13. Mechanical Despair

-2 𝚘𝚝𝚝𝚘𝚋𝚛𝚎 𝚘𝚛𝚎 20:45
-𝚂𝚝𝚊𝚗𝚣𝚊 6️⃣ 

Daichi si massaggiò il collo con fare stanco.

Dal canto suo Yuki lo guardava pacificamente e anche leggermente annoiato mentre Hitoshi dava il suo contributo raccogliendo le briciole di patatine Yukine, Rei e Hideko lasciavano cadere a terra aiutato da Maiko.

<Allora Yuki rifacciamo.
La trappola che ha ucciso Michiko era una di quelle create da te giusto?>

Il giullare annuì con fare compiaciuto

<Eppure tu ci avevi detto che le tue trappole ferivano mortalmente ma non uccidevano>

Il ragazzo fece le spallucce 

<Di solito sì, ma se attivate in un certo qual modo potrebbero uccidere>

Il puffo blu reprimì il forte impulso di colpire Yuki in faccia e prese un respiro profondo 

<Quello che stai dicendo non ha senso>

<Ma è proprio il fatto che non abbia senso a renderlo perfettamente e sensatamente sensato>

Daichi digrignò i denti prima che Hitoshi gli poggiasse una mano sulla spalla e gli sorridesse in modo cordiale 

<Signor Kohashi, non crede sia meglio capire prima il meccanismo delle trappole del signor Komada per riuscire a comprendere ciò che vuole dirci?>

L'erbicida si morse il labbro con indecisione prima di spostarsi per fare spazio al maggiordomo che si sedette guardando il ragazzo con un' espressione di finta cortesia che celava la voglia di ridurre il giullare in tanti piccoli pezzettini.

Yuki invece era piacevolmente incuriosito e una volta che Hitoshi si fu seduto di fronte accavallò le gambe e portò in avanti il busto

<Sono tutto orecchie>

<Allora partiamo con la prima domanda: come si attiva?>

<Hai presente nei film di mistero o in quelli di avventura quando una persona per sbaglio aziona una leva che apre un passaggio segreto come ad esempio una torcia appesa al muro oppure un qualche libro?>

Lui annuì

<Bene funziona così anche con le mie fantastiche trappole, ma io non uso libri o torce perché sarebbe fin troppo scontato, quindi lo faccio con quello che trovo, per esempio con Kachi si era attivato quando aveva schiacciato uno dei pulsanti nascosti che avevo fissato su una delle pertiche in palestra. Visto che però io sono ancora più creativo faccio sì che le trappole si azionino a distanza, quindi ad attivarle potrebbe essere stato chiunque!>

Chisato si portò le mani davanti alle labbra spalancando gli occhi

<Stai dicendo... che l'assassino potrebbe aver ucciso Michiko per sbaglio?>

Yukine tirò un sospiro di sollievo

<Ma allora va tutto bene! Visto che il crimine è stato involontario non conta giusto?>

<In realtà vale come omicidio vero e proprio>

intervenne Jinko apparsa in quel momento alle spalle del fiorista tenendo i suo ombrello nero aperto con la steccha poggiata sulla sua spalla destra.

Il batuffolo rosa tirò un urletto spaventato sobbalzando all'indietro mentre la mastermind sorrideva divertita ridacchiando con la mano davanti alla bocca

<Ops. Ti ho spaventato? Mi spiace, non era davvero mia intenzione>

La donna fece per accarezzargli la testa con fare intenerito ma Yukine si spostò prima che la mano potesse raggiungerlo andando a nascondersi dietro al gemello

Lei sospirò chiudendo il suo ombrello e osservando i ragazzi scuotendo leggermente la testa

<L'omicidio, involontario o volontario che sia deve comunque essere punito, proprio per questo domani alle sei in punto ci sarà il trial e dovrete votare il colpevole, il quale tra l'altro dovrebbe esserne felice! Se nemmeno lui sa di essere l'assassino le possibilità che venga scoperto sono ancora meno del solito. Fantastico vero?!>

Hitoshi avrebbe tanto voluto rispondere che non lo era ma si trattenne limitandosi ad osservare Jinko con rabbia mentre questa si avviava verso l'uscita della stanza saltellando e canticchiando allegramente come fosse Natale.

