"Protect Me" (Don't Touch Me) - Prima Parte


Muovendo il joistick con circospezione, Shade Owl aggirò un Runner e lo acciuffò da dietro, tagliandogli la gola con il coltello di Ellie. Aveva comprato da poco The Last Of Us Part II, e niente gli avrebbe impedito di finirlo.

Niente a parte l'uomo vestito di nero che comparve sulla porta, schiarendosi la voce.

- Cosa c'è adesso?- sbuffò - Non vedi che ho da fare?-

- Oh, hai da fare eccome.- gli ricordò Severus Piton - Per la precisione, devi occuparti di "Protect Me".-

- Sei adulto e un mago, io non ti proteggo!-

- Non devi proteggermi. Devi occuparti di "Protect Me".-

- Ma mi stai prendendo in giro?-

Dietro di lui arrivò Cthulhu, che si insinuò in uno spiraglio della porta, chinandosi per passare sotto l'architrave.

- Ghlyyy.- disse - Flptn'y lhuk nhm'et hky'eh n'uhk.-

- Anche tu? Ma da cosa vi devo proteggere, scusate? Tu sei pure il Grande Antico! Sei tu a dover proteggere me!-

Tra le gambe dei due scivolò Gaia, che saltò sul divano e guardò il suo padrone negli occhi.

- Miao.- disse.

- Ah, devo occuparmi di "Protect Me"!- esclamò Shade Owl, capendo finalmente - Ma perché non l'avete detto subito? Siete poco chiari. Meno male che c'è Gaia!-

*

Bentrovati a tutti quanti, lettori e lettrici che ci seguite! Oggi torniamo a studiare il Fenomeno Bieber23, della quale ho già fatto fuori quasi tutte le fanfiction. Ormai rimangono solo due obbrobri e una One Shot nella sua raccolta. La One Shot però verrà lasciata in pace: il Sommo Evgenij l'ha esaminata tempo fa e mi ha comunicato che non merita una stroncatura, essendo solamente una scena di sesso consensuale tra la protagonista e Justino, senza messaggi sbagliati, slut shaming o altro. Quindi, quella gliela lascio.

Le altre due, invece, vanno demolite il prima possibile. Ne va della mia sanità mentale.

In specie, oggi mi occuperò di "Protect Me", la seconda fanfiction che abbia mai pubblicato. O forse la terza, perché verso la fine di "Never Say Never" affermava di starne pubblicando un'altra, la quale tuttavia è sparita da EFP ben prima che io scoprissi il suo profilo. Ma alla fine dei conti, non ce ne importa niente.

Conta ventotto capitoli, il che la rende la storia più corta che Bieber23 abbia mai pubblicato (a eccezione di "I'm Danger 2", che però è presente solo su Wattpad ed è ridicolmente corta, e non posso contarla), e ha avuto 288 recensioni, di cui due sono neutre e una, la mia preferita, è negativa. Ve le riporterò strada facendo.

Una recensione in particolare ha attirato la mia attenzione, ma non una negativa: difatti, era stata utilizzata dalla lettrice che l'ha lasciata per segnalare la storia alle Storie Scelte, sperticandosi pure in lodi per l'uso della lingua italiana, che in realtà è stata massacrata, e dei contenuti da lei ritenuti molto originali, ma in realtà visti e rivisti. Quando l'ho scoperto ho quasi vomitato.

Parliamo della trama: "Protect Me" è la storia della Hope Abby...

Ellie (sfondando, letteralmente, la quarta parete ed entrando in stanza): - What the fuck?! -

Joel (uscendo anche lui e lucidando la chitarra): - Linguaggio! -

Shade: - Ehi, ma tu non eri... insomma... -

Joel: - Nah, mi sono fatto sostituire dalla mia controfigura. -

Passante (a terra agonizzante): - Questo non era nel contratto... -

...una "ragazza di 18 anni" che, nella presentazione, viene descritta come "timida, paurosa ma forte", che dopo aver "sempre vissuto per strada" (nessun accenno ai genitori), ha passato nove mesi in un orfanotrofio e poi è stata adottata da una famiglia di Los Angeles. Ovviamente, parliamo della famiglia Bieber. Avevate forse dei dubbi?

Se a qualcuno questo ricorda qualcosa, è perché fin qui è pari pari la trama di "Never Say Never", tranne pochi dettagli. Che si aggiungeranno dopo, quindi è come "Never Say Never".

L'impostazione di "Protect Me" non è così difficile da capire: la nostra Hope di turno ha un passato difficile e pieno di sfighe, ma dopo essere diventata la sorella adottiva di Justin avrà lui a proteggerla dai mali della vita. Essenzialmente, il messaggio che vedrete è: "ho bisogno di Justin per difendermi dal mondo".

Per quel che riguarda proprio Justin, il personaggio si è "evoluto" rispetto alla precedente fic: vent'anni, coraggioso, senza paura (non mi sto ripetendo, sto copiando quello che ha detto l'autrice) e forte. Ah, fuma, beve e si droga. Secondo la presentazione, perché non l'ho mai visto fare niente di tutto questo. E combatte, come in "I'm Danger" (e come Harry Syles in "Dark"), in "incontri illegali di box" (quindi incontra illegalmente delle scatole).

Possiamo quindi considerare questa storia un miscuglio tra la precedente "Never Say Never", in cui non succede essenzialmente un cazzo, con la successiva "I'm Danger", in cui succede troppo tutto insieme.

Della serie, la fantasia si spreca proprio, qui.

Torneranno naturalmente le foto, soprattutto quelle del cast, perché descrivere è difficile. E naturalmente avremo almeno una foto/gif alla fine di quasi ogni capitolo e di tutti gli outfit di Hope, sia mai che un lettore capisca dalle descrizioni come si veste una persona.

Ordunque, direi che possiamo anche andare a cominciare. In questo viaggio, come sempre, sarà accompagnato dall'opinionista Severus Piton...

Piton: - Sei un deficiente.-

... ehm... dal Grande Antico Cthulhu...

Cthulhu: - Vl'ny btklhu nnet huk l'y.- (Spero tu abbia finito di sfottere)

... mh... e da Gaia...

Gaia: - Miao.-

Beh, almeno lei non ce l'ha con me. Inoltre, in occasione del loro recente ritorno alla ribalta, avrò altri due nuovi assistenti, contattati prontamente per me dal buon fanwriter91: Ellie e Joel Miller!

Ellie: - Non ci sono funghi in questa recensione, vero?-

Joel: - A me basta che ci sia il caffè.-

*

Il primo capitolo inizia con Abby e la sua Migliore Amica™ Cassie (tipo quella di "I'm Danger" e che, sempre come lei, sparirà tra poco) le quali si svegliano al mattino in orfanotrofio. Scopriamo subito che quel giorno è molto speciale per le ragazze dell'orfanotrofio.

Perché? Leggete questo pezzo e capirete:

Il direttore dell'ospizio portò alla donna un foglio di carta macchiata mentre tutti prendevano posto nella grande stanza.

"Eccoci qui, come ogni anno dieci di voi oggi riceveranno la notizia più bella della loro vita, sapranno di essere stati adottati".

Cassie aveva vissuto quel giorno già cinque volte, per me era la prima e la paura cresceva di secondo in secondo, non mi volevo illudere ma come non crederci un po'?

Come sempre, ci sono un miliardo di cose sbagliate nel giro di poche righe. E io posso già iniziare con gli elenchi numerati.

1) Ospizio? Sono orfani o pensionati?

2) In che senso che ne adottano dieci ogni anno? Un giorno all'anno dieci persone vengono adottate in quell'orfanotrofio, e per i restanti 364 nisba? Non funziona così!

3) Dieci? Dieci adozioni? Secondo una veloce e molto superficiale ricerca che ho fatto su Google, le adozioni internazionali di bambini solo qui in Italia sono state più di 1100 nel 2018 (ho guardato un articolo a caso, questa storia è precedente, ma non cambia molto ai fini di quello che sto dicendo). Ciò significa che, nel mondo, le adozioni devono aver raggiunto le decine di migliaia, come minimo. Se tutti gli orfanotrofi facessero adottare solo dieci bambini l'anno una volta l'anno avremmo al massimo alcune migliaia di adozioni alla volta... e, come ho già detto, non è così che funziona!

4) Dal testo si capisce chiaramente che per le bambine sarà una sorpresa scoprire di essere state adottate. Ma non è questo il procedimento: gli aspiranti genitori adottivi fanno domanda di adozione e, tramite un lungo processo che può durare anche dieci anni, tra verifiche, versamenti, colloqui e sedute atte a valutare l'effettiva idoneità della coppia, si concede l'adozione. I potenziali genitori, tuttavia, incontrano i bambini prima che questi vengano prelevati e portati da loro, così che non abbiano a che fare subito con dei perfetti estranei in un posto che non conoscono. Sarebbe traumatizzante, altrimenti. Una scena vagamente simile a quella descritta si ha nei Griffin, quando Carter Pewterschmidt (il padre di Lois Griffin) per divertirsi fa finta di volere adottare un bambino che poi molla lì in strada. Ma quella è una demenziale sitcom animata che non ha nulla di realistico!

Tornando alla storia, il direttore dell'orfanotrofio inizia poi a leggere i nomi delle bambine che verranno adottate su una lista (ripeto, NON FUNZIONA COSÌ) fino ad arrivare a quello di Abby.

Vi ricordo che Abby ha diciotto anni. E Cassie, a quanto ci è stato detto, diciannove. Sono maggiorenni e vivono ancora in un orfanotrofio? Ma non esiste proprio! Solo in Scary Movie delle ragazze adulte vengono adottate da qualcuno (e visto il tipo di film, è inutile che ve ne dica il motivo...)!

Bah... dopo l'ennesima cretinata c'è solo fuffa.

Il capitolo si conclude con il cast, come vi avevo accennato: Abby torna a essere interpretata dalla povera Barbara Palvin, che come sappiamo da questo momento in poi è stata abusata da Bieber23 come prestavolto delle sue Hope.

Ovviamente Justin interpreta Justin, ma visto il tipo di personaggio sarebbe andato bene un orango.

Un ragazzo casuale (non riesco a identificarlo) interpreta Chaz Butler, che a quanto pare nella vita vera è uno dei migliori amici di Justin Bieber. Qui avrà l'utilità che lo ha sempre contraddistinto, comunque.

Il personaggio di Ryan Moore verrà invece interpretato da Chad Michael Murray (apparso in "Dawson's Creek", "Una Mamma per Amica" e "One Tree Hill"). Ancor meno utile del suo amico.

Sua sorella Jenny Moore, invece, è interpretata da Indiana Evans (famosa cantante australiana apparsa in "H2O", "Ash vs Evil Dead" e "Laguna Blu - Il Risveglio").

