✿Regret Decision - Inosuke x Reader✿
Non mi era mai capitato di incontrare qualcuno di particolare, nella mia monotona vita, anche perché ero sempre stata dell'idea che qualcuno più strambo di me non fosse ancora in questo mondo.
E invece mi sbagliavo.
Non appena seppi che il tuo passato era un mistero, che eri cresciuto in balia dei cinghiali, quasi non ci credetti; mi sembrava tutto troppo molto bizzarro, un racconto simile ai miti che mia madre raccontava per farmi riposare.
Perché in teoria, chiunque in un età così prematura sarebbe dovuto morire a contatto estremo con la natura, ma evidentemente il destino, con quel ragazzo dal carattere esuberante, aveva deciso di concedergli un'altra possibilità.
Certe volte è impulsivo da farmi stare in pensiero, altre volte si comporta in una maniera tale da lasciarmi allibita: l'innocenza era l'ultima cosa che da lui mi sarei aspettata.
Era ignaro della cultura, della religione, di tutto ciò che lo circondava al di fuori della foresta in cui ha passato la sua infanzia... era particolare, si, ma c'era qualcosa in lui che mi spingeva a scavare più nel profondo del suo essere, provare a capirlo nel miglior modo possibile.
E non mi riesco ancora a spiegare tutto questo mio interessamento nei suoi confronti.
Che sia questo, l'amore?
Non ne ho la più pallida, ma non sarà questo mio dubbio a fermarmi dal comprendere chi ha catturato il mio interesse. Ad aiutarlo.
-Ma forse quella che dovrebbe essere aiutata, in questo caso sono io, Inosuke.-
(T/N) le mise davanti una tazza di tè, spingendola leggermente in avanti. Strinse con cautela le mani.
Era per evitare di tremare. O agitarsi.
Questa era stata una delle tante volte in cui aveva dovuto sforzarsi di apparire composta, di agire in modo falso, di fare finta. Sperava di esserci perfettamente riuscita, sperava di usare tutta la sua fortuna per ingannare la gente. Sorrise, accumulando tutta la sincerità possibile dentro di lei.
-Sarò davvero felice, non ti preoccupare, Kanao.- disse, riempiendo la voce di emozioni. Voleva che fosse stabile e sicuro, così si limitò a stringere i pugni sotto le maniche e a sollevare il mento, riempiendo il viso di trionfo e orgoglio. Sarebbe stato difficile, ingannare Kanao tra tutte le persone, ma ci sarebbe riuscita, a qualsiasi costo, perché doveva essere fatto.
-Kanao, starò bene. Te lo prometto. Non devi preoccuparti per me.-
-Il matrimonio... è quando due persone che si amano si uniscono per stare insieme in modo permanente.- disse Kanao piano: -Lo ami?-
Lo ami?
(T/N) quasi vacillò.
Nessuno finora le aveva chiesto se amava il suo fidanzato. Forse a nessuno importava particolarmente.
"Lo amo?" non lo conosceva nemmeno.
Conosceva il suo nome, in realtà. Ebbero l'occasione di parlare un paio di volte, col ragazzo che gli aveva promesso che si sarebbe preso cura di lei e della Tnuta delle Farfalle. Che aveva bisogno di aiuto.
E prima che (T/N) se ne fosse resa ben conto, si stava per sposare perché... perché era quello che le sembrava giusto.
Voleva proteggere ciò che Shinobu si era lasciata alle spalle; la Tenuta delle Farfalle era diventata quasi inutile, era stata abbandonata da molti ed era vuota. Ma (T/N) non la avrebbe lasciato andare ai detriti e sapeva che era giusto avere un marito di qualche tipo per riuscire ancora a proteggerla, proteggere la Tenuta delle Farfalle.
Kanao stava per sposarsi con Tanjiro e lei non voleva in alcun modo diventare un ostacolo per la sua felicità, e Aoi non sarebbe mai stata in grado di portare un peso così grande tutto da sola. Quindi stava facendo del suo meglio per fingere di volere tutto questo, fingere che il suo solo sacrificio sarebbe stato in grado di mantenere integra la volontà di Shinobu.