Chisato si mise a tremare trattenendo le lacrime mentre Yuri spalancava gli occhi terrorizzata dando voce a quello a cui tutti stavano pensando in quel momento

<Quindi l'assassino potrebbe essere chiunque...così non capiremo mai chi è stato e moriremo tutti...>

Maiko che fino a quel momento era rimasta zitta si voltò verso Yuki stringendo le labbra

<Questo vuol dire che potrebbe morire anche Hitoshi?>

Yuki annuì tranquillamente prima che la Yandere gli saltasse addosso puntandogli alla gola un coltello che tutti si chiesero dove avesse tenuto nascosto fino a quel momento

<Tu sai chi è che ha azionato la trappola! Dillo subito!>

Il ragazzo scosse freneticamente la testa respirando a fatica a causa della Yandere seduta sul suo stomaco 

<No che non lo so, ho creato una decina di queste trappole e ognuna ha un collegamento diverso! L'unico a sapere che le trappole potevano uccidere era Shi, ma sono sicuro che lui fosse qui mentre la trappola veniva azionata>

Kimiko approfittò del fatto che fosse bloccato per colpirlo con una calcio alla faccia mentre questo rideva

<Perché non ci hai detto che le trappole potevano uccidere razza di escremento umano?>

<Beh, perché le possibilità che le mie trappole uccidano sono dello zero virgola tre percento! Solo quel musicista era riuscito ad attivarle ma perché ciò succeda comunque devi essere estremamente sfortunato, ma dico davvero tanto!>

Cronch Cronch Cronch

Hideko che fino a quel momento era rimasta seduta a mangiare le sue patatine in compagnia di Rei smise di mangiare non appena notò di avere tutti gli occhi dei presenti posati su di lei

<Oh mannaggia>

-2 𝚘𝚝𝚝𝚘𝚋𝚛𝚎 𝚘𝚛𝚎 21:05
-𝚂𝚊𝚕𝚊 𝙼𝚞𝚜𝚎𝚘

<Quindi era qui che ti trovavi quando è avvenuto l'omicidio?>

Hideko annuì esausta a causa di tutte le domande che le stavano facendo

Keiko annuì osservando attentamente il luogo

<Chi c'era con te in quel momento?>

La ragazza ci pensò su prima di rispondere

<Allora c'erano... io, Emi, Akinori, Maiko e Chisato. So che Emi però non può essere stata perché quando tutto è successo io e lei stavamo parlando e nessuna di noi aveva toccato niente.>

Emi si voltò verso di loro incuriosita prima di distrarsi vedendo la foto di Sonia Nevermind che sorrideva dalla cornice.

<Quindi i sospettati sono Akinori, Chisato e Maiko. Quando vi trovavate qui cosa stavate facendo?>

La prima a rispondere fu Chisato

<Oh, io in quel momento ero appena entrata insieme a Maiko. Lei stava cercando Hitoshi mentre io Yukine visto che volevo parlargli, ma ci siamo distratte un attimo a vedere le foto e a leggere le didascalie con le testimonianze dei partecipanti>

Akinori fu invece il secondo

<Io ero venuto qui per caso, visto che mi annoiavo e stavo aspettando Yuri che in quel momento si trovava con Hitoshi a bere del the. Quando ho sentito dell'omicidio ero là in fondo vicino alla foto di quella ragazza col cappuccio con le orecchie da gatto>

<Chiaki Nanami>

Lo corresse subito Rei facendo girare tutti verso di lui prima di sbuffare infastidito dagli sguardi.

<Sì lei!>

Yuri si portò le mani davanti al viso

<Ma quindi come faremo a capire chi è stato? Se incolpassimo un innocente moriremmo tutti!>

Hitoshi annuì anche lui preoccupato

<Infatti la signorina Inoue ha ragione, se non facciamo qualcosa al più presto ci ritroveremo in guai seri>

<Cosa possiamo fare?>

Chiese la psicologa mentre Keiko la confortava 

<Votate a caso no?>

Yuto con addosso un costume da bagno, delle pinne, degli occhialini poggiati in fronte e un salvagente a forma di fenicottero intorno alla vita li guardava con fare ovvio

Hitoshi e Keiko non ebbero la forza di dire alcunché davanti a quello scenario, solamente Emi si avvicinò contenta al suo Senpai

<Yutooooooooo-Senpaiiiiiiiii!>

<Emiiiiiiii-Chaaaaaaaaan!>

<Come mai indossi un costume da bagno?>

<Oh questo? Niente di di importante, solamente che mentre voi passerete le pene dell'inferno io andrò a farmi un bagno in piscina.>

E detto questo se ne andò sorridendo con fare strafottente sventolando la mano in segno di saluto sotto lo sguardo rancoroso dei ragazzi che lo guardavano con astio.

