"Danger" (Apologia -di omicidio- portami via!) -Seconda Parte-
Bentornati alla recensione di "Danger", signore e signori. Io sono sempre FearTear e anche in questa seconda parte vi accompagnerò passo dopo passo in un'avventura fatta di viaggi in automobile, morsicate di guance, alzate di occhi al cielo, scuotimenti di testa e soprattutto tanto, ma tanto disprezzo per i dieci comandamenti, per il comune buon senso, la legalità, il rispetto e quant'altro.
Ci eravamo fermati al capitolo 28. Di ritorno dal covo di Luke, Justin chiede a Kelsey se vuole essere riportata a casa.
" "No" mormorò Kelsey "Non voglio che i mie genitori mi vedano in questo stato" sussurrò. "
Ricordatevi di questa frase. Ci servirà più avanti.
Justin allora porta Kelsey nel proprio covo, la accompagna in camera e le permette di usare il bagno per farsi una doccia. Qui c'è una scena tutto sommato scritta bene e credibile, in cui Kelsey, rimasta sola, si sente schifata di sé stessa e cerca disperatamente di ripulirsi di dosso ogni traccia della tortura e del tentato stupro a cui Luke e la sua banda l'hanno sottoposta. Kelsey vorrebbe dimenticare al più presto questa esperienza, fare finta che non sia mai avvenuta e non parlarne mai più.
Anche se sarebbe più conveniente per lei denunciare l'accaduto alla polizia e confessare il tutto ai genitori, non me la sento di biasimarla in questo frangente. Ci può stare.
...non ci sta invece che la ragazza non si preoccupi minimamente di disinfettare i tagli e le contusioni!
Finita la doccia, con solo l'accappatoio addosso Kelsey ritorna da Justin: i due si parlano, si chiariscono, si perdonano a vicenda e poi si buttano sul letto per la solita dose di coccole a base di slinguazzate, succhiotti e spremute di chiappe. Kelsey sta pure per levarsi di dosso l'accappatoio, ma con uno sprazzo di pudore Justin la ferma, dicendole che non è il caso dopo tutto quel che è successo, e le consiglia piuttosto di farsi una dormita.
Bravo Justin, stiamo facendo progressi.
Kelsey ringrazia, si riveste e fa per addormentarsi quando SOLO IN QUEL MOMENTO si accorge che anche Justin è pieno di lividi su tutto il corpo e in faccia. E sentite un po' che gli dice.
" "Dovresti farti controllare quelle ferite."
Justin scosse la testa "Sto bene."
"No" sputai "Quei tagli non si cureranno da soli..." "
Parla quella che si è lavata lividi e contusioni con l'acqua calda!
Justin rifiuta il consiglio e anzi va a farsi una doccia a sua volta, per poi scendere e incontrarsi coi suoi ragazzi al piano di sotto mentre Kelsey pian piano si addormenta.
I cinque delinquenti fanno il punto della situazione, poi tra una frase inutile e l'altra salta fuori l'argomento più importante: come mai Justin non ha ucciso Luke quando ne aveva l'occasione?
" "Avevo la situazione sotto controllo fino a quando Kelsey mi ha fermato dall'uccidere quello stronzo." Non potei fare a meno di sentire la rabbia ribollirmi dentro.
"Perché non ha voluto che lo uccidessi?" Bruce mi fissò incredulo. "Quando John mi ha detto che lo hai lasciato vivere, non riuscivo a credere alle mie orecchie. Da quando lasci che le tue vittime sopravvivano?"
"Da quando Kelsey è entrata nella mia vita" E questa era la sacrosanta verità. "
Spoiler: Justin continuerà a fare il criminale, uccidere e minacciare la gente.
Comunque, un applauso all'autrice per essere riuscita a cambiare la domanda al volo e glissare completamente sul buco di trama che è la sopravvivenza di Luke.
Vabbe'. I ragazzi si lasciano intenerire (piuttosto che domandarsi se non sia il caso di buttare Justin fuori dalla banda visto il suo rammollimento) e chiedono di sapere di più su Kelsey.
" "è sexy?"
"Che razza di domanda è?"
"Una domanda lecita. Non posso lasciare che un mio amico si veda con una tizia cessa, sei d'accordo?" "
E questi sarebbero i "buoni", ricordiamolo.
HacchanADL:- Purtroppo sorprendentemente coerenti con la teoria secondo la quale se i due protagonisti fossero entrambi racchi neanche si parlerebbero.-
Mentre 'sti stronzi stanno ancora ridendo, entra in scena il sesto membro della banda: Kayla, la prostituta a domicilio. La ragazza vorrebbe prendere parte alla conversazione, ma Justin le fa capire che non sono cazzi suoi.
" "Io sono parte della banda. Penso di avere il diritto di sapere di cosa state parlando."
"Non se la cosa non ti riguarda. E anche se ti riguardasse non te lo diremmo lo stesso. E adesso vattene."
"Non parlarmi in questo modo."
"Posso parlati come cazzo mi pare, puttana." "
Lady R:- Kayla, meriti di meglio! Possiamo trovarti un lavoro come Cavaliere d'Argento. Sei La Bionda di questa storia e già ti vogliamo bene.
Tra l'altro una breve ricerca mi rivela che codesta Kayla sarebbe una persona reale: la modella Kayla Philips, con cui Justin è stato in passato. Bello lo slut shaming, specie se il bersaglio ha carne e ossa.-
Kayla si guarda in giro per trovare un po' di sostegno da parte degli altri ragazzi, ma nessuno si degna di difenderla.
E questi sarebbero i "buoni", ricordiamolo.
fanwriter91:- Cliché odioso, ma sempre presente o quasi, quando la ficcyna parla di criminalità: il boss e tutti gli altri trattano Hope come un fiore anche se è solo dannosa, mentre la prostituta di turno viene umiliata, insultata ed emarginata anche se fa parte del gruppo da anni, al fine di metterla in contrapposizione e far risaltare la perfettissima Hope. –
Kayla informa il gruppo che è appena tornata da una "missione" e ha ritirato con successo un "pacchetto" (dovrebbe essere roba inerente la criminalità, ma nemmeno l'autrice s'è sbattuta a scendere nei dettagli)... però, incavolata per questi insulti fuori luogo, la ragazza dichiara che non ha più intenzione di consegnare loro la merce e se ne torna in camera sua indispettita.
Bruce sgrida Justin per quello che ha combinato (Justin ovviamente si chiede cosa abbia mai fatto di male) e gli ordina di andare da Kayla e rimediare. Siccome il concetto di "chiedere scusa" è a quanto pare sconosciuto, Justin passa subito alle maniere forti: prima prende a pugni la porta di Kayla manco fosse il lupo affamato di porcellini, poi quando gli viene aperto entra come una furia e butta all'aria tutto alla ricerca del pacchetto, ma senza trovarlo.
Lady R:- Che poi, se Justin è il capo, con che autorità un sottoposto lo sgrida?-
A questo punto Kayla propone a Justin di perdonarlo a patto che lui ci faccia sesso, in una scena che, suppongo, nelle intenzioni dell'autrice serve a dipingere Kayla come la cattiva della situazione: Justin infatti, cercando di far arrivare la sua trombamica all'orgasmo senza però baciarla sulla bocca, fa un paragone con Kelsey e trova che la seconda sia molto più dolce e delicata quando ci fa l'amore, rispetto alla prima che è invece più violenta e "dominatrice".
Mi spiace, ma il tutto mi fa semplicemente odiare Justin ancora di più. Assassino, sequestratore, ricattatore, violentatore, e da questo momento anche sfruttatore e ingannatore di ragazze. Sta praticamente USANDO una prostituta (che LUI STESSO ha in passato obbligato a prostituirsi per sfogare lo stress) per i suoi scopi.
Tutto ciò è disgustoso. Ma ancora più disgustoso è leggere nei commenti che parecchie lettrici sono dalla parte di Justin e insultano il personaggio di Kayla, colpevole solo di essere un potenziale rischio per la storia d'amore principale.
Justin riesce nell'intento di rabbonire la sua tromba mica, e la convince a dirgli dove ha nascosto il pacchetto. Vista la "cattiveria" di Kayla, mi aspetto che l'abbia rinchiuso in una cassaforte, gettato in un cassonetto, o ancora peggio l'abbia prestato a un criminale nemico di Justin...
" "È sotto il letto." "
...no, ma siete malviventi o bambini dell'asilo?!?
Ça va sans dire, Justin infila un braccio sotto al letto, prende il pacchetto e se ne va lasciando Kayla cornuta e mazziata. Non prima però di averla avvertita:
" "La prossima volta che farai una scenata del genere, non ti sedurrò. Ti ucciderò." "
E QUESTI SAREBBERO I "BUONI", RICORDIAMOLO.
Justin ritorna dai ragazzi con il pacchetto, Bruce gli fa i complimenti e gli dice scherzando "Uuuh, attento che adesso Kayla ti uccide!", poi gli consiglia di andare a dormire che è tardi. Justin risale in camera da Kelsey (mentre Kayla non fa più nulla, evidentemente il buco di trama l'ha risucchiata in un'altra dimensione), e...
" Camminando verso il letto, controllai per essere sicuro che stesse bene prima di sfregare gentilmente le mie dita contro la sua guancia. I tagli si stavano lentamente rimarginando... "
BALLE! A meno che il dottor Connors non l'abbia usata come cavia, la sua pelle dovrebbe metterci molto più tempo a rimarginarsi dopo un taglio, specialmente dopo un taglio fatto con un fottutissimo coltello!
Lo dico io che una volta ho avuto la brillante idea di prendere in mano un gattino randagio e mi sono ritrovato tanti bei graffi rosso fuoco sul dorso della mano, per più di una settimana! Anche dopo averli ripetutamente disinfettati!
La mattina dopo, Justin viene svegliato da una Kelsey agitatissima e disperatissima in cerca dei suoi vestiti, poiché manca un'ora all'inizio della scuola. Oh, e ovviamente è anche preoccupata per quando dovrà fronteggiare l'ira dei genitori.
mattheus93:- Porca miseria, la paura del ritardo scolastico e dei genitori ha sconfitto lo shock del rapimento e dello stupro! –
Evgenij:- Ci vorrebbe la saggezza di Ronald Bilius Weasley.-
" "Non sentirò mai la fine della loro ramanzina! Mi uccideranno, Justin! Non li ho nemmeno chiamati per dirgli che stavo bene! Probabilmente mi stanno aspettando a casa proprio adesso! Oh mio Dio... Sono così morta!" "
Justin cerca di calmarla dicendole che basterà parlar loro con calma e tutto si risolverà, Kelsey fa la sarcastica rispondendo che se gli raccontassero tutto la ucciderebbero ancora di più, e Justin allora fa una saggia proposta:
" "Non possiamo dirgli tutto con esattezza, ma possiamo modificare un pochino la realtà." "
E infatti ha senso: basta dire che è stata trattenuta da un tipo violento, Justin che era nelle vicinanze l'ha tratta in salvo e l'ha portata a casa per medicarla, e Kelsey s'è dimenticata di telefonare perché era troppo sconvolta. Nessun genitore si arrabbierebbe con la figlia sentendo questa versione dei fatti.
...quindi ovviamente Kelsey non dirà nulla di tutto ciò e invece si inventerà una storiella di sana pianta, perché è troppo terrorizzata dei suoi genitori per ragionare con lucidità.