Ci sarebbe anche un certo Kevin Potter, ma l'immagine è crashata e non so chi gli presti la faccia.

Segue angolo autrice che non dice niente di utile e possiamo passare al capitolo due.

Dopo un bel po' di fuffa, in cui Abby è giustamente nervosa per il primo incontro con la nuova famiglia e saluta Cassie (ve l'ho detto che sarebbe sparita subito, no? È la Maledizione delle Cassie!), Suor Helen le regala un ciondolo argentato con il suo nome inciso sopra. Non mi risulta che le suore facciano regali agli orfani, o perlomeno non regalano loro cose del genere. Ma ricordiamoci che è una Hope, è speciale.

Abby viene quindi portata in aeroporto per andare a Los Angeles. Ovviamente viaggia da sola. Beh, è vero che è maggiorenne, ma insomma... nessuno che la accompagni? È la prima volta che vola, un minimo di aiuto non le farebbe male. Inoltre è stata adottata, possibile che i Bieber non si sprechino nemmeno ad andare a prenderla?

Ah, altra cosa: non ho idea di quale sia la città in cui ha vissuto finora. Sta andando dall'orfanotrofio a Los Angeles, ma non so quale sia la località da cui parte. Carino, vero?

All'arrivo viene accolta da Jeremy Bieber e da una certa Kate, che posso solo presumere sia sua moglie, e da un ragazzo. Scommetto che potete indovinare da soli chi è.

Piton: - Lord Voldemort?-

Cthulhu: - Tkhl'yyeht Azathoth?- (L'onnipotente Azathoth?)

Gaia:-Miao?-

Joel: - Tommy? -

Shade: - ... no. Non fa ridere.-

A differenza di questi quattro, che si divertono a prendermi in giro, sono certo che avrete già capito da soli che si tratta di Justin Bieber, di cui sorvolerò la fuffosa descrizione, che si concentra soprattutto sul suo sguardo magnetico (sta già ricorrendo al Coglionegan per colpirla con lo Sguardo Perforante!) e sui suoi capelli.

Justin, in quanto Bedboy, non dice niente, nemmeno mezzo "ciao" alla nuova sorella, e si fa i cazzi suoi tutto il tempo. Al contrario dei genitori, io lo avrei spinto ad accoglierla a suon di scappellotti, onestamente, ma vabe'... siamo ancora all'inizio, e potrebbe essere un ragazzo timido, che non sa come approcciarsi a questa persona nuova che si è inserita all'improvviso in famiglia.

Piton: - Davvero pensi questo?-

Shade: - No, penso che, siccome l'autrice ha deciso che qui Justin, come ho detto, è un Bedboy fatto e finito, allora non parla con nessuno finché non decide di avere qualcosa da dire. Normalmente direi "qualcosa di intelligente" ma, conoscendo Justin, è improbabile.-

A casa Abby fa il giro delle stanze insieme a Jeremy e Kate, e in camera sua trova un cellulare in regalo. La cosa non mi dispiace, onestamente: mi dà l'idea che questi due vogliano farla sentire bene accetta, e che può tenersi in contatto con loro in modo indipendente. Certo, se non avesse già diciotto anni sarebbe ancora meglio, oltre che più realistico, ma non posso avere tutto... non finché non assurgerò al potere...

Poco dopo parlano della scuola: Abby è già stata iscritta, e frequenterà il secondo anno, mentre Justin è al terzo.

https://youtu.be/gi8839yopoM

Fermi tutti, qualcosa non torna!

Come ho detto in "Welcome to My Hell", il sistema scolastico americano non funziona come il nostro, e le scuole superiori cominciano dal 9th grade, quando i ragazzi hanno quattordici anni. Il secondo anno, 2nd grade, è alle elementari. Così come il terzo.

Ma a parte questa abissale svista, anche volendo sorvolare e far finta che siano il secondo e terzo anno di superiori, Abby ha diciotto anni e Justin venti! Lei dovrebbe essere, nel nostro sistema scolastico, al quinto anno, e Justin in QUALSIASI sistema scolastico già all'università!

Sono ENTRAMBI ripetenti?

Cthulhu: - Tyk l'nmyy klhut nhuk tmnu yk n'he agrhftn'uu l'hmneb.- (Stai tranquillo che la Hope non verrà considerata ripetente, ma anzi perfettamente in pari...)

Dopo questa castroneria, ci viene sottolineato per la decima volta in due capitoli quanto sia timida e chiusa la nostra Hopebby, poi gif e angolo autrice.

Ellie (con sguardo vuoto e puntando lentamente il fucile): - Sento l'impulso di spararle in faccia... -

Arriviamo al capitolo tre, con un altro scambio magnetico di sguardi con Justin in cucina e finalmente, durante la cena, il nostro Bedboy si decide a dire due parole in croce:

"Quanti anni hai?" per la prima volta udii la voce del ragazzo dai capelli color miele, non ero certa avesse parlato con me infatti alzai lo sguardo su di lui che tranquillo aveva continuato a mangiare.

"Diciotto" sussurrai appena, lui annuì senza nemmeno alzare lo sguardo per un secondo.

Non sapevo perché ma quel ragazzo aveva qualcosa di strano, il suo atteggiamento non era normale per me ma sapevo anche che avendo vissuto in un orfanotrofio ed avendo subito un trauma poteva benissimo essere solo una mia impressione.

Per inciso, non ho idea di quale trauma parli Abby. Sì, è vero, ci è stato detto che ha vissuto per strada, ma il motivo? Boh, non lo so. Ho riletto il primo capitolo, in quell'unico microparagrafo in cui ci parla della sua vita prima dell'orfanotrofio (roba da nemmeno due righe) e dice solo che ha vissuto tutta la vita in strada. Da sola? Mai accudita, nemmeno da neonata? Alla faccia delle capacità di sopravvivenza... Ellie, questa ti batte...

Ellie: (lucidando la canna del fucile) - Mh... lo vedremo...-

E poi, Justin le chiede quanti anni ha? Deve chiederglielo? Ma cosa, i genitori non gli hanno parlato di questa ragazza? Lo ha scoperto solo all'ultimo che la stavano adottando?

Segue fuffa, poi Abby torna in camera sua, dove viene raggiunta da Kate, che le spiega dove sono le cose per la scuola e, come la sfiora, Hopebby fa un salto di un metro:

Si avvicinò sorridente, il cuore riprese a martellarmi nel petto e la testa a pulsare, la donna allungò la mano verso di me cercando di accarezzarmi la guancia ma mi scostai quasi saltando.Nessuno doveva toccarmi.

Cioè, teme il contatto fisico? E i Bieber non lo sanno? Non gli è stato detto?

Shade: - Allucinante! Ma questa è una cosa fondamentale da dire a dei potenziali genitori adottivi! Inoltre non ci viene detto nulla, prima! Io l'ho vista abbracciare Cassie e Suor Helen, prendere la mano della sua amica... non ha mai avuto questa reazione! E ora ci dice che nessuno la deve toccare? Dio mio, Severus... cosa ne pensi?-

Piton: - Non so se vomitare o ritenerla una cosa ammirevole.-

Shade: - Dai, voglio un parere serio!-

Piton: - Presto detto: l'afefobia, detta anche aptofobia, è la paura del contatto fisico sia dato che ricevuto di una persona nei confronti di altre persone e, in casi estremi, di oggetti. Riassumendo, scaturisce da un'interpretazione del contatto fisico come un'invasione della propria zona intima. Erroneamente si ritiene che derivi dalla timidezza, ma in realtà scaturisce da un trauma o, nel caso in cui sia coinvolto un genitore, da una deprivazione di affetto, volontaria o meno che sia. Può anche avere origine in seguito alla violenza sessuale, quale inconscio meccanismo di difesa contro future aggressioni. Considerando che siamo in presenza di una Hope, ipotizzo quest'ultima situazione. Anche se, a dir la verità, avrebbe dovuto mostrare fin dal principio tale repulsione: può essere limitata solo al sesso opposto, ma qui è Kate ad averla sfiorata, quindi tale situazione non sussiste. L'autrice, di nuovo, non si è documentata.-

Shade: - Ottimo. Grazie, non avevo dubbi.-

L'ipotesi di Severus sulla violenza sessuale, oltre che sulla componente genitoriale, trova una parziale conferma qui:

Dovevo restare calma, solo così sarei riuscita a controllare le mie ansie ed i miei tormenti, ci provai ma subito la sua voce iniziò a rimbombarmi in testa.

"Abby? Abby sono io.. vieni da papà"

La sua voce continuava a rimbombarmi, mi portai le mani alle orecchie comprimendole sino a quando non sentii solo il rumore del silenzio.

mattheus93: - The Sound of Silence? -

Shade: - Non scomodare Simon e Garfunkel per una cosa del genere...-

Gaia è già schifata.

Abbiamo un Padre Abusivo Senza Spessore™ anche qui. Che bello.

Subito dopo, Abby scende a guardare la TV col resto della famiglia, inciampa nel piede di Justin (complimenti per la coordinazione) e lui la agguanta per impedirle di cadere, dalla cui presa costei si libera con uno strattone. Ulteriore scusa per mostrare questa aptofobia a caso su cui però nessun membro della famiglia pare essere stato informato e che viene lasciata correre come nulla fosse. Segue fuffa, finché lei non decide di andare a dormire:

Non so il motivo ma senza ragioni Justin si alzò mentre gli passavo davanti, mi arrivò a pochi centimetri dal volto e mi fissò.

"Non credi mi dovresti ringraziare?" chiese con aria di sufficienza, io corrugai la fronte non capendo.

"E per cosa?" chiesi con un fil di voce.

"Non ti ho fatta cadere" alzò le spalle quasi con fare ovvio, incurvai le labbra e negai con la testa girandomi dall'altra parte.

Mi afferrò il polso, oh no..

Il cuore iniziò a martellarmi forte più che mai, le gambe iniziarono a tremare, improvvisamente mi si appannò la vista e il fiato si fece corto.

"Lasciami" dissi senza voltarmi, la mia voce poteva sembrare quasi quella di un robot per la freddezza con cui dissi quella frase.

"E perché dovrei, prima mi ringrazi... è una questione di buon educazione" nel suo tono c'era tutta l'aria di una sfida ma io non avevo proprio voglia di giocare, non a quel gioco.

Curioso... parla di educazione ed è il primo a comportarsi da cafone. Ma pensa te quant'è bella l'ipocrisia, vero? Alla fine Abby si divincola, e si scatena il finimondo:

[...]

Si avvicinò di nuovo e mi riafferrò il polso ma con più forza, nella mia mente immagini oscure iniziarono a farsi nuovamente spazio.