-Ad essere sincera, non lo amo.- ammise infine.
Non poteva mentire su questo. Non poteva rischiare ulteriormente.
-Ma penso che sia davvero una brava persona, non è stato altro che dolce e premuroso. Penso che mi piaccia, forse non ancora nel vero senso della parola amore, ma sono sicura che finirò con l'amaro presto.-
Le bugie la soffocarono dall'interno, terribili dubbi che cercavano di non divenire evidenti: -Tu... mi sosterrai, vero?-
Kanao sorrise: -Certo, (T/N). Qualunque cosa ti renda felice.-
-Giusto.- (T/N) sentì un sollievo sulla sua coscienza mentre si rilassava: -Non preoccuparti, sarò felice.-
Non è che a qualcuno sentirebbe la mancanza, dopotutto.
-Oh...- Kanao si illuminò: -Inosuke sta tornando, hai sentito?-
(T/N) sentì il suo cuore spezzarsi. L'apparente tranquillo oceano all'interno del suo cuore esplose in uno tsunami mentre le sue dita cominciavano a tremare furiosamente. Qualcosa si scontrò dentro di lei, qualcosa di forte e audace. La dolce menzione del suo nome si mosse così tanto dentro di lei, che la fece impazzire.
Era l'unica persona che non poteva evitare. Era l'unica persona a cui non poteva mentire.
La sua mente iniziò a correre così in fretta, non aveva alcuna intenzione di volerlo affrontare, non così presto.
Non riusciva a nascondere nulla davanti a lui ed era per questo che (T/N) era spaventata.
Aveva paura che potesse capire che lo amava ancora. Che lo aveva amato sin dal loro primo incontro.
E non seppe nemmeno come riuscì a guardarlo negli occhi, qualche minuto più tardi. All'inizio non aveva fatto altro che guardarsi attorno come una scema, in verità, per poi dedicarsi alla sistemazione dei capelli del corvino, ma le prime parole che Inosuke le rivolse furono come una secchiata d'acqua gelida.
-Chi è?-
(T/N) alzò lo sguardo, smettendo di tagliargli qualche ciocca troppo cresciuta. Non riusciva a vedere la sua faccia ma sentiva i suoi muscoli contrarsi sotto le sue mani, poteva dire che era ansioso o nervoso.
E ciò la rendeva a sua volta ansiosa.
Non sapeva se sarebbe stata una cosa positiva o negativa. Forse se fosse stata più giovane e ingenua, forse se lo avesse visto solo un paio di mesi fa, sarebbe stata meno perplessa su tutto.
Forse se non si fosse sposata con qualcun altro, si sarebbe sentita a suo agio con i suoi sentimenti.
-Perdonami, Inosuke-san, a cosa ti riferisci?- chiese (T/N) attentamente.
-...al ragazzo che ti vuole in sposa.-
-Ah, quello.- (T/N) sbatté le palpebre. Una leggera risata le sfuggì dalle labbra: -Vedi, questa persona... possiede un'impresa in città. Non lo conosci, e non credo sia così importante.- agitò la mano, sorridendo leggermente.
Non era importante. Non per lui, comunque.
-Ti stai sposando con lui, ovviamente è importante.- disse Inosuke, con un tono e delle parole che non facevano altro che sorprenderla e agitarla di continuo. Ma non poteva fermarsi, non ora.
-Si, certo, certo, è importante per me.- (T/N) concordò frettolosamente: -È stato molto gentile nei miei riguardi, e anche se non ci conosciamo molto bene, sono certa che saremo felici. Potremmo formare un'allegra famiglia... avere dei bambini...- diede tutta sé stessa per non far rompere o tremare la voce.
Non pensava ai bambini. Non pensava che sarebbe stato possibile, comunque. Si aspettava che sarebbero nati dei bambini? Si aspettava veramente che lo avrebbe fatto? Non lo sapeva nemmeno lei, oramai.