Lady R:- Purtroppo stavolta niente gita in "Francia".-
" "Tu non capisci, Justin. Loro non sono i soliti genitori normali. Mi uccideranno e non sto esagerando. Ti ho detto cosa mi hanno fatto quando sono tornata a casa tardi la notte della festa. Mi hanno messa in punizione e, oh, non farmene nemmeno parlare! Non dovrei nemmeno essere fuori casa!" "
Questa è appena scampata a un tentativo di stupro con tanto di tagli e pugni in faccia, eppure è sempre convinta che l'arrabbiatura dei genitori sia la cosa peggiore.
Evgenij:- Ronald, continua a illuminarci con la tua saggezza!-
mattheus93:- Ho il sospetto che questi tremendi genitori giochino sulla paura psicologica che riescono a instillare nella figlia. –
Fortunatamente la sua famiglia non è veramente pazza. Infatti, più tardi, quando rientra a casa (facendosi accompagnare in macchina da Justin), la madre la accoglie come farebbe una qualsiasi madre che si rispetti.
" "Oh mio Dio!" Mi strinse in un abbraccio, strizzandomi forte "Tuo padre ed io eravamo preoccupati da morire! Stai bene? Hai mangiato qualcosa? Sei ferita?" "
Anche qui, ricordatevi di questa battuta perché ci servirà più avanti. Oh, se ci servirà!
Ah, e già che ci siamo, tenete bene a mente pure questo dettaglio: nessuno, né la madre, né il padre, né il fratellino, si accorgono della cicatrice che Kelsey ha sulla guancia.
Sollevata del fatto che la figlia stia bene, la madre cambia tono e pretende di sapere dove accidenti sia stata Kelsey e come mai indossa dei vestiti che chiaramente non sono i suoi. Dimenticandosi del consiglio di Justin di modificare un pochino la verità a suo favore, Kelsey si inventa la balla che le era stato assegnato un progetto scolastico insieme a una compagna di nome Cameron, era andata a casa sua per finirlo in un giorno, si era talmente concentrata e impegnata che ha perso la cognizione del tempo, la madre di Cameron l'aveva invitata a restare per cena e per la notte, durante la cena si era sporcata i vestiti e quindi le avevano prestato un ricambio.
La madre le crede... Ma è comunque arrabbiata perché ancora una volta Kelsey non ha lasciato nessun messaggio per farle sapere dov'era.
" "Pensavo che avessi capito la lezione..."
"Ma l'ho capita, mamma!"
"No, non l'hai fatto Kelsey perché se avessi capito non avresti fatto una cosa così sconsiderata! Non sono riuscita a dormire l'altra notte al pensiero delle cose terribili che avrebbero potuto capitarti! Ero sul punto di chiamare la polizia ma grazie a Dio tuo fratello mi ha convinta a non farlo!" "
D'accordo, il fatto che non abbiano chiamato la polizia (e che addirittura siano stati convinti a non farlo dal figlio piccolo) è una stronzata colossale.
Lo è pure che si bevano una balla del genere e non telefoni a questa fantomatica Cameron, ma, come abbiamo visto in precedenza, i genitori di Kelsey le credono sulla parola.
mattheus93: – Si vede che credono a priori che la figlia rispetti il comandamento "Non dire falsa testimonianza".
Poco dopo, il padre e la madre le ribadiscono come abbia disubbidito alla punizione e che, a causa di ciò, sono molto delusi e tristi, piuttosto che arrabbiati. In un raptus di pentimento sincero nel vederli così, Kelsey li implora di capire che ha voluto finire al più presto quel fantomatico progetto scolastico per avere ottimi voti e renderli così orgogliosi.
I genitori prendono in considerazione quello che ha detto, quindi le ordinano di andare a scuola e tornare a casa subito dopo perché la chiacchierata non è finita.
Con un sospirone di sollievo, Kelsey ritorna da Justin e i due vanno a scuola, ma non fanno in tempo a rilassarsi che vengono beccati insieme da Carly, la Migliore Amica di Kelsey.
Segue un bisticcio che non finisce più, al grido di "Tu mi hai mentito", "Ho promesso di non dire nulla", "Pensavo di essere la tua migliore amica!", "Ma tu sei la mia migliore amica!", "Mi hai detto che non frequentavi Justin quando invece era vero! Mi sento un'idiota!", "Avrei voluto dirtelo, tu sei la mia migliore amica!", "Mi hai già mentito una volta, come posso essere sicura che tu non stia mentendo ancora?"...
E poi Justin dice la sua.
" "Le ho detto io di non dire niente. Ha seguito i miei ordini."
Carly alzò gli occhi al cielo. "Lei non è obbligata a seguire i tuoi ordini. Non è il tuo animale domestico."
"No, non lo è, ma se volevi che lei morisse, allora..."
Gli occhi di Carly si spalancarono.
"Le ho detto di non dire nulla perché non sono affari di nessuno e inoltre, era la cosa giusta da fare se volevi che Kelsey fosse salva. Credimi, lei voleva dirtelo ma io le ho detto di no. Non è colpa sua. Se vuoi prendertela con qualcuno, prenditela con me." "
...ma allora è scemo.
Per parare le chiappe a Kelsey ha praticamente confessato di averla minacciata di morte.
Okay, non è una confessione completa, ma quasi ci siamo! Se fossimo nella realtà, a quest'ora Carly sarebbe corsa dal primo professore nelle vicinanze per riferirgli il tutto e denunciare Justin, o almeno chiedere di essere protetta!
SE fossimo nella realtà, ma essendo questa una ficcyna Carly si comporta come se minacciare di morte la gente fosse una cosa normale, e quindi perdona Kelsey suggellando la loro amicizia con un tenero abbraccio fra ragazze.
Le due poi si mettono a chiacchierare dei recenti avvenimenti, fino a quando Carly, novella Fata Turchina, avverte Kelsey di non tirare troppo la corda con i suoi genitori riguardo le tante bugie accumulate, per non rischiare di finire in guai enormi. E, ovviamente, le ribadisce di stare attenta a Justin perché "si dicono cose su di lui che non puoi neanche immaginare eccetera eccetera".
fanwriter91: – Certo, non si può immaginare, ha solo confessato pubblicamente la minaccia di morte... –
Carly se ne va, Justin ammette che non ha tutti i torti, ed eccoci ad un nuovo capitolo del fantastico mondo di Kelsey in cui tutto è fatto di coniglietti e prati verdi:
" "Carly non ti conosce come ti conosco io."
"Tesoro, tu mi conosci appena."
Corrugai la fronte. "Che cosa vorrebbe dire?"
"Niente" Justin scosse la testa.
Mi leccai le labbra. "Ascolta, Io so abbastanza per affermare che Carly non ha nulla di cui preoccuparsi."
"Io non ne sarei sicuro, Kelsey. Ieri sei stata quasi stuprata e violentata da quel pezzo di merda buono a nulla. A proposito, come ti senti oggi?"
"Mi hai salvata, d'accordo? Se non fosse stato per te, Luke mi avrebbe fatto ancora più danni e sto bene. Sono un po' acciaccata e tutto ma per il resto sto bene."
Justin annuii. "Bene."
Mentre percorrevamo il corridoio, non potei fare a meno di pensare a ciò che aveva detto. Che intendeva dire col fatto che non lo conoscevo? Ma certo che lo conoscevo. Ho praticamente vissuto con lui per un giorno e siamo sempre usciti insieme. Ho visto cose che nessun altro aveva visto. "
Non ripeterò quanto i pensieri di Kelsey siano assurdi e irrazionali, sarebbe una perdita di tempo... e inoltre fra poche righe Kelsey dirà qualcosa di ancora più osceno e vergognoso.
Davanti ai classici armadietti nel corridoio, Kelsey e Justin chiacchierano sull'utilità della scuola. Fila tutto liscio, fino a quando...
" "è una perdita di tempo, Kelsey. Potrei spendere meglio il mio tempo..."
"E come? Uccidendo le persone?" Ridacchiai, aspettandomi che Justin fece lo stesso, ma fui delusa nel vedere che non stava ridendo affatto. "Cosa c'è che non va?" "
Cosa c'è che non va? COSA C'È CHE NON VA?!?
Te lo dico io cosa c'è che non va! C'è che hai appena fatto una battutina "innocente" sulla morte di poveri innocenti!
Perlomeno, il tizio che implorava pietà nel secondo capitolo era un innocente per quel che ne sappiamo!
E tu, stronza insensibile, metti sul ridere la sua morte? Mentre probabilmente i suoi cari in quello stesso istante sono in ansia per la sua scomparsa?
E ci scherzi sopra proprio con colui che l'ha ucciso, come se avesse fatto una cosa innocua come lanciare sassi alle case abbandonate?
Porca puttana, uccidere è un reato! Uccidere è un crimine contro natura!
Persino Light "Kira" Yagami è d'accordo!
Anche Justin si arrabbia per questa uscita di Kelsey. Nel suo caso, è furioso perché quella scema ha fatto la battuta in un corridoio pieno di gente, con il rischio che qualcuno la sentisse e capisse che le voci che girano su Justin sono vere. Ma ci sta, è un criminale, sta proteggendo la sua identità, è normale che sia preoccupato per i suoi affari piuttosto che per il rispetto delle vittime.
Peccato che poi Justin esageri nell'esternare la propria rabbia e si lasci andare a insulti fuori dal suo controllo:
" "Sai, per un secondo ho pensato che forse tu avessi imparato la tua fottuta lezione ma ovviamente sei sempre la stessa puttana di prima. (...) Preferirei essere uno stronzo che una zoccola buona a nulla. (...) Tieni semplicemente la bocca chiusa, d'accordo? Perché la prossima volta non sarai così fortunata. (...) Bruce non è qui ma se lo fosse e ti avesse sentito, mi ordinerebbe di ucciderti." "
HacchanADL:- Again, un capo che si fa comandare a bacchetta da un sottoposto?-
E quindi inevitabilmente Kelsey si indigna e fa l'offesa:
" "Quindi? Non significo nulla per te?"
"Kelsey..."
"No" Scossi la testa, riuscendo finalmente a liberare il mio polso dalla sua presa. "Devo andare."
"Dove stai andando?"
"Dove tu non verrai. E non osare seguirmi. Dopo tutto, io sono solo una zoccola buona a nulla." Scossi la testa prima di voltarmi e andarmene. (...) Sospirai, scuotendo la testa. E io che pensavo fosse cambiato... "
In questo modo, tutta l'attenzione viene posta solo ed esclusivamente su quanto Justin sia facile all'ira e debba imparare a trattare meglio le persone che ama, mentre la poca o nulla sensibilità di Kelsey viene fatta passare PER DAVVERO come una battuta innocente che non merita lavate di capo.
Personalmente, detesto quelle situazioni in cui il biasimo ricade solo sulla persona che si arrabbia, mentre la causa dell'arrabbiatura viene totalmente ignorata. Non dico che Justin sia innocente, tutt'altro, però non si può far passare il messaggio che se una persona dice una cosa che ti fa incazzare, la colpa è tua se ti incazzi.
Rimasto solo, Justin si incazza con sé stesso perché la sua incapacità di gestire la rabbia lo ha fatto litigare con Kelsey. Io gli direi di lasciarla perdere, è una scema insensibile che ha rischiato di sputtanare la tua vita segreta...
Anche se, a ben vedere, Justin è stato il primo a dire apertamente in faccia a Carly "Kelsey sarebbe MORTA se avesse parlato", quindi... Pure lui è un bell'ipocrita!