Akinori batté le mani

<Non potremo direttamente chiedere a Shi? Infondo non è questo il suo Ultimate?>

Il piccolo angelo della morte però lo guardò imbronciato stringendo la sua bambola fra le braccia

<Io posso avvertire quando, dove e come morirà una persona. Se questa muore perché assassinata io lo percepisco, ma non riesco a sapere in anticipo l'identità dell'assassino. Quando ho sentito che Michiko-Chan sarebbe morta io mi sono limitato a recarmi in sala consiglio e a prendere il torace, tralasciando anche il fatto che io non svelo mai l'identità dell'assassino> 

Poi sorrise con fare allegro

<E poi se sbagliamo almeno moriremo tutti insieme, non sei contento?>

Il sarto lo guardò interdetto un secondo prima di scoppiare a ridere scuotendo però la testa in segno di negazione sotto lo sguardo basito di tutti mentre intanto stringeva il piccolo Puchi fra le braccia.

A distogliere l'attenzione dal ragazzo fu Yukine che con le palpebre socchiuse a causa della stanchezza sbadigliò portandosi una mano davanti alla bocca e poggiando la testa sulla spalla del gemello.

Fu allora che sia Hitoshi che Kimiko decisero di mandare tutti i ragazzi a letto per investigare meglio il giorno dopo.

-3 𝚘𝚝𝚝𝚘𝚋𝚛𝚎 𝚘𝚛𝚎 04:47
-𝚂𝚝𝚊𝚗𝚣𝚊 6️⃣

Nonostante fosse stato proprio il maggiordomo insieme alla stratega a mandare i ragazzi a dormire per essere meglio preparati al giorno dopo, il povero ragazzo non ce la faceva proprio ad addormentarsi a causa delle continue immagini che si proiettavano nella sua mente.

Continuava a venirle in mente una bambina di tredici anni che lo abbracciava come se non volesse lasciarlo più andare e gli diceva cose che purtroppo lui non poteva sentire.

Vedeva anche un'altra figura della quale però non riusciva a distinguere il volto che posava una mano sulla spalla della ragazzina e lentamente l'allontanava da lui voltandosi poi verso il maggiordomo mormorando anche lui qualcosa che gli era impossibile sentire.

Poi sentì un urlo squarciare il silenzio della notte facendolo cadere dal letto in preda al terrore che quel grido gli aveva trasmesso.

Si rialzò velocemente da terra rischiando di inciampare di nuovo mentre si apprestava a correre dalla persona che aveva appena sentito urlare con la troppa paura di arrivare tardi che gli attanagliava il petto stringendo il suo cuore in una morsa che rischiava di soffocarlo.

Fu proprio mentre correva però che andò a sbattere contro lo stereotipo facendo cadere a terra il bicchiere con dentro l'acqua che ella teneva in mano frantumandolo in mille pezzi.

La ragazza fece per imprecare e magari dirgliene quattro, ma quando vide la sua espressione sconvolta, decise di mettere da parte la rabbia e capire cosa fosse successo. 

Raramente aveva visto Hitoshi in quelle condizioni: occhi spalancati, il respiro affannato, la fronte sudata, il viso pallido e le mani tremanti. 

Lui che era sempre così educato e composto in quel momento pareva impazzito come se avesse appena visto un fantasma.

Il maggiordomo posò entrambe le mani sulle spalle di Yuri parlando a fatica come se respirare gli costasse ancora uno sforzo immane

<Ch...chi ha url... urlato?>

Lei lo guardò confusa

<Di cosa stai parlando?>

<Qualcuno ha ur... url... urlato prima, io l... l'ho sentito non lo giuro devi... deve credermi signorina Inoue>

<Hitoshi nessuno ha urlato>

<Ma io l'ho sentito!>

<Avrai sognato. Vieni in cucina, vedrò di prepararti qualcosa di caldo>

La ragazza mise a scaldare l'acqua per il the sedendosi accanto al ragazzo mentre aspettava che l'acqua bollisse.

Hitoshi invece continuava a non riuscire a spiegarsi la situazione, nonostante Yuri gli avesse detto che non c'era stato nessun grido a lui era sembrato tutto così reale.

Si riscosse dai suoi pensieri solo quando sentì il rumore della porcellana che veniva a contatto con il marmo del ripiano della cucina causato da Yuri mentre posava le tazze con dentro il the fumante.

<Ci ho messo molto zucchero, sembri davvero sotto shock>

<Grazie mille signorina Inoue>

Lei scrollò le spalle come per dire che non era niente di che e bevve qualche sorso dalla sua tazza

<Se posso permettermi, potrei sapere come mai era sveglia anche lei?>

<Sono solamente nervosa per domani, ci sono due probabilità su tre che moriremo>

Lo disse con apparente calma ma Hitoshi poté percepire l'angoscia che provava, quindi le poggiò una mano sulla spalla e sorridendo disse

<Sono sicuro che se ci impegniamo andrà tutto bene>

Lo stereotipo esitò prima di sorridere anche lei per poi alzarsi dal tavolo

<Beh, domani sarà un giorno impegnativo, meglio andare a letto>

Lui annuì e una volta puliti i bicchieri tornò a dormire.

