"autolesionista." (Occorre rispetto per la reale sofferenza altrui.)

Ciao a tutti, qui è fanwriter91, che arriva con la recensione di una storia molto poco trash e parecchio offensiva. Infatti suinogiallo ha già provveduto ad eliminarla.

Questa one-shot vorrebbe spacciarsi per il racconto autobiografico di una bambina dall'infanzia traumatica in modo inaudito, ma è talmente pieno di esagerazioni assurde e incongruenze che non si riesce a credere che possa essere vero.
Preciso che alcuni degli eventi, forse a differenza dell'autrice, io li ho vissuti di persona (seppur a livello molto meno doloroso). Inoltre, ho assistito e sono stato a contatto con persone, tuttora in vita, affette da una malattia di cui si parla, il diabete, che ho pure studiato su dei libri d'infermieristica; quindi mi ritengo sufficientemente competente per analizzarla seriamente.

Già il titolo è tutto un programma: "autolesionista.".

Partiamo dall'inizio: nelle prime righe, viene detto che la bambina doveva portare una benda su di un occhio fin dai tre anni, magari anche prima.

"grazie per rendermi la vita un inferno,ragazzi. tutto iniziò quanto nacqui,una tenera bimba capace di uccidersi, ma nessuno si è mai accorto. Nata con un problema all'occhio, dovette portare una benda e all'età di 3 anni, ricevette il suo primo insulto, quello che tutti i bimbi piccoli ormai dicono: "che schifo,che brutta che sei" e la piccola bimba accettava tutto, ma a casa si ribellava, si strappava la benda e piangeva, dopo un po' si accorse di essere diversa dagli altri bimbi, lei era "GRASSA", questa parola è ciò che la spaventa, ma anche tutti i diminutivi che si dovuta assorbire per 9 anni di fila."

Dunque, questa bambina sembra nascere già con un desiderio suicida e viene mandata con una benda in mezzo a tanti altri bambini? Qual è la malattia in questione? I bambini allungano le mani sulle cose nuove, quanto ci metterebbero a cercare di toglierle la benda? Dovrebbe essere sorvegliata attentamente, ma qui non ci sono né servizi sociali, né dottori, nulla.

La bambina poi a casa si sfoga. 

Ok, la madre dov'è? Stiamo parlando di una bambina di tre anni che piange continuamente, dov'è la madre? Dobbiamo quindi dedurre che questa donna sia troppo stupida o menefreghista?

Aggiungiamo che, secondo la narrazione, questa bambina di tre anni accettava tutto. Non so voi, ma se io, a tre anni, mi sentivo triste, piangevo! Non è un comportamento tipico di un bambino piccolo!

"A 6 anni, sua madre le raccontò di sua sorella, era morta, ma non le disse tutto, solo poche cose, non voleva che soffriva, ma si sbagliava, lei soffriva già."

Ulteriore prova che la madre in questione dovrebbe essere ricoverata in un manicomio: quale persona farebbe un ragionamento del genere? Già m'immagino il dialogo:

Madre:- Ora che hai sei anni posso dirti come stanno le cose: tua sorella è morta! Te lo dico così su due piedi perché mi gira.-

Bambina:- Oddio, come?-

Madre:- Non te lo dico per non farti soffrire.-

Allora perché le ha detto una cosa del genere? Ha una bambina che viene bullizzata e che soffre di una grave malattia, e le racconta della morte di un famigliare? La vuole terrorizzare? Tra l'altro, da queste parole, si deduce che la madre le voglia bene. In tal caso devo supporre che o sia oberata dal lavoro al punto tale da non poter seguire la figlia, oppure che sia una ritardata.

Passiamo poi alla parte del bullismo. Qui ha senso, viene bullizzata, ed è vero che molti insegnanti non muovono un dito e molti bulli continuano con le loro angherie senza alcuna ragione.

Tuttavia, dato che la bambina pare che si ingozzi di cibo a casa per soffocare il dolore, nessuno si chiede come mai il frigo è sempre vuoto? Nessuno nota niente? La madre le compra dei vestiti di ricambio ogni tanto? Perché se questa bambina ingrassa, allora la madre dovrebbe notarlo. 