Vabbe'. Siccome Kelsey è la sua droga e lui non può farne a meno, Justin corre disperatamente su e giù per i corridoi della scuola alla sua ricerca, riacchiappandola appena prima che entri in classe per chiederle scusa e convincerla a venire con lui più tardi durante la pausa fra le lezioni per essere sicuro di farsi perdonare.
All'ora concordata, Kelsey si presenta puntuale.
" "Sei arrivata davvero."
"Sì, beh ho detto che sarei venuta."
"Lo so ma una parte di me era convinta che non l'avresti fatto."
"Potrei essere un sacco di cose, ma non sono una bugiarda." "
https://youtu.be/lhckuhUxcgA
Questa stronza ipocrita continua a fare la sostenuta, così Justin la bacia e la scarrozza lontano dalla scuola per non si sa dove, ripetendo fino alla nausea che gli dispiace per quello che ha detto e fatto.
Il dialogo va avanti ridondantemente per righe e righe, fino a quando Justin non sente uno strano ticchettio. Abbassando lo sguardo, il nostro eroe scopre accanto all'autoradio un dispositivo con un timer luminosissimo in procinto di terminare un conto alla rovescia.
" 12... 11... 10...
"Justin?"
"Esci dalla macchina."
"Cosa?"
"Ho detto esci dalla macchina!"
"Perché?"
"Vuoi morire?"
8... 7... 6...
"Di cosa stai parlando?"
"Apri quella cazzo di porta e salta fuori! Adesso!"
4... 3... 2...
"SALTA!" Urlai, aprendo la portiera sul mio lato della macchina nello stesso istante in cui Kelsey aprì la sua. "ORA!" Saltando, volai fuori dalla macchina, cadendo sulla strada mentre rotolai sul marciapiede e, un secondo dopo, la macchina prese fuoco, una grossa esplosione ebbe luogo.
Mi coprii, il suono abbastanza alto da renderti sordo mentre qualche pezzo volò per aria, cadendo dappertutto, qualcuno mi colpì nel processo.
Guardai oltre per vedere Kelsey dall'altra parte della strada, i suoi occhi strabuzzati, le sue mani piazzate sulle orecchie.
Guardandomi le spalle per vedere l'esplosione affievolirsi, corsi da Kelsey. "Stai bene? Sei ferita? Ti ha colpito qualcosa?"
Annuendo, tossì. "Sto bene, sono solo un po' scossa..." "
Non prendetemi per il culo, chiunque sarebbe morto buttandosi fuori da un'automobile in corsa che salta in aria!
mattheus93:- Ci sono film d'azione più sensati. –
Evgenij (con una ciotola di popcorn in mano):- Sì, però è stata una scena grandiosa: ad altissimo livello di trash, tanto da essere quasi surreale!-
Per culo e convenienza di trama, in quel momento non ci sono altre persone nel raggio di chilometri e nessuno si accorgerà mai di un catorcio bruciacchiato abbandonato in mezzo alla strada. L'unica cosa di cui i nostri intrepidi protagonisti si devono preoccupare, adesso, è il sapere che qualcuno ha cercato di ucciderli.
Anche se Kelsey fa molta fatica ad afferrare il concetto.
" "Chi mai vorrebbe ucciderti?"
"Non è ovvio? È opera di Luke."
Rabbrividii al suo nome, non volendo ricordare quello che mi aveva fatto, ma non potei fare a meno di chiedere ... "Perché mai Luke vorrebbe ucciderti?" "
Evgenij:- Ma è proprio una demente!-
Nonostante sia una domanda idiota, Justin si arma di santa pazienza e le spiega con dovizia di dettagli che Luke è arrabbiato perché il suo piano per ucciderlo e nel frattempo scoparsi Kelsey il giorno prima è andato in fumo, e quindi vuole vendicarsi.
Ma Kelsey ancora non capisce.
" Mi morsi le labbra. "Solo, non riesco a capire perché lui voglia ucciderti se tu lo hai risparmiato..."
Justin rise sarcastico. "È bacato nella testa, Kels. Lui mi vuole fuori dai giochi."
"Comunque non capisco da dove arrivi tutto questo. Voglio dire, perché prendersi la briga di ucciderti se è ancora vivo e vegeto? Anche se gli hai sparato, lui respira ancora..." "
Che minchia di ragionamento è. CHE MINCHIA DI RAGIONAMENTO È.
mattheus93:- Santo Kingdom Hearts, persino i sassi sono più intelligenti di questa protagonista! –
Questo disperato tentativo di vedere solo il buono che c'è in Justin ha compromesso il pensiero logico di Kelsey in maniera irreversibile.
Justin uccide, ti rapisce e ti minaccia di morte se osi andare alla polizia? Però è stato gentile a riportarti a casa, dovresti ringraziarlo!
Justin ti spara ad una gamba nonostante ti avesse già sconfitto e umiliato? Ti ha comunque risparmiato la vita, dovresti essergli debitore!
Pure Justin si è rotto le palle di rispondere per la millesima volta alla stessa domanda, quindi lascia cadere l'argomento e con il cellulare chiama il fidato John, per spiegargli tutto e chiedergli di venire a prenderli.
Al termine della telefonata, Kelsey riapre la bocca e riattacca con le domande.
" "Gli hai detto cosa ci è successo?" "
MA SE ERI VICINA A JUSTIN, COME HAI FATTO A NON SENTIRE UNA PAROLA DI QUELLO CHE HA DETTO AL TELEFO- basta ci rinuncio.
Anche Justin, esasperato quanto me, rinuncia a rispondere alle inutili domande di Kelsey e la prega di stare zitta.
" Mi morsi le labbra. Perché all'improvviso si stava comportando in modo così strano?
Uomini. "
Lady R:- Maschi di tutto il mondo, scusate.-
Per l'amor di... Kelsey cara, siete appena scampati a un'esplosione, grazie al cazzo che Justin è nervoso!
fanwriter91: – A proposito, da quando le bombe a tempo hanno un timer luminosissimo, il cui ticchettio diventa rumoroso poco prima del botto?
Immagino che avesse la scritta ACME. –
Evgenij:- Io ve lo dico: mi sto soffocando dalle risate da un pezzo.-
Poco più tardi, John passa a prenderli e li porta al covo della banda, dove Justin rispiega per filo e per segno cosa è successo a partire dalla litigata con Kelsey a scuola, senza dimenticare il momento in cui ha avuto un brutto presentimento prima di scoprire la bomba. I cinque delinquenti si mettono quindi a discutere su come vendicarsi di Luke, mettendosi infine d'accordo per ripagarlo con la stessa moneta e fargli saltare in aria la casa.
Il tutto a portata d'orecchio di Kelsey, che tuttavia non si pone il problema di essere nella stessa stanza con dei papabili dinamitardi che nemmeno un giorno prima consideravano l'idea di farla fuori per metterla a tacere. Anzi, scordandosi totalmente che dovrebbe tornare a scuola prima che termini la pausa, Kelsey sale in camera da letto con Justin e si sdraia al suo fianco per la quotidiana sessione di coccole.
Il momento è propizio affinché Justin apra il suo cuore e confessi finalmente cosa c'è stato fra lui e la cameriera Jennifer. Per farla breve, lui e Jen erano insieme e si amavano, o così pensava: in realtà, Jennifer lo tradiva con nientepopodimeno che Luke, e inoltre aspettava da lui un figlio!
Purtroppo è anche successo un fattaccio: in un momento di ripensamento Jennifer è corsa dietro a Justin, ma lui l'ha spinta via, fatalità ha voluto che fossero in cima alle scale, Jennifer è caduta e ha perso il bambino.
Lady R:- Poverina, santo cielo. Sarà un'acuta citazione a Pomodori Verdi Fritti Alla Fermata Del Treno?-
Evgenij:- Ne dubito fortemente.-
Ecco spiegato come mai Luke odia Justin... più di quanto non lo odiasse già prima... ed ecco spiegato anche il perché Justin sia restio a trattare le donne con riguardo dopo la cocente delusione amorosa con Jennifer.
fanwriter91:- Incredibile, pure dopo una simile tragedia ci si focalizza sul tradimento che Justin ha subito, e non sulla morte del futuro nascituro, o sul dolore dei genitori. –
Al termine della storia, Kelsey comprende alla buon'ora il motivo del comportamento di Justin al ristorante il giorno prima, pentendosi di essere stata così insistente nel voler sapere una cosa che non la riguardava. Alleluia.
Il tutto, ricordiamolo, mentre i due piccioncini si stanno ancora sbaciucchiando e succhiazzando la pelle a vicenda. Kelsey è praticamente in reggiseno e mutandine e Justin sta per sfilarsi i pantaloni, quand'ecco entrare la trombamica a domicilio Kayla, la quale ha saputo tutto e si rammarica del fatto che Justin non sia saltato in aria con la macchina. Per tutta risposta, Justin la avverte di piantarla altrimenti la ucciderà.
Pensiero di Kelsey:
" Mi morsi le labbra alle sue dure parole, sapendo che sotto sotto lui diceva sul serio. Ho saputo sulla mia pelle che lui non aveva paura di far del male a una ragazza, emotivamente o fisicamente... Non che mi avesse mai picchiata, però mi aveva già sbattuta contro una macchina e mi aveva fatto un male cane. "
Devo commentare?
Kayla e Justin intanto continuano a mandarsi a fanculo a vicenda, fino a quando Justin non ne può più e la caccia via come Sirius Black cacciò via Kreacher l'elfo domestico.
Incuriosita, Kelsey domanda chi sia esattamente Kayla, Justin cerca di sorvolare, e così Kelsey torna alle vecchie brutte abitudini di volersi fare a tutti i costi i cazzi degli altri.
" "Ci siamo appena chiariti con la storia delle bugie e ci siamo promessi che non ci sarebbero stati più segreti fra noi, ed eccoti che lo fai di nuovo."
"Non sto mentendo" Borbottò Justin. "Ti giuro che lei non è nessuno."
"Potresti essere onesto con me una buona volta senza esitare o darmi risposte del tipo chiudiamola-qui-adesso?"
"...e va bene, vuoi sapere chi è Kayla? (...) Bene, te lo dico. Lei fa parte della banda. Nient'altro.Kayla è solo arrabbiata per il fatto che non sarà mai nient'altro che una ragazza buona per una scopata o come un modo facile per portare a termine le nostre missioni. È anche arrabbiata per il fatto che l'ho ingannata per rubarle il nostro equipaggiamento. Che, per intenderci, ha tenuto solo per fare la stronza con noi." "
Non è andata esattamente così, anzi come abbiamo visto è stato Justin a farla arrabbiare (ed è sempre Justin che l'ha usata come trombamica antistress fino alla notte prima), ma pensandoci bene questo pezzo ha senso, in fondo Justin sta solo alterando la realtà dei fatti per salvarsi le chiappe ed evitare una nuova discussione con Kelsey...
" Alzai gli occhi al cielo, ricordando quanto si era comportata da idiota. "
No, rettifico. Lui è davvero convinto delle stronzate che ha detto. Ma d'altra parte pure Kelsey fa così, quindi è normale che siano fatti l'uno per l'altra.
