚊𝚒𝚛
<Quindi voi mi state dicendo che se uccidessi qualcuno... la mamma mi perdonerebbe?>
Le due figure sorrisero cordiali al ragazzo che li guardava felice come una pasqua saltellando da una parte all'altra
<Ve lo ha veramente detto lei..?>
<Ovviamente! Dopotutto qua siamo tutti amici perché dovremo mentirti?>
Kishiro annuì
<Ma chi devo uccidere?>
<Chiunque tu voglia bel bambino>
Lui annuì
<So già come fare! Vedrò la mamma! Grazie mille ragazzi, anche per l'ascia!>
Le due figure ridacchiarono divertite dall'ingenuità del ragazzo tornando dentro in sala riunioni.
-16 𝚜𝚎𝚝𝚝𝚎𝚖𝚋𝚛𝚎 𝚘𝚛𝚎 02:30
-𝚂𝚌𝚎𝚗𝚊 𝚍𝚎𝚕 𝙳𝚎𝚕𝚒𝚝𝚝𝚘
La giovane Akemi camminava leggermente nervosa per i corridoi bui della scuola tenendo in mano la notte dei morti viventi che Kishiro le aveva chiesto.
All'inizio era rimasta stranita dal tono di voce che il ragazzo aveva usato per chiederle il favore, ma aveva fatto finta di niente e aveva ubbidito agli ordini rispondendo con il suo solito NYAH!
Sentì un rumore dietro di lei che la fece sobbalzare dallo spavento.
Preoccupata si guardò intorno sentendo qualcuno avventarsi su di lei immobilizzandola e tappandole la bocca
Sentì un dolore atroce al collo sentendo una lama scrivere sopra di esso. Volle urlare ma la mano sopra la sua bocca le impediva di farlo.
Con la coda dell'occhio vide Shi e cercò di attirare la sua attenzione riuscendoci, ma invece di aiutarla il ragazzino alzò i pollici in su facendo un sorrisino inquietante.
Quando la figura dietro di lei ebbe finito Akemi venne messa a pancia in su potendo finalmente vedere il volto del suo assassino.
Kishiro le sorrideva guardandola dall'alto
<Neee Akemi, lo sai cosa ha fatto la mia mamma?>
La gatta scosse la testa troppo spaventata per poter anche solamente parlare
<Si è impiccata. Si è impiccata dicendo che ero solo un errore. Ma loro mi hanno detto che se ti uccido mi perdonerà e potrò parlare con lei>
Akemi scosse la testa pregandolo con lo sguardo di non farlo mentre calde lacrime le bagnavano il volto.
Kishiro alzò l'ascia guardando Akemi con compassione
<Farò in fretta va bene? Cercherò di farti provare meno dolore possibile, ma tu non guardarmi così. Non sono un mostro>
Colpì.
Il sangue gli aveva sporcato la maglia.
Colpì.
Akemi urlò di nuovo
Colpì.
Il respiro si stava facendo sempre più lento.
Colpì.
Ormai era quasi a metà.
Colpì.
Shi prese al volo un pezzo di dito.
Colpì.
Akemi era morta ma non importava.
Colpì.
Ancora un altro taglio e avrebbe finito.
Colpì.
Il cadavere era stato definitivamente diviso in due.
Con le forbici fece dei tagli sul bordo dei lati di carne tagliata cercando di non far capire quale era stata l'arma usata ma nel farlo si ruppero facendolo imprecare.
Non sapeva come ma nel frattempo l'ascia era sparita.
Prese il film e corse verso la cucina dove aveva nascosto dei vestiti per cambiarsi velocemente per non far capire che era lui l'assassino ma si dovette fermare una volta constatato che Rei si trovava al suo interno.
Si appiattì contro il muro mentre il detective usciva correndo senza notarlo a causa della fretta.
Trionfante entrò velocemente dentro la cucina notando però che i suoi vestiti erano stati spostati.
Tremò al pensiero che fosse stato il detective a spostarli, e con il cuore in gola li indossò tremando da capo a piedi e andando verso il cadavere.
Le bende che aveva in viso lo aiutarono a nascondere meglio il sangue con altre messe dopo, tanto la gente non ci avrebbe fatto troppo caso.
Affiancò Rei e notando che quest'ultimo non aveva detto niente si calmò pensando che non lo avesse capito e dandogli mentalmente dello stupido.
Era salvo, nessuno lo avrebbe scoperto.
Deceduto:
Kishiro Kaiki Ultimate Musician
16 anni
Nato il 18 marzo 2003
Walkers1503
WAAAAA HO FINITO!
SPERO IL CAPITOLO VI SIA PIACIUTO E DITEMI COSA NE PENSATE!
SE AVETE CONSIGLI O NON VI TROVATE D'ACCORDO SUL MODO DI DESCRIVERE I VOSTRI OC DITEMELO PURE CHE PROVVEDERÒ!
ANCHE SE UN POCHINO MI AVEVATE DELUSI, CREDEVO AVRESTE INDOVINATO SUBITO IL COLPEVOLE :D
GRAZIE A TUTTI VOI!!!!!
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