LUI E LEI
LEI
"Sarà assolutamente, completamente, totalmente romantico", fantastico ad occhi aperti mentre infilo un paio di slip nella borsa a tracolla che di solito uso per i brevi viaggi.
Kate sta rovistando nel mio armadio, gettando a destra i vestiti che incontrano la sua approvazione e scalciando a sinistra quelli che definisce anti concezionali.
"Questa gonna fa schifo", commenta, sollevandola da terra con un paio di dita, come se fosse sporca di fango. "Dove l'hai trovata? Nel baule di tua nonna?".
"Al mercatino dell'usato. Mi sembrava un buon affare".
"Ci hai speso davvero dei soldi?".
"Cinque dollari".
"E questa?", solleva una canotta con stampati dei girasoli. Scrolla la testa e la getta alla propria sinistra. "Il tuo guardaroba fa schifo".
"Se do retta a te andrò a Salt Lake City con una valigia vuota".
"Non sarebbe una cattiva idea", ghigna.
Capisco al volo dove vuole arrivare. "Io e David non faremo sesso a casa dei suoi genitori".
"Certo", fa spallucce, ignorandomi.
"Sul serio", mi infervoro. "Sarà tutto romantico e perfetto. Conoscerò sua madre e suo padre e la sera, David, mi ha promesso di portarmi a fare una lunga passeggiata per il lago".
"Una passeggiata eh?", mi fissa scettica.
LUI
"Dormirete in stanza insieme?". Lucas mi passa la lattina di birra, allungando i piedi sul tavolino.
Alla televisione danno la finale di pallacanestro e il volume dell'audio è talmente alto che sulle prime fatico a sentire quello che mi ha detto.
"Non abbiamo una stanza degli ospiti, quindi credo proprio di sì".
"E come pensi di riuscire a tenere le mani a posto?".
"Ho pensato tutto nei minimi dettagli", sorrido entusiasta, ripassandogli la lattina ormai quasi vuota.
"Sentiamo. No, aspetta", si allunga sul divano, puntando furioso lo schermo della televisione. "Ma come si fa a sbagliare un tiro del genere? Cristo! Mandate in panchina quell'idiota. Te l'avevo detto che la formazione della squadra faceva cagare". Si lascia cadere all'indietro e beve un generoso sorso. "Dicevi?".
"Ho pensato di portarla a fare un giro al lago".
"Che piano di merda".
"Aspetta! Cammineremo fino alle sponde a ovest, dove ci portavamo le ragazze al liceo. Faremo un pic nic e poi resteremo fino all'alba a guardare e stelle. Così quando torneremo a casa saremo così stanchi che crolleremo all'istante e... ".
"Bravo intelligentone; e se piove?".
"Ma che cazzo...".
LEI
"Ti ho portato questo", mi allunga una borsa di Victoria Secrets. "Per quando tornerete dalla vostra idilliaca passeggiata al lago", aggiunge maligna.
Onestamente ho paura a guardare dentro il sacchetto. "Cosa c'è dentro?".
"Una mortadella. Ma che cavolo Ashley, ti ho portato un pigiama senza maialini stampati sopra".
"Guarda che il pigiama con i maialini stampati me lo ha regalato tu".
"Sì, ma non mi aspettavo lo indossassi sul serio", il volto contratto in una smorfia. "Comunque...", si riprende con una scrollata di spalle, "... ti senti pronta?".
"Sì", mugugno. Stringo i denti e ci riprovo, impostando un tono più convinto. "Sì, assolutamente. Dici che lui voglia...".
"Ti sta portando a conoscere la sua famiglia. Quale uomo farebbe una cosa simile senza pretendere nulla in cambio?".
LUI
"Non è che non voglia fare sesso con Ashley", cerco di spiegarmi per l'ennesima volta. "Ma non voglio che pensi che l'ho portata a casa dei miei genitori solo con lo scopo di farmela".
"E allora perché la porti? Comunque...", borbotta, distratto dalla partita. "Hai fatto i bagagli?".
"Staremo via due giorni. Mi porto lo spazzolino e un paio di mutante, non serve una valigia".
"Giusto! I preservativi ci stanno pure in tasca".
"Idiota", rido. "Passami il cellulare".
"Dov'è?".
"Sotto al tuo culo".
Lucas solleva i fianchi e mi lancia il cellulare insieme a un pacchetto di sigarette.
Ne accendo una e tolgo il blocco allo schermo per inviare un messaggio ad Ashley.
21.50
Piccoletta, che stai facendo?
Ashley McBerry sta scrivendo....