"Abby? Abby sono io.. vieni da papà"

"Non ora, devo fare i compiti"

Mi prese il polso con una forza inaudita scaraventandomi a terra per poi bloccarmi con le forti braccia.

"Non si disobbedisce mai a papà"

"Lasciami!" urlai in preda ormai al panico.

La sua voce iniziò a martellarmi in testa più forte che mai mentre Justin stringeva sempre più forte, sbarrai gli occhi che iniziarono a pizzicare e a far sgorgare lacrime.

"Lasciami ti prego non toccarmi!" urlai ormai nella crisi più totale.

Nessuno doveva toccarmi.

Il bello è che tutta questa scena dura una ventina buona di righe, ma i genitori di Justin non muovono un dito o aprono bocca tutto il tempo. Solo dopo il "Nessuno doveva toccarmi" (ma perché cacchio lo sottolinea, poi...) Jeremy si degna di fare qualcosa, intimando a Justin di smetterla. Lui, da bravo cavernicolo qual è, se ne va dando una spallata a Abby, che corre in camera sua.

In un universo normale sarebbe stata raggiunta dai nuovi genitori, ma invece ricompare Justin, che già mi assume i tratti di uno stalker in piena regola, che la agguanta di nuovo per il polso e la costringe a voltarsi, tormentandola per sapere cos'ha.

Ma Justin, brutto troglodita sottosviluppato, te ne vai o no che sta avendo una crisi isterica e assillandola così peggiori solo le cose?

Alla fine lei si divincola e si rinchiude in camera, senza che Jeremy e Kate siano minimamente apparsi per controllare chi stesse gridando, e abbiamo per la terza volta un "Nessuno doveva toccarmi" di Hope.

E che ca... ABBIAMO CAPITO, ACCIDENTI!

Il capitolo finisce così, e passiamo al quarto.

Si apre con Hopebby che si sveglia dopo aver passato la notte a piangere e si veste. Come in "Never Say Never" ricorriamo ai link per mostrare l'outfit, anche se stavolta viene fatto solo dopo che ci è stata data una sommaria descrizione (sia mai che i lettori immaginino qualcosa di diverso da ciò che ha deciso l'autrice). Tale link è anche stavolta obsoleto, e rimanda a un sito di acquisti online, ma poco ci importa.

Dopo essersi vestita, spazzolata e truccata (una ragazza traumatizzata e stravolta, peraltro timida, che si veste bene, spazzola e si trucca? Non so, forse sono io che mi sbaglio, ma non mi sembra in linea col personaggio), scende a fare colazione. Delle scenette della sera prima sembrano essersi scordati tutti, infatti nessuno dice mezza parola.

Ovviamente a portarla a scuola è Justin, e non Jeremy e Kate, sia mai che i genitori facciano qualcosa, e Abby coglie l'occasione per ripetere il suo motto:

Nessuno doveva toccarmi.

SÌ, HO CAPITO!

Piton: - Cielo, Shade... ti serve già del Distillato?-

Shade: - Tanto non farebbe effetto.-

Piton: - L'ho corretto ancora. Adesso ci sono dentro lacrime di Azathoth, polvere di Velenottero e Acqua del Fiume Lete. Ti farà dimenticare perché sei arrabbiato.-

Shade: - Beh, così non me lo rendi molto invitante...-

Piton: - Non deve essere invitante, deve funzionare.-

Joel: - Non è che ci sono anche spore di cordyceps dentro, vero?

Shade: - Joel, rilassati!-

Comunque, Justin finalmente intuisce che c'è un motivo se non vuole essere toccata e le chiede spiegazioni, stavolta con un po' più di tatto, e capisce anche che è perché le hanno fatto del male. Segue pezzo che non ho capito:

Chiusi d'istinto gli occhi posando la testa sulla mano che faceva pressione sul gomito, serrai le lebbra rifiutandomi di rispondere, lui abbassò lo sguardo un secondo per poi tornare a guardare la strada senza proferire più alcuna parola.

Ehm... cos'è che fa con la mano?

Boh, vabe'... procediamo...

Abby arriva a scuola e va in segreteria, dove nessuno sapeva che sarebbe arrivata una nuova studentessa adottata dai Bieber, ma NEL RIGO DOPO la segretaria, nel darle l'orario, le dice che hanno chiamato i suoi genitori per chiedere che venisse spostata nella classe di Justin, se preferisce.

MA ALLORA COME FACEVI A NON SAPERE DI LEI? NEMMENO A HOGWARTS SUCCEDONO QUESTE COSE!

E poi, come fa ad andare nella classe di Justin? Porca miseria, sono in anni diversi! Lui è un anno avanti! Lasciamo perdere che dovrebbero essere entrambi all'ultimo anno, ci è stato detto che lui è una classe avanti! E poi, l'assegnazione delle classi viene decisa in sede di consiglio, non arbitrariamente dalle segretarie! Può cambiare su espressa richiesta del genitore, certo, ma gli insegnanti devono discuterne, prima!

Gaia: - Miao.-

Giusto... secondo Gaia la logica deve piegarsi alla psicosi delle Hope. Non ha senso che io mi faccia domande. Devo stare zitto e accettare in silenzio tutte queste cretinate.

Dopo averci pensato un momento, Abby naturalmente accetta di essere messa nella stessa classe di Justin perché sarebbe stupido, secondo lei, stare in una classe in cui non conosce nessuno. In parte concordo, ma non è che lui lo abbia incontrato da chissà quanto, e poi finora l'ha trattata abbastanza da schifo... alla faccia della conoscenza...

Insomma Abby va in classe, Justin si stupisce e le chiede cosa ci faccia lì e lei gli dice che "ce l'hanno messa". In realtà l'ha chiesto lei, ma vabe'... se non altro Justin si accontenta e la lascia in pace.

No, scherzo, dopo due righe torna a rompere i coglioni:

"Che diamine ci fai in classe mia?" sbuffai infastidita.

"Mi ci hanno messo lo vuoi capire?" risposi seccata.

Non sapevo perché ma a Justin rispondere a tono mi veniva naturale e non mi dispiaceva, peccato che fossi in grado di farlo solo con lui.

Questo è il tipico comportamento di una ragazzina timida e impacciata socialmente.

fanwriter91: - InfastiditA? Justin ha cambiato sesso? -

Shade: - Ultimamente c'è tutto questo gran parlare di tematiche di genere, si sarà adeguato...-

matheus93: - "Fossi in grado di farlo solo con lui"? Modo velato per proporre la futura ship, vedo. -

Poco dopo appaiono Chaz, Ryan (che, come ho detto, è interpretato da Chaz Michael Murray) e di Jenny (interpretata da Indiana Evans), che frequentano pure loro la medesima classe malgrado siano fratello e sorella. E no, nessuno ci dice che sono gemelli, sempre che lo siano.

I tre vorrebbero conoscere la nuova arrivata, malgrado Justin dica a chiare lettere che non vuole che la conoscano.

Sei una testa di cazzo, Justin.

Tuttavia Jenny, la nuova Migliore Amica™, giustamente se ne frega di quello che dice lui, lasciandosi anche sfuggire che un "non siamo sul ring, qui".

"Sta zitta lei non sa niente.." ringhiò Justin parlando il più piano possibile, la ragazza si morse il labbro portando le mani dietro la schiena.

"Oh.." disse solo, Justin fece una smorfia ormai evidentemente irritato ed infilò le mani nelle tasche.

"Quando lo saprà?" chiese il ragazzo dai capelli neri.

"Mai" rispose freddo Justin superandomi senza nemmeno guardarmi per un secondo.

Spoiler: lo saprà entro due capitoli.

Jenny poi, curiosa per il fatto che non si lasci toccare, chiede a Abby se non si lasci toccare da nessuno e lei risponde che non lo permette a uomini e ragazzi.

BALLE!

Kate ha cercato di sfiorarla e ha fatto un salto di un metro! Anche se, come ho già detto, Cassie e Suor Helen la toccavano tranquillamente. Quindi, semplicemente, tutto questo si spiega con l'espressione "buco di trama".

Dopo la fuffa finisce la giornata e Justin riporta Abby a casa:

"Si può sapere che nascondi?" chiese di getto.

"Io?"

"Si tu... che nascondi?" ripeté.

"Io proprio niente e anche se fosse saresti l'ultimo a cui lo direi" risposi abbassando sempre più il tono con cui pronunciai quelle parole.

[...]

"Non capisco proprio sai.. sei piena di segreti" disse.

"Beh non sono l'unica.. vuoi forse farmi credere che tu non ne hai?" risposi ovvia.

[...]

"Li scoprirai tranquilla..."

"E come?"

"Tutti sanno di me"

Non disse più nulla per tutto il tragitto. Quella frase mi lasciò pensare, non ne capivo il significato ma non capivo nemmeno perché volesse tanto sapere il motivo per il quale non mi facevo toccare, ero certo non lo immaginasse nemmeno.

Scesi dall'auto ed iniziai a camminare verso l'entrata di casa, Justin mi afferrò il braccio e chiusi gli occhi respirando profondamente.

Nessuno doveva toccarmi."

Dopo una craniata di rito alla parete, analizziamo il testo:

1) Justin sembra patologicamente incapace di farsi gli affari suoi, e deve a tutti i costi sapere cos'abbia Hopebby. Se almeno fosse preoccupato per lei non sarebbe un problema eccessivo, ma a me sembra più che altro un cane che insegue una macchina: se anche la prendesse non saprebbe cosa farsene, ma deve prenderla lo stesso.

2) Entrambi si dicono l'un l'altra che sono "pieni di segreti": vi conoscete da meno di ventiquattr'ore, grazie tante che avete dei segreti. Prima di confidarsi con qualcuno, una persona ci mette un po'!

3) Ovvio che Justin non immagina per quale motivo non ti fai toccare, a malapena riesco a immaginarmelo io, e solo perché ci sono stati dati i "misteriosi accenni" a tuo padre! Ma Justin non è mica telepatico, per forza che non ci arriva!

4) HAI ROTTO! Abbiamo capito, nessuno deve toccarti, ma ripeterlo ad ogni paragrafo serve solo ad appesantire il testo! E poi, la smetti di sottolinearlo? È stupido! Ditemi un solo romanzo in cui c'erano parti di pensiero del/della protagonista sottolineate!

E il bello è che lo rifà un paragrafo dopo... anche se non è la parte peggiore.

"Mollami subito" dissi a denti stretti.

"Lo sai che non finisce qui vero?" rispose lasciandomi andare.

"Mi vuoi spiegare che cazzo di problemi hai?" urlò quasi.

"Mi vuoi spiegare cosa te ne importa?" urlai di risposta io.

Senza attendere un'altra sua parola aprii la porta ed entrai lasciandolo fuori.