E infatti, eccoli che ricominciano a fare sesso sul letto. Tenetevi pronti perché siamo arrivati allo step successivo: la rimozione del reggiseno con tanto di morsicata ai capezzoli! Questa volta senza jeans a ostruire il piacere, i due si sfregano le rispettive zone pelviche a vicenda come dei ricci fino a raggiungere il tanto agognato orgasmo.
Non commettere atti impuri, ciaone.
Per concludere, i due si dichiarano il reciproco amore: come e perché sia nato non è dato saperlo, ma questo è verosimilmente il primo caso in cui il bad boy criminale si è innamorato senza alcuna motivazione della Hope conosciuta ieri. Il che porta Justin ad aggiungere una postilla al loro neonato rapporto.
" "Devi sapere che avere una relazione con me significa che ci sono cose che tu non puoi sapere. Cose di lavoro."
Annuii. "Capisco."
"Quindi, quando ti dico di uscire dalla stanza, tu esci. D'accordo?"
Annuii ancora. "D'accordo."
"E quando ti trovi nella stessa stanza con noi, non fare domande e non dire a nessuno quello che hai visto, nemmeno a Carly."
Mimai il gesto di chiudere le mie labbra e gettare via la chiave. "
Che bello, aggiungiamoci pure l'omertà! Ma poi questa stronza non aveva appena finito di stracciare le palle a Justin con la storia che non vuole segreti fra loro? Boh.
Ad un certo punto, Kelsey si ricorda che dovrebbe essere a scuola (ALLA BUON'ORA!) e va nel panico, ma Justin la rassicura dicendo che sono appena le undici e trenta e che probabilmente ha perso solo mezza lezione di inglese.
Primo, cosa ne sa Justin degli orari di Kelsey.
Secondo... no, dai. Mezz'ora di lezione mancata più quindici minuti di intervallo uguale quarantacinque minuti, e dubito fortemente che tutto quel che è successo finora possa rientrare in questo arco di tempo.
Terzo e non meno importante, quando tornerà a scuola più tardi, Kelsey non prenderà nemmeno un avvertimento per il suo ritardo.
I due si rivestono in fretta e furia, ma nonostante siano consci del ritardo sprecano altri cinque minuti buoni. Prima giocando come bambini rincoglioniti a farsi il solletico a vicenda, e poi... a litigare di nuovo.
Justin non ha voglia di tornare a scuola, Kelsey ribatte che da ora in avanti le cose cambieranno se devono avere una relazione perché la scuola è importante e lei non vuole essere bocciata, lui spara una frase di cattivo gusto...
" "E quindi? Mi respingerai ogni volta che vorrò scopare?" "
...e lei, invece di concentrarsi sull'essere stata appena trattata come una scopamica qualsiasi, chiede a Justin come mai lui voglia iniziare una litigata dopo averne appena conclusa un'altra (?) e come mai lui abbia sempre la tendenza a rovinare tutto quando le cose sembrano andare per il verso giusto, quasi come se avesse paura della felicità.
Bah. Come si sia passati dallo slut shaming al parlare di cherofobia, lo sa solo lei.
Kelsey torna a scuola, mentre Justin rimane in casa a maledirsi per la centesima volta per aver rovinato tutto di nuovo e si confida con John a proposito della sua incapacità di accettare sentimentalmente una donna nella sua vita. In sostanza, ha paura di soffrire di nuovo per amore e in maniera inconscia cerca di respingere Kelsey per prevenire una nuova delusione. Comprensibile... ma chissenefrega.
Nel frattempo, a scuola, durante l'ora di scienze, Kelsey si rende conto di aver dimenticato la cartella sull'auto di Justin, il che significa che i suoi libri scolastici sono finiti in cenere con l'esplosione. Sarebbe interessante sapere come se la caverà, ma per sua fortuna l'autrice si dimentica subito di questo piccolo problemino e con un salto temporale siamo di nuovo a casa.
HacchanADL:- Strano non si stia preoccupando e frignando per l'eventuale reazione dei suoi; non so, fossi in lei non saprei proprio con quale faccia dire ai miei genitori che mi occorrerà comprare daccapo quasi metà dei testi scolastici.-
Come anticipato, i genitori di Kelsey vogliono finire il discorso iniziato in mattinata. Nonostante siano sempre delusi per il comportamento di Kelsey, sono anche felici di sapere che il motivo della trasgressione alla punizione sia stato di tipo scolastico (ricordata la balla a proposito del progetto fatto in casa di una compagna di classe?): per questo, hanno infine deciso di alleviare la punizione e di permetterle di uscire od invitare le sue amiche in casa, ma solo se si tratta di studiare insieme.
Kelsey gongola, sapendo che così potrà uscire ogni volta che vorrà raccontando balle a non finire.
Evgenij:- Che begli insegnamenti per le lettrici!-
Intanto, da Justin, lui e il resto della gang hanno appena finito di stilare il piano per sbarazzarsi definitivamente di Luke e stanno aspettando un uomo di fiducia esperto in esplosivi che li possa aiutare. Alla porta si presenta nientepopodimenoche, udite udite... Jason McCann.
A dire il vero, questo Jason McCann non è lo stesso personaggio che Justin Bieber ha interpretato in due episodi di CSI, quindi purtroppo non ci saranno divertentissimi scambi d'identità col protagonista o ancor più divertenti sparatorie.
Justin sembra odiare visceralmente questo Jason per motivi che ci verranno spiegati più avanti, ma si vede costretto ad accettare il suo aiuto per far fuori Luke una volta per tutte. Mi domando perché mai ci sia bisogno di un esperto di esplosivi, vista la facilità con cui Justin e John sono riusciti a entrare nel covo di Luke la volta precedente.
Mentre Jason McCann va a prepararsi, Justin riceve una telefonata di Kelsey, che lo informa di non essere più confinata in casa e che vuole rivederlo il prima possibile. Justin è felice della notizia e la invita a venire a trovarlo... praticamente subito.
Kelsey accetta l'invito, e così racconta una nuova balla ai genitori.
" Dopo un'attenta opera di convincimento, ero riuscita finalmente a persuadere i miei genitori a lasciarmi andare a casa di Carly per fare dei "compiti di Italiano", mentre in realtà sarei andata a prendere il primo bus per la casa di Justin.
Mi ci è voluto un po', ma alla fine sono riuscita ad uscire senza essere interrogata troppo e sono saltata sul primo bus che mi avrebbe portata nella zona in cui viveva Justin. "
Amici lettori, è il momento di giocare a "Trova l'Errore"!
Nel pezzo che avete appena letto è contenuto un errore madornale da parte della protagonista. Riuscirete a capirlo prima che io vi dia la risposta più tardi?
Un aiutino: l'errore non riguarda i "compiti di Italiano" (è insolito, ma può succedere che la materia venga trattata anche in America).
Poco dopo, Kelsey arriva a destinazione e Justin se la bacia e abbraccia appassionatamente dicendole pure "mi sei mancata", anche se dall'ultima volta che si son visti sono passate pochissime ore. Segue la solita scena con sbaciucchiamenti, palpatine e succhiotti, ma con la variante che stavolta è Kelsey a mordicchiare il collo di Justin, lasciandogli pure un bel marchio.
Non commettere atti impuri, ciaone.
In quel momento, Bruce li richiama, per informare Justin che Jason McCann ha appena finito di costruire la bomba (in un'oretta scarsa, ma chi ci crede?). I due piccioncini rientrano; Kelsey ha modo di vedere per la prima volta il famigerato bombarolo... e qui si scopre che già lo conosceva di fama!
" Era Jason McCann, uno dei criminali più ricercati di Las Vegas. Lo si vedeva apparire nei telegiornali praticamente ogni settimana. Era accusato di diverse esplosioni ma la polizia non aveva mai trovato prove sufficienti per arrestarlo. Sentii una scarica gelida percorrermi la spina dorsale. "
Inutile dirvi che per la nostra eroina senza cervello il brivido alla schiena sarà l'unica reazione nel vedere in carne ed ossa un criminale famoso a Las Vegas e -grazie ai telegiornali- in tutta America.
fanwriter91:- Ma poi, in che senso è accusato di diversi attentati ma non ci sono prove? Come possono averlo accusato senza una minima prova? Così a caso? –
Evgenij:- Mah, forse il caso è stato affidato al Commissario Winchester.-
Dopo un altro breve viaggetto in auto, l'allegra combriccola (Justin, Kelsey, Jason e il resto della gang) va in un bosco, lo stesso in cui Justin e Kelsey si sono incontrati, per testare la potenza della bomba di Jason su una capanna abbandonata.
Proprio come per l'automobile di Justin, NESSUN CIVILE fa caso a un'esplosione nel bel mezzo di un bosco a pochi passi da un quartiere pubblico dove tre giorni prima si era svolta una festa aperta a tutti.
Lady R:- Michael Bay è meno fissato con le esplosioni di 'sta storia...-
Finita la scampagnata ritornano tutti al covo di Justin per passare la serata a cazzeggiare. A un certo punto, Kelsey si accorge che è tardi e saluta tutti con un abbraccio.
Sì, abbraccia pure Jason McCann.
Justin accetta di riaccompagnarla, ma prima di sedersi con lei in macchina ha una breve discussione privata con Jason, colpevole di aver fatto il cascamorto con la sua ragazza.
Discussione... praticamente lo strattona e lo incolla al muro minacciandolo di morte.
" "Se solo osi avvicinarti a lei o provi a toccarla con le tue sporche mani, mi assicurerò di farti provare una morte lenta e dolorosa e quando avrò finito, di te non resterà più traccia." Sogghignai. "Non che tu abbia qualcosa per cui vale la pena vivere." Piegai la testa da un lato, sapendo di aver appena toccato il suo punto debole. "Voglio dire, i tuoi genitori e tuo fratello sono morti, giusto?" Sorrisi quando vide che non rispose. "Cosa c'è? Il gatto ti ha mangiato la lingua, McCann? Ho forse toccato un punto delicato?" Ghignai malignamente. "
E QUESTO SAREBBE IL "BUONO"! Una merdaccia che ricorre al modo più basso e patetico per togliere il sorriso dalla faccia di qualcuno! Con che faccia tosta l'autrice si aspetta che il lettore simpatizzi per uno che tira in ballo i morti per avere la meglio in una discussione?
La magra consolazione è che nei commenti a questo pezzo alcune lettrici siano d'accordo nel pensare che questo sia un colpo basso... peccato che subito dopo tornino a difendere Justin, perché anche Jason sa come ferirlo nei sentimenti.
" "Ricordi i bei giorni in cui io e te eravamo amici?" mi provocò Jason.
"Noi non siamo mai stati amici." Sputai.
"E perché? ...oh, ora ricordo" Jason schioccò le dita fingendosi sorpreso con una punta di derisione "Perché la tua famiglia ha disonorato il tuo patetico culo? Ma dai" scosse la testa "Pensavo che tu te ne fossi fatta una ragione!"
Serrai forte la mascella. "Sta zitto!" Sputai velenosamente.
"Cosa c'è? Ho forse toccato un punto delicato?" Jason mi derise minacciosamente, usando le mie stesse parole contro di me. "O forse il problema non è la tua famiglia... Potrebbe essere il fatto che, a causa mia, la tua preziosa sorellina Jazzy è morta?" "
Oh, ooh, oooh!!! Che bastardo questo Jason McCann! Ha ucciso la sorellina di Justin! Gli ha rovinato la vita! Al rogo! E Justin, pikkolo ancielo, si merita un abbraccio! ...ma andate a cagare!