-3 𝗈𝗍𝗍𝗈𝖻𝗋𝖾 𝗈𝗋𝖾 12:36
-𝖲𝖺𝗅𝖺 𝖢𝗈𝗇𝗌𝗂𝗀𝗅𝗂𝗈

Hitoshi, Yuki, Maiko, Keiko, Hideko e Daichi stavano perlustrando la zona in cerca di nuovi indizi per riuscire a scoprire qualcosa di più sull'identità dell'assassino mentre Akinori, Shi, Kimiko, Yuri, Yukine, Chisato e Emi invece erano andati di nuovo in Sala Museo per vedere se avevano più fortuna.

Ancora prima di iniziare le ricerche per bene Hitoshi notò subito che qualcosa non andava.

Ed era una cosa inammissibile: c'era una cartaccia fuori dal cestino.

Da bravo maggiordomo e maniaco dell'ordine che era, Hitoshi raccolse la cartaccia e fece per buttarla nel cestino finché non notò che esso era pieno di fogli accartocciati e strappati.

Preso dalla curiosità ne aprì uno trovandovi dentro una specie di piantina e dei calcoli insieme al nome di alcuni elementi chimici.

C'erano anche varie cancellature fatte con una penna blu e altre con una penna rosa chiaro.

Il ragazzo aprì anche gli altri fogli trovandovi sempre calcoli ed elementi chimici scritti sempre dalle stesse persone.

Fece per prenderne altri ma una mano che si posò sulla sua spalla lo bloccò prima che potesse fare altro

<Hitoshi-Kun. Cosa stai facendo?>

Rei lo guardava con una strana espressione, un misto fra il nervoso e il sofferente. Persino la stretta alla spalla si faceva più forte ogni secondo che passava

<Ho trovato questi fogli dentro il cestino signor Ishida. Pensavo potessero servire per risolvere il caso>

E detto questo glieli porse perché li vedesse.

Il detective li prese in mano e ne lesse il contenuto prima di dar loro fuoco con accendino.

Hitoshi lo guardò esterrefatto cercando di reprimere il forte impulso di mollargli un bel pugno in faccia

<Signor Ishida si può sapere cosa le è saltato in mente?>

<Quei fogli erano totalmente inutili credimi Hitoshi-Kun! Perché non andiamo a cercare delle vere prove prima che siano le sei?>

<Ma...>

<Perfetto! Io vado a finire di aiutare Daichi>

E detto questo se ne andò lasciando Hitoshi in mezzo alla sala con una faccia da pesce lesso prima che Keiko lo raggiungesse tenendo in mano un Mono phone che il maggiordomo notò non essere il suo bensì quello di Michiko.

La medianista si fermò una volta raggiunto Hitoshi mostrandogli la schermata del dispositivo elettronico, e anche lì si vedevano gli stessi elementi chimici, gli stesi calcoli e qualche annotazione scritta in codice che il ragazzo non riusciva a decifrare.

<L'ho trovato nella nostra stanza poggiato sul comodino accanto al suo letto. I Mono phone non hanno la password quindi sono andata a guardare e ho trovato questi. Non sono riuscita a decifrare il messaggio, ma ho pensato che magari qualcuno lo sapesse quindi sono andata a vedere gli ultimi contatti e ho visto che qualcuno ha completamente cancellato i dati dal telefono e non c'è modo di ripescarli>

Detto questo abbassò la voce cercando di non farsi sentire da nessuno

<Temo che questo omicidio non sia stato un incidente, ma che fosse stato proprio calcolato>

<Signora Yanaka, non mi starà mica dicendo che crede che uno dei tre sospettati abbia ucciso la signorina Seki intenzionalmente!>

<Che altre opzioni ci sono? Qualcuno ha cancellato i dati dal suo telefono magari perché aveva scoperto qualcosa di orribile sul suo conto!>

Lui annuì pensieroso guardando nella direzione di Rei che stava sorseggiando del the seduto sul tavolo mentre intanto mangiucchiava anche dei biscotti.

Per quanto gli sembrasse impossibile in quel momento sospettava fortemente di Rei nonostante non fosse neanche presente nel luogo dove era stata azionata l'arma del delitto.

Poi un dubbio lo colpì: loro avevano subito pensato che l'assassino fosse uno dei presenti nella sala museo a causa della presenza di Hideko, ma questo non voleva dire che la colpa fosse per forza della porta sfortuna.