E chiunque si accorge che il frigo si svuota!

"Ormai, non era grassa, era obesa, i dottori sapevano che se continuava così, le sarebbe venuto il diabete, e sarebbe morta, negli giro di pochi anni."

Falso, falso e ancora falso, e qui mi arrabbio davvero! 

Il diabete, se trattato, non ti uccide in pochi anni! Magari può far calare l'aspettativa di vita, ma queste cose le ho studiate e conosco una persona che è diabetica, ed è decisamente più vecchia di me! Da questo discorso, inoltre, si capisce che la madre, che tiene alla figlia, l'ha portata dai dottori e questi le hanno detto che potrebbe morire per il diabete.

E la madre, anziché scattare in preda al panico, cosa fa?

Nulla!

"Lei era sempre pallida,si divertiva per gli altri, lei non era felice."

Gli altri chi? I medici? La famiglia? Questi "altri" sanno che lei si ingozza tutti i giorni senza motivo, che soffre di terribili malattie che la potrebbero uccidere e credono che si diverta?

Come, quando, dove e perché? Spiegazioni?

Viene fuori che i bulli hanno anche insultato sua sorella defunta. 

Come facevano a sapere di lei? 

Sarebbe giusto spiegare qualcosa, magari che lei ne ha parlato all'amica e questa ne ha parlato loro.

"Lei, era distrutta, e la madre non se ne accorgeva mai, il padre lavora sempre, e vede la sua bimba solo il sabato e la domenica, loro non c'erano mai. Pur essendo grassa, le amiche femmine la accettavano, per com'era dentro e non fuori, la ritengono simpatica, gentile, disponibile e solare. Lei fingeva, era brava, un'attrice perfetta, faceva credere a tutti il contrario, e non crollava ma forse lo stava per fare."

Di grazia, chi la porta all'ospedale? I genitori non notano nulla?

Perché lei finge sempre?

Dico davvero, anch'io delle volte non ho detto ai miei di essere stato insultato per non fare brutta figura, per non sembrare un rammollito e perché mi vergognavo, ma è stato due o tre volte in totale. Questa qui viene insultata tutti i giorni (pur andando ancora alle elementari), si tiene tutto dentro, finge di essere felice e soffre perché nessuno capisce che sta male? Che senso ha fare di tutto per sembrare felice e poi piangere perché tutti credono che tu sia felice?

Perché non ne parla coi genitori delle volte? Perché la madre ha il tempo di portala su e giù dagli ospedali, ma non trova mai cinque minuti per chiederle come mai è aumentata di peso in brevissimo tempo?

Da qui inoltre si deduce che la protagonista avesse delle amiche. Magari false, d'accordo.

"Lei pianse, la madre se ne accorse, ma non volle dirle nulla, era inutile, lei non poteva aiutarla."

Tipico atteggiamento da madre.

Una madre che sa che la figlia soffre così tanto (non tanto per il fidanzatino, ma per la malattia!) dovrebbe prestarle tante attenzioni, darle un abbraccio... qui nulla. Io ho visto di persona come si comporta una madre, mia madre, e non fa così.

"Ecco, la tragedia, un giorno uscì con una sua cara amica, e in una parte dell'oratorio, dei ragazzi la circondarono, iniziarono a dirle cose pesanti, come: "guardati, devi morire, nessuno ti vuole, balena, cicciona schifosa, hahaha, che brutta", e un ragazzo la spine, un altro la buttò per terra, e tutti insieme la picchiarono, le sputarono addosso, un ragazzo le diede un calcio nell'occhio, e l'amica non poteva fare niente, rimase a guardare, lei rideva.

La bimba, torno a casa, e la madre non si è accorta di nulla, era invisibile la figlia per lei.

La bimba, era piena di lividi, era rossa, le faceva male tutto, ma stringeva i denti e se ne fregava."

