Kevin è tornato. È terrificante perché io vedo lui è lui vede me. Non so come lui mi vede, ma io lo vedo come una sagoma nera, dal quale si riesce a distinguere solo il volto.
È stata la prima volta dopo tutto questo tempo che gli ho rivolto la parola.
Ero dietro di lui, e confusa gli ho chiesto "dove sei stato?"
Nessuna risposta. Allora ho riformulato la domanda, stavolta con tono più alto "ho chiesto, dove sei stato?". Nessuna risposta. Inizio a seccarmi, e dato che non credo possa picchiarmi anche da spirito, mi rivolgo a lui un po' più scortese. "Sei sordo o cosa? Ti ho solamente chiesto dove sei stato?!".
Lui, rimanendo di spalle mi risponde freddamente "alla tomba". Credo intendesse la sua di tomba. Anche lui viene attirato al suo corpo. Mi faccio più impertinente chiedendo "sai perché siamo qui?".  Sta in silenzio e poi risponde di nuovo in tono freddo " perché abbiamo un conto in sospeso". Conto in sospeso. Non capisco. Credevo che il suo conto in sospeso fosse farmi del male, a questo punto avrebbe dovuto andarsene. Poi mi chiedo, qual'è il mio conto in sospeso?
Mi rivolgo di nuovo a lui, confusa "quale conto in sospeso?!".
Lui si volta e mi dice "tu hai in sospeso la protezione di quel marmocchio, io la sua morte" poi scompare. Io urlo un "no" netto. Ma nessuno mi sente. Vuole uccidere il mio bambino, ma non glielo permetterò. Mai.