Si portò una mano fra i capelli mentre pensava; e se Hideko fosse stata solo un modo per depistarli?

Se magari fosse stata mandata apposta dall'assassino?

Hitoshi si voltò di colpo verso la ragazza che al momento stava parlando con Yuki in totale tranquillità e decise di avvicinarsi seguito da Keiko che lo guardava leggermente confusa per poi arrivare dai due ragazzi che vedendolo piombare lì come una furia smisero subito di parlare

<Signorina Ito, scusi l'interruzione ma io e la signorina Yanaka vorremo parlarle qualche minuto>

<In privato>

Aggiunse la medianista guardando il giullare che in tutta risposta si allontanò ridacchiando e saltellando in maniera allegra.

<Ditemi pure>

Disse la porta sfortuna guardando i ragazzi tranquilla come se non stesse rischiando di morire

Hitoshi si schiarì la gola

<Scusi ancora per la brusca interruzione, prometto che sarà veloce. Quello che vorremo sapere è... lei si trovava nella sala museo per sua scelta o è stata mandata lì da qualcuno?>

La ragazza ci pensò un po' su prima di rispondere

<Mi trovavo lì per scelta. Come mai?>

 <Pura curiosità>

sorrise lui facendo un piccolo inchino prima di voltarsi verso Keiko che lo guardava con un'espressione indecifrabile mentre rifletteva.

Hitoshi sospirò passandosi frustrato una mano fra i capelli mentre si mordeva il labbro e rifletteva sul caso

 I sospettati principali erano Maiko, Chisato, Akinori e Rei che secondo il maggiordomo non la raccontava giusta.

L'omicidio di Michiko pareva non essere stato un incidente e qualcuno aveva cancellato i dati dal suo telefono.

Nessuno pareva essersi approfittato del talento di Hideko.

Ma allora come avevano fatto ad uccidere Michiko.

Un colpo di fortuna?

Niente pareva avere senso.

In quel momento la Yandere si avvicinò a Hitoshi tendo in mano un piatto colmo di biscotti al cioccolato

<R... Hitoshi-Kun... io ti ho... portato del cibo. Sembri piuttosto stanco>

Il ragazzo si voltò verso di lei guardandola assente prima di scuotere la testa e sorridere

<Oh grazie mille Signorina Yamashita>

Lei arrossì

<Non c'è bisogno di essere così formali. Puoi anche chiamarmi Maiko>

-3 𝚘𝚝𝚝𝚘𝚋𝚛𝚎 𝚘𝚛𝚎 17:55
-𝚂𝚊𝚕𝚊 𝙼𝚞𝚜𝚎𝚘

Purtroppo neanche il gruppo di Yukine aveva trovato niente nella sala museo, e ormai mancavano solamente cinque minuti al trial.

Alcuni come Akinori, Yuki e Shi si erano rassegnati a morire arrendendosi all'evidenza e ora se ne stavano seduti a bere un'ultima cioccolata calda

Emi pareva non aver capito cosa stesse succedendo e quindi sorrideva ebete mangiando caramelle senza notare Rei che gliele rubava come se niente fosse.

Chisato confortata da Keiko pareva sul punto di piangere.

Yuri e Daichi invece camminavano avanti e indietro per la stanza come dei leoni in gabbia, totalmente contrari al solo pensiero di arrendersi.

Hitoshi invece era esausto, di solito un maggiordomo si occupava di pulire, sistemare, fare le faccende domestiche e altre cose, ma di certo non di risolvere omicidi avvenuti a causa di una pazza con seri problemi mentali.

La porta della sala museo si aprì lasciando entrare Mifune che li guardava impassibile come se non le importasse granché

<Ehy mocciosetti, sono le sei è ora di andare>

Chisato emise un lamento più forte degli altri e Maiko si aggrappò al braccio di Hitoshi che le carezzò le nuca con fare protettivo.

La classe era uguale solito, e Jinko sorrideva a loro allegramente mentre li guardava entrare tenendo i pollici in su come segno di incoraggiamento.

Una volta che la porta si fu chiusa tutti i ragazzi si sedettero in silenzio mentre Yukine si massaggiava il capo con fare nervoso.

Keiko si schiarì la gola guadagnando l'attenzione altrui

<Allora come ben sappiamo ci sono tre sospettati, anche se io e Hitoshi ne abbiamo un altro in mente: Rei Ishida>

Il detective la guardò piacevolmente stupito limitandosi a guardare i presenti con un sorrisetto in viso mordicchiando nel frattempo il bastoncino di plastica del lecca lecca rubato ad Emi ormai consumato, guardando di tanto in tanto l'orologio da taschino che portava nel cappotto, per poi lamentarsi con un sospiro sommesso per le loro incapacità deduttive.

