Kevin è scomparso, di nuovo.
Sto sempre incollata a David, ma continuo ad essere trascinata nel mio schifosissimo corpo.
Non voglio star lontana da lui, non so se Kevin possa fargli qualcosa mentre non ci sono.
Il mio piccolo David, è cresciuto così tanto...
È triste pensare che la sua mamma è morta.
La mia infanzia è stata così felice.
Due genitori fantastici, un fratello, zii, cugini, nonni; e lui?
Orfano, figlio unico e cresciuto dai nonni, che non vivranno per sempre.
È angosciante, soprattutto sapendo che io sono sempre con lui, ma non so se continuerà a vedermi e a percepirmi una volta cresciuto.

Kevin è ritornato.
È inutile instaurare un dialogo concreto con lui, è più zombie che fantasma.
Io sono attaccata alla culla di David che, appena si accorge della presenza di Kevin inizia a pingere.
Cerco di tranquillizzarlo ma non c'è nulla da fare, è terrorizzato da suo padre.
Urlo contro Kevin "cosa hai in mente di fare?!"
Ma lui continua imperterrito ad avvicinarsi alla culla.
Io non voglio spostarmi.
Allora sbraito "fermati!"
Ma niente.
Si è avvicinato, e porge una mano verso David, che ormai è disperato.
Sento mia madre che sale le scale.
Ma Kevin non si sposta.
Allora, con tutta la rabbia che ho, lo prendo per i capelli, e lo allontano.
Lui cerca di opporre resistenza, ma ormai non ho più la forza che avevo da viva.
Sembra che adesso siamo pari.
Lo allontano, e lui mi urla contro.
Si parte verso di me, e in quel momento mi ritornano alla mente tutte le volte che questa scena si è ripetuta. Adesso non ho paura.
Allungo le mani, e mentre lui si scaraventa su di me, lo spingo.
Lo spingo talmente forte da farlo allontanare.
Rimaniamo tutti immobili.
Io mi guardo le mani, sorpresa, e lui mi guarda scioccato.
Poi si dissolve.
Nel frattempo è arrivata mia madre, che ha preso in braccio Davd.
Mi avvicino a lei e la stringo in quello che dovrebbe essere un abbraccio.
Sembra quasi che senta il mio calore.