Questo pezzo mi ha fatto incazzare veramente.

Io avevo quello che credevo un amico. Bravo, bello (a detta sua), faceva tanti bei discorsi (mi ricordo che quando si parlò alle elementari del nazismo disse "mi vergogno di essere umano come Hitler"), aveva voti ben migliori dei miei, suonava pianoforte, eccetera. Mi trattava dall'alto al basso in alcune occasioni, ma a parole eravamo pari, molte volte mi disse di essere felice di avermi come amico, altre volte mi piantava davanti al computer a guardarlo giocare, per poi offendersi se, dopo due ore (contate), volevo giocare anch'io (queste cose furono la causa della prima rottura, purtroppo ricucita tempo dopo).
Ho collegato le coincidenze varie, e ho pure dedotto che lui invitasse a casa altri bulletti per insultarmi, per poi tirare in ballo scuse "io non ti ho difeso perché credevo che sapessi difenderti da solo"!
Lui è quello che, con altri, mi ha fatto credere di essere brutto, che solo una ragazza cessa potesse mostrare interesse nei miei confronti (al punto tale che se ricevevo dei complimenti credevo che fossero prese in giro o gesti di pietà), che ogni cosa che usciva dalla sua bocca fosse oro, che se io dicevo diversamente ero palesemente uno stupido, e mi fermo qui!

Poi fu minacciato da un bullo che avevo picchiato, mi attirò in una vera e propria trappola e mi picchiarono.
In seguito, testimoniò contro di me per far passare il tutto per una piccola rissa, mi seppellì di cattiverie vie telefono e troncò tutti i rapporti.

Detto chiaramente, quel pestaggio causò la fine del nostro rapporto, anche perché lui non voleva più avere a che fare con me, forse perché avevo fatto il suo nome quando ho denunciato il fatto, forse per non rischiare coi bulli. Ed è stato una benedizione!

Ora, il livido in faccia dovuto a un pugno di uno della mia taglia è andato via in una settimana. Mi hanno buttato per terra e sono caduto di gomito, e mi sono trovato incapace di muovere il braccio per un mese buono (penso che fosse una contusione).

Un'altra volta ho fatto a pugni in aula, e un pugno dato su un labbro me lo ha gonfiato per una settimana. E quel pugno non mi ha causato quasi nessun dolore, non sono nemmeno barcollato. Era gente della mia taglia! In teoria, i segni del pestaggio che lei afferma di aver subito dovrebbero essere ben visibili a chiunque per un mese.

Quindi, la bambina di questa storia, dopo aver subito tutte queste percosse, non potrebbe mai tornare a casa, dovrebbero portarla via in barella. Contusioni? Lesioni interne? Rottura ossa o incrinazioni?

Riceve un calcio sull'occhio, presumo quello dove porta la benda, e non succede nulla? Seriamente?

Inoltre, torna a casa piena di lividi e la madre non nota nulla.

Come fa a non notare dei lividi su tutto il corpo? Non è questione di mancanza di attenzione, se uno ha la faccia piena di lividi te ne accorgi in automatico! Non è che si possano far sparire in una notte con una pomata!

Dalla descrizione la madre sarebbe capace di non capire perché uno che ha un coltello piantato nel cuore fa fatica a stare in piedi e perde sangue.

In seguito, diventa chiaro che nessuno ha notato nulla, e quindi passiamo all'autolesionismo.

Ora, per parlare seriamente di questo problema sarebbe necessario conoscere molto a fondo l'argomento, e, pur sapendone molto di più del 99% della gente che ne parla, non mi soffermerò sulla leggerezza con cui viene trattato, ma sul fatto che, ancora una volta, nessuno noti nulla. 

Perché non funziona così: io da bambino mi sono fatto un taglio, un tagliettino piccolissimo con la bicicletta, e ci ha messo una settimana a guarire. In un'altra occasione, a causa di un'unghia che non avevo tagliato perché avevo difficoltà ad usare la mano sinistra, ho fatto dei taglietti sulla mano di un bullo con cui avevo avuto una lite, solo qualche sballottamento, nient'altro. E questo è bastato per fargli dei tagli che sono durati un'altra settimana, è pure dovuto andare a sciacquarsi.