<Mhm, scelta interessante! Modestamente sono interessante anch'io! Il detective che diviene l'assassino?! Stupendo!>

Keiko strinse i pugni con rabbia e fastidio

<Ah lo trovi divertente pagliaccio? E dimmi allora, chi è stato a cancellare le informazioni dal telefoni di Michiko?>

Rei la guardò tranquillo e rispose semplicemente come se nulla fosse

<Io>

<E come mai?>

Chiese allora Hitoshi alzando un po' il tono della voce

<Affari miei>

rispose lui con noncuranza guardandosi le unghie 

Molto probabilmente entrambi i ragazzi lo avrebbero preso a sberle se solo la porta non si fosse aperta in quel preciso istante facendo entrare un allegro Yuto che spingeva una sedia a rotelle dove stava seduto Kachi.

Tutti lo guardarono sconvolti, ma il DJ li rassicurò

<Tranquilli è solamente una cosa temporanea, e non sarà di certo una sedia a rotelle a sminuire il mio fascino>

disse il ragazzo con fare divertito sotto gli sguardi spaventati dei ragazzi

<Oh grazie al cielo signorino Tsuchiya. Ammetto che per un attimo ci siamo tutti spaventati>

Lui sorrise leggermente

<Immagino. Comunque mi dispiace non avervi potuto aiutare nelle indagini, scommetto che senza il mio aiuto sia stato quasi impossibile trovare il colpevole>

Emi che pareva essere riuscita a prestare attenzione per la prima volta in tutta la sua vita ridacchiò leggermente 

<In realtà non abbiamo ancora capito chi sia l'assassino, anzi siamo in alto mare e molto probabilmente moriremo tutti>

Per un attimo tra i partecipanti del gioco ci fu un silenzio imbarazzante interrotto da Kachi che si guardò intorno nella speranza che qualcuno ridesse e gli dicesse  "Pesce d'aprile in anticipo!".

Ma ciò purtroppo non avvenne.

<...>

Il DJ fece un respiro profondo sistemandosi meglio sulla sedia a rotelle con tutta la calma del mondo prima di iniziare ad urlare

<CHE DIAVOLO VUOL DIRE CHE ANCORA NON AVETE IDEA DI CHI SIA L'ASSASSINO! CAPISCO CHE IO SIA STATO VIA PER MOLTO MA NON CREDEVO CHE FOSTE COSI' INUTILI SENZA DI ME! SONO ANCORA TROPPO GIOVANE E BELLO, SOPRATTUTTO BELLO, PER MORIRE!>

Il maggiordomo si schiarì la gola

<Beh ecco... diciamo che ci sono state delle complicazioni... ma vedrà che andrà tutto bene>

disse cercando di convincere più se stesso che il DJ.

Anche Yuri annuì nella sua modalità Kuudere

<Esattamente, e ora, se ci facessi il favore di fare silenzio e aiutarci nelle indagini invece che frignare come un bambino dell'asilo ci faresti un grande favore>

disse asciutta.

Il ragazzo annuì e stette al suo posto ascoltando le teorie degli altri mentre Kimiko incrociava le braccia al petto

<Quindi voi siete sicuri che il colpevole sia Rei?>

Sia Keiko che Hitoshi annuirono nonostante lui fosse un po' più titubante

A intervenire in quel momento però fu Yuki che scuoteva la testa come rassegnato

<Mi duole comunicarvi che ciò è impossibile>

Daichi inclinò la testa di lato

<Che intendi dire?>

<E' vero detto di aver messo trappole da tutte le parti, ma ho dimenticato di aggiungere che prima dell'omicidio di Michiko le avevo rimosse da tutte le camere da letto. In quel momento Rei si trovava nella mia stanza a spacciare caramelle, quindi è impossibile che sia stato lui>

Il detective sorrise leggermente poggiando i piedi sul banco e chiudendo gli occhi con aria soddisfatta mentre Yukine si portava angosciato le mani fra i capelli e il gemello gli dava pacche sulle spalle per calmarlo visto che dopo la morte della regina il carattere del fioraio era diventato leggermente instabile.

Persino Kachi iniziò ad avere un attacco di panico.

Hitoshi allora si voltò disperato verso Maiko, Chisato e Akinori essendo che erano la loro ultima speranza.

<Vi prego signori, ditemi se vi ricordate almeno qualcos'altro successo mentre eravate in Sala Museo! >

<Anche le cose più stupide!>

Aggiunse la medianista nervosa.