21.51
Ciao amore. Sto preparando la valigia.
Che emozione
21.52
Ti informo che il bagagliaio della mia auto è
relativamente piccolo
21.52
Le mie mutande sono piccole, tranquillo,
mi basterà un valigia piccola piccola
21.52
Cioè, non intendevo dire che
Oddio... lascia stare
Mi lascio scappare un sorriso. Ma si può essere più ingenue di così?
21.54
Tranquilla, o capito cosa intendevi.
E comunque so benissimo come sono le tue mutandine
... me lo hai detto tu la prima volta che ci siamo visti
Ashley McBerry ha visualizzato
Attendo la risposta ma quando vedo che non è più online abbandono il cellulare sul cuscino del divano e vado in cucina a recuperare un'altra lattina di birra.
"Chi ha segnato?", urlo a Lucas quando lo sento battere le mani.
"Noi! Dai che portiamo la vittoria a casa".
Torno in salotto e recupero il cellulare:
22.05
Non me lo ricordare
22.07
Dov'eri sparita?
22.07
Kate mi ha letteralmente sequestrata.
22.08
Sei a casa, sì?
22.09
Certo
22.09
Dimostramelo :P
Ashley McBerry ha visualizzato
"E i tuoi che ne pensano?", domanda Lucas.
"Niente".
"Niente? Che significa niente? Saranno almeno un po' in ansia, no?".
"No".
Ma quanto cazzo ci mette Ashley a rispondere? Avrà capito che nell'ultimo messaggio stavo scherzando? Dio, valle a capire le donne: le mandi a fanculo e ridono, poi magari dici che non ami molto le scarpe col tacco e ti tengono il muso per giorni.
"Wow", dice sorpreso. "Sono ammirevoli".
"Ma chi?", sono confuso.
"I tuoi vecchi. Mi aspettavo un predicozzo infinito, attacchi di panico ecc ecc".
"Oh", capisco infine. "Credo che verrà loro un infarto appena la vedranno".
"Non hai detto loro gli anni di Ashley?", sgrana gli occhi.
Mi lascio scappare una mezza risata. "E perdermi la loro reazione? Sarà uno spasso".
"Idiota", scrolla la testa. "Hai finito di stare appiccicato al cellulare?".
"C'è Ashley che mi sta inviando un messaggio su Whatsapp".
Ashley McBerry sta inviando un messaggio multimediale....
22.16
"Fa vedere", si emoziona, sgattaiolando accanto a me.
Sollevo il cellulare di scatto, sopra la mia testa. "Col cazzo".
"E' nuda?".
Lo fulmino. "Come se non l'avessi già vista, eh?".
"Che centra?", solleva le mani in segno di resa. "Puoi dirle di inviarti anche la foto dell'amica?".
"Ma vaffanculo".
LEI
"Ha visualizzato?", Kate si sporge alle mie spalle, cercando di spiare il cellulare.
"Proprio adesso. Vediamo cosa risponde".
"Dici che stava scherzando quando ti ha chiesto di dimostrarglielo?".
"Ha messo la faccina con la lingua... quindi credo di sì".
"Aspetta", strilla, strappandomi il cellulare di mano. "Scrivigli così".
La osservo digitare veloce.
22.17
Dimostrami anche tu che sei a casa
"Magari è in mutande", sghignazza. "Dio, vedrò il prof di letteratura in mutande".
"Smettila", rido, riappropriandomi del cellulare. Poi il sorriso mi scompare del tutto, sostituito dall'ansia. "Oddio sta inviando una foto pure lui. Oddio. Oddio".
22.19
"Okay, non sarà in boxer ma...", Kate deglutisce, "... porca la... aspetta sta scrivendo ancora".
22.20
Accompagno Lucas a casa. Me lo mandi il bacio
della buona notte?
Io e Kate ci guardiamo per un momento, poi mi spinge contro l'armadio.
"Posa sexi, mi raccomando".
"Non basterebbe scrivergli uno smack?", cerco di protestare.
Kate smette per un momento di puntarmi addosso la fotocamera del cellulare, brandendola come un'arma. "Stai per fare sesso con lui. Non vorrai tirarti indietro per un misero bacetto?".
"Aspetta, ne ho una salvata in memoria".
"Ma quella non vale", obietta. "Potresti mandargliene una sexi".
"Gli mando quella".
22.26
Invio alla svelta e resto in attesa.
Appena David comincia a scrivere, entrambe sobbalziamo.
22.27
Notte anche a te, piccoletta.
"Ve lo ha detto nessuno che siete così smielati da far venire il voltastomaco?", bofonchia Kate.
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