Prologo
"Egli giunse nel tempo in cui i figli degli uomini si moltiplicarono e che da loro nacquero delle figlie piacevoli a vedersi. E i figli del cielo le videro e le desiderarono. E si dissero l'un l'altro: andiamo, scegliamoci delle femmine tra le figlie degli uomini e generiamo dei bambini (...) Essi presero, ognuno per sé, delle donne fra tutte quelle che conobbero: e cominciarono ad avvicinarsi, a sporcarsi con loro, a insegnare loro le arti dei filtri, ed esse rimasero incinte a causa loro."
(Testamento di Naphtali)
"Va, annuncia ai Vigilanti del cielo che hanno abbandonato l'alto cielo, le eterne sante dimore, e si sono corrotti con le donne, si sono presi moglie e sono caduti in grave corruzione sulla terra: non troveranno nessuna pace né perdono"
(Libro etiopico di Enoc)
Gli angeli scesero sulla Terra per impossessarsi delle donne Umane, e per questo furono maledetti dal Signore: non ci fu e non ci sarà mai perdono per loro.
Una volta scesi e violentate le creature che li avevano spinti a compiere un atto tanto imprudente, aspiravano di nuovo al cielo, ma i cancelli del Paradiso erano stati chiusi.
Si consumarono sulla Terra implorando e supplicando, accecati dal desiderio di tornare a casa e dal senso di colpa per ciò che avevano fatto.
Non si sa cosa ne fu di loro.
Il loro passaggio sulla Terra fu però testimoniato dalle creature che nacquero dalle donne violentate: non erano Umani, ma non erano nemmeno angeli. Erano più belli, più veloci, più intelligenti, più forti. Si mescolavano tra gli Umani che, ignari del loro DNA misto, li adoravano e veneravano come eroi.
Dio vide i frutti dell'atto impuro compiuto dagli angeli a cui aveva proibito il ritorno, e ne fu disgustato; li maledì, come aveva maledetto coloro che li avevano messi al mondo, impedendo loro di unirsi con gli Umani e di procreare con loro. Ma fu anche misericordioso: questi nuovi esseri, che vennero chiamati Nephilim, non avevano nessuna colpa, e per questo la loro punizione non fu assoluta. Potevano procreare se si congiungevano tra di loro, in modo da non estinguersi, e il loro DNA angelico non si sarebbe consumato con il passare del tempo.
Poi Dio vide che gli Umani, da lui creati, tendevano ad uccidersi tra di loro e non erano abbastanza forti da sopravvivere.
Fu così che decise in che modo i Nephilim avrebbero potuto guadagnarsi l'ingresso in Paradiso: avrebbero dedicato la loro vita alla protezione degli Umani, tanto amati dal Signore, e così facendo avrebbero rimediato al peccato commesso nascendo.
Per questo donò loro poteri ancora superiori a quelli che già possedevano, poteri che gli Umani concepivano come stregoneria o sovrannaturale.
Finché ci fossero stati i Nephilim, gli Umani sarebbero sopravvissuti.
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