Mi portai una mano alla fronte sospirando, non ne potevo davvero più di tutte quelle sue domande, avevo il terrore mi toccasse ancora per farmi parlare anzi, ne ero certa.

[...]

La porta si aprì di colpo facendomi balzare in piedi, Justin mi si avvicinò a passo svelto e mi prese con forza i polsi urtandomi contro il muro.

Le gambe iniziarono a tremare, il cuore a pulsare incontrollato, il respiro a farsi affannoso; mi urtò una secondo volta tenendo lo sguardo fermo sui miei occhi.

"Nessuno mi risponde è chiaro?" mi soffiò contro.

Avrei voluto rispondergli centomila cose ma le parole non mi uscivano dalle labbra, ero completamente bloccata.

"Non toccarmi" dissi solo come un robot, lui sbatté un pugno contro il muro accanto alla mia testa facendomi chiudere d'istinto gli occhi.

"Dimmi perché cazzo, dimmelo" ringhiò guardando il pavimento.

"Non toccarmi" il mio cervello ripeteva solo quella frase, non riusciva pi a ragionare o a produrre nuove frasi, solo quella.

Nessuno doveva toccarmi.

Justin, sei sempre il solito psicopatico. Non è una sorpresa, ma ci tenevo a sottolinearlo.

Cioè, non come Hope, che deve per forza sottolineare letteralmente, ma... insomma, avete capito.

Abbiamo già abusi domestici, e questo mi fa grattare ancor di più la testa sulle adozioni: come cavolo ragionano in quell'orfanotrofio? Ho già accennato ai colloqui con la famiglia adottiva nei tempi precedenti all'adozione vera e propria, no? Beh, servono non solo a valutare le disponibilità economiche e le intenzioni, ma anche il profilo psicologico di ogni singolo membro della famiglia, per capire con chi andrà a vivere il bambino o la bambina. Se ne avessero fatto anche mezzo, sarebbe subito parso chiaro che Justin è più fuori di un balcone!

Dopo questa scena così simpatica e piena di affetto fraterno, Abby inizia a piangere, con Justin che se ne esce dicendo "non piangere, non ti ho fatto nulla". Sì, e io sono Boa Hancock.

Comunque, attirata dalle grida, entra "la donna". È scritto così: "la donna". Io posso supporre che si tratti di Kate, ma non viene mai chiamata per nome: "la donna" entra nella stanza, "la donna" scaccia Justin.

E lascia sola Abby in piena crisi isterica. Complimenti...

Abbiamo un ulteriore, brevissimo flashback di Hope che pensa a suo padre quando disse "papà ti odia", nel caso non fossimo sicuri che si trattasse di un Padre Abusivo Senza Spessore™.

Segue foto fuffosa e angolo autrice, poi finisce il capitolo.

Delle sette recensioni nessuna ha espresso opinioni schifate per ciò che è accaduto nel capitolo. Una in particolare voglio riportarvela:

"Spero che Abby riesca a superare questa paura, poverina avrà di sicuro subito un trauma, e quel cretino di Justin non se ne accorge! Spero che continui presto e spero di sapere che segreti nasconde Justin! Alla prossima baci

blery25"

Lo definisce un "cretino", così come io potrei dare del "cretino" a un mio amico che ha solo detto qualcosa di un po' stupido in un goffo tentativo di essere divertente. Ma non è la parola che userei per Justin.

Non vi riporto le altre sei recensioni, che non meritano.

Il capitolo dopo si apre con Abby che si sveglia in camera sua alle 18.00 (scritto così) e si sente un po' più tranquilla. In pratica ha passato il pomeriggio chiusa in camera sua in un angolo, ma nessuno ha pensato di andare a vedere come stava, e trova solo un biglietto di Kate che dice di essere uscita per fare la spesa, e che anche Justin non c'è. Di Jeremy non sappiamo nulla.

Cioè, questa sa che ha avuto una crisi isterica, peraltro causata da quel deficiente di suo figlio, e la lascia sola tutto il giorno? Ma chi cavolo ti ha concesso l'adozione, il dottor Lecter?

Ciononostante, Abby è contenta di sapere che Kate tornerà entro mezz'ora perché è l'unica a capire che non vuole essere toccata. Non ribadirò ulteriormente l'assurdità della situazione, meglio andare avanti.

Poco dopo rientra Justin, che le chiede di dirgli perché non vuole essere toccata. Ancora.

Tra lui che insiste a chiedere e lei che sottolinea ogni volta le parole, sto consumando le pareti a forza di craniate.

Joel (aprendo una bottiglietta e spargendosela addosso): - Questa è benzina. -

Cthulhu: - Mly... tkrj'nhk lkhy ruk'lhu mn'hte, ll'y kt'nuh brthzy l'huk...- (Mmmh... tra quello che colpisce le pareti e l'altro che si da fuoco, non so più cosa fare...)

Segue un po' di fuffa, arrivano Chaz e Ryan per parlare con Justin (rientra anche Kate, ma la sua rilevanza è pari a zero), poi il terzetto decide di parlare in salotto facendo andar via Hope. Cioè, Justin prova letteralmente a scacciarla con un secco "vattene", ma lei accetta solo quando Ryan le dice "vai... non è il momento".

Ma andare in camera di Justin a parlare era troppo difficile?

Piccolo spoiler: stanno parlando dei combattimenti illegali di Justin, ma questo lo sapremo solo tra un altro po'.

Intanto, Kate chiede a Abby di portare una lettera a una "nuova cliente d'azienda", che sta a "una decina di minuti" da lì. Non so che lavoro faccia Kate, ma ha una riunione e non ci può andare di persona.

E ci mandi lei che nemmeno sa girare per Los Angeles da sola? Tra l'altro di sera? Mandaci quel cretino di tuo figlio, scusa! O manda un fax!

"Puoi farti accompagnare da Justin" aggiunse mentre la prendevo.

Kate... non era questo che intendevo! NON ERA QUESTO CHE INTENDEVO! Dicevo Justin da solo! Hai visto come la tratta, come reagisce lei quando la tocca, cosa succede se stanno da soli! Ma sei scema?

Abby, comunque, dice che farà tutto da sola, perché giustamente non vuole passare altro tempo con lui. Beh, meno male.

Dopo cena (DOPO CENA) l'orfana appena arrivata che non conosce la città e che a malapena conosce la casa in cui vive esce per consegnare la lettera, andando a sbattere contro qualcuno.

Non mi ero nemmeno resa conto che era un semplice ragazzo poco più grande di me, lo guardai meglio solo quando scoppiò a ridere ed il mio sguardo si concentrò sul suo volto.

"Tranquilla.. non ti ho mai vista, chi sei?" chiese curioso.

"Emm.. Abby" mi pentii subito di aver detto il mio nome, non lo avrei mai fatto seguendo l'istinto ma quella volta lo avevo detto senza pensarci ed il mio cervello se ne rese conto solo dopo.

"Sei molto carina" sussurrò malizioso avvicinandosi.

Il cuore iniziò forte a pulsarmi dentro il petto e le gambe iniziarono a tremare mentre cercavo di indietreggiare, il ragazzo mi afferrò il fianco e le mie pupille si dilatarono. Cercavo di mantenere la calma ma era impossibile, il panico prese il sopravvento.

Nessuno doveva toccarmi.

Ancora sottolineature...

Ora, io capisco che l'autrice abbia pensato di dare una caratterizzazione a Abby, ma davvero, basta! Come ho già detto, sottolineare è stupido per un romanzo, va bene nei testi come rapporti aziendali, resoconti, documenti ufficiali e cose del genere, ma non in un romanzo di narrativa... e poi non è che ripetere tre parole ogni paragrafo o quasi caratterizzi il personaggio, serve solo a infastidire il lettore! Poteva benissimo far capire che non voleva essere toccata tramite reazioni, gesti, smorfie, anche cose piccole, che dessero degli indizi, che facessero pensare "mh, continua a scostarsi/a storcere il naso/ad allontanare gli altri, magari ha qualcosa che non va".

In questo modo:

1) Toglie tutta la suspense.

2) Appesantisce la lettura.

3) Ridicolizza il testo.

Mi auguro davvero che nessuno di voi faccia cose del genere quando scrive. Basterebbe a compromettere l'intero tono del romanzo.

Tornando alla scena in sé, abbiamo il classico momento di aggressione random in mezzo alla strada (e ricompare di nuovo il "Nessuno doveva toccarmi", perché sennò non ce lo ricordavamo) da cui viene salvata grazie al tempestivo intervento di Justin, che stende il brutto ceffo senza colpo ferire. Ovviamente lei ha urlato tutto il tempo, ma nessun altro è accorso. E sono in una strada di villette a schiera (l'unica tipologia di abitazioni delle ficcyne).

Segue angolo autrice:

Ciao bellezze :)

Questo era il capitolo, che ne dite?

Scusate intanto il ritardo ma ho avuto dei problemi di tempo comunque

ho cercato di fare il capitolo più lungo possibile.

Vi aspetto numerose mi raccomando per sapere se il capitolo vi piace. Un bacio,

a presto,

Lara

Ve l'ho riportato tutto perché, come vedete, chiede alle lettrici di dirle cosa ne pensano. E ora vi riporto la mia recensione preferita di tutta la storia:

"Buon giorno!

Tralasciando l'introduzione, dopo molto tempo sono ritornata su EFP. Prima avevo un altro account che,per motivi personali, avevo deciso di eliminare.

Ma poco importa, comunque, che ne dici di iniziare questa recensione? Io direi di sì, perchè ho un po' di cose da dirti... e non sono piacevoli.

Prima leggevo sempre le tue storie, credimi e ho adorato in particolare la prima ma, poi, quando è iniziata la mania Danger sei uscita dai binari.

Purtroppo per te, questa non sarà una recensione dove ti dirò:«Oh mio Dio! Ti adoro, amo la tua storia è perfetta! Baci...XOXO».

No, non sono quel tipo di persona e non voglio essere.

Sono una persona diretta e ti voglio mostrare i punti dove sbagli, sperando che tu non ti offenda.

Ormai questo fandom è come infettato dalle brutte copie di Danger e, purtroppo, nelle tue storie non c'è mai nulla di nuovo. Niente che mi faccia battere il cuore quando leggo.

Prima di tutto sono sempre uguali tra di loro. Non sono originali e il personaggio è sempre lo stesso e dopo un po' stufa. Ma la scelta della protagonista è tua e non ho da obbiettare nulla... sono solo delusa.

Lei è sempre quel tipo di ragazza timida ma ha il fuoco dentro, mentre Justin è pericoloso! Mamma mia, è in un circolo di droga e fa box... tipico.

È palese quanto questa storia sia la brutta copia di È qui per picchiarmi, vero? E Danger.

Non è colpa tua, più che altro sulla parte di Justin Bieber manca l'immaginazione e il lettore si stufa.