Il sasso l'ha lanciato Justin, è lui che ha cominciato a tirare in ballo i morti! Il fatto che il suo interlocutore abbia ucciso la sorellina non lo rende, di riflesso, migliore! Sono entrambi due merdacce!
Lady R:- Jazzy, il vero soprannome dell'effettiva sorellina di Justin (Jazmyn).-
Inoltre, se davvero Jason McCann ha ucciso Jazzy, e questa e la prima volta che lui e Justin si rivedono dopo il fattaccio... perché Justin ha reagito con un infantile "io non ci lavoro con lui, gnè gnè, mi serve solo per uccidere Luke dopo se ne vada dalle palle", invece di saltargli alla giugulare e massacrarlo di pugni?
Anche adesso, dopo che Jason McCann ha rinfacciato il passato, Justin rimane relativamente tranquillo! Sì, gli da due pugni in faccia e lo minaccia di morte, ma alla fine della scena McCann è ancora in piedi con l'aria spavalda e senza alcun graffio!
...andiamo avanti. Justin riaccompagna Kelsey a casa, altro bacio, poi la nostra protagonista entra e chiama a gran voce i genitori, aspettando di trovarli in salotto davanti alla TV.
Invece, li ritrova in piedi, braccia incrociate, rabbia evidente sui loro volti e un'ospite a sorpresa: Carly Migliore Amica.
" "Cosa ci fai qui?" Domandai a Carly nervosamente, gli sguardi duri dei miei genitori che bruciavano buchi nel mio corpo per quanto erano intensi.
"Ho pensato di venirti a trovare per vedere come stavi, ma stando ai tuoi genitori tu saresti venuta da me per fare "compiti di Italiano"?!" mi fissò incredula.
"Sì..." Sfregai imbarazzata i piedi l'un con l'altro. "Sono andata a casa tua ma non ti ho trovata..."
"Sono passate due ore, Kelsey" Mio padre sputò duramente, le sue labbra premute insieme "Ti dispiacerebbe dirci dove sei stata in queste due ore, invece di "fare i compiti"?"
"E non mentirci" aggiunse mia madre, il suo tono duro di voce che tagliava con violenza l'aria. "
Ecco la soluzione al giochino "Trova l'Errore", amici lettori!
Quella cogliona galattica di Kelsey si è dimenticata di informare Carly della balla che aveva detto ai genitori per uscire di casa!
Ma ovviamente la nostra Kelsey non può mai passare dalla parte del torto, quindi, per trasformarla nella vittima della situazione, si viene a sapere che Carly, durante l'attesa, ha spifferato ai genitori di Kelsey il fatto che lei si vede di nascosto con Justin "Danger" Bieber, presunto criminale.
Reazione di Kelsey (e di tutte le lettrici che da qui in poi non perdoneranno Carly mai e poi mai):
https://youtu.be/e131UY4aZcQ
...no, no, in realtà Kelsey non si trasforma in una badass irlandese e non massacra di botte Carly, ma è molto tentata dal farlo.
Da una parte... potrei capire la rabbia di Kelsey.
Carly, quella che si suppone debba essere la sua migliore amica, invece di appoggiarla e inventarsi sul momento una bugia che la copra e le salvi le chiappe, va a spifferare cose che non la riguardano ai suoi genitori. La delusione ci può stare, è una reazione umana.
Infantile, ma umana.
Però, e non mi vergogno a dire che NON MI DISPIACE, ma Kelsey se l'è andata a cercare. È lei che ha deciso di andare a una festa aperta a tutti A MEZZANOTTE. È lei che ha accettato di uscire con Justin ignorando i suoi crimini (assassinio e quant'altro). È lei che ha ripetutamente mentito sapendo di mentire ai suoi genitori. È lei che si è messa nei guai inventando una bugia facilmente sgamabile!
Ed è sempre lei che, sfoggiando una faccia di bronzo epocale, continua indefessa a mentire!
" "Justin non è un criminale! Non lo conoscete nemmeno, e questo vale anche per te!" indicai Carly.
"So abbastanza per dire che è pericoloso!" gridò Carly, disperata. "La gente dice-"
"La gente!" risi, scuotendo la testa. "LORO non sanno nemmeno chi è! Nessuno lo sa. Solo perché non va in giro a chiacchierare e fare amicizia con i giocatori di football non significa che sia un tizio grosso e pericoloso!"
"Loro hanno visto cose, Kelsey. Sanno quello che fa. Lo sappiamo tutti!"
"Lo frequenti ogni giorno? Sei cresciuta con lui? Come fai a sapere se le cose che dicono di lui non sono bugie? Lo sai quanto la gente ami spalare merda sul prossimo!" "
Solo le malate di Justin Bieber potrebbero difendere Kelsey a questo punto. Lo ha visto uccidere, lo ha visto frequentare un pregiudicato di cui parlano al telegiornale, con che faccia di merda può permettersi di difenderlo e al contempo accusare la sua amica di essere una cazzara?
E poi la discussione continua su binari incomprensibili, in cui non si riesce a capire quale sia l'argomento principale: le bugie, l'uscita alla festa, la frequentazione di un criminale... sembra che nemmeno i personaggi stessi sappiano su cosa concentrarsi.
" "Dopo tutto questo tempo ti abbiamo beccata a rientrare a casa tardi, e il motivo era che stavi frequentando un criminale..." mio padre scosse la testa.
"No, non è così..." sospirai "lasciatemi spiegare..."
"Ci hai mentito, Kelsey" mio padre sputò "Ti abbiamo chiesto numerose volte dove sei stata e ti abbiamo dato numerose volte la possibilità di dirci la verità e invece ci hai mentito in faccia. Come possiamo essere sicuri che tu non ci stia mentendo anche adesso?"
"Se ve lo avessi detto, voi vi sareste arrabbiati e non mi avreste lasciato vederlo-"
"Dannazione se ci saremmo arrabbiati!" mio padre abbaiò. "Hai sedici anni, Kelsey. Sgattaioli fuori di casa, ci dici bugie... da quando stai con questo ragazzo sei completamente cambiata da come eri una volta..."
"E come ero? Confinata, annoiata, impossibilitata a vivere la mia vita come voglio IO?" ribattei, incrociando le braccia al petto.
"No. Eri RISPETTOSA e non andavi in giro ingannandoci. Eri semplice e sapevi distinguere il bene dal male. Frequenti questo ragazzo da poco e sei già condizionata da lui – e non certo positivamente."
"È stata una mia scelta mentirti, non sua. Lui non è me, papà. Lui non mi controlla. Faccio quello che faccio perché lo voglio IO." "
Sorvolando sul fatto che Kelsey come al solito non abbia capito una mazza (la cosa più grave al momento non è Justin, ma le ripetute bugie e i comportamenti non consoni a una sedicenne)...
fanwriter91: – Tra l'altro, confinata? Il "confinamento" lo ha avuto solo per punizione, e prevedeva di non usare cellulari, televisore e altro, cosa che lei ha comunque fatto. –
...sapete, pur non conoscendo la realtà esatta dei fatti, il padre di Kelsey ha ragione. La figlia sta cambiando in peggio, ha perso di vista i valori che contano, è sacrosanto che le venga data una strigliata.
E quindi, siccome il padre ha ragione, l'autrice gli fa dire una cosa che lo porterà dalla parte del torto (almeno nelle intenzioni).
" "Quindi è stata una tua scelta andare in giro a comportarti come una troia?" "
Lady R:- BASTA PADRI ABUSIVI! BASTA, BASTA, BASTA, BA-!-
*La Bionda le tira un tranquillante*
Ovviamente tutte le lettrici a questo punto ricoprono di insulti il personaggio del padre, perché insomma... un padre non può dare della troia a sua figlia.
C'è solo un piccolo "problema": il padre NON ha dato della troia a sua figlia! La sua frase si riferisce al fatto che Kelsey, sedicenne, sia uscita di nascosto per andare tutta sola ad una festa dopo mezzanotte. Dopo mezzanotte, da sola, in strada, COME le prostitute sono solite fare.
Lo sappiamo tutti che Kelsey non si è prostituita, lo sa benissimo anche il padre, eppure questa sua uscita verrà usata a sproposito proprio in questo senso. Perché, come ho ribadito fino alla nausea, Kelsey è la protagonista e dunque lei deve sempre avere ragione.
fanwriter91: – Infatti a lei è permesso dare della troia a tutte. Ricordate la cameriera colpevole di aver ricevuto un sorriso da Justin? –
Piangendosi addosso e mandando Carly a quel paese, Kelsey va a chiudersi in camera.
Lasciamola da parte per un attimo e torniamo alla sottotrama di Justin, che sta ancora rimuginando su quel bastardo di Jason McCann che ha ucciso la sua sorellina e gli ha rovinato la vita.
Assistiamo pure a un flashback, riguardante il momento in cui Justin ha scoperto della morte di Jazzy.
(Detto tra noi, presumo che l'autrice abbia piazzato strategicamente il flashback in questo punto come per dirci "Guardatelo, poverino, come ha sofferto! Anche lui ha dei sentimenti! Non è un mostro come lo vogliono dipingere tutti!", ma io non ci casco.)
Vediamo Justin uscire dolorante da un capannone in fiamme -lo stesso in cui Justin ha portato Kelsey a vedere il tramonto pomeridiano, ricordate?- e venire fermato da un paramedico, che lo mette a sedere su una barella per visitarlo.
" "Hai dolore al petto? Mal di testa?"
Mi schiarii la gola. "Sì".
"Niente di cui preoccuparsi. Ti è caduto addosso qualcosa?"
"Sì."
"Ecco la causa del dolore. Il forte impatto ha causato il dolore al petto e il rumore dell'esplosione si è irradiato nelle orecchie, riecheggiandoti in testa." "
Ah beh che diagnosi, complimenti! Nobel per la medicina 2019!
" "Se ne andrà questo dolore?" La mia voce era secca.
"Al più tardi, domani." "
Se questo è un medico, io sono un geometra. Dico, un minimo di documentazione prima di scrivere questo pezzo, costava troppo?
Poco dopo Justin viene anche raggiunto da un ufficiale di polizia, che ha intenzione di interrogarlo in merito all'esplosione, ma il presunto medico lo ferma asserendo che al momento Justin non è in condizioni di rispondere e di conseguenza nessun poliziotto gli si può avvicinare prima di ventiquattr'ore.
Arriva poi Bruce (che tossisce ma non si capisce se era anche lui nel capannone o meno). Justin spiega che gli era stato detto di presentarsi al capannone e una volta dentro ha scoperto di essere stato seguito da Jazzy... ma preso dall'agitazione non aggiunge altro e parte alla disperata ricerca della sorellina.
Segue la classica scena strappalacrime: l'eroe si fa largo tra i pompieri e i paramedici gridando il nome della congiunta, fa anche per addentrarsi di nuovo tra il fumo e le fiamme ma un vigile del fuoco lo ferma per dargli la brutta notizia che il corpo fragile della sorella non ha resistito all'impatto con la caduta di alcuni detriti in fiamme.
Justin si dispera, si dà la colpa, i lettori più sensibili piangono, io invece mi chiedo:
-come ha fatto Justin a cavarsela con solo un dolore al petto e un mal di testa;
-cosa abbia detto al poliziotto il giorno dopo;
-come mai, sapendo già chi fosse il colpevole (nel flashback non viene nominato, ma più avanti verrà precisato che sapeva già del coinvolgimento di McCann), non sia andato subito a cercarlo per ammazzarlo di botte.