-Sarà... meraviglioso.-
Il corpo di Inosuke si irrigidì: -Ne sono sicuro.-
Fu scomodo parlargli di quella situazione, tanto che (T/N) non disse più nulla e lui non fece più domande. Finì di tagliargli i capelli e di fasciare la parte superiore del suo corpo e quando ebbe finito, la sua mano sinistra era sul suo petto e la sua faccia era a pochi centimetri dalla sua. Poteva sentire il respiro di Inosuke sulle sue guance, il suo battito cardiaco che aumentava a dismisura.
-È tutto... finito...- la sua voce si spense. I loro occhi si incontrarono di nuovo; era la seconda volta che accadeva e a (T/N) parve fossero come stati colpiti da un incantesimo.
-Io... Inosuke-san...-
Si stava per sposare. Quell'affermazione non smetteva di risuonarle in testa e (T/N) si sentì come se qualcuno gli avesse colpito alla testa davvero. Tremava di rabbia e senso di colpa. La tristezza scorreva nel suo sangue ogni volta che osservava quelle iridi smeraldine velate di dolore, ricordandole che stava compiendo una scelta sbagliata, infelice.
Ma non poteva fare niente. L'aveva lasciato, aveva scelto di lasciarlo, l'aveva ferito. Non è che si fossero mai amati: non era mai successo niente tra loro. Assolutamente niente.
-Ti mostrerò dove passerai la notte.- (T/N) finalmente riprese parola: -Per favore, seguimi.-
Inosuke la seguì senza far rumore e la guardò camminare, non appena si staccarono. E tutto nella Tenuta delle Farfalle sembrava lo stesso, la quiete che non pareva essere stata compromessa.
Qualunque cosa in quel posto era stata lucidata e pulita bene. Tutto sembrava essere tenuto in perfette condizioni. (T/N) si chiese come Aoi gestisse tutto da sola, a non permetterle di faticare come lei faceva ogni giorno.
All'improvviso, (T/N) si chiese se il suo futuro marito di tanto in tanto sarebbe stato lì nei dintorni, se l'avesse aiutata a mantenere la tenuta in perfette condizioni. E se mai avrebbe fatto un passo dentro.
-... eccoci...- sussurrò debolmente la (c/c), mentre apriva la porta di una stanza: -Questa è la tua stanza.-
Il profumo selvaggio di Inosuke indugiò nell'aria, e (T/N) inspirò bruscamente, ancor più a disagio.
-Grazie.-
-Se hai bisogno di qualcosa, puoi chiedermelo, sarò... qui nei dintorni. Sai come trovarmi.- la sua voce si spense.
Inosuke aveva sempre saputo dove trovarla, soprattutto se conosceva alla perfezione quel posto. Poteva percepirla da qualche parte e avrebbe saputo trovarla, (T/N) ne era consapevole. Fu così che la trovò quando ebbe bisogno di lei la prima volta.
Fece un passo indietro, con la mano sulla porta.
-Buonanotte, Inosuke-san.- riuscì a sorridere.
-Buonanotte, (T/N).- sussurrò Inosuke, voltandole le spalle. Udì la porta chiudersi con estrema lentezza, e fu in quel momento che non riuscì più a controllarsi.
Appoggiò la schiena contro il muro più vicino e si portò le mani al viso, in preda alle emozioni.
Inosuke non aveva mai pronunciato il suo nome correttamente, non le aveva mai rivolto un tono del genere prima d'ora.
Ed era tutta colpa sua.
(T/N) cercò di ricomporsi, alzandosi per andare a bere un bicchiere d'acqua; nessuno avrebbe dovuto vederla in quello stato.
Non lo avrebbe permesso.
-Tu non ami veramente quel ragazzo, (T/N).-
Tra tutti, Tanjiro era quello che avrebbe voluto non vedere; era sempre stato molto arguto, in grado di percepire negli altri anche la più banale delle emozioni, e questo poteva essere certamente un problema, per lei.