Chisato iniziò a piangere a causa della troppa pressione mentre Maiko parlava

<Noi ci eravamo solo distratte un attimo un attimo a leggere le didascalie! Le foto non le abbiamo toccate perché fuori dalla sala c'è esplicitamente scritto di non toccare! Akinori è entrato dopo di noi e si è solamente guardato un attimo intorno mentre camminava per la stanza e aspettava Yuri!
Poi proprio prima che ce ne andassimo senza volere ho urtato una delle pareti perché Akinori era inciampato e...>

Hitoshi aveva però ormai smesso di ascoltarla

<Hai detto che Akinori è inciampato?>

Il sarto che fino a quel momento non aveva detto nulla rispose per lei

<Beh ora che ci penso sì è vero, mentre mi avviavo verso l'uscita sono inciampato sui miei stessi piedi, ma avevo attribuito il tutto alla presenza di Hideko...>

le parole gli morirono in gola mentre tutti iniziavo a capire senza voler però ammettere la realtà.

Keiko si rivolse a Kachi

<Yuki ha detto che per azionare la sua trappola hai premuto un bottone nascosto nella pertica. Hai sentito qualcosa di diverso?>

Il DJ che al momento respirava a fatica cercò di riflettere passandosi nervosamente una mano fra i capelli 

<Io... beh... forse mentre iniziavo ad arrampicarmi ho sentito come se la superficie si alzasse all'improvviso... non so se mi spiego... comunque avevo sentito qualcosa di strano ma poi sono quasi morto quindi non ci ho fatto più molto caso.>

Hitoshi non ebbe il coraggio di guardare il sarto in faccia

<Signor Hasegawa, non è che magari lei è inciampato con una delle leve delle trappole di Yuki?>

Yuri scosse la testa ma prima ancora che potesse anche solo azzardarsi a parlare la porta si spalancò lasciando entrare i membri del Team Despair che come al solito erano vestiti impeccabilmente.

<E' ora di votare>

disse il sicario mentre i ragazzi si apprestavano a scrivere il nome del colpevole sui fogli e metterli nella cesta.

Jinko estrasse tutti i bigliettini e li contò per poi comunicare il risultato

<Un voto per Chisato Sumiyoshi, sei voti per Maiko Yamashita e otto per Akinori Hasegawa>

Yuto e Marin si misero ai lati della lavagna e la fecero voltare rivelando la scritta "CONGRATULAZIONI! COLPEVOLE INDOVINATO! TEMPO DELLA PUNIZIONE!"

Il sarto barcollò all'indietro iniziando a ridere

<ahahah... AHAH... AHAHAHAH... QUANTA SERIETÀ... QUANTA TRISTEZZA, MALINCONIA... RABBIA! DI PIÙ... DI PIÙ! AHAHAHAH, ANCORA, ANCORA DI PIÙ>

mentre Akinori parlava, delle lacrime rigavano il suo viso per poi ricadere sul suo tanto amato peluche che di conseguenza si scuriva a contatto col liquido che man mano aumentava.

Dress of Despair

Akinori Hasegawa

Akinori si trovava steso su un enorme pezzo di seta con i polsi e le caviglie bloccate da dei fili di lana rossa che gli impedivano di scappare.

Troppo impegnato a cercare di liberarsi, il ragazzo non si accorse dell'enorme ago che andò a conficcarsi nella sua gamba strappandogli un urlo sorpreso.

Non fece nemmeno in tempo a riprendersi che un altro ago gli si conficcò nell'avambraccio destro per poi risalire attraverso il suo stomaco stando attento però ad evitare organi vitali.

E la tortura andò avanti per un tempo che pareva infinito mentre il sarto dai capelli azzurri continuava a gridare i preda al dolore che non voleva finire sotto gli sguardi sconvolti e disperati ti tutti.

Poi gli aghi si fermarono e Akinori pensò fosse appena accaduto un miracolo.

Come si sbagliava però.

Infatti al posto degli aghi arrivò una macchina da cucire che implacabile partì dalle braccia del ragazzo per poi arrivare alle gambe mentre lui si dimenava invano chiedendo aiuto e pietà, mentre Hitoshi coccolava Maiko che piangeva, Yuri gridava, Chisato nascondeva il volto nell'incavo del collo di Keiko, Emi e Hideko si abbracciavano, Yuki rideva, Shi guardava la scena estasiato, Rei rimaneva impassibile, Kachi tratteneva i conati di vomito, Kimiko fissava la scena indignata e i gemelli cercavano di farsi forza guardando il tutto dalla scena alla fine.

Fu allora che la macchina per cucire divise a metà il corpo di Akinori mentre questo gridava in preda al dolore senza però al contempo smettere di ridere e piangere.