Fine del flashback. Sfogandosi con il fido John, Justin gli confessa quanto sia stato doloroso non solo sentirsi dire che sua sorella era morta, ma pure doverlo andare a dire alla famiglia e farsi disconoscere dalla stessa. Per tutti questi motivi Justin ha intenzione di uccidere Jason McCann e vendicarsi una volta per tutte (perché non farlo subito, allora?!?), ma John lo sconsiglia, perché in tal caso correrebbe il rischio di essere arrestato per omicidio e a Kelsey non farebbe piacere sapere che il suo fidanzato è al gabbio.
...boh, io non capisco questo ragionamento. Siete criminali, uccidete, nascondete i cadaveri, fate cose talmente inimmaginabili che nemmeno l'autrice osa inventare, perché vi preoccupate di farvi sgamare dalla polizia?
Tanto per cambiare argomento, in quel preciso istante Justin riceve una telefonata da Kelsey, che disperata gli racconta cosa le è appena successo in famiglia.
" "I miei genitori mi hanno urlato contro e io... Non so più cosa fare, Justin! Carly gli ha mentito sul tuo conto, gli ha detto che sei una specie di criminale..." "
...scusate, mi rimangio tutto. Kelsey non mente sapendo di mentire. Kelsey mente SENZA saper di mentire!
Ma quante volte lo devo ripetere, porca di quella cavia peruviana in calore? Uccidere è un reato! Chi uccide è un criminale! Justin ha ucciso (e non per legittima difesa, cosa che potrebbe dare qualche attenuante)! JUSTIN È UN CRIMINALE!
Pure lui glielo fa notare!
" "Tesoro, io sono un criminale" ridacchiai, cercando di sdrammatizzare.
"Ma loro non lo dovevano sapere!..." "
E allora non dire "Carly ha mentito"!
SEMANTICA!
E poi, con voce rotta dal pianto, gli dice pure che il padre l'ha chiamata troia. Sentite un po' come reagisce Justin.
" Scossi la testa. "Non ha alcun diritto di chiamarti così! Non abbiamo nemmeno fatto nulla, come puoi essere una tro... Che stronzata!" Sputai. "Stai dicendo sul serio?" Sibilai, incapace di credere che il suo stesso padre avesse potuto dire una cosa così disgustosa alla sua stessa figlia. "
Il bue che dà del cornuto all'asino. Le volte in cui Justin ha appellato Kelsey con sinonimi di puttana non si contano manco più.
Dopo aver consolato la sua bella, Justin prende l'automobile e si dirige immediatamente a casa di Carly per dirgliene quattro. Segue una scena in cui le convenienze di trama si sprecano:
-Justin conosce l'indirizzo di Carly;
-Carly vive in casa da sola (nonostante pure lei come Kelsey abbia sedici anni);
-quando Justin arriva e prende a pugni la porta ordinando di aprire, Carly LO FA.
Non si sporge dalla finestra per vedere chi è, non spranga la porta, non telefona alla polizia, niente di tutto ciò. Carly apre a Justin e ci chiacchiera pure, quando un'ora prima ne parlava come se fosse il demonio in persona.
Non che Justin faccia nulla per negarlo!
" "Ciao, Carly." Il suo nome rotolò fuori dalla mia bocca in maniera così disgustosa, mi sentivo come se stessi vomitando mentre lo pronunciavo.
I suoi occhi si spalancarono. "Cosa ci fai qui?" Sibilò. "Come fai a sapere dove vivo?!"
Sogghignai, ridendo diabolicamente. "Ho i miei metodi, bambola, di questo non ti devi preoccupare." Mi mossi vicino a Carly, il mio respiro che si scontrava con la sua faccia. "Ma, ho sentito cosa hai fatto e devo dirlo, Carly, non l'ho apprezzato affatto."
"Wow, te l'ha già detto?" Carly rimarcò scuotendo la testa. "Si è davvero rincoglionita per te..." Mormorò senza ritegno. "L'hai praticamente legata al tuo mignolo" Mi fissò con occhi stretti, la sua testa piegata su un lato. "Come ti fa sentire questo? Deve essere bello sapere che hai così tanto controllo su di lei."
La mia faccia si indurì. "Non parlare così di lei, puttana." Sputai.
(Prego notare come Justin usi il termine "puttana" un minuto dopo essersi scandalizzato per ciò che ha detto il padre di Kelsey alla figlia.)
"Tu non sai nulla di me o della mia relazione con Kelsey quindi perché non te ne vai a fanculo?"
"Io so che sei un criminale buono a nulla."
"Quindi dovresti sapere che non esiterei a uccidere il tuo culo." "
L'ha confermato di nuovo! Ha confessato! Carly, sbattigli la porta in faccia e corri a chiamare la polizia!
" "Non oseresti toccarmi."
"Oh, lo farei e se pensi che io stia scherzando, continua a provocarmi e giacerai in una pozzanghera di sangue." Dissi minacciosamente.
"Sai, stai solo dimostrando che ho ragione." Rise senza divertimento. "Sei un criminale a cui importa solo di sé stesso." "
...Carly, che cazzo stai facendo.
mattheus93:- Come la Hope di "Luce e ombra", sta provocando il criminale solo per dimostrare carattere, incurante di cosa quel criminale potrebbe farle. –
" "Pensi di sapere così tanto... ma allora perché continui a lasciare che la merda voli fuori dalla tua bocca?" Mi avvicinai così tanto alla sua faccia che potei vedere il suo corpo tremare di fronte a me. "Se tu fossi furba e sapessi davvero cosa faccio e di cosa sono capace, non parleresti così tanto." I miei occhi lanciarono pugnali nei suoi. "Non mi piace inoltre quando la gente disturba le persone a cui tengo, specialmente quando le fanno piangere." Enfatizzai. "Hai avuto una bella faccia tosta a fare la spia ai genitori di Kelsey, e ti definisci la sua migliore amica?" Scossi la testa. "Non lo sei neanche lontanamente." "
"Io sono la sua migliore amica!"
"Correzione" Ghignai dispettosamente. "ERI la sua migliore amica. Ora non sei niente per lei e se fossi in te, starei alla larga da lei. Ci siamo capiti?" "
Ed è SOLO a questo punto che Carly si zittisce, terrorizzata, e annuisce alla pretesa di Justin.
Boh, non ho capito. Non ha senso. Le minacce di morte non la scalfiscono, ma quando Justin le dice "non sei più la sua amica, sta lontana da lei, gnè gnè", senza nemmeno aggiungere un minaccioso "altrimenti...", allora Carly si spaventa. Davvero, non capisco.
fanwriter91: – La cosa buffa è che scene del genere, se fatte un po' meglio, potrebbero pure essere interessanti.
Riassumiamo:
Hope decide di frequentare un pluriricercato dopo aver assistito a un omicidio ed è talmente sottomessa da negare che lui sia un criminale, nonostante lo abbia visto uccidere e abbia diretti legami con la criminalità organizzata. Di fatto, è un boss. Hope mente ai genitori e alla migliore amica, il tutto mentre insulta la baldracca generica. L'amica scopre la verità e fa la cosa migliore (ossia avvisa i genitori di lei), ma Hope continua a vedere lei e i famigliari come i cattivi della situazione, perché ha in testa solo il bad boy. Non sarebbe da stupirsi se alla fine si scoprisse che anche la baldracca generica era stata "una ragazza speciale" e dopo essere stata distrutta emotivamente è stata usata come sfogo sessuale. Hope sarà la prossima, ma è di suo troppo stupida e sottomessa per capirlo.
Niente male, eh?
Ci sono fatti del genere, anche se, arrivati a un certo punto, non è solo sottomissione, ma stupidità: Hope non dice "Justin è un criminale ma non per colpa sua", dice "anche se ha ucciso un povero diavolo in lacrime non è un criminale!" –
Torniamo al POV di Kelsey. La nostra eroina senza materia grigia sta ancora riflettendo su quanto sia stata stronza Carly ad avvertire i suoi genitori che si vede con un criminale, e su come non abbia alcun diritto di giudicarlo (LOL).
" Ha giurato che Justin era una cattiva persona e un criminale ma lo conosceva davvero? No. Quindi non aveva diritto di accusarlo e di mentire ai miei genitori.
Conosco Justin e so di cosa è capace. È pericoloso? Sì, ma solo con i suoi nemici. Ha problemi a gestire la rabbia? Sì, ma questo non fa di lui una cattiva persona. "
...di solito, una frase del genere non mi turberebbe.
L'abbiamo sentita milioni di volte in milioni di varianti, e si può applicare a milioni di personaggi di fantasia.
C'è però una differenza che li separa dal qui presente "Danger".
"Danger" svolge le sue attività nel nostro mondo, quello in cui vigono le nostre leggi, in cui nessuna persona sana di mente si sognerebbe di difendere un assassino dicendo che è "pericoloso ma solo con i suoi nemici"!
fanwriter91:- Ugualmente, penso che uno che ha problemi a gestire la rabbia e che va in giro con la pistola un po' pericoloso lo sia a prescindere. –
Ammetto di essermi lasciato prendere la mano un po' troppo, ma non ho potuto fare a meno di lasciare commenti ripetuti alla fanfiction ogni volta che il personaggio di Kelsey spara boiate del genere. Non ho mai ricevuto risposte da parte dell'autrice Adriana, in compenso però una lettrice mi ha scritto questa cosa:
Questa non è la vita vera. Ecco perché si chiama fanfiction.
E grazie al cazzo, lo se benissimo che è tutto finto! Però la fiction non è ambientata nel medioevo fantasy o in un futuro post apocalittico, ma nel mondo reale! E in quanto reale, mi aspetto che i personaggi si comportino in maniera coerente con la realtà!
Restiamo su Kelsey, che più va avanti a pensare e più sono tentato di far partire una raccolta firme per riaprire i manicomi.
" I miei genitori potevano seriamente biasimarmi per aver tenuto loro nascosta la verità? Mi avrebbero uccisa se avessero scoperto che la ragione per cui ero tornata a casa alle tre di notte era perché avevo passato la sera in compagnia di qualche ragazzo. Piuttosto, mi sarei uccisa io per risparmiargli la fatica. "
Questa... benemerita... merdaccia di ragazzina ha inanellato così tante stronzate in un solo pensiero che non so più dove sbattere la testa.
Numero 1: Lei temeva, giustamente, che i suoi genitori si sarebbero arrabbiati con lei se gli avesse detto la verità... e si aspetta che siano I GENITORI STESSI a comprenderla?
Come se io un giorno rompessi per sbaglio un vaso cinese che vale milioni e andassi a dire "Se il proprietario lo venisse a sapere io finirei nei guai!"... al proprietario del vaso.
Numero 2: Il motivo per cui si sono arrabbiati è stato l'essere andata a una festa dopo mezzanotte, NON l'aver passato la notte in compagnia di ragazzi a casa loro.
Numero 3: Kelsey, nella sua fantasia contorta, pensa che "assistere ad un omicidio ed essere sequestrata e portata nel covo degli assassini" equivalga a "passare la sera in compagnia di ragazzi".