Aveva smesso di stendere i panni, e non ebbe il coraggio di voltarsi per affrontarlo. Anche con Inosuke le cose erano andate in quel modo, ma il ragazzo dagli orecchini hanafuda sarebbe stato difficile da ingannare, anzi, praticamente impossibile.
-Le voci corrono in fretta, a quanto pare.- la (c/c) non si volte nemmeno per un istante, facendo finta di occuparsi di altri panni puliti: -Cosa ci fai qui, Tanjiro-san? Te lo ha detto Inosuke?- menzionare quel nome la faceva stare ancora più male, in colpa.
-No, sono venuto a saperlo da Kanao.-
"Ah, questo non era previsto."
Non si sentiva affatto tradita, ma non avrebbe dovuto abbassare la guardia, soprattutto con lei; credeva di non averla fatta insospettire, che la sua recita era filata liscia ma, evidentemente, Kanao era fin troppo scaltra per i suoi standard.
Le parole di Tanjiro le avevano provocato un non so che di sollievo, quasi gratitudine, ma decise di non farne voce. Non era il momento.
-Mi dispiace che la pensiate così, ma avete frainteso. Io...-
-Perché continui a mentire?- un sorriso triste: -Per qualsiasi cosa, sai che puoi contare su di noi.-
Certo che lo sapeva, che i suoi amici sarebbero stati pronti ad aiutarla in ogni momento di difficoltà, ed era quello il problema; non voleva coinvolgerli fino a tal punto, era l'ultima delle sue intenzioni. Voleva loro un mondo di bene, e in cuor suo era oramai consapevole di provare un forte sentimento per Inosuke, quel ragazzo dai modi rudi ma quasi innocenti, eppure non riusciva a sentirsi egoista, se lo avesse fatto, se avesse accettato il loro aiuto.
-...Tanjiro-san, Kanao ti ha detto la verità; io non provo nulla per quel ragazzo.-
La sua bocca, a discapito delle sue intenzioni, aveva invece pronunciato parola senza nemmeno accorgersene.
-Per quanto possa essere gentile e di buon cuore, non è lui che mi interessa. Avevo intenzione di sposarlo per rendere il futuro della Tenuta migliore. Per questo...- si portò una mano sulla fronte, con un cipiglio irritato in volto: -...ho agito così infantilmente. Dannazione, mi faccio ribrezzo da sola!-
-Non dire queste cose, (T/N). Il tuo era un nobile gesto, ma pensi che così facendo avresti reso la tua vita felice di essere vissuta?- Tanjiro le si avvicinò, un lieve sorriso sulle labbra: -Penso che non te ne sia resa conto del tutto, ma erano in tanti ad essere preoccupati per la tua salute; ultimamente ti vedevano giù di morale, in costante silenzio, persino Inosuke si è ammutolito dopo averti incontrato.-
Inosuke.
-Per questo ho chiesto a Kanao se ne sapesse qualcosa, e mi ha riferito ogni dettaglio e suo sospetto. Credimi, (T/N), se fossi finita con lo sposare quel ragazzo, non avresti reso infelice soltanto te stessa, ma anche lui e coloro che ti amano.-
(T/N) non si era minimamente accorta di star versando delle piccole lacrime in quel momento, troppo presa dal discorso gentile di Tanjiro che la stava spronando a darci un taglio con tutta quella faccenda, di riprendere la sua vita in mano e non addossarsi in totale solitudine una responsabilità così grande.
Ora le era tutto più chiaro e, per questo, avrebbe tanto voluto che qualcuno le dasse il colpo di grazia. Si era comportata da vera immatura, irresponsabile, ed era inutile negarlo. Anche se era stato Tanjiro a farle quel discorso in maniera differente.
-Grazie di tutto, Tanjiro-san. Grazie per aver sprecato del tempo con una stupida come me!- non gli diede neanche il tempo di rispondere che corse via, con un unico scopo in mente: trovare Inosuke e parlargli.