Poi finalmente la macchina si fermò e insieme a lei l'agonia del ragazzo condannato ingiustamente.

Yuri si accasciò al suolo piangendo venendo trascinata via da Daichi insieme a tutti gli altri.

-3 𝚘𝚝𝚝𝚘𝚋𝚛𝚎 𝚘𝚛𝚎 20:07
-𝚂𝚝𝚊𝚗𝚣𝚊 2️⃣

Qualcuno bussò alla porta della stanza ricevendo in risposta solamente un lamento da parte dello stereotipo che gli intimava di andarsene e lasciarla in pace.

Subito dopo l'esecuzione, la ragazza era scappata in stanza chiedendo di essere lasciata sola ancora in preda alla tristezza.

Akinori era l'unico che le era rimasto sempre accanto e sapere che ora era morto ingiustamente per un omicidio che non aveva neanche premeditato le faceva provare una rabbia indescrivibile tanto da farle ribollire il sangue nelle vene.

Nonostante la richiesta di andarsene però, la porta si aprì lo stesso e il piccolo angelo della morte entrò nella stanza con le mani dietro la schiena, sobbalzando all'indietro una volta visto che Yuri stava piangendo.

Shi tremò leggermente cercando di mantenere la calma nonostante le persone che piangessero lo avessero sempre messo a disagio.

Yuri si asciugò le lacrime con il dorso della mano guardando Shi con espressione interrogativa e anche leggermente infastidita.

Il ragazzino prese un respiro profondo avvicinandosi alla ragazza per poi porgerle un coniglietto di peluche, ma non uno qualunque, ma Puchi in persona.

<L'ho preso dal cadavere di Akinori dopo l'esecuzione insieme al suo berretto, e ho pensato che lo volessi avere magari per sentirti meno sola. Stai tranquilla, l'ho lavato prima di portartelo>

Yuri lo guardò con gli occhi spalancati prima di prendere il coniglietto di peluche e stringerlo al petto con forza come se temesse di perderlo

<Grazie>

Lui sorrise

<Di niente Onee-Chan!>

-3 𝚘𝚝𝚝𝚘𝚋𝚛𝚎 𝚘𝚛𝚎 20:16
-𝚂𝚊𝚕𝚊 𝚛𝚒𝚞𝚗𝚒𝚘𝚗𝚒

Hideko tremava spaventata confortata da Keiko dietro di lei continuava ad accarezzarle i capelli.

L*i era estremamente arrabbiat* e la porta sfortuna lo sapeva bene, così come sapeva bene che non avrebbe fatto una bella fine.

<Diamine Hideko! Una sola cosa ti avevo chiesto di fare: avvicinarti a Daichi Kohashi in modo che fosse lui ad uccidere qualcuno accidentalmente! Hai mandato tutto il piano a quel paese! E per cosa poi? Solamente per metterti a chiacchierare con la tua amichetta del cuore mandando tutto a monte! Non possiamo più usare la scusa delle trappole perché capirebbero che qualcuno sta architettando qualcosa e non dobbiamo farci scoprire!>

La ragazza fece un passo avanti

<Mi dispiace... non pensavo che avrei creato tanto scompiglio...>

L*i la zittì con un gesto

<Risparmiati le scuse. Ne parlerò io con la mamma e vedremo di risolvere la questione cercando di fare affidamento su persone più competenti. Tu sei fuori>

Gli occhi di Hideko si riempirono di lacrime

<No ti prego... io voglio aiutarvi a far trionfare la disperazione con la mamma...>

<Ci dovevi pensare prima ci creare tutto questo casino>

E detto questo uscì dalla stanza a grandi falcate.


Deceduto
Akinori Hasegawa Ultimate Tailor
17 anni
Nato l'otto luglio


WAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

Dio sono esausta!

Questo capitolo mi ha letteralmente prosciugata e spero proprio che vi sia piaciuto.

Fatemi sapere come al solito se avete consigli o dritte da darmi oppure in privato se avete delle richieste speciali.

Come vedete non ho messo la descrizione dell'omicidio visto che è stato tutto accidentale e l'unica cosa successa è stata l'attivazione della trappola.

Chi ha letto lo scorso capitolo avrà capito la penultima scena del capitolo.

Detto questo vi lascio e come al solito grazie a tutti per il supporto che mi date ogni giorno!

Vi lovvo tutti

Vivi

Shi
Rei
Kachi
Keiko
Yuri
Chisato
Maiko
YukineeDaichi
Yuki
Hideko
Emi
Hitoshi
Kimiko

Morti

Michiko
Akinori
Ami
Joo
Akemi
Kishiro

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top