Numero 4: Per l'ennesima volta, Kelsey pensa seriamente che i genitori siano capaci di UCCIDERLA, nella stessa frase in cui i veri assassini (Justin e la sua gang) vengono fatti passare per dei ragazzi qualunque!
mattheus93:- Ma allora perché non rendere Justin & Co. dei VERI ragazzi qualunque anziché buttar giù la parentesi della criminalità?-
fanwriter91: – Semplicemente non si facevano le big views! Justin criminale è troppo sexy! –
Lady R (riprendendosi dal tranquillante):- Fatela... fatela ammazzare al padre. Tanto tuuuutti i padri sono abusivi. Tutti. Il padre di Kelsey la fonderà col suo cane tramite alchimia!-
Ma aspettate, perché adesso sta per succedere qualcosa di totalmente inaspettato, capace di rivoltare l'universo come un calzino: KELSEY DICE QUALCOSA DI SENSATO!
Justin infatti le telefona per informarla che ha spaventato Carly e quindi non si dovrà più preoccupare di lei, e Kelsey... SI INDIGNA!
" Sospirai. "Come ti aspetti che lei creda che tu non sia un cattivo ragazzo se vai in giro a minacciarla?"
"Pensavo che tu fossi felice?" Lo sentii brontolare, l'irritazione nelle sue parole.
"Perché mai dovrei essere felice di una cosa del genere?" Sibilai. Voglio dire, so di essere arrabbiata con Carly ma Justin non doveva spingersi a minacciarla.
"Perché ho speso parte del mio tempo a cercarla e assicurarmi che non ti avrebbe mai più fatta piangere" Lo sentii sputare al telefono.
"Apprezzo la gentilezza Justin ma, ci sono altri modi civili oltre al bullizzare le persone." "
https://youtu.be/vSPYFTeSmDU
Non ci credo, finalmente una cosa che abbia un senso! Ci sono voluti quarantadue capitoli, ma finalmente ho trovato una prova che l'autrice è un essere umano con un cervello regolato sul buon senso!
Evgenij:- Insomma, definisce pur sempre le intenzioni di Justin come "gentilezza". L'ultima volta che ho controllato, le minacce di morte non rientrano fra i comportamenti gentili.-
...peccato che, come disse Tommaso Paradiso dei TheGiornalisti, la felicità, in quanto puttana, dura appena un minuto (ma allora se dura un minuto perché manda un vocale che ne dura dieci?...), e infatti ritorniamo subito coi piedi per terra quando Kelsey teme di aver sbagliato ad arrabbiarsi con Justin.
" Sentii il silenzio dall'altra parte del telefono.
Mi morsi le labbra, sperando di non averlo innervosito. L'ultima cosa che volevo era che io e Justin fossimo in disaccordo... di nuovo. "
Classico sintomo di una relazione abusiva, la ragazza che ha paura di far arrabbiare il suo uomo, nonostante sia lei ad aver ragione!
Inoltre, tutte le altre volte Kelsey ha avuto il coraggio di dirgli le cose in faccia, quindi perché adesso che si stanno parlando al telefono lei ha paura della sua reazione?
Justin chiude la telefonata chiedendo a Kelsey di lasciare la finestra aperta, e lei obbedisce.
Poco dopo, la nostra eroina viene richiamata dai genitori i quali, sbollita parzialmente la rabbia, la invitano con calma a raccontare la sua versione dei fatti.
" "Ma questa volta vogliamo la verità, Kelsey. Niente più bugie." "
Riuscirà Kelsey ad essere onesta una santa volta? Vediamo.
" "Tutto è cominciato alla festa, sapete... quella da cui mi avete vista tornare tardi. (...) Sono andata a quella festa con Carly perché, ad essere onesta, volevo divertirmi. Sono sempre costretta a casa oppure a fare i compiti e volevo... volevo essere diversa, tanto per cambiare. Volevo sentirmi come qualsiasi altro teenager." "
Bene, Kelsey. Stai andando alla grande. Continua così.
"Ad ogni modo, ad un certo punto Carly era sparita chissà dove e mi sono mossa per cercarla quando sono caduta."
Sapevo che stavo ancora mentendo ma non potevo esattamente dirgli la verità a proposito di cosa è successo con Justin. Avrebbe rovinato tutto. "
D'accordo, vuoi proteggere l'identità del tuo ragazzo, lo capisco.
Ma arrivati a questo punto, quando nemmeno Justin si preoccupa più di nascondersi andando a minacciare di morte Carly, perché continuare a mentire?
Evgenij:- Ma sì, tanto la polizia, ammesso che esista, non considera l'omicidio un crimine, in questo universo fyccinaro malato.-
Secondo la versione di Kelsey, camminando per il bosco è caduta e si è slogata una caviglia; Justin, che passava di lì per caso, l'ha aiutata a rialzarsi; i due si sono messi a chiacchierare, fare amicizia e mangiare qualcosa, finché non si è fatto tardi e non l'ha riaccompagnata a casa alle tre.
(Psss: anche questa bugia è facilmente sgamabile! Quando è rientrata in casa e i genitori l'hanno messa in punizione, Kelsey ha cominciato a fare la bambina e per la rabbia è salita in camera sua pestando i piedi a terra, alla faccia della caviglia slogata!)
Kelsey poi ribadisce che ha mentito per paura di essere disconosciuta dai genitori, ma per la seconda volta in un capitolo leggo una cosa sensata:
" "Kelsey Anne McAdams, non faremmo mai una cosa simile." Mia madre sputò incredula. "Facciamo tutti degli errori, facciamo tutti cose di cui ci pentiamo ma non significa che ti disconosceremmo. Tu sei sempre nostra figlia qualsiasi cosa accada e ti vogliamo bene." "
Madre, padre e figlia si abbracciano e si dichiarano il reciproco affetto (e questi sarebbe i tanto temuti genitori capaci di uccidere?). Il padre inoltre chiede scusa per la sua uscita di poco prima, quando ha usato la parola "troia" a sproposito.
-Lady R ha gli occhi lucidi.-
Il tutto è bello, buono e giusto... purtroppo i commenti a questo pezzo sono tutti "uh, che disagio", "cringe, cringissimo" e simili. Il motivo? Kelsey si rivolge al padre chiamandolo "daddy", mentre il padre la chiama "baby girl". All'epoca in cui è stata pubblicata la fanfiction questi due termini non volevano dire altro che "papà" e "bambina mia", ma col tempo hanno perso il loro significato originale, diventando rispettivamente "amante dominatore" e "bambolina obbediente".
mattheus93:- Eh... Ne so qualcosa... –
Intanto, scopriamo perché Justin al telefono ha chiesto a Kelsey di tenere la finestra aperta: esatto, per piombarle in camera di nascosto, come quando era stato pugnalato da Luke. Justin non trova nessuno, ma accostando l'orecchio alla porta ascolta il dialogo tra Kelsey e i genitori, e... si sente una morsa allo stomaco, ripensando ai momenti felici con la propria famiglia.
La scena sarebbe anche potente, se non fosse che in quel momento Kelsey sta ancora mentendo ai suoi genitori e quindi la riconciliazione non è proprio meritata!
Data la buonanotte ai suoi, Kelsey torna di sopra e becca Justin, il quale le fa i complimenti per la camera (nonostante ci fosse già stato una volta, ma evidentemente l'autrice se l'è scordato). A proposito della camera, Justin ha modo di vedere alcune foto di famiglia di Kelsey e nuovi ricordi felici risalgono nella sua mente, ricordi di quando lui e tutta la sua famiglia andavano ogni estate a far visita ai nonni in Canada, si divertivano, giocavano a hockey e basket mangiando il gelato. Tutte le estati per la famiglia Bieber erano una gioia... tutte, tranne l'ultima, tragica estate in cui Jazzy è morta.
Non riuscendo più a trattenersi, Justin apre il suo cuore e racconta a Kelsey tutti i dettagli di quella dolorosa notte, e di ciò che è successo in seguito.
" "Dopo la morte di Jazzy, mio padre ha perso la testa. Mi ha dato tutta la colpa e per essere sincero, non lo biasimo perché tecnicamente è stata tutta colpa mia." "
E ha ragione. Non è stato lui a uccidere Jazzy, ma se non avesse deciso di entrare nel giro della lotta tra bande e della criminalità non sarebbe mai entrato in conflitto con Jason McCann, e Jazzy non sarebbe mai rimasta coinvolta nei loro conflitti. Perché sì, Justin ERA GIÀ un criminale, quando è morta Jazzy.
Kelsey però, accecata dall'amore, non è d'accordo.
" "No, non è stata colpa tua e nemmeno di Jazzy. Se c'è qualcuno da incolpare quello è Jason, per aver premuto il bottone che ha fatto saltare in aria il capannone. (...) Tu sei troppo duro con te stesso."
"Sono realista con me stesso. Non mi piace riempirmi la testa di bugie per farmi sentire meglio."
"No, tu ti riempi di insulti per deprimerti. Ogni volta che fai qualche errore, ti demoralizzi e non è ciò che dovresti fare. Tutto accade per una ragione. Gli sbagli succedono perché così possiamo imparare da loro e andare avanti." "
È vero che non dovremmo abbatterci per ogni errore, ed è vero che dovremmo imparare da loro... ma non è affatto vero che dovremmo passarci SUBITO sopra, come invece fa Kelsey ogni volta che commette un errore!
E non è vero che tutti gli altri debbano mettersi nei nostri panni e perdonarci all'istante! Le ramanzine dei genitori, le punizioni, ma anche costituirsi e farsi arrestare... sono cose necessarie, servono per insegnarci la lezione! Se facciamo degli errori, DOBBIAMO pagarne le conseguenze, altrimenti non ci redimeremmo mai!
Ma questo né Kelsey né nessun'altro lo imparerà mai. Invece, fingendosi psicologa Kelsey invita Justin a parlare un po' della sua famiglia. Al termine di un breve racconto in cui il nostro antieroe descrive sua madre, suo padre, suo fratello e la compianta Jazzy, Kelsey afferma che le piacerebbe conoscerli un giorno.
Anche a Justin farebbe piacere, e dopo un attimo di riflessione prende infine una decisione: quello stesso sabato andrà a far visita alla famiglia che non vede da tempo, e Kelsey verrà con lui.
I due passano la notte insieme, poi il mattino successivo si salutano (come al solito Justin esce calandosi dalla grondaia, ma nessuno lo vede). Prima di andare a scuola, i genitori di Kelsey informano la figlia che hanno già prenotato una cena al ristorante di un loro amico, ed è lì che vogliono conoscere Justin per... decidere se sia il fidanzato ideale.
" "Abbiamo deciso che NOI giudicheremo se questo ragazzo sia giusto per te o no." "
Ho capito che questi genitori sono bigotti, severi, all'antica... ma così si sfocia nel ridicolo. Quale genitore nel ventunesimo secolo tratta la figlia SEDICENNE come una specie di principessa da dare in sposa al miglior offerente?
Inoltre, non ci stiamo dimenticando qualcosa di più urgente? Come il fatto che Kelsey ha mentito ai suoi genitori sin dall'inizio e non è MAI andata a studiare a casa delle compagne di scuola per avere i voti migliori? QUESTO doveva essere l'argomento di cui discutere, non il "fidanzamento" di Kelsey!
Intanto, Justin, tornato alla base, viene accolto da Kayla la quale, ancora risentita per essere stata insultata e presa per il culo la notte precedente, lo minaccia di andare da Kelsey e rivelarle tutte le volte in cui hanno scopato.
Justin si infuria e blocca Kayla al muro, minacciandola di farle saltare la testa, ma lei gli ricorda di non aver mai mantenuto le sue minacce e di averla sempre portata a letto per smaltire la rabbia, e gli propone di andare subito a fare sesso.