Lo scopo di uno scrittore è proporre storie nuove, originali, che abbiano qualcosa che nessuno ha... ma tu, ormai scoppiazzi dalle tue storie.

Sono tutte identiche. Tutte.

Ci sono inoltre parecchi errori grammaticali, dovuti alla noncuranza e alla non rilettura prima di pubblicare il capitolo.

Gli unici consigli che ti posso dare sono quelli di rileggere bene e di andare alla ricerca di originalità, perchè ragazza ti manca e questo mi dispiace.

Spero di non averti offesa, non era il mio intento, ma sono molto delusa da questa storia.

Baci

Jileystar"

Malgrado la bandierina rossa, non è stata nemmeno tanto cattiva, e ha detto cose sacrosante: la storia trita e ritrita della ragazzina dolce, timida ma peperina e Justin che è un soggetto scostante e pericoloso da cui stare alla larga, e che è pure in un giro di combattimenti illegali e di droga, citando pure "Danger" (probabilmente una delle tante traduzioni della ben più famosa schifezza di Adriana v e ormai scomparse da EFP) e un'altra fic che ho già identificato e a cui mi dedicherò, prima o poi.

Bieber23 ha risposto come segue, e mi ha in parte sorpreso:

"Io come hai notato tu ho preso spunto dalla storia "è qui per picchiarmi vero? " però non è assolutamente quella,mi dici forse che tu o altre autrici non hanno mai preso spunto da un'altra storia per scriverne una loro? Ma ti prego siamo realisti... con tutte le altre critiche non sono d'accordo comunque, io di errori grammaticali non ne vedo ma sono opinioni, certo di battitura ma grammaticali proprio no. Mi spiace ma non la penso così comunque grazie

Lara"

Ne consegue che non sappia esattamente cos'è un errore grammaticale, e questo mi spiega molte sue risposte ad altre recensioni in cui le venivano indicati tali errori.

In ogni caso, ha risposto in modo meno sgarbato di quanto pensassi. Per quel che riguarda il prendere spunto, comunque, ci può anche stare, certo... però bisogna sapere dov'è il limite. Ancora non ho letto "È Qui Per Picchiarmi, Vero?" nel dettaglio, ho solo dato un'occhiata superficiale, quindi non posso sapere dove inizia una storia e finisce l'altra, però se la lettrice ha fatto un collegamento tanto forte un motivo c'è di sicuro.

Inoltre, prego di notare come Bieber23 abbia "abilmente" schivato la parte riferita a "Danger". Cosa c'è, ha preferito non rispondere, stavolta?

Passiamo al capitolo sei, che come spesso accade nelle fic di questa autrice si apre con le ultime righe del capitolo precedente, perché i cartoni animati e gli anime ci insegnano che si fa così, poi abbiamo di nuovo un momento flashback di Hope:

"Oh mia dolce piccola Abby.."

"Sai oggi ho incontrato Derek.. credo mi piaccia" gli presi la mano mentre guardavo il cielo azzurro e sereno. Lo sentii innervosirsi, mi fece salire in fretta in macchina ed accese il motore.

"Eh papà tutto bene?"

"Come puoi chiedermelo.. non ti devono toccare" ringhiò.

Mi prese il polso avvicinandomi al suo volto.

"Solo io posso nessun'altro"

Sì, abbiamo capito che tuo padre era un pervertito, è inutile che insisti. Pure i giocattoli di Gaia l'hanno capito.

Gaia (combattendo con un topolino di peluche): - Miao?-

Shade: - No, non dicevo a te.-

In seguito Justin, malgrado lei continui a gridare che non vuole essere toccata, se la carica in braccio (e ancora nessuno si affaccia per capire cosa succede), la mette in macchina e chiama Ryan dicendo che "deve portargli Abby". Se proprio volessi portarla da qualche parte potresti portarla a casa, per non dire in ospedale...

Invece, questo eminente cretino pensa bene di portarla a casa di Ryan, e lì... se la ricarica in braccio.

Ma lo capisci o non che non vuole essere toccata, deficiente che non sei altro?

Una volta entrati richiama Ryan, rassicurandolo che c'è lui. Ma che cacchio c'entra Ryan? Cos'è, un medico? Uno psicologo? Un guaritore con poteri mistici? Lascia stare Ryan e chiama la polizia, invece! Portala in ospedale per controllare che stia bene!

Dopo un po', Justin riesce a tirarle fuori che a farle del male in passato è stata "la Bestia" (ma quella puoi lasciarla a Cole McGrath, ci pensa lui), poi lo richiama Ryan e lui gli dice di avvertire sua madre che passeranno la notte fuori. Ma diglielo tu, no? E comunque, cosa continui a parlare con Ryan, che non c'incastra niente? Perché l'hai portata da lui? Ma pensa a Abby, chiama un medico per farla visitare, la polizia per denunciare l'aggressore, il Corpo di Ricerca per sterminare un po' di Maschi Gamma, fai qualcosa!

Niente, riesce solo a toccarla di nuovo (altra scusa per usare un "Nessuno doveva toccarmi" a random) e, malgrado Abby continui a protestare, lui arriva pure ad abbracciarla.

MA PORCA TROTA SALMONATA ANDATA A MALE E PORTATRICE DI BOTULISMO, non è così che si aiuta una persona affetta da... Sev, da cosa?

Piton: - Afefobia o aptofobia.-

Ah, sì... bisogna andare per gradi, con un certo supporto psicologico da parte di un professionista (che avrebbe dovuto seguire Abby fin da quando è arrivata in orfanotrofio). Non forzando la persona in questione a farsi toccare e addirittura abbracciandola senza il suo permesso!


fanwriter91: - Ha senso quanto credere che spaccare il cranio all'unico portatore sano degli ultimi vent'anni sia una scelta logica. -

Joel (bevendo del caffè corretto con Distillato della Pace): - Ancora con questa storia? Ma non ti stanchi mai di ripeterlo? -

fanwriter91: - Nope. -

Vabe', finalmente c'è la "grande rivelazione" di Abby che ammette con Justin che non deve essere toccata perché suo padre non lo voleva e le ha fatto del male quando era piccola.

Finisce con Justin che si autoelegge suo protettore e impedirà a chiunque di farle del male. Bravo, peccato che tu appena lei si è rifiutata di spiegarti cosa avesse l'abbia sbattuta ripetutamente contro un muro...

A quel punto arrivano Ryan e Jenny, che dicono a Justin di sistemarla nella camera degli ospiti. Secondo lui, tuttavia, non ce n'è bisogno, e la porta... in una camera da letto. Che posso immaginare non sia né di Jenny, né di Ryan né dei loro genitori. Quindi è... una camera per gli ospiti.

Segue momento puramente fanservice misto a momento puramente assurdo:

"Qui dovrebbe andare bene" disse rimboccandosi le maniche della felpa e lasciando intravedere i tatuaggi sulle braccia. Ne rimasi colpita infatti rimasi incantata ad osservarli, lui lo notò e si tolse la felpa rimanendo in maniche corte e si sedette accanto a me.

"Ti piacciono?" disse osservandoli, allungai la mano sfiorandoli con l'indice, erano davvero uno più bello dell'altro, anche io ne avevo uno ma non lo avevo deciso io..

Annuii poi abbassai lo sguardo sul polso ripensando a quel tatuaggio maledetto che straordinariamente nessuno aveva ancora notato.

"Ne ho uno.. ma preferirei di no" dissi seria.

"Dove?" deglutii poi girai il polso verso l'alto e la scritta nera in corsivo fiera venne fuori, Justin mi prese il polso guardando quel You are mine che da anni mi portavo dietro.

No, un momento... un momento solo...

Nessuno ha mai notato il tatuaggio? Né le tue compagne mentre facevi la doccia (ricordo che negli orfanotrofi le docce sono in comune) né il dottore quando ti ha sicuramente visitata quando sei arrivata in orfanotrofio?

Cthulhu: - Yltm n'hke lhuk pthu nmuh lyy'nss thliek rty?- (Posso rintracciare questo dottore e mangiarmelo?)

Shade: - Ammesso e non concesso che esista, sì. Un pessimo dottore in meno non può far male al mondo. Ma confido che questo tatuaggio di cui non abbiamo mai saputo niente finora (e non sapremo nulla in seguito), neanche un minimo accenno, sia solo il risultato di un buco di trama. Non penso che esista un medico, stavolta.-

mattheus93:- Citazione a "Slave"? Ovvero quando Harry tatuava sul culo della good girl una frase che sottolineava il suo possesso sulla ragazza? Qui almeno il Padre Abusivo Senza Spessore™ si è limitato al polso. -

Vabe', Abby chiede a Justin di restare lì, e con il primo "piccola" della storia si chiude il capitolo, ovviamente insieme all'ennesima foto di Barbara Palvin e all'angolo autrice

Evgenij (in un angolino): - Le foto non esistono... -

fanwriter91 (vicino a lui): - La parola piccola non esiste... -

Ellie (accanto a loro): - I funghi non esistono...-

Shade: - Che cavolo c'entrano i funghi adesso??-

Passiamo al successivo: Hopebby si sveglia che sono le sei del mattino e scende in soggiorno, dove trova Ryan, Chaz, Jenny e Justin. I genitori di Ryan e Jenny non ci sono, ovviamente... sia mai che degli adulti abitino in casa con loro.

Che poi in realtà qui sono tutti adulti, ma sticazzi.

Segue fuffa, incluso il momento in cui Jenny presta dei vestiti puliti a Abby (ovviamente c'è pure il link, non più funzionante, a un'immagine).

Normalmente non lo faccio e lo sapete, ma ho davvero bisogno di riportarvi la descrizione dei vestiti, stavolta:

Mi svestii poi infilai i leggings neri che arrivavano appena sotto i fianchi e che abbinati a quella camicetta azzurra senza maniche, corta lasciavano intravedere la pancia sin sopra l'ombelico, la infilai incerta ma infondo se mi fossi rifiutata Jenny si sarebbe potuta offendere, allacciai gli stivaletti marroni poi legai i capelli e mi truccai appena gli occhi (QUI CI SAREBBE UN LINK, MA NON FUNZIONA) mi guardai un secondo allo specchio del bagno poi uscii dalla camera.

Ora, solo la sera prima è stata aggredita da uno sconosciuto per strada. Lasciamo perdere il chiamare la polizia e un dottore che la controllasse, tanto sappiamo che sarebbe stato troppo commerciale, ma io non scriverei mai di una ragazza che, dopo un'esperienza così, si veste per andare a scuola con una camicetta corta e senza maniche che le lascia scoperta la pancia e che poi si trucca pure... forse è solo una mia visione, magari qualcuno non è d'accordo con me, ma una ragazza recentemente aggredita, per come la vedo, non si sente carina né vuole agghindarsi in modo così vistoso! Anzi, neanche vorrebbe uscire di casa!