Lo cercò frettolosamente per tutta la Tenuta, senza però trovarlo; era come sparito nel nulla. Chiese persino a Zenitsu e Nezuko, ma neppure loro lo avevano visto nelle ultime ore.
Preoccupata più che mai, corse vicino i pressi di una radura lì vicina, e fu lì che lo trovò. Aveva impiegato ore a trovarlo, ma ne era valsa la pena, anche se il cuore le si struggeva nell'osservare continuamente quell'espressione malinconica presente nel viso di Inosuke.
-Ehi...- le si avvicinò da dietro, osservando come lui era intento a guardare davanti a sé, senza alcuna motivazione, mentre rimaneva seduto sopra di un masso.
-Sei venuta qui per parlarmi del tuo nuovo ragazzo?-
La sua voce non era risultata aspra, ma più che altro come una triste ovvietà.
-No. Non è quello il motivo.- si mise accanto a lui, senza guardarlo: -Inosuke, ti ho raggiunto perché avevo il bisogno di parlarti di una cosa importante.-
Era la prima volta che non metteva il "san" dopo il suo nome, e questa constatazione quasi la mise in imbarazzo. Ma non era il momento di pensare a sciocchezze del genere.
-Io non mi fidanzo più, te lo posso assicurare.- un momento di silenzio: -Non è lui che amo.-
-Lo so.-
(T/N) sgranò gli occhi, estremamente sorpresa, volgendo poi lo sguardo verso di lui: -Come facevi a...?-
-Per favore, (T/N)! A recitare fai pena, era ovvio che non provassi nulla per quel mollaccione!- se la situazione fosse stata diversa, la (c/c) era certa che sarebbe scoppiata a ridere; finalmente Inosuke sembrava aver ripreso il suo caratteraccio di sempre. Il suo nome poi, per la seconda volta di fila, era stato pronunciato in modo corretto.
-Non che ci fossi rimasto male, ma avresti potuto parlarmene! Una volta mi avevi consigliato di aprirmi agli altri quando ne sentivo il bisogno, e pensare che tu stessa non avessi dato retta al tuo consiglio, mi ha fatto arrabbiare.- uno sbuffo infastidito: -Non sopportavo l'idea di vederti triste.-
-L'ho fatto perché volevo che nessuno soffrisse, ma evidentemente ho ottenuto l'effetto opposto. Sono stata una vera stupida.- affermò a sua volta (T/N), con il cuore in gola e i sensi di colpa che tornavano a tormentarla.
-Certo che sei stata una stupida, (T/N)! La più grande stupida presente in questo mondo!-
-Dovrei ringraziarti?- chiese ironicamente, un sorriso divertito sulle labbra. Rivedere la luce nelle iridi smeraldo di Inosuke, di quell'amico che era stato in grado di fare breccia nel suo cuore, la fece rallegrare di colpo. Il sorriso divertito divenne ben presto un sorriso da ebete.
-Beh, certo che sì! Come minimo, pretendo di mangiare del bentō cucinato da te!- ridacchiò alle sue stesse parole. E mai prima di allora, (T/N) aveva pensato che fosse arrivato il momento giusto, il momento di rivelargli quel che il suo cuore non aveva avuto il coraggio di confessare.
-Inosuke.-
-Mh?-
-Ti amo.-
Si, vedere il volto di Inosuke arrossire violentemente, era uno spettacolo che valeva davvero la pena osservare.
❇️️Angolo Autrice❇️
E dopo un mese di assenza, rieccomi qui, a soddisfare le vostre richieste! Mi dispiace tantissimo per non essere stata presente, ma purtroppo la didattica a distanza è stata un'ardua battaglia - rottura - per la sottoscritta, fortuna che domani è l'ultimo giorno di videolezione! (●♡∀♡)
Spero che questa One-Shot ti sia piaciuta, MomoiyaNakamura!
Parole usate = 2848
Curiosità = in realtà nessuna. Inizialmente avrei voluto ambientare questa One-shot, come la DoumaxReader, in una Modern AU, ma alla fine ho deciso di scartare questa opzione.
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