La parte dopo descrive una situazione che, ahimè, è veritiera: gli insulti su Internet.

Ma ecco che entra in gioco la madre, che finalmente ha attenzioni per la figlia per... obbligarla a fare nuoto?

E' vero, il nuoto può far dimagrire, ma se la madre l'ha "obbligata" allora la figlia si sarà opposta. Non c'erano altre attività, magari, non so, una dieta speciale? La madre non capisce che una persona obesa potrebbe sentirsi a disagio, soprattutto un'adolescente? No, la forza a fare questo sport... un attimo, perché nessuno nota il corpo martoriato dai tagli?

"La ragazza, ormai non si sfogava col cibo, ma iniziò ad usare sé stessa, in casa trovo una lametta e iniziò, e non smise fino a quando non era soddisfatta,aveva i polsi e le braccia piene di tagli, ogni strato di pelle era tagliato, ma le braccia non erano il suo punto debole, odiava il suo fisico, quindi la pancia e le gambe, erano piene anch'esse di tagli."

Ora, guardate i segni di questo personaggio e rispondete alla domanda che pone:

Sì, io vedo, perché sarebbe impossibile non vedere tutti quei segni. Qui è la stessa cosa.

A tal proposito, questi tagli non fanno mai infezione? Non capita mai che lei abbia qualche crollo? Si occupa ogni volta di disinfettare sia le ferite che gli strumenti da lavoro con l'abilità di chi sta preparando un intervento chirurgico? E quanto sangue avrà perso?

Ciò non dovrebbe portare a svenimenti o altro?

Viene anche detto che vomita di proposito, deduco che sia entrata in scena anche la bulimia. E nessuno nota niente? Vomita solo quando non c'è la madre? Se vomita per casa pulisce sempre tutto?

"La ragazza, iniziò a fumare, anche 2 pacchetti al giorno, la madre lo scoprì e lei non sapeva più che fare,era pazza."

Senza dubbio era pazza, anzi, ritardata direi! Come si fa a non notare subito tutti questi comportamenti autodistruttivi?!

A parte il fatto che non si capisce davvero a chi si riferisca quel "era pazza": anche se fosse riferito alla figlia avrebbe senso.

"Per i mesi successivi, continuò ad autolesionarsi, e sono sicura che lo farà anche ora.

Come lo so?

Perché, quella ragazza,bimba,adolescente, chiamatela come volete, SONO IO."

No, odio dover dire una cosa del genere, ma non ci credo. Questa storia è un cumulo di errori logici. Fossero due o tre contraddizioni, capirei senza problemi.

Oddio, in verità dal racconto lei afferma di sapere che la madre non fa nulla perché sa di non poter fare niente...

Tornando a noi, sopra ho elencato tutte le assurdità presenti in questa storia, praticamente ce ne sono in ogni riga.

In pratica, per rendere credibile questo contesto servono:

-una madre a dir poco idiota, che non suppone che la figlia possa star male. Dalla descrizione, inoltre, la madre sembra amare la figlia, allora perché non nota questi elementi fin troppo evidenti nemmeno se le vengono sbattuti in faccia?

-una figlia che fin da piccola (cinque anni o anche meno) è un'attrice perfetta che potrebbe recitare al fianco dei più grandi attori del mondo, e che, anziché cercare affetto dalla madre, come farebbe ogni bambino normale, finge;

-una ragazza che ha anche delle super capacità rigenerative al livello di Wolverine;

-una marea di medici non semplicemente idioti, ma mooolto di più, gente che non noterebbe una lancia di due metri piantata in una spalla;

Se c'è qualcosa di vero, esprimo il mio sincero dispiacere nei confronti dell'autrice, ma ne dubito fortemente. Questo sembra un raccontino scritto solo per poter avere due recensioni in croce.

Con indignazione e rabbia,

fanwriter91

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