E tutta la parte di Justin che continua a toccarla... altro che crisi isterica! Sarebbe impazzita! Ma niente, ha solo continuato a borbottare che non voleva che la toccasse, senza nemmeno provare a divincolarsi, lasciandosi anzi portare in giro in perfetto stile sacco di patate, come ogni Hope appena aggredita che si rispetti.

Ma le autrici hanno una minima conoscenza delle dinamiche delle aggressioni casuali e delle conseguenze sulla vittima, soprattutto se è traumatizzata come Abby?

Piton: - Ma perché continui a fare domande come questa?-

Shade: - Perché è il mio lavoro. Ora non rompere.-

Dopo questo pezzo abbiamo un po' di fuffa. A scuola quel giorno lei e Justin non hanno nessun corso in comune, e mentre Abby sta riponendo delle cose nell'armadietto compare un ragazzo.

"Ehi" disse, non sapevo che rispondere, ero lì ferma a fissarlo immobile senza sapere cosa fare.

"Sono Duncan, sei nuova?" annuii solamente, mi porse la mano ed io la fissai un buon minuto, il cuore iniziò a battere più forte del normale e deglutii rumorosamente.

"Abby" riuscii solo a dire per poi distogliere lo sguardo.

"E dimmi.. sei mai stata agli incontri che ci sono qui?" rispose alzando un sopracciglio e facendo qualche passo in avanti, deglutii appena e ne feci uno indietro poi negai con la testa.

"Sono arrivata da pochi giorni" spiegai, lui annuì appena senza mai perdere quel suo sorrisetto.

"Beh ci vediamo Abby" rispose marcando il mio nome, annuii controvoglia, lui si avvicinò posandomi una mano sul fianco, mi scostai subito cercando di restare il più normale possibile ma era davvero molto dura.

Abby si sta comportando come supponevo si sarebbe comportata, ovvero in modo ancor più chiuso di prima. In teoria dovrebbe essere a causa dell'aggressione, ma sappiamo bene che in queste storie eventi del genere avvengono e poi scompaiono, quindi è una cosa random.

Il ragazzo insiste ancora un po' (abbiamo il primo caso di Maschio Omega con un nome, incredibile...), ma poi arriva Justin dal niente (ancora) che lo rimanda di corsa in classe. Rimasti soli, Abby ne approfitta per chiedergli a cosa si riferisse parlando di "incontri".

"Sono degli incontri di box illegali tra ragazzi" rispose, accennai ad un sorriso pensando bene alle sue parole, senza un motivo ero certa lui ne facesse parte.

Ancora, "box" vuol dire "scatola". È la BOXE lo sport a cui ti riferisci. E comunque, fino a ieri non volevi che s'impicciasse, l'hai malamente scacciata dal salotto per questo stesso motivo e ora glielo spieghi così candidamente? E poi, se combatti regolarmente in "incontri illegali", com'è che non hai nemmeno un livido? Il naso rotto? Qualche taglio, anche rimarginato? Cos'è, sei Rufy che è fatto di gomma? Sei Eren che si rigenera? Sei Ruferen, che è fatto di gomma e si rigenera?

Anzi, ci è anche stato detto che hai dei tatuaggi perfetti. Beh, non sono un esperto, ma sono abbastanza sicuro che a furia di prendere botte un tatuaggio si rovina. Il mio vecchio istruttore di kick boxing ne aveva qualcuno, e ricordo distintamente che un giorno si lamentò perché quello sulla gamba, a furia di prendere colpi, si era sciupato.

Vabe', comunque lui pensa bene di invitarla quella sera a vedere il prossimo combattimento. Segue fuffa, poi verso le 14.00 (ma ci rendiamo conto che scriverlo a numero in un romanzo è sbagliato?) Hopebbysi ritrova da sola con Jenny e le capita tra le mani un "foglietto rosa" su cui c'è scritto:

Per tutti gli studenti, questa sera incontro alle 21.00 nella taverna dei Corse

Vi aspettiamo come sempre,

Il comitato di organizzazione

Perché è risaputo che se non pubblicizzi una cosa illegale non ti ci viene nessuno.

Poi c'è un altro momento da "Nessuno doveva toccarmi", anche se dopo la "grande rivelazione" speravo fossero terminati. Dopo la fuffa si ritrova di nuovo in macchina con Justin:

"E' un istinto quello che dice ai ragazzi di toccarti" sussurrò, probabilmente non voleva farsi sentire infatti disse quella frase così piano che a malapena la sentii, corrugai la fronte non capendone il significato ma non osai chiedere e rimasi zitta a guardare la strada.

Forse anche per Justin era difficile comportarsi con me, aveva capito che non mi poteva trattare come trattava tutte ma il punto era che non sapeva com'ero, non riusciva a capire cosa mi desse fastidio e faceva tutto con la massima calma e discrezione nei miei confronti.

Andiamo con ordine e affrontiamo le cose punto per punto...

1) Istinto? Di quale istinto parli? Non è che se io vedo una ragazza allora devo correre a toccarla! L'unico tipo di persona ad avere un istinto del genere è qualcuno affetto da un disturbo ossessivo compulsivo che lo spinge a toccare tutte le ragazze che incrocia. Prima di arrivare al contatto fisico con una ragazza io, personalmente, devo averci almeno parlato mezza volta anche solo per stringerle la mano in segno di saluto... se poi intendi cose come una pacca sulla spalla, magari per richiamare la sua attenzione in una situazione particolarmente affollata e rumorosa okay, ma diamine... chiarezza, cribbio!

2) Justin che "sussurra" quella frase mi dice che è già geloso. Ieri sera non la sopportavi al punto di menarla, poi dopo l'aggressione hai deciso che è solo tua proprietà? Ma lo sai che sei delirante?

3) La massima... calma e discrezione? Lui? E QUANDO?

fanwriter91: - Che buffo, una volta, a un piccolo comics a cui sono andato, ho visto una ragazza con la divisa del corpo di ricerca. Per attirare la sua attenzione e farle una foto le ho battuto l'indice sulla spalla con tanta delicatezza che manco se n'è accorta ed è stato suo padre a farglielo notare. -

Ellie: - Nel mio mondo per una simile leggerezza sarebbe già morta.-

Shade: - ... okay, chi ha invitato Capitana Allegria?-

Joel: (bevendo altro caffè) - Non c'è la panna?-

Segue un mare di fuffa, col momento di estrema tensione in cui i nostri protagonisti arrivano quasi a baciarsi senza però farlo davvero, tanto per tenere le lettrici sulla graticola, poi c'è una foto di Justin e si chiude il capitolo.

Arriviamo all'ottavo, con tanta fuffa e la scoperta che l'indomani a cena arriveranno nonna Diana e nonno Carter, cosa di cui Justin non sembra molto contento.

Altra fuffa, arriva Jeremy che scatena l'ennesimo flashback del Padre Abusivo Senza Spessore™ in Hope solo dicendo "ciao, Abby, come stai?", poi c'è di nuovo la fuffa.

In serata arriva Jenny per aiutarla a prepararsi, e ovviamente c'è di nuovo un link non più funzionante all'immagine dell'outfit. Poco dopo passiamo per la prima volta al pov di Justin (Pov Justin, casomai fossimo deficienti e non lo potessimo capire da noi), estremamente fuffoso. Arriviamo al classico e onnipresente Capannone Abbandonato™ nel quale devono entrare passando da una finestra.

Mah...

Tutta la scena, inclusa l'entrata di Abby, è incredibilmente confusionaria e mal scritta, tanto che non riesco a capire assolutamente cosa succede, neanche perché lei inciampi. Può succedere, se passi da una finestra, ma è proprio la meccanica della situazione a sfuggirmi.

Insomma, è un casino in cui non si riesce a capire assolutamente nulla.

C'è poi, quando i due sono costretti a separarsi prima del combattimento (Justino deve prepararsi, e Hope non può restare con lui) un fuffosissimo pezzo softcore con baci e morsetti sul collo e respiri affannati, buttato lì a caso e che non ha alcun motivo di essere inserito nella narrazione, poi c'è tanta altra fuffa e finisce il capitolo con una foto di Barbara Palvin.

Vorrei riportarvi poi una parte dell'angolo autrice:

Volevo fare un ringraziemento speciale a Andry (xmamacitaseyes) una mia lettrice, per me lei
non è una semolice lettrice ed incredibilmete tra di di noi (anche se sembra impossibile) si è
creato un bellissimo rapporto di amicizia, grazie tesoro di tutto <3

Devo anhche aggiungere che comunque io vi reputo tutte amiche, non siete semplici lettrici, siete un pò la mia seconda famiglia :)

A parte che "un po'" si scrive con l'apostrofo (e meno male che non fa errori grammaticali), ma ritiene amiche tutte le lettrici e un po' una seconda famiglia. Si è scordata di dire che le reputa tali solo se le recensioni sono positive, quelle negative e neutre abbiamo ben visto come le prende.

Nel capitolo nove Jenny indica a Abby Adam e Sharon, fratello e sorella, che, a quanto asserisce, sono gli organizzatori degli incontri, essendo sempre loro ad invitare Justin. Poco dopo Adam annuncia l'inizio dell'incontro tra il "campione in carica" (ma dai?) Justin Bieber e il suo avversario, Jefferson Place. Quindi Justin combatterà contro uncomplesso di appartamenti.

Non scherzo, cercate su Google: è vero, "place" vuol dire "posto", ma "Jefferson Place" è un condominio...

Comunque, questo Palazzo ci viene descritto più grande e più grosso di Justin. Questo mi fa presumere che sia una persona di questo tipo:

Purtroppo però non è davvero lui, o Justin non durerebbe a lungo.

Segue il combattimento, che ovviamente vede Justin atterrare l'avversario. Solo che subito dopo, mentre è a terra, gli salta addosso e continua a massacrarlo. Come sempre, Bieber23 non sa come funzionino i combattimenti di boxe, pur inserendoli nella trama.

Presa dalla foga del combattimento, Hopebby urta un ragazzo vicino, che subito pensa che lei voglia montargli in braccio (e certo, chi non lo penserebbe?) e le prende il gomito.

Indovinate cosa c'è adesso?

Esatto! Un altro momento "Nessuno doveva toccarmi"!

Ancor più agitata, Hope indietreggia, finisce addosso a un altro ragazzo (e che cavolo, mettetele dei sensori di parcheggio, allora!), perde l'equilibrio e sbatte la testa contro uno spigolo apparso dal niente.

