Capitolo 26

Kevin mi osserva, o meglio, osserva David, dato che non mi stacco da lui un secondo.
Capisco che è lui dalla sua ombra.
Un'ombra nera che si nasconde dietro le porte; ti osserva, e ti spia.
Ieri la nonna si é fiondata a casa, ha chiamato i miei genitori in salotto e ha iniziato a parlare.
Ha detto che io mi sono manifestata, le ho chiesto un contatto, e che ha trovato un modo sicuro per farlo. Serve che tutti siano presenti.
Mamma, papà, lei, David, e mio fratello.
Mio padre si alza furibondo e va per andare in camera da letto, ma la mamma lo ferma dicendogli "ascolta tua madre, al massimo sará una delusione".
Dopo molte polemiche accetta.
C'è solo un problema, come possiamo includere mio fratello?
È in ospedale, e, anche se ha ripreso conoscenza, non possono spostarlo dal letto.
Poi la nonna aggiunge "lo faremo in ospedale, nella sua stanza ".
Non sono molto sicura di questa cosa, ma lasciamo fare a lei.

Oggi sono andati tutti insieme da mio fratello.
Hanno un'ora di tempo a disposizione, e cercano di spiegargli il più brevemente possibile la dinamica di tutta la storia, lasciandolo visibilmente spaventato.
Si prendono per mano.
David è vicino al letto, quasi addormentato nella carrozzina.
La nonna inizia a recitare delle preghiere.
La mamma è emozionata, sicura di vedermi.
Papà è seccato; mio fratello è spaventato, nei suoi occhi avverto il terrore.
Poi David rompe il silenzio.
Sorridendo, inizia a fare versi gioiosi, guardando dietro la nonna.
Ed è lì che io sono.
La nonna si gira, e, Dio mio, mi vede.
Papà ha la bocca spalancata, praticamente sconvolto; mio fratello trattiene le lacrime, e la mamma...la mamma piangendo, rivolgendosi a me dice "bambina mia".
Tutti riescono a vedermi.
Non so se riescono anche a sentirmi, e non so nemmeno come mi vedono.
Se appaio loro come la Jennifer di sempre, o come quella massacrata.
Incerta e spaventa dico "Kevin mi ha fatto questo. È lui che ha fatto del male a tutti voi. Dovete trovare un modo per sbarazzarvi di lui, io da sola non ci riesco. Sono sempre con voi. Ma l'unico che mi vede è David".
Poi tutti contemporaneamente iniziano a domandarmi cose che non capisco, per la troppa confusione.
La nonna ad alta voce dice "silenzio!".
E silenzio fù.
La nonna ha capito quello che voglio dire.
Mi guarda e mi dice "caccerò via quel demone".
Poi il caos; vedo tantissime anime, tutte in camicia da notte, pazienti deceduti in ospedale.
Sono tutti spaventati, e nella confusione riesco a distinguere Kevin.
È furibondo.

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