Justin però, che ormai è cotto di Kelsey e non vuole tradirla, decide una volta per tutte di mandare Kayla a quel paese, rinfacciandole di non essere nient'altro che una puttana buona a nulla.
" "Prima di tutto, preferirei morire piuttosto che inserire il mio cazzo nella tua sporca vagina e secondo, non voglio avere più nulla a che fare con te. Tu non sei nulla per me, non lo sei mai stata. Eri solo buona a scoparmi per farmi dimenticare le cose. Oltre a quello non mi sei mai passata per la testa, neanche una volta." "
Dopo averlo mandato a fanculo, Kayla se ne va. Suppongo che nelle intenzioni dell'autrice noi lettori a questo punto ci dovremmo sentire sollevati e tifare per Justin, che ha finalmente dato alla brutta e cattiva Kayla il benservito... Ma in realtà abbiamo solo visto uno stronzo puttaniere che ha ammesso (anche con una certa ostentazione) di aver usato una prostituta come pallina antistress, per poi rifiutarla quando questa ha provato a sedurlo!
Chissenefrega se Kayla è un ostacolo alla storia d'amore con Kelsey, è Justin il puttaniere che l'ha trattata male e l'ha resa così astiosa!
Lady R:- Scappa, Kayla! Salvati!-
Ma, a quanto pare, chiamarsi Justin Bieber assolve da ogni peccato. Infatti, quando poi Justin decide di essere onesto e confessa a Kelsey di aver fatto sesso con Kayla... viene perdonato. Anzi, peggio ancora: viene GIUSTIFICATO.
" "Mi... perdoni?"
"Sì."
"Davvero?"
"Sì. Voglio dire, che male può fare, sapere cosa hai fatto con lei? Noi non eravamo ufficialmente insieme. Avevi tutto il diritto di fare ciò che volevi. Io non c'ero ancora." "
Evgenij:- Perché l'uomo ha il diritto di fare tutto quello che vuole! La donna, no, ovviamente: viva la disuguaglianza!-
E poi ancora:
" "Non avevi nessun tipo di relazione con lei?"
"Sei pazza? Kayla era solo buona per una cosa, e ti ho già detto di che si tratta."
Kelsey lasciò uscire un sospiro profondo. "Bene. L'ultima cosa di cui ho bisogno è veder spuntare fuori un'altra delle tue ex." "
In altre parole, Kelsey pensa che sia peggio aver avuto una ex (quindi una relazione amorosa lecita) piuttosto che essere andato a puttane? MA STIAMO SCHERZANDO?!?
HacchanADL:- Psicopatia portami via.-
...ugh, facciamo un salto in avanti nel tempo e arriviamo al fatidico giorno in cui Justin, accompagnato da Kelsey, sta per incontrare la sua famiglia per la prima volta dal giorno in cui è stato disconosciuto, a causa della morte della sorellina Jazzy. Kelsey vorrebbe che Justin fosse ottimista riguardo il ricongiungimento, ma il nostro antieroe è giustamente realista.
" Justin sospirò. "Cosa vuoi che faccia, Kelsey? Che io mi aspetti che mamma e papà mi riaccolgano a braccia aperte, dimenticando tutto quello che è accaduto in passato? (...) Io vivo nella realtà, Kelsey, non in quella specie di "la la land" in cui tu sembri vivere. Le cose belle non accadono solo perché le vuoi o perché te le meriti. Questa è la vita vera." "
Anche se quel "te le meriti" mi pare fuori luogo, non ha tutti i torti. Come ho detto prima, per quanto sia giusto perdonare sé stessi invece che lasciarsi consumare dal senso di colpa, non possiamo pretendere che anche gli altri si mettano nei nostri panni e ci perdonino subito.
Kelsey cerca di insistere, ma Justin chiude il discorso asserendo una volta per tutte che l'aver causato la morte di una figlia non è una cosa che dei genitori ti possono perdonare tanto facilmente.
Il viaggio (in automobile, ovviamente) prosegue in un silenzio carico di tensione. Di sicuro anche Kelsey adesso si starà chiedendo come la famiglia Bieber riaccoglierà il figlio...
" E se io non gli piacessi? "
https://youtu.be/wWicRUWiKWY
Kelsey, tesoro, machittesencula.
No, davvero, questa microcefala è più preoccupata di non essere accettata dai genitori di Justin, che del dramma di quest'ultimo.
Vabbe' (vabbe' un cazzo, io al posto di Justin non la vorrei una fidanzata così insensibile). I due arrivano a destinazione, una casetta normale come ce ne sono mille altre. Davanti alla porta Justin ha un attimo di smarrimento, ma Kelsey lo sprona a bussare senza paura. Sì, come fece Olaf con Anna davanti al palazzo di Elsa.
Dopo circa un minuto la porta viene aperta e Justin si ritrova faccia a faccia con Jaxon, il fratello, e Pattie, la madre (veri nomi dei parenti di Justin). Entrambi sono comprensibilmente ammutoliti alla vista di Justin, la madre ha poi la forza di chiedergli "cosa ci fai qui?"... però, rimanendo composti, lo fanno entrare.
C'è da dire che tutti i personaggi sono visibilmente in imbarazzo, non si respira un'atmosfera amichevole nonostante Justin e la madre si scambino frasi di circostanza come "avete cambiato i mobili?" e roba simile.
Fino a qui, è una situazione credibile e dolorosamente realista.
...preparatevi dunque a veder tutto risolversi a tarallucci e vino fra 3, 2, 1!
" Justin fu completamente ammutolito quando il braccio di Pattie si avvolse intorno al suo collo per stringerlo in un abbraccio."
Per carità, non è detto che sia una scena impossibile. Anzi, esistono madri capaci di amare il proprio figlio al di là di tutto. Ma qui... qui è tutto troppo veloce, sia la madre che il fratello si rivolgono a Justin come se fosse il figliol prodigo tornato a casa dopo aver cercato fortuna altrove, e NON come uno che si è dato alla criminalità e per il tal motivo ha causato la morte di una sorella.
E Kelsey? Ancora prima di essersi presentata, come se fosse stata lì da sempre si inserisce nelle chiacchierate amichevoli della famiglia Bieber e si fa pure battere un cinque da Pattie, come se fossero due scolarette. Quando poi Justin la presenta ufficialmente come fidanzata, ci sono abbracci pure per lei, e la tanto agognata frase che tutte le ragazze vorrebbero sentirsi dire da una probabile futura suocera: "Sei adatta a mio figlio."
Il tutto nel giro di una chiacchierata. UNA SOLA CHIACCHIERATA, neanche tanto lunga.
Non pretendo realismo assoluto, altrimenti la fanfiction sarebbe stata lunga duecento capitoli, ma se le cose fossero andate per gradi non credo avrei avuto di che lamentarmi.
Mentre i fratelli Bieber vanno in salotto a vedere una partita di hockey della loro squadra del cuore, la Toronto Maple Leaf (perché sapete, siamo in Canada...), la signora Pattie e Kelsey ne approfittano per fare quattro chiacchiere private in cucina.
" "Come ti tratta Justin?"
"Meglio di quanto potrei immaginare."
"È mai... andato fuori dai gangheri?"
Kelsey sembrò pensarci su perché ci fu una lunga pausa. "Dipende da cosa intende dire."
"So com'è mio figlio, quindi mi puoi dire la verità. Il suo caratterino ha mai avuto la meglio su di lui?"
Kelsey si morse le labbra, sospirando. "Qualche volta. Ma, ad essere onesti, non è stata sempre colpa sua. Qualche volta sono io che lo spingo oltre i suoi limiti." "
Pattie la rassicura, informandola che la difficoltà a gestire la rabbia è un difetto che Justin ha ereditato da suo padre, che a sua volta ha ereditato dal nonno e così via.
Lady R:- No, è l'Inception dei Padri Abusivi Senza Spessore. Mi devo sedere...-
Le cose prendono poi una piega... disturbante, quando Pattie chiede a Kelsey se Justin le abbia mai messo le mani addosso.
" "No." Kelsey scosse la testa. "Mai. Abbiamo avuto le nostre litigate, ma non mi ha mai fisicamente fatto del male. "
Se si esclude quella volta in cui l'ha strattonata o sbattuta contro una macchina, o quando l'aveva quasi violentata nel corridoio della scuola, o quando ancora l'aveva rapita e costretta a dormire sul pavimento...
Ma andiamo avanti. Come temevo, l'ottimismo incurabile di Kelsey è condiviso anche da Pattie, la quale concorda con lei sul fatto di non rimuginare sul passato per quanto doloroso e saper perdonare: sia lei che Jaxon hanno infatti perdonato Justin già da tempo, e desideravano che restasse a vivere con loro, ma purtroppo il padre, quello che è stato colpito più duramente dalla morte di Jazzy, non ha voluto sentire ragioni...
Un momento. Justin ha ereditato dal padre l'incapacità a gestire la rabbia, il padre è stato l'unico in famiglia a non saper perdonare Justin... Cara autrice, stai forse insinuando che essere incapaci di perdonare non è umano? Che se una persona non sa superare il dolore come gli altri, allora dev'essere per forza colpa di un difetto genetico?
Per concludere, Pattie fa a Kelsey una domanda che invece dovrebbe fare a Justin di persona:
" "Justin fa ancora le cose che faceva? Si associa ancora con le persone che frequentava prima, quando è successo... quel che è successo?" "
Justin, che sta origliando da dietro la porta, prega che Kelsey NON le dica la verità. E Kelsey, pur senza sapere cosa pensi Justin, fa esattamente così: mente spudoratamente, dicendo che Justin non frequenta più i ragazzi della lotta fra bande. La madre ne è sollevata, perché non sopporterebbe l'idea che suo figlio frequenti ancora quei delinquenti.
...grandioso, davvero grandioso. Tutta la tenerezza che dovrebbe aleggiare in questo capitolo si basa solo e soltanto su una grossa gigantesca bugia. Parole della madre di Justin: anche se lo ama in quanto figlio suo, non approva che lui sia un criminale e non vuole che lo sia ancora!
Come posso intenerirmi sapendo che il perdono e gli abbracci ricevuti da Justin non sono pienamente meritati?
Evgenij:- La morale di questa fic è che mentire è la soluzione a ogni problema: ottimo insegnamento!-
Qualche minuto dopo ecco entrare in casa l'ultimo componente della famiglia: il padre, Jeremy (vero nome anche questo).
A differenza della moglie e dell'altro figlio, Jeremy non ha alcuna intenzione di perdonare Justin né di dargli il beneficio del dubbio, e il motivo ce lo dice subito:
" "Quando è diventato una specie di delinquente tutto il rispetto è volato fuori dalla finestra" urlò Jeremy "E la morte di Jazzy è stata l'ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso!" "
Lady R:- ...posso abbracciarlo? Lo so che è l'ennesimo padre abusivo perché sì, ma voglio abbracciarlo. O forse sono io ad aver bisogno di abbracci.-
Riuscirà il nostro amatissimo Justin "Danger" Bieber, con queste premesse tutt'altro che rassicuranti, a riconquistare anche l'affetto del padre?
Riuscirà Kelsey a dire una frase senza scuotere la testa?
Riuscirò io ad arrivare sano alla fine della recensione?
Tutto questo e molto altro nella terza e ultima parte, restate sintonizzati!
-FearTear-
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