A quanto mi è dato capire, ha sbattuto la tempia. Una zona molto sensibile della testa. Non dico che debba per forza accadere, ma sbattere lì con troppa violenza può portare alla morte. Di certo, sarebbe una buona idea andare dal medico.

fanwriter91: - Ehi, in "Eldest" succedeva! -

Piton: - Beh, lei è una Hope. Non penserai mica che possa succedere una cosa del genere?-

Shade: - No, ci tenevo solo a sottolineare la cosa.-

Dopo la vittoria di Justin, che come vede il taglio subito comincia a preoccuparsi che l'abbiano toccata (lui ovviamente non ha un graffio) e se la prende coi suoi amici, a cui aveva detto di fare attenzione che nessuno la sfiorasse, se ne vanno tutti passando di nuovo dalla stessa finestra di prima. Ma che cavolo, okay che è un Capannone Abbandonato™, ma non potevate metterci una porta, anche nascosta?

Saltiamo la fuffa. Siamo ora al capitolo dieci, e una volta arrivati a casa (ovviamente i genitori non notano che questi due sono rientrati a notte fonda) Justin disinfetta la ferita di Abby. Ripeto, andrebbe portata dal medico per una ferita alla tempia, potrebbe anche essere grave per quello che sappiamo. Non è un banale graffio sulla fronte. Okay, non ha perso conoscenza, non accusa nausee, capogiri o altri sintomi di un trauma cranico, ma io per un colpo alla tempia mi preoccuperei comunque, soprattutto per qualcuno che dovrebbe essere un mio congiunto o con cui sto sviluppando una morbosa relazione affettiva come Justin con lei.

Non che potrei sviluppare relazioni del genere, ma avete capito.

Mentre assistiamo questo curioso Momento Crocerossina™ al contrario (di solito è Hope a medicare il Bedboy) ci viene anche data, per forse la prima volta in assoluto in una ficcyna, una qualche spiegazione per le attività di Justin. O almeno una parvenza:

"Perché lotti?" trovai il coraggio di chiedere cambiando argomento ed alzando lo sguardo, lui sembrò sussultare poi fece una smorfia indifferente ed infine alzò le spalle.

"Tutti fanno qualcosa di strano, io lotto" rimasi immobile senza fare nulla, ero certa avrebbe capito.

Lui si passò la lingua sulle labbra poi sbuffò, sorrisi intuendo che aveva capito che volevo sapere di più, non mi bastava la sua risposta.

"Ho iniziato un paio d'anni fa per passatempo, poi ho capito che poteva diventare di più" dalla sua risposta intuii che non voleva rivelarmi molto così annuii solamente senza chiedere ulteriori informazioni.

Insomma, l'ha fatto perché gli andava.

Certo, non ci è stato detto (figuriamoci) perché debbano essere per forza combattimenti illegali. Probabilmente perché "illegale is more phigo".

Subito dopo, Justin le annuncia che, siccome il giorno dopo si deve allenare, a riaccompagnarla a casasarà Ryan, e lei va in paranoia, al punto che decide di rimanerea scuola da sola finché lui non sarà libero.

Ma porco cardo, Abby... sei adulta, e Ryan sa di non doverti toccare! Non è che ruota tutto intorno a Justin! Hai detto di aver "sempre vissuto per strada", e lì non c'era nessuno a proteggerti, no? Come sei sopravvissuta da sola per anni se nemmeno sai tornare a casa da sola o accettare un passaggio da un amico che sa come deve comportarsi con te?

Inoltre, questo Ryan finora è stato essenzialmente inutile, come Chaz e, grossomodo, Jenny. Fagli fare qualcosa, dai loro modo di rendersi minimamente utili alla trama, o questo sarà il loro destino:

Tacete, carne da macello.

Anche Justin ci dà prova di maturità, comunque:

"Provo rabbia sai" disse poi.

https://youtu.be/BDfIr6SgYtE

"Perché?"

[...]

"Sapere che ti hanno toccata, sapere che eri sola senza nessuno che ti difendesse" nel suo tono sentii la premura e la rabbia che mai nessuno aveva provato per me.

Ero stupita da quelle sue parole, non credevo che Justin potesse provare rabbia nel sapere che mi avevano toccata, non lo avrei mai potuto pensare, non da parte di quel ragazzo tanto freddo con tutto e tutti.

"Ora però ho te" risposi accennando un sorriso.

"Nessuno ti toccherà più ora, te lo giuro" sembrava non lo stesse dicendo a me ma bensì a se stesso, sembrava una cosa che si stava imponendo.

Già... da quant'è che vi conoscete? E come sono andate le cose tra voi per tipo i primi cinque capitoli, che in pratica hanno coperto il grosso del vostro rapporto finora?

Bah...

Dopo questa parte c'è un sogno di Hopebby che ci mostra (finalmente) sua madre, la quale, da quello che si capisce, l'ha abbandonata da sola col padre maniaco, scappando per non si sa quale motivo dalla propria famiglia. Se lo avesse fatto per paura del marito lo capirei benissimo, ma... ha mollato la figlia con lui? Ma che madre di merda!

Insomma, di tutti i pessimi genitori questa è decisamente la peggiore: non solo se ne è fregata della figlia, ma l'ha pure lasciata con un uomo tanto orribile da costringerla a fuggire via. E di storie come questa ne ho sentite, eh!

Anzi, è la prima volta che sento questa in particolare: giuro, anche scavando nella mia memoria non riesco davvero a ricordare di una madre che, consapevole di com'è il marito, abbandona consapevolmente la figlia con lui per salvare solo se stessa.

Non che questo abbia segnato la nostra Abby: il problema era il padre, giusto? Dice che solo i ragazzi non possono toccarla (anche se, ripeto, è saltata come una molla quando Kate l'ha sfiorata).

In sostanza, questo è l'ennesimo modo per dirci che la Hope è stata sfigata nella vita. Hai capito la novità...

Piton: - Se vuoi la novità, vai in libreria.-

Shade: - La pianti di rompere?-

Tornando a Hope, esce dal letto e "con tre saltelli" (giuro che c'è scritto così) esce dalla stanza e va da Justin, che è, secondo lei, il solo che possa farle passare la paura. Scopriamo anche, totalmente a caso e grazie a un biglietto, che Kate e Jeremy non sono in casa (ah, ecco perché non hanno notato il loro rientro a quell'ora tarda... ma figuriamoci se potevamo saperlo dall'inizio, questo).

Quando Hope raggiunge la camera di Justin c'è però un intoppo:

Bussai poi aprii appena la porta ed entrai senza aspettare risposta, quando entrai la mia testa non sapeva che pensare, dire che ero confusa voleva dire poco.

Justin era seduto sul suo letto con le braccia al petto nudo, portava solo i pantaloni indosso, di fronte a lui una ragazza dai lunghi capelli neri seduta a gambe incrociate che lo fissava sorridendo.

"Abby" disse lui appena deglutendo.

La ragazza si voltò facendosi vedere, i capelli neri le ricadevano sulle spalle coprendole parte della maglietta rossa in pizzo, i jeans bianchi attillati sbottonati e le scarpe tolte riposte all'angolo della stanza.

"Lei è?" chiesi voltandomi verso di lui.

"Ciao io sono Sarah" la ragazza si alzò di colpo sbottonandosi i pantaloni e facendomi un grande sorriso, non sapevo che pensare.

"E cosa fai qui?" chiesi corrugando la fronte.

"Sono la ragazza di Justin"

"Non sei la mia ragazza" irruppe Justin bloccandola.

Insomma, allarme #troja.

Joel (con lo sguardo perso nel vuoto): - S-Sarah... -

Shade: - ... eh no, pure questo no...-

Fateci caso, ma si presenta mentre si sbottona i pantaloni? Okay che ho detto e ripetuto, come anche i miei colleghi, che ognuno vive la propria vita e la propria sessualità come vuole... ma togliersi tranquillamente i pantaloni davanti a una persona estranea non è proprio una cosa normale.

Evgenij: - Per come la vedo, questo comportamento insensato è il modo sottile con il quale l'autrice vuole farci capire che si tratta di una poco di buono. Certo, più sottile di altri escamotage, va detto: io mi aspettavo direttamente che Justin e questa Sarah stessero copulando nel momento in cui Abby ha socchiuso la porta. Inoltre, non è bionda, ma mora: bisogna apprezzare queste piccole rotture degli schemi. -

A parte questo, tutto normale: Justin se ne stava in camera con questa ragazza, chiaramente con l'intento di fare sesso, poi arriva Hope e decide di cacciarla.

E lo fa pure in malo modo: dopo averle detto che non è la sua ragazza, cosa di cui lei era pure convinta fino ad ora, le ordina letteralmente di andarsene, ripetendo "vattene" a ogni frase. Persino Abby, che comunque pensa di non aver ricevuto una buona impressione da lei, vorrebbe prendere Justin a pugni.

Sembrerà strano, ma a quanto pare ogni tanto anche le Hope hanno un pensiero intelligente.

La nostra povera Sarah, sul punto di piangere, si rimette le scarpe e scappa via. Evidentemente è davvero sconvolta, perché sembra essersi scordata di avere i pantaloni slacciati...

Joel: (imbracciando un fucile) - Basta, vado a vendicarla!-

Ellie: (incordando un arco) - Aspetta, ti copro.-

Shade: - Cthulhu, fermali! Non è Sarah Miller... neanche quella della Famiglia Addams! Giuro, è l'ultima volta che faccio partecipare qualcuno senza prima averlo sottoposto a una perizia psichiatrica!-

"Chi era?"

"Una, una delle tante che tu non vedrai più sai era da un bel po' che non ne veniva una, non accadrà presto" rispose lui con fare menefreghista, sembrava che quella ragazza fosse il suo piccolo oggetto personale.

Autrice, fammi capire... questo è il tuo concetto di uomo perfetto?

Nel giro di un rigo o due, comunque, il discorso passa al cosa ci faccia Hope lì e va a finire che dormono nello stesso letto perché lei ha paura. Certo, ha appena visto che stava in quel letto con un'altra che ha pure cacciato via in malo modo trattandola come un oggetto, è normale che Abby decida di farsi rassicurare da lui.

Tutto ciò che viene dopo è pura fuffa inutile fino all'arrivo a scuola, dove Justin si fa improvvisamente serio e scuro in volto. Lui e Hopebby raggiungono gli amici, che sono a loro volta sul chi vive, preoccupati per un nuovo arrivo. Subito dopo si avvicina un ragazzo che Abby non ha mai visto:

Improvvisamente un ragazzo si avvicinò sorridendo, Justin serrò la mascella ed i ragazzi iniziarono a tossire in contemporanea.

Il ragazzo aveva grandi occhi castani e corti capelli del medesimo colore, sorrise a Jenny poi si girò verso Justin.

"Ehi Bieber, è da un po' che non ci si vede eh?"

"Già, che ci fai qui Potter?"

Piton: - Potter? POTTER?-

Shade: - Oh, ma guarda... forse abbiamo trovato anche la sua Kryptonite.-

Cthulhu: - Ylthje lfsuh n'thns l'ahk thek nl'hum blyk...- (Forse però dovremmo fermarlo prima che faccia pazzie...)

Ellie: - Posso sopprimerlo, se volete.-

Joel: - Sì, ma brucia il corpo, dopo, o spargerà le spore.-

mattheus93: (canticchiando) - Come fai, come fai, a non provarci mai, Potter Fesso! Fai volare la civetta!... -

Shade: - Gaia! Te l'ho detto, la vodka è solo per me! Dannazione, questa casa sta diventando un manicomio!-

Gaia: - Miao!-

Comunque, non si tratta di Harry: questo ragazzo ve l'ho citato all'inizio, e non so che faccia abbia perché non c'è più la foto (che è crashata) e Bieber23 di certo non si è sprecata a descriverlo, ma è chiaramente il nostro kattivo.

Segue una scena carica di tensione e di pathos, con il kattivo che parla con i protagonisti e fa capire chiaramente che la nuova arrivata, ovvero Abby, gli interessa e che ha anche sentito parlare di lei, "nel circolo a Toronto".

Quindi viene da Toronto? E parlano di lei pure lì? Sticazzi, che rete di informazione capillare!

Inoltre, sembra che sia anche lui un pugile come Justin, quindi state sicuri che combatteranno sul ring. Come Harry Styles fece in "Dark" contro Scott. E come Justin ha fatto contro Jace in "I'm Danger 2".

Shade: - Severus, qui ci starebbe bene uno dei tuoi commenti.-

Piton: (rannicchiato vicino a fanwriter91 ed Evgenij e dondolandosi sul posto) - Potter... Potter... Potter...-

Shade: - ... -

Gaia: - Miao.-

Lascerò che sia Gaia a occuparsi di lui, con un po' di fortuna lo rimetterà in sesto.

Tornando alla fic, KevinPottersi allontana affermando di essere nello stesso corso dei nostri scarsi eroi. Mentre tutti e quattro se ne vanno in classe, Abby chiede a Justin chi fosse Kevin, e lui le intima di stargli lontano, di non farsi toccare eccetera. Vabe', abbiamo capito, è il classico antagonista che serve a farti risaltare, stai calmo...

In classe Kevin fa per toccare Hope, soprattutto perché Justin gli ha detto molto intelligentemente di non farlo, così dopo averlo fermato ha un'idea brillante per risolvere il problema alla radice. No, non lo ammazza, ancora, tranquilli.

"Sentite tutti!" tutti i ragazzi della classe si voltarono, ringraziai che l'insegnate non fosse ancora entrata e mi portai una mano alla testa pregando che non facesse qualche stupidaggine.

"Allora ve lo dico una volta sola, lo dico a voi ragazzi, Abby non si tocca chiaro? Giratele alla larga perché se vi vedo solo avvicinarvi vi faccio fuori intesi? Guai a chi la tocca" ripeté.

Arrossii di colpo, mi voltai verso Jenny che si coprì le labbra per non ridere, mi guardò e guardandomi furba si sedette. Justin scese dal banco e mi prese i fianchi.

"Non ti toccherà nessuno" disse poi.

Sì, hai risolto tutto, adesso. Ottimo lavoro, Justin. Perché nessuno ci ha pensato prima?

Saltiamo la fuffa e la foto, finiamo il capitolo e passiamo al successivo, dove infatti vediamo Kevin che fissa Hope: la scenetta di Justin, com'era prevedibile, è servita solo ad aizzarlo. Non ci voleva un genio per capirlo, ma è bastato un Justino El Biebero per fare una simile stronzata. Il consiglio di Jenny, che per prima si è accorta della cosa, è il seguente:

"Sei il suo bersaglio ora, non allontanarti da Justin"

Tanto per sottolineare ancora un po' che Hopebby ha bisogno di Justin come guardiano. Non ci dimentichiamo che il titolo della fic è "Protect Me".

Più tardi, dopo la scuola, Abby chiede di nuovo a Justin di Sarah, che lui definisce come "nessuno di importante". Dopodiché le spiega perché non vuole che le due si incrocino:

"Perché sei la ragazza più pura che io abbia mai conosciuto e non voglio che tu cambi" aprì la porta sorpassandomi per poi svanire sulle scale.

Shade: - Ah, ti sei ripreso?-

Piton: - Gaia mi ha servito un po' di tè.-

Shade: - Ti è bastato del tè?-

Piton: - Era corretto con la tua vodka.-

Evgenij (tenendo tra le mani la bottiglia): - Ehi, ma è di nuovo piena! -

Vodka e tè insieme non legano, ma questo è un problema suo, e forse è anche per questo che potrebbe vomitare, stavolta. Il punto è che qui, forse per la miliardesima volta, ci troviamo di fronte al dualismo Hope-#troja e a quanto la prima rappresenti la purezza e la seconda la corruzione.

Tralasciando il fatto che Justin l'ha fatta entrare in casa, quindi non può nemmeno dire che è colpa di Sarah se si trovava lì e deve necessariamente averla invitata lui, mi fa veramente schifo leggere cose del genere ogni volta. Oltre ad essere un cliché così abusato che ormai non riesco più nemmeno a inventarmi una battuta divertente per smorzarlo un po', è comunque assurdo che tutte le ragazze con cui ha a che fare Justin siano necessariamente degli esseri orribili, disgustosi e affamati di sesso... che poi, questa descrizione mi sembra più adatta a lui, onestamente.

Passiamo al POV di Justin, che poco dopo viene raggiunto a casa da Ryan e da Chaz, il quale chiede di Abby. Se volete un po' di psicopatia gratuita, eccovela qui:

Corrugai la fronte quasi infastidito da quella sua domanda, perché si preoccupava tanto per Abby? Non ne aveva motivo, io mi dovevo preoccupare di Abby e non lui.

La rabbia iniziò a salirmi dentro e l'istinto di torturare Chaz di domande mi invase ma mi trattenni, non aveva senso infondo.

Sei proprio un amico di merda.

Lei non mi apparteneva ma io volevo che mi appartenesse.

Giuro, prima o poi troverò il modo di entrare nelle ficcyne solo per ficcare giù per la gola di questo alienato un bel flacone di psicofarmaci di quelli potenti e pieni di effetti collaterali.

Salterei volentieri tutto quello che viene dopo (siamo tornati al pov di Abby, che è appena tornata dopo essere stata a casa di Jenny), ma la conversazione che segue è talmente assurda, sconclusionata e incoerente da meritare veramente una menzione speciale.

"Come stai?" mi chiese Justin stringendomi più forte.

"Bene.. visto sono viva" dissi ironica, lui fece una smorfia mi guardò ed infine annuì sorridendo, rimasi imprigionata qualche secondo a guardare i suoi occhi così perfetti.

Deglutii sentendo il mio cuore accelerare, non capivo cosa mi prendesse.

"Stai bene?" chiese Justin corrugando la fronte, mi passò una mano sulla guancia ed io deglutii, annuii appena e respirai cercando di tornare normale.

"Non la vedrai più Abby" disse facendosi serio Justin.

"Lo so, mi fido" risposi passandogli l'indice sulla guancia, alzò la testa baciandomi il palmo della mano poi mi sorrise.

"Mi dispiace non farmi toccare da Chaz, lo so che lui non mi farebbe mai del male ma non ci riesco" dissi alzando le spalle, lui corrugò la fronte prima di posarmi la labbra sulla testa nascondendomi quella sua prima espressione dura.

Con calma, con pazienza e con una gigantesca dose di Distillato della Pace per non sclerare, affronterò questo pezzo nel mio modo preferito:

1) Justin, letteralmente la prima cosa che lei hai chiesto è "come stai", lei ti ha risposto "bene" e tu... glielo chiedi di nuovo. Ma le tue orecchie sono disegnate o solo piene di gel per capelli?

2) Non vedrà più... chi? Jenny? Non credo che ti riferissi a lei, visto che è evidentemente la sua nuova Migliore Amica™ e la sorella del tuo migliore amico. Parlavi di Sarah? Saranno almeno TRE PARAGRAFI che non viene nominata! Contesto, cribbio!

3) Abby, ora mi rivolgo a te: cosa ti dispiace non farti toccare da Chaz se poi permetti di farlo a quel cavernicolo psicotico di Justin? Lo capirei se non lo permettessi a nessuno dei due, sarebbe più che normale, ma Justin ha iniziato a toccarti solo dopo aver dimostrato di essere capace di risolvere ogni problema a suon di pugni! Cioè, okay, quel tipo un po' di mazzate le meritava, e ogni persona decente sarebbe intervenuta (dico "decente" perché, come sappiamo, è triste realtà che spesso le persone in questi casi fingano di non vedere e scappino invece di fare qualcosa), ma chiunque altro avrebbe chiamato la polizia dopo averlo neutralizzato. Non è che i pugni sistemino tutto...

Dopo cena Justin esce di casa con Chaz e, un momento più tardi, Kate annuncia a Abby che c'è un ragazzo per lei. E questo ragazzo è Kevin.

Cthulhu: - Yktl nm'hna bljyk thk'lun hukt nrey'rt kplah n'beht ny...- (Questo mi ricorda quando Harry si presentò a casa di Bo in "Dark"...)

Shade: - Sì, è vero. Fortunatamente, però, questo non è il love interest della protagonista. Non che il suo vero love interest sia migliore...-

Ellie: (puntando il fucile da cecchino e prendendo bene la mira) - Uhm... da qui potrei riuscire a centrarlo...-

Shade: - ... gli psicofarmaci servono più a lei.-

Gente, mi dispiace davvero, ma devo interrompere qui la recensione... non riesco più a gestire i nuovi arrivati!

*

Sfinito, Shade Owl chiuse a chiave la porta della stanza in cui aveva rinchiuso Ellie e Joel, consegnandola poi a Cthulhu.

- Nessuno deve entrare o uscire finché non lo dirò io. Hai capito?- ordinò in tono perentorio.

Il Grande Antico annuì, prendendo la chiave e ingoiandola.

- Pensi davvero che basti una porta di legno a fermare quei due?- chiese Piton.

- No, per questo sto mettendo lui di guardia.- rispose Shade Owl - Ho bisogno di riposare, sono sfibrato... giuro, la prossima volta che fanwriter91 mi propone qualche nuovo collaboratore chiederò prima una perizia approfondita.-

- E cosa vuoi fare, adesso?-

- Adesso dormo.- disse Shade Owl, prendendo in braccio Gaia e avviandosi verso la propria camera da letto - Se vuoi fare qualcosa di utile, prepara altro Distillato della Pace. Mi servirà.-

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